Passo dopo passo, Sequel de "Un posto nel mondo"

e buongiorno a tutti! so che avevo detto che avrei aggiornato domani, ma visto che ho finito subito la mia visita medica ed alle tre e mezza ero già a casa, ho deciso di non farvi aspettare a domani.
a chi interessa, sono andata a farmi controllare i nei(ne ho davvero tanti, di tutte le dimensioni!) ed è tutto a posto. dovrò ripetere il controllo ogni anno, visto che ne ho così tanti^^

ma andiamo a rispondere al quizzone della volta precedente, che mi pare non avevo più risposto!
1- shiho, akira e suo papà ovviamente hanno visto la serata anime su italia due: holly e benji, detective conan e one piece.....inutile dire che akira ha commentato "quel nano con gli occhiali è uguale a tuo padre e la ragazzina con i capelli ramati a te e tua madre"....anche akira ha capito che conan era shinichi
2- purtroppo il signor saito a memoria non sta messo tanto bene. mi aveva chiesto di ricordarglielo, ma come ben sapete io sono peggio di lui, perciò......niente spesa, ed il povero akira si è dovuto accontentare di una pizza surgelata (che poi va benissimo!)
3- in quegli anni in cui era solo kudo nell'ordine ha imparato: non seguire tizi al luna park vestiti di nero, non sfidare bambine ramate, girare alla larga da un bambino secco e provolone, uno grasso e scemo, ed una bambina pucciosa con la voce di goku piccolo, non lasciare cellulari in giro mentre ran manda messaggi a shinichi, dichiararsi sempre alla propria fidanzata appena si torna nelle proprie sembianze normali(e non correre appresso a cadaveri vari), mai cercare di incastrare vodka se gin è nei paraggi altrimenti ti ritrovi chiuso in un armadietto, mai andare al molo per incontrare mibbe travestite da dottori lasciando gli occhiali dove dormono bambini ramate, mai mettersi a blaterale facendo il figo quando sei in macchina con gnocche bionde e fighe, mai dormire con kogoro....insomma, ne ha imparate di cose^^

passiamo al quizzone dell'ultima volta, al quale ricordo sempre risponde l'ormai famosa rubrica nun ce pò fregà de meno gestita dalla sottoscritta, che ha dalla sua diversi sottoposti abili che non si fanno sfuggire niente.
1- akira avrà una spiacevole sorpresa perchè la nostra shiho si beccherà un brutto raffreddore giocando nel laboratorio segreto della mamma, perciò il poveretto non essendosi portato nemmeno un soldo bucato per la merenda resterà a stomaco vuoto fino alle quattro, quando un bambino gentile gli regalerà una caramella mangiucchiata (ebbene si, è lui, santa klaus!!!----->chi ha visto l'epi della settimana scorsa, capiràXD)
2- figuriamoci se akira si mette a correre. lui oltre che studente, giocatore di basket e molestatore di pucce, è un ninja del villaggio di konoha, quindi appena avvertirà il pericolo metterà in atto la tecnica dell'invisibilità e si nasconderà nei bidoni dell'immondizia. avrà un cattivo odore, però almeno avrà salva la pelle...oltretutto, puzzando così, nessuno oserà più avvicinarsi a lui.
3- shiho myano ha il suo laboratorio segreto anche in casa kudo (come kudo ha la bat caverna, lei ha il laboratorio). l'atpx ormai è in commercio da almeno sette anni, è il principio attivo presente nelle famose creme antietà tipo olaz e simili....tutte le donne ne beneficiano, tranne la puccia, lei non ha bisogno di queste cose per rimanere sempre giovane e bella

finite le cavolate, passiamo al capitolo. terza parte, dov'eramo rimasti?

CAPITOLO TREDICI- STORIE DI FAMIGLIA

Terza Parte

“Ehi, Yuri! Saito!”
I due cugini si fermarono poco prima dell’ingresso del Teitan, aspettando che le due ragazze li raggiungessero.
“Oggi siete tutte e due puntuali.” notò Yuri, con un sorriso.
“Hotaru è andata a fare colazione con il suo amoruccio. Ed io sono andata a prendere i miei fratelli dal nonno e li ho portati a scuola.”
“Ma dov’è Nagase?”
“È corso subito al club, aveva un incontro con Kanzaki.” Hotaru prese sottobraccio la giovane Kudo.
“Per fortuna, ho incontrato Shiho e ci siamo fatte compagnia.”
“Se lo sapevo, venivo anche io a fare colazione!” esclamò Shiho, con un sospiro triste. “Ma mi sono svegliata tardi, giusto in tempo per passare a prendere i miei fratelli.”
“Uh, hai fatto le ore piccole ieri?” la prese in giro Hotaru, dandole di gomito. “Avevi un incontro amoroso?”
“Ma che dici?” balbettò Shiho, arrossendo. “Ho solo preparato la cena per stasera. e...il bento.”
“Mio caro Saito, sei davvero fortunato! Una ragazza così carina che ti prepara il pranzo tutti i giorni!”
“Smettila, Hotaru.” borbottò Shiho, arrossendo. Passò il bento al ragazzo. “Tieni. Come promesso, pranzo occidentale.”
“Che buon profumo.” commentò Hotaru, annusando l’aria. “Sai cucinare anche cibi occidentali?”
“Qualcosa.”
“Uno di questi giorni devi assolutamente invitarci a pranzo!”
“La solita approfittatrice.” commentò Shiho, divertita. Le guance divennero più rosse, ma la ragazza si fece forza e cacciò dalla cartella un sacchetto colorato. Lo allungò a Saito, evitando di guardarlo negli occhi. “E...ti ho portato anche questi. Per...per scusarmi di averti fatto infortunare...”
“Cosa sono?” chiese Saito, prendendo il sacchetto.
“Biscotti.”
Il giovane lo aprì, pescando una manciata di biscotti quadrati ricoperti di scaglie colorate. Li buttò giù con un solo boccone. “Non male. Li hai comprati?”
“Li ho fatti io, scemo!”
“Oh.” Akira la fissò per un lungo momento, facendola rabbrividire. Il cuore sembrò fermarsi in petto. “Allora è vero che ti piaccio.”
“Ma...che dici?” esclamò Shiho, avvampando. Tentò di riprendersi il sacchetto, ma Akira lo sottrasse dalla sua portata e le rivolse un cenno di saluto, prima di allontanarsi verso la palestra. Sei proprio uno stupido, Saito! Ma cos’hai nella testa? L’ho fatto solo per ringraziarti, e tu continui a prenderti gioco di me...e davanti alle mie amiche...
“Shiho...ti piace Saito?”
“Assolutamente no!” protestò la ragazza con veemenza. Sentì di essere arrossita, e sperò che le altre non se ne accorgessero. “Ma che hai nella testa, Hotaru?”
“Beh, state sempre appiccicati. E poi, gli prepari il pranzo.” replicò l’amica, maliziosa.
“È solo perché ho perso la scommessa!” borbottò Shiho, mettendo il broncio.
“Ed i biscotti?”
“Beh...per ringraziarlo per...” Si interruppe, le guance brucianti di imbarazzo. Era meglio non dire alle amiche che era stata a casa di Akira, chissà cosa avrebbero pensato. “Si è rotto il polso per evitare che mi rompessi la testa! Era il minimo che potessi fare!”
“È solo un pretesto...in realtà, lui ti piace!”
“Non dire sciocchezze, Hotaru! Io sono ancora...” Si zittì, lanciando un’occhiata veloce in direzione di Yuri. “Saito non potrebbe mai piacermi, non è il mio tipo!”
L’espressione sul volto di Shiho era piuttosto eloquente, perciò Hotaru non replicò, anche se continuò a ridacchiare maliziosamente finché in corridoio non incontrarono Saori. Era venuta prima per questioni con il club di cucina, ma non aveva proprio un bell’aspetto.
“È solo un raffreddore.” le rassicurò Saori, con un pallido sorriso. Ma quando Shiho e Yuri la raggiunsero in classe, durante l’intervallo, la trovarono pallida e tremante, accasciata sul suo banco.
“Tesoro, hai la febbre!” esclamò Yuri, dopo averle toccato la fronte. “Devi andare a casa, prendere la medicina e metterti a letto.”
“Restate con lei, vado a chiamare Kanzaki.” Shiho corse velocemente alla classe del ragazzo, per scoprire che non c’era. Fortunatamente, Mamoru era seduto al suo banco. “Mamo- chan, sai dov’è Kanzaki? Saori sta male, deve andare a casa.”
“È andato al liceo Suzaku, per le eliminatorie.” Il ragazzo si era alzato ed aveva chiuso il libro. “Accompagno io Saori a casa.”
“Dimmi, Mamo- chan...da quando la chiami per nome?” gli chiese Shiho, mentre percorrevano il corridoio di corsa.
“Uh.” Il ragazzo arrossì lievemente. “Mi è...uscito spontaneo.”
Shiho si limitò ad un sorriso. Poi osservò con quanta premura il suo amico sosteneva Saori e la aiutava a salire sul taxi che avevano chiamato. Forse non è più necessario il mio intervento...
Saori si prese una brutta influenza, che la costrinse a casa per i successivi giorni. Shiho andò a trovarla un paio di volte insieme alle amiche, ma si trattenne solo per pochi minuti, perché la ragazza non stava bene e faceva fatica a stare in compagnia. Scoprì però con piacere che anche Mamoru andava a trovarla e le mandava dei sms di incoraggiamento.
Eh, mi sa che Saori non ha più bisogno del mio aiuto, pensò Shiho sorridendo, mentre usciva dall’associazione. Era stanchissima, ma per fortuna era già giovedì, e presto avrebbe avuto due giorni per riposare. Spero che questo Festival arrivi e passi in fretta, non ne posso più!
“Ehi, Kudo! Sei ancora qui?”
“Oh, Kanzaki.” Shiho si fermò, aspettando che il biondo ragazzo la raggiungesse. “Com’è andata la partita?”
“Abbiamo vinto due a zero.”
“Quest’anno avete buone possibilità di vincere, vero? Nagase non fa che dirlo ogni cinque secondi!”
“Se ci impegniamo, possiamo farcela.” disse Kanzaki, stringendosi nelle spalle. “E tu, come va al club?”
“Ultimamente non lo frequento molto, ma anche noi siamo fiduciosi.”
“Il festival ti tiene occupata, vero?”
“Già! Per fortuna, presto arriverà e poi passerà.” Emise un sospiro, poi tornò a sorridere. “Come sta Saori?”
“Si sta riprendendo. Ha preso proprio una brutta influenza.” Il giovane corrugò la fronte, improvvisamente pensieroso. “Kudo, secondo te...a mia sorella piace Mamoru?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“E' passato a trovarla tutti i giorni. E lei era molto felice.”
“Ti dispiace che Saori sia innamorata?” gli chiese Shiho, sbirciando il suo profilo serio.
“Non so. Immagino che ogni fratello sia protettivo con la sua sorellina...poi lei è così dolce è ingenua. Non permetterei mai che qualcuno si prendesse gioco di lei.”
“Però Mamoru è un bravo ragazzo.” gli fece notare, mentre uscivano dalla scuola.
“Almeno su quello sono tranquillo...anche perché, ho la sensazione che anche lui non sia indifferente a Sae.”
“E ti dispiace?”
Lui scosse la testa. “Chidori lo conosco, è a posto. Comunque, gli farò un discorsetto uno di questi giorni!”


volano biscotti ed ammmore!!!!!
akira e shiho, mamoru e saori..........ma è primavera per caso?????


quizzone!

- cosa avranno preso hotaru e nagase per colazione?
- quanto ci metterà akira a finire i biscotti?
- ma soprattutto, nagase sarà bravo a giocare a calcio, stile holly e benji, o sarà una mezza schiappa e lo tengono in squadra perchè hotaru li ha minacciati?


e per oggi è tutto. se volete scoprire cosa succederà nel prossimo capitolo, vi aspetto come al solito giovedì, visto che ho aggiornato oggi e che venerdì 13 associato al nome kudo non porta mai bene

buondì a tutti!
oggi fa un cavolo di freddo qui!!!! ho i piedi ghiacciati, mi sa che dovrò mettermi i calzini

so che non ve ne frega nulla, ma....passiamo alla nostra cara rubrica nun ce pò fregà de meno!
anche oggi rispondiamo alle tre domande del quizzone precedente:
- hotaru e nagase per colazione hanno preso: tre brioches, una per ogni tipo (cioccolata, crema, marmellata), due cappuccini, un toast farcito, un succo d'arancia ed uno alla pesca, un muffin al cioccolato, una crostatina alla frutta, biscotti alla vaniglia ed un bicchiere d'acqua(non si sa mai)...ovviamenente hotaru ha preso una brioches, un cappuccino ed un succo, tutto il resto l'ha divorato nagase
- akira ha messo i biscotti nel suo banco con l'intenzione di mangiarseli durante le lezioni(invece di studiare), ma purtroppo per lui quando al termine della prima ora è andato in bagno qualcuno si è introdotto in classe e glieli ha rubati, così il poveretto è rimasto senza biscotti ed ha dovuto pure mettersi a studiare durante le lezioni.....hikaru, quante volte ti ho detto che queste cose non si fanno?
- nagase è anche meglio di holly e benji, ragazzi! è il capocannoniere della squadra nonchè del campionato, perchè il suo tiro è potentissimo, quando è davanti alla porta fa sempre goal ed il pallone buca sempre la rete...no, non è parente del famoso mark lenders. semplicemente, ha le scarpe ultrapotenziate di conan! per questo il teitan vincerà il campionato, alla faccia di holly e benji


ma prima di festeggiare la vittoria, leggiamo il prossimo capitolo. in cui......

CAPITOLO QUATTORDICI- POMERIGGIO DI STUDIO

Prima Parte

Shiho scoppiò a ridere, ed anche Kanzaki. Sembravano lontani i giorni in cui quei momenti con Kanzaki le avrebbero fatto venire il batticuore. Fortunatamente, riusciva a parlare con lui senza sentirsi a disagio.
“Sei davvero il tipico fratello maggiore, rompiscatole e protettivo!”
“Bada, signorina, perché farò il terzo grado anche al tuo futuro ragazzo...” Kanzaki si interruppe, imbarazzato. Evitò di incontrare il suo sguardo, tossendo per schiarirsi la voce. “Scusami. Non volevo.”
“Non importa. È tutto a posto.” Shiho gli rivolse un sorriso. “Dimmi, come va con Yuri?”
“Ehm...” Il ragazzo si massaggiò la nuca, a disagio. “Mi sembra...si, strano, parlarne con te...”
“Te l’ho chiesto io.”
“Beh...direi bene. Anche se...si, beh, non mi permette di...si, di baciarla...”
“Oh. E perché?” chiese, sinceramente stupita.
“Ha ancora qualche riserva, credo. Dice che vuole fare le cose con calma...penso che si senta ancora in colpa per quanto è successo e non riesca a lasciarsi andare.”
“Mi dispiace molto.” mormorò Shiho, mordendosi le labbra tra i denti. “Io le ho detto che per me andava bene, che non c’erano problemi.”
“Forse è vero, è un po’ troppo presto...per voi.” dichiarò Kanzaki, dopo un istante, sbirciando il suo profilo pensieroso.
“Forse.” mormorò Shiho, tristemente.
“Ehm...temo sia colpa mia.”
Shiho gli lanciò una veloce occhiata. “Ah, si?”
“Sono stato uno stupido.” mormorò Kanzaki, arrossendo lievemente. “Ti devo le mie scuse. Non mi sono accorto di niente, e ti ho dato false illusioni...ti chiedo sinceramente scusa.”
“La colpa non è solo tua. Anche io ho visto qualcosa che non c’era, e mi sono data la zappa sui piedi.” Si strinse nelle spalle. “Tu ed Yuri dovete smetterla di pensare a me e dedicarvi un po’ a voi due.”

Il giorno seguente Shiho andò a scuola di ottimo umore. Era venerdì, il fine settimana alle porte, e stranamente la conversazione con Kanzaki era ancora nei suoi pensieri. Ma non per crearsi ancora altre stupide illusioni. Le sembrava un buon punto da cui ricominciare. Non era ancora pronta per chiudere quella pagina, quel ragazzo le era piaciuto davvero tanto. Era il suo primo amore, ed in alcuni momenti sentiva ancora quel dolce sentimento nel cuore. Si era abituata a vederlo insieme ad Yuri, ma il fatto che i due si tenessero a distanza quando c’era lei era un ostacolo che andava affrontato e superato. Anche se gli sguardi ed i sorrisi che i due si scambiavano erano inequivocabili.
Ah, vorrei anche io un fidanzato che mi guardi come Kanzaki fa con Yuri, pensò con un sospiro, sedendosi al suo posto e tirando fuori i libri dalla cartella. Certo che metterci un test al venerdì è proprio cattivo! Meno male che domani posso riposarmi: dormirò fino a tardi, mi leggerò qualche manga arretrato, mangerò un po’ di schifezze, forse potrei anche fare un bel giro in bici... Durante l’intervallo, si recò all’Associazione, per controllare che i volantini fossero stati suddivisi equamente e distribuiti come avevano stabilito nella riunione. Si trattenne qualche momento con il presidente, poi tornò in classe. Voleva ripassare per il test, come stavano facendo i suoi compagni. Soprattutto Akira, che dall’espressione del volto sembrava avere qualche problema.
“Hai l’aria di voler uccidere quel libro.”
“Lo farei molto volentieri.”
“Credevo fossi a posto con l’inglese.” osservò Shiho, voltandosi indietro. “Te la sei sempre cavata.”
“Non sta studiando inglese.” le rivelò Yuri, sottovoce. “È chimica.”
“Oh.” Shiho si drizzò sulla sedia, mentre Akira lanciava un’occhiataccia alla cugina. “Sei preoccupato per il test di giovedì?”
“Mio cugino e la chimica non vanno tanto d’accordo.” intervenne ancora Yuri, nonostante l’espressione sul volto del ragazzo.
“Me n’ero accorta.” replicò Shiho, ricordando l’ultimo test. “Scusa, perché non lo aiuti tu?”
“Ci ho provato. Niente.” Yuri si strinse nelle spalle. “Dice che è troppo complicato, e non ci capisce nulla...ma forse tu potresti riuscirci meglio di me!”
“Io?!”
“Tu sei un genio.” sottolineò Yuri, con un sorriso quasi supplichevole.
“Beh, si...forse potrei darti una mano.” borbottò Shiho, grattandosi la punta del naso.
“Non vorrei disturbare.”
“Nessun disturbo. Ed è sempre un ottimo ripasso.” mormorò Shiho, arrossendo lievemente. Perché ultimamente si sentiva un po’ a disagio insieme ad Akira? Era sicuramente colpa di Hotaru e delle sue stupide illazioni. “Puoi venire domani pomeriggio alle tre?”
“Tanto mio padre è al lavoro.” rispose Akira, senza distogliere lo sguardo dal libro. “A proposito, ti saluta e ti ringrazia per i biscotti.”
“Tu conosci lo zio?” le chiese Yuri, stupita.
“Ehm...si.” rispose Shiho, arrossendo. “L’ho...abbiamo cenato insieme, qualche sera fa.”
“Ah.” fu tutto quello che disse l’amica, ma dallo scintillio malizioso delle sue iridi scure Shiho comprese che quella conversazione non sarebbe finita lì. Accidenti! Ma perché non imparo a stare zitta? Ora penseranno che io ed Akira ce la intendiamo, ed Hotaru non farà che mettermi in imbarazzo con le sue trovate... Quando tornò a casa, andò dritta dalla madre, avvertendola che il giorno dopo avrebbero avuto ospiti. Shinichi, seduto al tavolo della cucina con i suoi inseparabili fascicoli, sollevò di scatto la testa.
“Ospite? E chi sarebbe?”
“Un mio compagno di classe. Giovedì c’è un test di chimica, e lo aiutò a studiare.” Si rivolse a sua madre, che tratteneva a stento un sorriso. “È Akira, il cugino di Yuri. Verrà qui alle tre.”
“Vedrò di tenere sotto controllo i tuoi fratelli, così non vi disturberanno.” le assicurò sua madre, osservando divertita l’espressione sul volto del marito. “Perché non vai a farti un bel bagno? C’è ancora tempo per cena.”
“Si, ma telefono prima a Saori.”
Shiho baciò il padre sulla guancia ed uscì dalla cucina, fischiettando. Yurika la osservò con sguardo dolce, poi spostò l’attenzione sul marito. “Che brutta faccia hai, Kudo.”
“Non ho sentito bene, vero?”
“Invece si. Un bel ragazzo verrà a casa nostra per studiare con tua figlia...e non si tratta di Mamoru.”
“Potrei sempre far valere la mia autorità di padre.”
“Tesoro, devono solo studiare.”
Shinichi le rivolse uno sguardo ironico. “Ricordi quando avevamo la loro età e studiavamo insieme?”
“Tu non studiavi. Mi spiavi nella scollatura.” rispose lei, maliziosa.
“Appunto.” Shinichi incrociò le braccia sul petto. “Se questo Saito si azzarda a mettere gli occhi addosso a mia figlia...”
“E cosa intendi fare? Sederti al tavolo con loro?”
“È un’idea.”
“Smetti di fare il geloso, e lascia in pace tua figlia”
“Umpf!” borbottò Shinichi, mettendo il broncio. “Ci sono troppi ragazzi che girano intorno a mia figlia! Prima quel Kanzaki, ed ora questo Saito...da dove è uscito fuori? Cosa vuole da mia figlia?”
“Tesoro, per quanto strepiti, non potrai impedire alla nostra piccolina di crescere e vivere le sue esperienze amorose.” gli fece notare Yurika, scompigliandogli i capelli con affetto. “Rassegnati. Tua figlia è pronta per innamorarsi.”
“Ma non è detto che succeda con questo Saito.” replicò Shinichi con un sorriso smagliante, prendendole la mano e posandole un lieve bacio sull’interno del polso. “E stai sicura che sorveglierò attentamente ogni sua mossa. Sono un maschio anche io, conosco i loro trucchi! E se mi accorgo che ci prova...lo caccio di casa!”


io ho qualche dubbio che shinichi sia un maschio, comunque....si prospetta un bel pomeriggio!!!!!
scommetto che kudo starà in ansia per tutto il giorno....bene bene, ci piace veder friggere il commissario
e mi raccomando, nessuno fucili malfoy, mi serve ancora^^


quizzone!

- quanto avrà preso akira all'ultimo test di chimica?
- il commissario necrofilo ricorderà qualcosa delle lezioni di chimica fatte con shiho ai tempi del liceo?
- ma soprattutto, sempre lui sbircerà ancora nella scollatura della nostra shiho myano?


leggete, commentate e quizzate, ci si rivedere lunedì prossimo per studiare insieme ad akira e shiho^^
e domani torno da simone