ma questi discorsi sconci in una fiction di liceali?
e buongiorno a tutti! inizia una nuova settimana, incrociamo le dita che sia migliore di quelle passate! il freddo comincia a farsi sentire, anche se c'è il sole.
ma basta ciance, passiamo alle nostre rubriche favorite!!!
torna a grande richiesta la
nun ce pò fregà de meno! dopo un pò di vacanze, i nostri adepti sono tornati al lavoro ed hanno scoperto le risposte alle domande del quizzone!
- ebbene, akane ha nove anni ma in realtà è un cyborg costruito dal doc gelo (dragon ball). gli altri gli sono usciti un pò stronzet** e combattivi, questa gli è uscita stronzet** e con la super intelligenza....ed è stata mamma shiho a commissionargli la creazione, tanto per tormentare un pò il suo caro maritino tonto^^
- "l'esistenza del cosmo in prospettiva di un atomo..." e bla bla bla. dopo aver letto le prime parole, il mio adepto è caduto addormentato sulle poltroncine del cinema e si è risvegliato solo ai titoli di coda. comunque, a quanto mi dice, ai due è piaciuto parecchio.
- ehm...è triste dire che non si hanno notizie dei suddetti dopo la lettura del precedente capitolo
ma passiamo al capitolo! avevamo lasciato la piccola shiho preda di turbamenti amorosi, reduce da un quasi bacio con il suo akira. ma, ragazzi, se credete che tutto si risolverà a breve.......
CAPITOLO DICIOTTO- UN ARRIVO PROBLEMATICO
Seconda Parte
Mamoru divenne tutto rosso. “Penso...penso che...mi piaccia...”
“Ma è splendido!” esclamò Shiho, rifilandogli una pacca sulla spalla.
“Non gridare, Shiho.”
Lei scosse le spalle, con indifferenza. “Tanto non c’è nessuno.”
“Si, ma...”
“Era ora che te ne accorgessi!” lo interruppe Shiho, sorridendogli raggiante. “Ora vi metterete insieme?”
“Tu corri troppo.” Mamoru sospirò, e lei ne fu intenerita. Il suo migliore amico aveva un discreto successo con le ragazze, ma non si era mai mostrato interessato. Ora invece sembrava davvero preso da Saori. “Sono ancora un po’ confuso. E poi...non è detto che io le piaccia.”
“Io dico di si.”
Mamoru la guardò, sospettoso. “Tu sai qualcosa?”
“Buttati, Mamoru, oppure lei si stancherà di aspettare e si troverà un altro.” Lui sospirò, dubbioso, e lei scoppiò a ridere. Non lo avevo mai visto così corrucciato. Ne approfitterò per prenderlo in giro... Poi tornò seria, e gli lanciò un’occhiataccia. “Comunque, anche se sono felice per te e Saori, non posso dimenticare lo scherzo che mi avete giocato!”
“Non è stata una mia idea.” Mamoru sollevò le mani, in segno di resa. “Ad ogni modo, ti sei divertita?”
“No!” esclamò lui, facendogli la linguaccia e correndo verso la scuola.
Se mi sono divertita?, pensò Shiho mentre si cambiava le scarpe.
E poi... Arrossì, ripensando a quanto era successo davanti a casa sua.
Ho quasi baciato Akira. Se Akemi non ci avesse interrotto... L’idea la imbarazzava, ma in fondo al cuore era un po’ dispiaciuta di non averlo fatto.
Questo significa che Akira mi piace? Scosse la testa, posando la cartella sul suo banco.
No, non è possibile. Fino a poco tempo fa ci beccavamo in continuazione. Ed ora, mi piace e vorrei che mi baciasse? Era passato poco tempo dalla delusione subita con Kanzaki, non poteva averlo già dimenticato. Eppure, di Kanzaki era stata molto innamorata.
Oppure non lo ero? Era solo una cotta, molto forte, ma pur sempre una cotta? Le sensazioni che provava quando era con Akira erano ben diverse da quelle che sentiva con Kanzaki.
Effettivamente, si può dire che di Kanzaki ero attratta solo dall’aspetto esteriore, dalla sua popolarità, dal suo fascino: non ci frequentavamo, ed i nostri rapporti erano piuttosto formali...si può dire che non lo conoscevo veramente. Con Akira invece è diverso. Ho passato molto tempo con lui, anche al di fuori della scuola, e si può dire che ho imparato a conoscerlo. Ho scoperto tante cose su di lui, che mi hanno aiutata a comprenderlo ed a cogliere i suoi pregi, il suo vero modo di essere. E con lui sto bene, sono libera di essere me stessa...quindi, questo significa che mi piace veramente? Non come amico, ma come qualcosa di più? Ah, ma che confusione! Non ci capisco più niente!Al suono della campanella, gli studenti si affrettarono a raggiungere le rispettive classi. Shiho accolse Yuri con un sorriso ed evitò di incrociare lo sguardo con Akira, come al solito l’ultimo ad arrivare. Si sedette al suo banco, e Shiho si arrischiò ad una sbirciata: appariva tranquillo ed assonnato, come al solito.
Di certo, lui non si fa tutti i miei problemi. E scommetto che si è fatto grasse risate, una volta tornato a casa...“Ragazzi, un attimo di attenzione.” Il professore di inglese entrò in classe, chiedendo il silenzio. “Da oggi, avrete una nuova compagna...vieni pure.”
La porta si aprì, lasciando entrare una ragazza: snella, con lunghe gambe, ben proporzionata, con occhi e capelli neri e lunghi. Aveva tratti tipici giapponesi ed era molto carina: tutti i maschi la seguirono con sguardi ammirati, mentre si accostava alla cattedra e si inchinava alla classe.
“Buongiorno a tutti.” Aveva una bella voce, fresca ed un po’ infantile. “Mi chiamo Mariko Uehara, spero che diventeremo amici.”
Un coro di voci accolse le sue parole.
È davvero molto bella. Sembra una bambola, pensò Shiho, mentre il professore chiedeva il silenzio.
“Mi raccomando, ragazzi, fate in modo di integrarla nelle attività scolastiche.”
Non avrà nessun problema. Se la mangiano con gli occhi, presto diventerà l’idolo del Teitan...
“C’è un posto libero, vicino a Nizuma. Puoi sederti lì, così cominciamo la lezione.”
La nuova arrivata prese posto, seguita dalle occhiate curiose dei suoi compagni. Shiho non dubitava che l’intera classe avrebbe prestato poca attenzione al professore, e che avrebbero atteso con impazienza il momento in cui avrebbero potuto soddisfare la loro curiosità. Ed infatti, non appena giunse l’intervallo, la povera Uehara fu circondata dai suoi compagni. Ma la ragazza rivolse un sorriso gentile a tutti, e si scusò perché il preside la aspettava.
“Magari possiamo pranzare insieme, così potremo conoscerci meglio.” Si alzò, spostandosi i capelli dietro l’orecchio. “Mi accompagneresti, Akira? Devo ancora ambientarmi, e non vorrei far aspettare il preside.”
Nella classe scese il silenzio. Tutti fissavano la nuova arrivata a bocca aperta, ed alternativamente anche Akira.
“Tu e Saito vi conoscete?” le chiese alla fine una ragazza con gli occhiali.
“Andavamo nella stessa scuola, prima che lui si trasferisse al Teitan.” rispose Uehara, con quella sua vocina da bambina. Che Shiho cominciava a considerare irritante. “In effetti, ci conosciamo dai tempi dell’asilo...quando mio padre è stato promosso e mi ha detto che sarei andata al Teitan, ero molto felice. Siamo grandi amici, vero Akira?”
“Andiamo. Ti accompagno.” disse il ragazzo, alzandosi ed avviandosi verso la porta. “Sei già stata al club?”
“Non ancora.
“Immagino che vorrai passare.”
“Volevo farlo. Mi accompagni?”
Ma guarda. Allora non è vero che odia le ragazze! Almeno, non quella, si ritrovò a pensare Shiho, con stizza, mentre i due uscivano dalla classe ed intorno a lei si scatenava il putiferio. Non dubitava che prima dell’ora di pranzo, la notizia della nuova studentessa si sarebbe diffusa in tutta la scuola.
Che stupidi!“Shiho?” La voce di Yuri la distolse da quei pensieri. “Non dovevi andare all’associazione?
“Oh, si! È vero!”
“Ti accompagno?”
Shiho fece una smorfia. “Hai paura che possa perdermi?”
Yuri scoppiò a ridere e la prese sottobraccio. Insieme, uscirono in corridoio. “Quella Uehara... non ti è molto simpatica, vero?”
Shiho si strinse nelle spalle. “Tu la conosci?”
“Mai sentita.” Yuri la sbirciò di sottecchi. “Sembra molto in confidenza con mio cugino.”
“Saranno amici.”
“Non ti da fastidio?”
“Perché dovrebbe? Mica siamo fidanzati!”
“Però ieri siete usciti insieme.”
“Noi non siamo usciti insieme!” puntualizzò Shiho, rivolgendo un’occhiataccia all’amica. “Ci siamo ritrovati come due stupidi pesci lessi, perché i nostri cari compagni ci hanno dato buca... chi è l’artefice di questa splendida idea?”
“Hotaru...e Rick.” confessò Yuri con un filo di voce, arrossendo. Shiho spalancò gli occhi, incredula.
“Kanzaki?”
“Beh, si. Secondo lui, piaci molto ad Akira...e voleva dargli una mano.” Yuri le rivolse uno sguardo di scusa. “Mi dispiace. Sembrava una buona idea, ed Hotaru ha insistito tanto!”
“D’accordo. Ma non fatelo più.”
“Comunque...ti sei divertita con Akira?”
ragazzi, allarme rosso.....mi sa che c'è una rivale dietro l'angolo!
e se seguissi la regola di gosho, vincerebbe lei, essendo amica d'infanzia.....
quizzone!
- sarà mamoru a dichiararsi per primo, o saori lo anticiperà?
- chi sarà il preside del teitan? *ammesse solo risposte idiote*
- ma soprattutto, shiho avrà un buon senso dell'orientamento, oppure è come zoro?
e per oggi è tutto. vi aspetto giovedì per la terza parte....la situazione diventa movimentata, e la nostra piccola shiho non passerà bei momenti