buongiorno a tutti, e buona befana alle befane!
prima di cominciare, permettetemi una domanda alla cara amica mimi....no, scusa, ma chi sarebbe quello gnoccolone con il phon che hai in firma???????
soddisfatta la curiosità dell'autrice, passiamo alla rubrica
nun ce pò fregà de meno, offerta e sponsorizzata come sempre dalla "MIB&CO".
oggi abbiamo scoperto che:
- la gara di bowling è stata vinta da.....nessuno. mentre nagase ed hotaru erano in testa, c'è stato un omicidio(indoviniamo perchè) e quindi si è dovuto interrompere tutto. sfida rinviata, con grande disperazione di nagase, che era certo di avere la vittoria in pugno (anche se poi alla fine non si vinceva una mazza)
- beh, come avrete notato sopra....alla fine il commissario la sua sfiga l'ha scatenata, peccato che ha sbagliato mira ed ha colpito un poveraccio di passaggio che non c'entrava niente. ma tanto a lui van bene tutti, basta che son salme.
- il bambino era nientepopodimenoche....il bisbisbisbisbisbis (etc) nipote di kudo, che ha viaggiato nel tempo grazie alla macchina del futuro inventata dal bisbisbisbisbis (etc) nipote di agasa, tanto per vedere com'era la vita nel lontano 2014 (e spargere anche li un pò di sfiga, perchè quello non cambierà mai)
esaurite le formalità, passiamo al capitolo. pronti a scatenare la vostra ira sulla zoc***?
CAPITOLO VENTITRE'- CUORE CHE SOFFRE
Seconda Parte
“Ehi, Akira! Siamo qui!”
Shiho sobbalzò al richiamo entusiasta di Nagase. Akira si era cambiato e stava uscendo dagli spogliatoi. Ma prima che potesse raggiungere il gruppo, venne intercettato dall’onnipresente Uehara, che lo prese sottobraccio e lo trattenne per qualche minuto, prima che insieme si unissero al gruppo.
“Avete visto che partita?” chiese Uehara, senza mollare la presa sul ragazzo. “Negli ultimi secondi ho creduto di svenire!”
“Per fortuna che Akira si è svegliato!” esclamò Nagase, battendogli una pacca sulla spalla.
“Per forza, mi aveva promesso che avrebbe vinto!” Mariko gli sorrise, smagliante. “Gli ho anche regalato un polsino con le sue iniziali, come portafortuna!”
“Meno male che ha funzionato.” commentò Mamoru, pacatamente. “Che ti è successo, Akira? Rick mi ha raccontato dei quattro falli.”
“Ero un po’ nervoso.” rispose lui, stringendosi nelle spalle. Sbirciò di sottecchi Shiho, che aveva distolto lo sguardo non appena aveva visto Uehara appiccicata a lui. “Poi mi sono ripreso.”
“Sentite, avete programmi adesso? È l’ultimo giorno di scuola, ed Akira ha vinto alla grande... che ne dite di andare al cinema e poi in gelateria?” propose Uehara, sgranando gli occhioni luminosi. “Da domani iniziano le vacanze, gli impegni con il club ed i corsi estivi...non avremo molto tempo per vederci ed uscire.”
“Accettiamo solo se paga Akira.”
“Non dire scemenze, Nagase.” replicò Kanzaki, dandogli una gomitata tra le costole. “In effetti, non è una brutta idea. C’è giusto un film che vorrei vedere...”
“Allora, che aspettiamo? Andiamo!” esclamò Uehara con entusiasmo, stringendosi di più ad Akira. “Siamo tutti d’accordo? Anche tu, Kudo?”
“Io...non vengo.” sussurrò la ragazza, impulsivamente. “Ho...un impegno.”
“E cosa devi fare?” le chiese Uehara, con innocenza.
“Una...la baby sitter!” rispose lei, precipitosamente. Arrossì, evitando di guardare in direzione di Akira. “Beh, io...ormai ho promesso...non posso tirarmi indietro.”
“Oh, mi dispiace. Possiamo rimandare a domani.” propose Uehara, gentilmente.
“No. Non importa...andate pure senza di me, non voglio rovinarvi il pomeriggio.” disse Shiho, sollevando le mani con un sorriso.
Oggi, domani, tra un mese...non cambia nulla. Sono tutti in coppia, ed io sono sola...mi sento a disagio. Non reggerei un solo minuto a Uehara che fa le moine e lui che le sbava dietro!
Salutò i suoi amici, rassicurandoli, ed andò a prendere il bus. Ma non aveva voglia di tornare a casa, perciò non scese alla sua fermata, ed andò a suonare alla porta di una villetta rossa.
“Shiho, tesoro! Che bella sorpresa!” esclamò la donna bruna che venne ad aprirle, seguita da due cagnolini bianchi.
“Ciao, zia Ran. Ti disturbo?”
“Ma che dici, tesoro? Vieni, entra, ti faccio una cioccolata.” Le cinse le spalle con un braccio, portandola in cucina. “Tomoaki e Sumi sono andati ad accompagnare Ryu alla stazione, ha il raduno degli scouts.”
“Ti sentirai triste senza di lui, zia?”
“Un po’.” rispose Ran, sorridendo dolcemente. “Ma ormai ha dieci anni, non posso più tenerlo sotto le gonne!”
“Anche Aki e Kiki domani partiranno. Kiki ha un campo scientifico ad Osaka, starà dallo zio Heiji. Aki va con i nonni in America...resteremo solo io e Shi.”
“Tuo padre sarà contento.”
“Non proprio!” Shiho scoppiò a ridere, prendendo un biscotto dal piatto che aveva davanti. “Si lamenta sempre che siamo troppi e lo disturbiamo quando sta con la mamma, e poi si incupisce quando uno di noi lascia il nido.”
“È sempre il solito.” Ran scosse la testa, mettendole davanti la tazza di cioccolata fumante. “Allora, piccolo genio, vuoi dirmi perché sei qui, e non insieme ai tuoi amici?”
“Perché...così. Loro sono andati al cinema, ed io sono venuta a trovarti.”
“E perché non sei andata al cinema anche tu?”
Lei si strinse nelle spalle. “Sono tutte coppie. Mi sentivo a disagio.”
Ran corrugò la fronte. “Akira non è una coppia.”
“Ma Akira e Uehara si.” borbottò Shiho, mettendo il muso.
“Oh, davvero? E da quando?”
“Beh...non lo so. Dal Festival, suppongo...o da sempre.”
“E questo te lo ha detto lui?”
“Non è necessario. Quei due si piacciono, Uehara me lo ha detto chiaramente ed Akira...beh, l’ha baciata.”
“Questo non vuol dire niente.”
“Oh, zia, sei come la mamma!” brontolò Shiho, incupendosi. Emise un sospiro, appoggiando il mento sulla mano. “Sono davvero sfortunata con i ragazzi! Me ne piace uno, e me lo rubano!”
“Non è vero.”
“Ricordi Shiro, che mi piaceva alle medie? Alla fine si è messo con Naoko, l’antipatica...ed Hiro? Il senpai di terza che mi piaceva in prima? Dopo tre mesi scoprii che conviveva con quella sventola universitaria! Kanzaki si è accasato con Yuri, ed Akira...”
“Eh, si. Forse un po’ sfortunata lo sei.” La donna le accarezzò dolcemente la testa china, quando la vide asciugarsi una lacrima. “Ti piace proprio questo Akira, eh?”
“Pensavo...che forse...era arrivato anche il mio momento.” mormorò Shiho, tirando su con il naso. “Dopo Kanzaki, siamo diventati amici. Lui mi consolava, mi stava vicino, mangiava il mio bento: stavo bene con lui, potevo essere me stessa senza nessun problema...e mi sembrava che anche a lui piacesse stare con me. Ha portato perfino i miei fratelli al luna park!”
“Tesoro, hai provato a parlare con lui?”
“Ma scherzi!” esclamò Shiho, arrossendo. “Non potrei mai! Mi vergogno troppo!”
“Però lui non ti ha mai detto che sta con Uehara. E che gli piace.”
“Zia Ran, è piuttosto evidente!” Shiho fece una smorfia. “Da quando è arrivata, le sta sempre appiccicato. La accompagna a casa, si ferma a cena, prende le sue difese...si conoscono fin da piccoli, erano vicini di casa prima che lui si trasferisse. Lei lo conosce molto bene, ed io...mi infastidisce!”
“Si chiama gelosia, tesoro.”
Shiho arrossì fino alla punta delle orecchie. “Io non...non è vero.”
Ran le accarezzò i capelli, le versò dell’altra cioccolata, e cambiò argomento. Stavano parlando dell’ultima trovata di Sonoko quando il dottor Araide e sua figlia tornarono. Sumi fu molto felice della presenza di Shiho, e la ragazza fu felice di accompagnarla al parco giochi.
“Portiamo anche Hana e Hina!” esclamò la bambina, con occhioni imploranti, mentre i due cagnetti abbaiavano festosi. Shiho scoppiò a ridere, mettendo il guinzaglio ai cani e promettendo a Ran che avrebbe riportato la figlia in tempo per cena.
“Sono contenta che sei venuta a trovarci, Shiho- chan.” disse la piccola Sumi dopo un paio d'orette trascorse al parco, intenta a mangiarsi un bel gelato. “Adesso che Ryu se n’è andato, sono un po’ triste.”
“Sono solo venti giorni.”
“Però io sono triste.” disse la bambina, prendendola per mano.
“Che ne dici di venire a giocare con Shi?”
“Domani vado dai nonni. Ma lunedì sono libera.”
“Vada per lunedì, allora.” disse Shiho con un sorriso. Poi ricordò che proprio lunedì Akira sarebbe andato a togliere il gesso.
Non me lo ha nemmeno detto. E sicuramente, la gattina sexy andrà con lui...la prossima volta che mi verrà in mente di inventare un personaggio come la zoc***, mi bastonerò da sola!
ma quanto è dolce la piccola sumi?
quizziamo!!!
- che film andranno a vedere i ragazzi?
- chi sono questi "idioti" che si sono permessi di rifiutare l'amour della nostra divina baby puccia?
- ma soprattutto, ve lo immaginate kogoro fare il nonno?
scusate, ma oggi le domande fanno schifo, ho il cervello vuoto e non sapevo che mettere. voi comunque leggete, commentate e quizzate, ci si vede giovedì per l'ultima parte di questo capitolo.
in cui.........