buonasera a tutti!
mimi, ma hai cambiato nick????
pronti per l'ultimo aggiornamento? ebbene si, siamo giunti alla fine. ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito, che hanno commentato e che hanno assecondato le mie follie.
dicevamo, oggi ultimo aggiornamento, quindi vi annuncio che finalmente questa fiction avrà un titolo. dopo molte riflessioni e molti ripensamenti, ho deciso per questo: PASSO DOPO PASSO, che vuole indicare un pò il cammino di shiho, che a piccoli passi, anche soffrenodo e piangendo, vive le varie esperienze della sua vita di adolescente, che la portano poi alla conclusione di questa storia, e chissà verso il futuro.
per un paio di giorni lascerò il vecchio titolo tra parentesi, così da farvi sapere che è questa la fiction che stavate seguendo^^
dopo la mia filippica, vi lascio al capitolo. buona lettura, e grazie ancora a tutti!!!!
CAPITOLO VENTISEI- VITA DI COPPIA
Terza Parte
Il cuore sembrava scoppiarle nel petto. Shiho lo fissò per un lungo istante, lo afferrò per i risvolti della felpa, e sollevandosi sulle punte dei piedi premette le labbra sulle sue. Il giovane Saito ne fu talmente sorpreso che rimase immobile, finché lei non si staccò da lui e lo guardò con un sorrisino.
“Sei vivo?”
“Credo...di si.” rispose lui, dopo un momento.
“Non te lo aspettavi?”
“No.” Curvò le labbra con un sorrisino sardonico. “Ma guarda. Sei una tipa audace...se lo sapevo, ci provavo prima.”
“Ma che dici?” esclamò lei, arrossendo e vergognandosi per quello che aveva appena fatto. Lui scoppiò a ridere e l’abbracciò, stringendola a sé.
“Se questo è il risultato, voglio litigare più spesso.”
“Io no.” sussurrò lei, nascondendo il volto contro la sua maglietta. “Non mi piace tenerti il muso.”
“Allora cercherò di fare il bravo.”
“E non chiamerai più Uehara per nome.”
“Ma posso parlarle.”
Shiho sollevò la testa, rivolgendogli un’occhiata diffidente. “Però, stai attento...se si avvicina troppo, scappa.”
“Lo prometto.” mormorò Akira, accarezzandola con uno sguardo dolcissimo prima di chinarsi su di lei e baciarla sulle labbra. Shiho si abbandonò felicemente al suo calore ed alla sua tenerezza, sentendosi al settimo cielo.
Non lasciarmi mai, Akira. Ti voglio sempre vicino a me, solo tu e nessun altro...“Devo andare, adesso.” sussurrò, quando lui si staccò dalle sue labbra. Non voleva, e nonostante le sue parole rimase chiusa nel suo abbraccio.
“Se tuo padre ci vede, mi uccide.”
“No...al massimo, ti spella vivo.” Risero entrambi, e Shiho nascose nuovamente il volto nella sua maglia. “Ci vediamo domani?”
“Se mi prepari il pranzo.”
“Scemo.” Si sciolse dal suo abbraccio, sorridendogli. “Hai qualche preferenza?”
“Qualunque cosa andrà bene, cucinato da te.”
Shiho arrossì fino alla punta delle orecchie, e lui le diede un buffetto sul naso. “Posso venire a prenderti domani mattina?”
“Va bene alle otto?”
“Benissimo.” Emise un sospiro, facendo un passo indietro. “Devo proprio andare, o mio padre verrà a cercarmi. Tocca a me cucinare oggi.”
“Ci vediamo domani mattina.”
“Non arrivare tardi.”
“Metterò tre sveglie. Sarò puntuale.”
Shiho gli rivolse un sorriso radioso, che lui ricambiò. Non voleva separarsi da Akira, ma non poteva certo rimanere a scambiarsi effusioni per strada, dove tutti potevano vederli. Perciò, a malincuore, lo salutò ed entrò in casa, girandosi almeno una decina di volte per sorridergli e salutarlo con la mano.
Sono così felice che potrei esplodere...“Sono tornata!” Chibi venne ad accoglierla all’ingresso, facendole mille feste. La ragazza la accarezzò ed entrò in salotto, scoprendo suo padre seduto sul divano a leggere alcuni documenti, ed Shirai e Kasumi che giocavano per terra. “Sumi-chan, sei di nuovo qui?”
“La mamma ha una riunione a scuola. E papino lavora.” rispose la bambina, impegnata con le costruzioni. “Zia Yurika ha detto che posso dormire da voi.”
“E ci farà pure la torta!” esclamò Shirai, allegramente. “Giochi con noi, sorellina?”
“Non posso. Ho...da fare.”
“Devi telefonare al tuo fidanzato?”
“Ma che dici?”
“Si, si...devi telefonare ad Akira!”
“Non è vero!”
“Sei diventata tutta rossa!” esclamò Shirai, puntandole contro l’indice. Shiho gli lanciò un’occhiataccia.
“Piantala!”
“E tu gioca con noi!”
“No!”
“Perché devi telefonare al tuo fidanzatino?”
“Shirai!” lo rimproverò la ragazza, superandolo e cominciando a salire le scale. Il piccolo Kudo lasciò le costruzioni e seguì la sorella, tallonato da Sumi Araide
“Se gli telefoni, me lo passi un attimo? Voglio chiedergli se mi insegna a giocare a basket!”
“Shirai, smettila! Non seguirmi!”
“Voglio parlare con Akira!”
“Ma io non gli telefono!”
“Bugiarda! Guarda che io sono un detective!”
“E allora?”
“So tutto! E so pure che è il tuo fidanzato!”
“Shirai!”
Shinichi sollevò lo sguardo dai documenti che aveva davanti. Era rimasto alla stessa riga, da quando la sua primogenita ed il cucciolo di casa avevano iniziato a battibeccare
Shirai è proprio una peste... In quel momento, sua moglie uscì dalla cucina, corrugando la fronte ed ascoltando le voci che provenivano di sopra.
“Ma che succede?”
“Beghe tra fratelli.” Posò i documenti sul tavolino. “Sono troppo rumorosi...e Shiho- chan cresce troppo in fretta.”
Yurika sorrise, andando a sedersi accanto al marito. Gli scompigliò dolcemente i capelli. “Che ne dici se domenica invitiamo Akira a pranzo?”
“Dobbiamo proprio?”
“Si, tesoro.”
“E allora, invitiamolo!” concesse il detective Kudo, cingendole le spalle con un braccio. “Se ti fa piacere...”
“Molto.” disse la donna, appoggiandogli la testa sulla spalla. Lui sorrise.
“Sai che non posso negarti niente, mia dolce Shiho.” La baciò sui capelli. “Dopotutto, tu hai sempre ragione.”
“Non sempre.”
“La maggior parte delle volte.” Emise un sospiro, un po’ triste. “E così la nostra Shiho- chan ha il ragazzo...mi sembra solo ieri che quei due assistenti sociali me la portarono. Era così piccola, ed indifesa...mi conquistò dal primo istante. E giurai di proteggerla sempre.”
“Ci sei riuscito, tesoro.” Shiho sollevò la testa, incontrando i suoi occhi blu colmi di tenerezza. “Ed anche con gli altri...hai fatto un ottimo lavoro, Shinichi.”
“Non ne sarei mai stato capace, senza il mio angelo.” Le sorrise, sfiorandole il naso con il suo. “Per fortuna, sei tornata da me.”
“Sono io quella fortunata.” Shiho gli cinse il collo con le braccia. “Ad aver trovato te, l’unico in grado di dissolvere l’oscurità dei corvi che mi circondavano...mi ha regalato tanto amore e quattro splendidi figli. Ed un posto nel mondo.”
“Il tuo posto sarà sempre con me.” sussurrò Shinichi, sporgendosi verso di lei e sfiorandole le labbra con un dolce bacio. Non sentiva più le voci, non sentiva più nulla. Adorava i suoi figli, li aveva amati tutti fin dal primo momento che li aveva avuti tra le braccia. E sempre li avrebbe amati e protetti, anche una volta lasciato il nido e prese le loro strade per il futuro.
Ma lei restava speciale. Era la sua luce, la sua roccia, la sua dea splendente. In un giorno di pioggia l’aveva trovata, e non l’aveva più lasciata andare. Ormai erano una cosa sola, un’unica anima indivisibile e legata per l’eternità. Senza, non aveva più motivo di esistere. Era la sua vita.
Ti amo, Shiho. Per sempre.e la chiusura doverosa toccava a loro
è stata una lunga avventura, ma come tutte le cose belle prima o poi finiscono.........ma chi l'ha detta sta cavolata?????
restate sintonizzati e tenete d'occhio la sezione fiction, perchè giovedì 20 febbraio apparirà questo: "mesi"
continuate a seguirmi, e non ve ne pentirete!
Edited by ShihoKudo - 20/2/2014, 17:19