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Nel silenzio della notte, capitolo H di Magic Xmas

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view post Posted on 20/12/2013, 18:07     +1   -1
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Black Lady

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Questa H-shot è un capitolo della mia fanfic Magic Xmas che ovviamente non potevo scrivere nella sezione fanfic normale ^^


Nel silenzio della notte
Si chinò su di me. Sentii il dorso della sua mano accarezzarmi la guancia.
Mi baciò.
La sua mano lentamente passò dalla mia guancia al collo e poi scese lentamente alla schiena. Scivolai sul letto, sdraiandomi. Non ho la minima idea di come feci, forse solo istinto, e in un attimo mi trovai di nuovo in quella maledetta posizione. Di nuovo sotto di lui. Di nuovo con lui a cavalcioni su di me. Questa volta però sapevo che non sarei riuscita a fermarlo, o a fermarmi. Continuavo a baciarlo. Ogni secondo in più attaccata a quelle labbra perfette me lo faceva desiderare sempre più.
Allungai le braccia e le poggia sulle sue spalle, intrecciando le mani dietro il suo collo.
Ad un tratto la sua bocca si spostò. Passò all'angolo della mia, al lato sinistro del mento, fino ad arrivare al collo. Continuava a baciarmi. In quel momento più che mai ero sicura di cosa sarebbe successo.
Non gli bastava più neanche il mio collo e iniziò a scendere. Anche quando incontrò la mia vestaglia rosa continuò a baciarmi. Le sue labbra sfioravano il tessuto leggero, mettendomi i brividi. Arrivò fino alla vita, poi alzò lo sguardo su di me e sorrise. Io non riuscii a ricambiare. Ero paralizzata, non so il motivo, ma non riuscivo a far altro che guardarlo.
Tornò col viso vicino al mio. Poi lo spostò un po' a sinistra, avvicinando la sua bocca al mio orecchio.
"Ti amo…" sussurrò.
Sentii subito un brivido percorrermi tutto il corpo, per poi fermarsi nella pancia e creare una specie di vuoto.
Ero talmente pervasa da quella sensazione che non mi accorsi nemmeno delle sue mani sulle mie scapole che abbassavano le spalline, e di me che istintivamente non facevo nulla per evitarlo.
In un attimo fui nuda davanti a lui. Indossavo solo le slip, ma sapevo che molto presto anche loro sarebbero sparite lasciandomi completamente indifesa.
Il motivo del perché ero così nervosa era ovvio, e credo che anche Kaito l'aveva capito. Eppure lui non esitò mai.
Appena mi svestì riprese a baciarmi il collo, questa volta nel lato destro, per poi ricominciare quel giochetto. Quel serpente di baci che questa volta toccavano la mia pelle. Arrivato allo sterno si spostò sempre più verso il centro e mi stupii nel vedere che continuò a baciarmi passando solamente in mezzo al mio seno, per poi scendere.
Le sue mani, che dopo avermi tolto la vestaglia erano tornate poggiate sul materasso, le poggiò delicatamente nella parte alta dei fianchi per poi farle scendere pian piano.
Ora il cuore mi martellava all'impazzata. Chiusi gli occhi per cercare di calmarmi. Non so quanto tenni gli occhi chiusi, ma in quel lasso di tempo lui aveva tolto le mani dal mio corpo e poco dopo le aveva rimesse.
Solo quando sentii di nuovo il contatto delle sue mani calde sulla mia pelle li riaprii, ma mi pentii subito, e tornarono serrati.
"Kaito io…" cercai di dire.
Il cuore continuava a martellarmi nel petto e mi salì il groppo in gola, mozzandomi le parole.
Sentii le dita prendere il lembi delle mie slip e farle scendere pian piano lungo le gambe, fino ad arrivare ai piedi e toglierle del tutto.
Ora ero completamente nuda, come d'altronde lo era lui.
Non riuscivo ad aprire gli occhi. Erano strizzati, come se avessi avuto paura di vedere cosa avevo attorno.
Lo sentii di nuovo avvicinarsi a me col viso e solo quando mi mise le mani sulle spalle mi accorsi che stavo tremando.
"Ehi…" mi sussurrò lui.
Aprii gli occhi e lo vidi guardarmi preoccupato. La sua mano destra salì dalla spalla al mio viso e mi accarezzò la guancia.
"Kaito io… io non…"
Non mi fece finire. Mi mise un dito sulla bocca e tornò a sorridere.
"Tu non pensare a niente…"
"Ma Kaito…" cercai di protestare.
Lui mi zittì di nuovo, con un sibilo sommesso e scuotendo la testa. Poi poggio di nuovo le sue mani sui miei fianchi.
"Chiudi gli occhi. - sussurrò con quel tono di voce dolcissimo - Chiudi gli occhi e pensa solo a me."
Sentii le sue mani scendere sul bacino.
"Ascolta solo il suono della mia voce e non pensare a nient'altro."
Io stavo facendo come mi chiedeva. Mi stavo lasciando cullare dal suono della sua voce, e l'agitazione sembrava sfumare pian piano.
Poi ad un tratto percepii il dolore. Una fitta lancinante e velocissima. Per il male tentai di lanciare un urlo, ma lui, prevedendolo, mi precedette e mi mise una mano sulla bocca.
"Shh… E' passato piccola… è passato…"
Tolse pian piano la mano dalla bocca e la mise sul mio fianco, mentre l'altra già seguiva il profilo della mia gamba.
Aveva ragione. Era passato. E in quel momento sentivo solo la stupenda sensazione di lui che mi possedeva.
Finalmente ero sua. Finalmente mi sentivo amata fino in fondo da qualcuno.
Mi avvinghiai a lui. Come se avessi paura che scappasse.
Ogni suo movimento lento verso il mio corpo era un mio gemito sommesso.
Per zittirmi a un certo punto dovette iniziare a baciarmi.
Ci mettemmo molto. Volevamo goderci a pieno quella sensazione di viverci. Di amarci.
Quando lui arrivò al limite uscì fuori.
Chiusi gli occhi, ancora un po' imbarazzata di ciò che avevo appena fatto. Sentii solo la sensazione di bagnato sulla pancia e poi il suo.
"Ti amo!"

Eravamo di nuovo sdraiati sul mio letto. Finalmente rivestiti. Io ero accucciata a lui che con le dita giocherellava con i miei capelli.
"Posso farti una domanda?" chiesi con tono tranquillo accarezzandogli il petto attraverso la canottiera.
"Mh?" disse lui con un semplice verso interrogativo.
"Prima… mentre mi baciavi… perché non hai…"
"Perché mi fa male." disse senza farmi finire la domanda.
"Eh?" chiesi non capendo quella risposta.
"Mi fa male vedere quella cicatrice. Sono stato più di tre giorni a vederti su quel letto di ospedale, priva di sensi. E solo il pensiero di quel periodo mi spaventa da matti. Ho come paura che se ci ripensassi ti potesse accadere di nuovo." disse continuando a giocare coi miei capelli.
Alzai il volto sul suo, sorridendo.
"Che scemo che sei!" dissi.
"Perché?" mi chiese, sorridendo anche lui.
"Io non me ne vado senza di te… E poi ora è tutto finito."
Poi lo baciai.
 
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