La speranza è l'ultima a morire, Ruolata libera per Belfagor90, Karen91 e Nekomata

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view post Posted on 15/1/2014, 22:43
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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Le figure in lontananza si voltarono, reduci del loro discorso e la folla iniziò a diradarsi di conseguenza. Chiaki era ancora stretta tra le braccia della sua amica quando si sentì trascinata via, tra quell'orda di persone che iniziava a raggiungere la zona assegnatogli. Provò a stringerle la mano di Ashi ma la presa fu troppo flebile per poter rimanere ancorata a lei, per questo le loro dita scivolarono sudate tranciando quel poco tempo che erano riuscite a passare insieme per sempre.
Il peso dell'abbandono piombò sulla ragazzina dalla chioma blu; andare in un'altra area lontano dalla sua, non la rassicurava affatto ma lei aveva altre priorità. Fuyuki, a capo della sua divisione, l'attendeva tra le sue schiere. Voleva sapere come stava e cosa avesse fatto nei giorni della loro fuga ma più ci pensava e più si convinceva che non era il momento adatto per farsi dire quelle informazioni. Fissò per qualche istante il cielo torvo per poi grattarsi interrogativa la testa.

*Ma dove si trova l'Area Ovest?*

Gli shinobi continuavano ad accalcarsi, chi più brutalmente, chi più con riserbo ma tutti sembravano avere fretta di raggiungere le loro postazioni. Solo in quel momento la quattordicenne si accorse che non sapeva dove la stessero portando. Sarebbe potuta finire persino in un burrone, tanto era poco lo spazio che riusciva ad avere a disposizione, giusto per respirare. Il suo fisico minuto l'avrebbe potuta aiutare ma tanto che senso aveva? Il suo orientamento ormai era andato perduto tra tutte quelle chiome variopinte che la sovrastavano. Sbuffò esasperata e quando persino la sua razione d'ossigeno venne messa in ballo, s'impose d'intrufolarsi in ogni spiraglio che trovava sulla sua strada.
Con enorme fatica, sfruttando ogni sua caratteristica si aprì un varco in mezzo alle gambe o semplicemente assottigliandosi, cercando sempre di non finire schiacciata da qualche uomo troppo in carne. La fronte impregnata di sudore mentre cercava di uscire da quel forno fatto di persone. Un ultimo sforzo e finalmente poté riprendere colore. Doveva trovare un punto bello alto per riuscire a capire esattamente dove fossero i punti cardinali perché li si sentiva esattamente come prima. Fece qualche passo in avanti, che venne immediatamente bloccata. Si girò di scatto dubbiosa, cercando di scorgere cosa o chi la stesse trattenendo e poi lo vide, un pezzo della sua veste incagliata ancora all'interno della mischia. Diede un piccolo strattone ma sembrava che la stoffa volesse averla vinta su di lei.
Avrebbe potuto levarsi i vestiti ma non sarebbe stata una mossa saggia in mezzo a quella moltitudine di persone, senza contare la sua estrema timidezza che l'avrebbe fatta svenire sul colpo al solo pensiero. Un tiro più sicuro venne inferto al lembo capriccioso ma non successe nulla. Si guardò un attimo intorno impensierita e dopo aver dato un controllo veloce della situazione, lasciò perdere ogni possibile paura di giudizio o risata di qualcuno che stesse guardando quella scena e tirò con tutta se stessa. Lo sforzo era immane e ancora non si spiegava dove si fosse incagliato ma improvvisamente il tutto si risolse con un ruzzolare a terra. Rotolò per qualche metro finché la sua corsa imbranata non venne arrestata. Si toccò la testa dolorante, prima di potersi accorgere se ciò in cui si era fermata fosse un oggetto o qualcosa di vivente.

Non l'ho scritto ma in pratica è la presenza di Hiroki a interrompere il rotolare :asd: Spero vada bene
 
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Belfagor90
view post Posted on 23/1/2014, 17:23




Che pessima idea scegliere di buttare giù maschera mentre ero ancora in mezzo a quel marasma di potenziali nemici, l'incontro con Tazzamaru mi aveva sconvolto emotivamente più di quanto avrei voluto ammettere e ora mi sentivo fin troppo osservato. Improvvisamente la gente attorno a me era fin troppo conscia del colore - o del NON colore - dei miei occhi abbinata ad un coprifronte decisamente diverso da quello usuale. Mi vennero rivolte occhiate di ogni tipo: curiose, confuse, schifate o addirittura aggressive! Io per contro rivolgevo loro un chiaro sguardo del tipo "tu non vuoi avere a che fare col mio lato cattivo" e chiudevo lì la questione. Magari in altri momenti ciò avrebbe causato una bella zuffa, ma c'era fin troppo da tenere a mente in quel momento e la preoccupazione numero uno in tutte le teste che mi stavano attorno era sicuramente solo una: sopravvivere o morire combattendo. Personalmente trovavo la seconda parte una scemenza. A quel punto era meglio puntare direttamente alla sopravvivenza, per quanto inverosimile essa possa essere. Se si partiva con una mente già pronta all'idea di morire come fosse una cosa normale, allora le probabilità di tornare erano decisamente più basse. Figuriamoci se alla fortuna gli fregava qualcosa di salvare quelli che non gli importava di vivere, aveva già le mani piene con chi invece lo voleva.

-Io prima non volevo sopravvivere. Desideravo spegnermi in silenzio mettendo fine ai miei dolori e ai miei problemi, ma ora non più. Ora ho una promessa da mantenere: tornare, diventare più forte e uccidere il mio migliore amico.-



Che sì, suonava un po' strana, ma vi assicuro che ero dannatamente serio. Magari non ero sicuro di potercela fare, ma l'intenzione di base era quella. Prima di onorare il mio impegno però avrei dovuto affrontare l'esercito sterminato di Watashi, le Ambu, qualche decina di nemici assetati di sangue, magari tornare di nascosto a Konoha per rubare i rotoli delle arti Hyuga di più alto livello, eludere l'Hokage...
Mi fermai un attimo ponderando seriamente su quanto mi stava passando per la testa.


-Cazzarola, qui temo che dovrò impegnarmi.-



Fu a metà di questa seria considerazione, mentre ero immerso nei miei pensieri, che sentii un violento impatto alle mie spalle, più o meno altezza delle gambe. Ora, come reagisce qualcuno con i nervi a fior di pelle, una capacità di mantenere la calma a dir poco leggendaria - nel senso che era leggendaria la mia capacità di NON mantenerla - e che si sente braccato?
Chi ha appena risposto "in maniera truculentemente violenta" ha appena vinto una vacanza nella rinomata metà turistica nome col nome di "quel paese". Attivai rapidamente il Byakugan individuando la posizione del mio assalitore come rannicchiato alle mie spalle. Aveva lunghi capelli blu raccolti in una coda e il suo chakra era più o meno al mio livello quindi non c'erano problemi nel fare un po' il rube. Non persi tempo e gli afferrai i capelli alla radice della nuca con la sinistra costringendolo a faccia a terra mentre con l'altra mano gli afferravo il braccio torcendoglielo dolorosamente dietro la sua schiena e verso l'alto.


-Chi sei e chi ti manda? Rispondi in fretta e potrei considerare l'idea di non strapparti via la trachea dal collo...-



Minacciai aumentando leggermente la torsione del suo arto, tanto per far capire che non stavo scherzando. Cazzo, erano stati veloci!!



//Scusate il ritardo e la risposta un po' tirata, ma sono piuttosto incasinato. La posizione con cui Hiroki blocca Chiaki è simile a questa solo che lei è costretta con la faccia verso il basso dalla mano che le tiene i capelli alla nuca. Ah, Hiroki non ha ancora capito che si tratta di una ragazza, potete giocarvela un po' su questo ;)//
 
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view post Posted on 24/1/2014, 14:17
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Avvenne tutto così velocemente che non riuscì minimamente a rendersi conto cosa stesse accadendo. Qualcosa le afferrò la sua lunga chioma e improvvisamente il terreno divenne un duro cuscino per la sua guancia candida. Ma sempre lei si doveva ficcare nei casini? Ne aveva appena risolto uno per buttarsi a capofitto in un altro. I muscoli le erano stati bloccati e il dolore al braccio era abbastanza pungente. Cosa poteva fare?

- Ahi! Ahi! Ahi! Mi fai male... - urlò la fanciulla con la sua vocina dolce, cercando di far terminare quella sofferenza.

La posizione in cui si trovava non le consentiva nessuna via di fuga, o forse si? Stirò la gamba e con un rapido movimento dell'arto sinistro, diede un colpo alle gambe ferme del ragazzo, facendo perdere l'equilibrio al malcapitato. Le minacce che le erano state rivolte non le erano piaciute per niente anche se immaginava che la colpa fosse solamente sua, che aveva disturbato la quiete di quella povera persona. Le tecniche Hyuga insieme al suo buon utilizzo delle taijutsu sicuramente non l'avrebbero abbandonata, soprattutto in quella che lei aveva identificato come una situazione di pericolo.
Immaginarsi la sua trachea staccata non era proprio una delle cose a cui voleva assistere prima di una guerra, ne in tutta la sua vita. Fu così che ribaltò la situazione, mettendosi a cavalcioni sopra al malcapitato ma solo in quel momento si rese conto che quella persona aveva un non so che di familiare. Gli occhi chiari, come i suoi lo identificarono subito come un appartenente della sua stessa casata ma lei non aveva mai avuto niente a che fare con loro.
Sua madre era stata rinnegata dal clan e già le sembrava tanto che le avessero permesso d'apprendere i loro segreti. Quindi, come poteva avere quella sensazione così oppressiva di conoscerlo? Assottigliò le palpebre, studiandolo mentre il dolore al braccio stirato si faceva sentire. Il suo viso ingenuo e perplesso, la caratterizzò subito per la ragazza semplice che era. Non aveva nessunissima intenzione di fargli del male ma tutto quel trambusto aveva svegliato la parte combattiva che era in lei.

- Ciao mi chiamo Chiaki, ci c-conosciamo? - disse la genin storcendo lievemente la testa mentre un punto interrogativo invisibile le si formava sopra la testa.

Ho pensato che dato che con Hiroki avevamo ruolato una volta in serra (non so se ricordi la storiella della sedia), Chiaki non riesce ancora a mettere a fuoco dove si sono già incontrati. Comunque dato che siamo allo stesso livello, ho azzardato a rispondere all'attacco ma puoi ribaltarmi come un fuscello :asd:
 
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Belfagor90
view post Posted on 25/1/2014, 15:08




Il mio assalitore era dunque avvezzo alle arti marziali. Nonostante la posizione scomoda usò l’unico braccio libero per colpirmi alle gambe e minare il mio equilibrio per farmi cadere a terra. Dovetti lasciare il suo braccio per attutire la caduta ma l’azione di recupero mi fece perdere l’iniziativa permettendogli di montarmi sopra. Salire sopra il nemico è una tipica mossa per ottenere un vantaggio in una prova di forza usando il proprio peso contro la sola forza delle braccia del nemico limitando al tempo stesso i suoi movimenti, ma la cosa non si applicava efficacemente a noi Hyuga che per uccidere potevamo anche solo sfiorare qualcuno. O questo, oppure si poteva estrarre un kunai e piantarlo nella zona scoperta della schiena dove si trovano i reni. Questo però richiede l’avere le braccia libere e un qualsiasi combattente degno di chiamarsi tale, come nel caso del suddetto e del sottoscritto, userebbe le gambe per limitarne i movimenti.
È quindi in situazioni come queste che è bello uscire dal seminato dello stile Hyuga e combattere un po’ più selvaggiamente. Ribaltare una posizione simile richiedeva flessibilità perché era necessario usare le gambe per afferrare il collo dell’avversario oppure prenderlo sotto le ascelle per tirarlo indietro e scivolare sotto di lui.
Ora, io sono sempre stato un tizio piuttosto alto, dubitavo di poter usare le spalle come punto di appoggio. Mossi quindi gli occhi alla ricerca del suo collo, ma qualcosa mi ostacolava la vista. Qualcosa di potente, misterioso, doppio e soprattutto GRANDE che ostacolava perfino il mio Byakugan!!

BO~BOING!!



Mentre la mia temperatura interna cominciava a scaldare i muscoli per raggiungere vette mai raggiunte prima, io eseguivo tutta una serie di controlli.
Consistenza delle carni: MORBIDE.
Timbro vocale: ACUTO.
Fianchi: LARGHI.
Vita: STRETTA.
Presenza di protuberanze aliene gemelle a livello del petto: CONFERMATA!
Presenza di rigonfiamento sul cavallo dei pantaloni: ASSENTE!!


-Elaborazione dati in corso-

-Dati elaborati-

-Risultato: una donna mi stava a cavalcioni piazzandomi zone pericolose vicino alla cazzo di faccia!!!-





-AAAAAAAAAAAAARRRRRRGHHH!!! VADE RETROOOOOO!!-



Altro che ribaltamento e flessibilità! Le piazzai le piante dei piedi sotto le ascelle e con una spinta favorita dalla differenza di peso la scagliai in aria con un colpo di reni!! Con la faccia più rossa di un pomodoro e fumando dalle orecchie indietreggiai strisciando sulla schiena finché Watashi – sempre sia sodomizzato – volle che il muro di una casa interrompesse la mia ritirata.

-S-STAI LONTANO DA ME, RAZZA DI DONNA INDECENTE!! C-Come puoi metterti in una p-posizione simile su un uomo!?! Non siamo mica s-sposa-Aaaaahhh...!!-



Manco riuscivo a concepirla una cosa del genere!! Oddio, ero stato privato della mia purezza! Al diavolo i sicari dei Konoha, qui rischiavo la morte per infarto! Non avrei più potuto sposarmi!!
 
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view post Posted on 27/1/2014, 15:47
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Il discorso nella grande piazza di Kumo si era appena concluso ed ancora non l'aveva vista, per tutto il tempo le iridi corvine vagarono in cerca della sua figura, avrebbe tanto desiderato darle un ultimo saluto prima del grande momento. Ayumi Uchiha era introvabile, per un attimo si ricordò quando da piccoli giocavano nascondino, era sempre lei a vincere, riusciva a nascondersi anche nei luoghi più impensabili e scomodi, un groppo gli salì rapido in gola, quei momenti erano passati e niente e nessuno glieli avrebbe portati indietro, più il tempo scorreva e più lei si allontanava, cosa avrebbe fatto senza di lei? Dove sarebbe andato? La risposta era semplice..

..Solo sono e solo devo stare..



Sussurrò per un attimo colto da quei pensieri sin troppo negativi, già si immaginava il giorno in cui un uomo gliela avrebbe portata via, non sarebbe stato affatto semplice, lei era il suo unico e solo legame, non poteva essere altrimenti.

Eh? Ma che cavolo..??



Ad interrompere il suo proloquio mentale vi fu una giovane coppia, litigavano in maniera piuttosto vivace, in particolare uno dei due sembrava disturbato da qualcosa. Confuso il giovane Uchiha si avvicinò lentamente ai due, il primo era un vero e proprio colosso, ben più alto rispetto alla "media", statura unita ad un fisico possente e ben allenato rendevano la sua figura inquietante abbastanza da non far intervenire Kazuto (Non che fosse un coniglio).

Se il calcolo delle probabilità non mi tradisce, la grandezza dei suoi muscoli saranno inversamente proporzionali al suo cervello.. Quella che mi preoccupa però è lei..



Chi vi aspettereste mai di trovare contro un armadio vivente? Bene.. Kazuto dovette cancellare tutte le sue aspettative e guardare in faccia la realtà, una ragazzina dal fisico ben più esile del colosso combatteva ad armi pari usando la semplice forza fisica, uno spettacolo più unico che raro.

Calmate i bollenti spiriti voi due, qualunque cosa sia successa avrete modo di scaricare i nervi. Rilasciò un lungo sospiro mentre si avvicinava alla ragazzina Stai bene? Chiese allargando le labbra abbozzando un mezzo sorriso

 
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view post Posted on 28/1/2014, 20:03
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- Aaaaaaaaaaaaaaaah! - urlò la piccola Hyuga, spaventandosi improvvisamente.

Il ragazzo che aveva appena bloccato, esordì la loro conoscenza con un acuto quasi paragonabile a quello di una donnicciola. Presa alla sprovvista la fanciulla, si portò una mano al cuore, prima di morire d'infarto. Ma cosa gli era preso a quel tipo? Con un movimento rapido, forse troppo e sbilanciata dal suo stato emotivo instabile da quello stano comportamento, la ragazza nemmeno si accorse dell'altro asso nella manica che aveva escogitato il suo assalitore.
Con una forza poderosa si sentì afferrare sotto le ascelle e poi quasi le sembrò di volare ma l'idillio terminò subito dopo. Cadde a testa in giù, prima di ruzzolare per un paio di metri in quella zona leggermente scoscesa, probabilmente per colpa di tutte quelle alture. Il dolore alla testa era forte ma provò comunque a massaggiarsela non appena riuscì a mettersi in ginocchio. Riaprì gli occhi, attirata dalle strane parole pronunciate da quell'individuo singolare anche se il cuore non aveva smesso di batterle all'impazzata.

*Donna indecente? Posizione? Sposa?*

La sua espressione diventava minuto dopo minuto sempre più interrogativa. Perché ce l'aveva tanto con lei? Cosa gli aveva fatto? Già lo stress accumulato per la guerra non aiutava più si sentiva un pesce fuor d'acqua tra tutta quella folla di persone. Ashi le aveva appena rivelato un segreto che mai si sarebbe immaginata, abbandonandola per dirigersi al fianco di Hyou; in più il dubbio se parlarne con Fuyuki la continuava a tormentare internamente. Senza contare che persino quelli del suo stesso clan, sembravano avercela con lei ma non riusciva a cogliere il nesso tra quell'individuo e la sua vita. Sua madre se ne era andata diversi anni prima, abbandonando le aspettative che chiunque si era creato su di lei ma perché farsi vivo solo adesso e proprio con lei?
Probabilmente stava divagando ma le parole pronunciate dal giovane scontroso non riuscivano a farle tornare i conti. Non poteva essere stata colpa del suo modo di fare, non l'aveva nemmeno ferito, certa che il suo carattere non glielo avrebbe mai permesso. Troppo buonista e inadatta per lottare contro progenie su progenie si era trovata li, spinta da Yume e dalla speranza di trovare il suo sensei, pensa a prendersela con un alleato. Troppe domande irrisolte adesso, le attanagliavano la mente confusa mentre gli occhi lentamente le si facevano lucidi. Non voleva piangere, non ne aveva motivo.

- Scusa, non volevo f-farti del male - disse la quattordicenne con tono quasi sommesso.

La situazione aveva attirato un po' di occhi indiscreti, persino quelli di un ragazzo dalla capigliatura scura che adesso le sorrideva. Un comportamento simile le fece scendere per un attimo la tensione che si era venuta a creare e subito si preparò a rispondere con altrettanta gentilezza come quella dello sconosciuto.

- Io si ma credo che lui non si s-senta tanto bene - affermò la kunoichi, indicando lo strusciante ninja che si era allontanato il più possibile da lei.
 
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Belfagor90
view post Posted on 14/2/2014, 16:50




Le rotture di coglioni si moltiplicavano. Prima una stupratrice – che per di più era una tettona e pure Hyuga, quindi tre mali assoluti in un’unica persona – e a questo si aggiungeva uno di quei classici bellimbusti ben vestiti e, porca puttana, pure lui aveva addosso il coprifronte di Konoha! Cos’era, una fottuta epidemia?! Perché incontravo gente di Konoha ovunque!?!

-Ah, giusto. Siamo alla più grande riunione condominiale della storia, ovvio che ci siano pure gli inquilini antipatici.-



Mi alzai di tutta fretta dandomi pacche frettolose ai vestiti. Prima me ne andavo da quel covo di vipere, meglio era. Non avevo bisogno che altre persone oltre Tazzamaru sapessero che ero vivo, peggio che mai persone dal mio stesso clan e che quindi potevano conoscermi di persona.

-Il mio benestare non è affar tuo, ragazzina.-



Però, ora che la guardavo meglio, cominciavo ad avere anche io lo stesso dubbio che aveva espresso lei. Eppure io quell’ammasso di lunghissimi capelli l’avevo già visto da qualche parte... era una sensazione che mi solleticava la nuca e non riuscivo a scacciarla. Ma sì, potevo anche provare a scoprire qualcosa velocemente e poi andarmene. Una sola domanda: come fare? Non potevo certo chiederle il nome perché poi avrebbe potuto chiedere il mio. Occorrevano metodi paralleli, ricorrere agli altri sensi per riportare a galla quel ricordo. Se però non funzionavano vista e udito – e col cazzo che sarei andato ad annusarla o leccarla – allora non restava che l’ultimo senso: il tatto!!
E poi, va a capire perché, sentivo che prenderla per i fianchi e sollevarla fosse una buona idea. La sua stessa figura mi faceva venire voglia di prenderla in giro solo fissandola.
Mi avvicinai guardandola storto e la vidi come prossima allo scoppiare a piangere. Questo, ovviamente, non fece che aumentare la mia pulsione a giocare con lei per vederla smattare. Per questo fui forse un po’ più svelto e indelicato del necessario quando la presi per i fianchi e la sollevai sopra la testa. I suoi urletti entrarono come miele nel mio cervello, ma assieme ad esse sembrava spuntare qualcos’altro: il profumo d’erba, calore umido sulla pelle...


-Tu sei la bimba della sedia!! Non fosse per i capelli e il modo in cui strilli non ti avrei riconosciuto. Però... strano, sembri più pesante di prima, sei mica ingrassata?-



In effetti avevo intravisto qualcosa di strano quando l’avevo vista col Byakugan, come dei collegamenti strani nel suo sistema circolatorio all’altezza dell’addome... eh sì, doveva proprio essere ingrassata in questi ultimi due anni.

-Curioso, nonostante sia così vicino ad una donna sento come se la cosa non sia importante purché continui a sentirla strillare... oddio, è troppo divertente!! MUAHAHAHAHAAHHH!!-



Aveva cominciato pure a dimenarsi diventando di un pesante rosso bordeaux! Che nessuno dica che non ero stato stuzzicato, come si faceva a resistere?!

-Girigirigirigirigirigiri... kukukuku!!-



Esclamai cominciando a farle il solletico mentre la tenevo in aria. Quella era la mia vendetta per avermi fatto una cosa tanto indecente! SUBISCI!!! MUAHAHAHAHAHAHHAHH!!!!
 
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view post Posted on 14/2/2014, 21:24
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La risposta secca dello Hyuga, lasciò di stucco la quattordicenne che lo guardò interrogativa. Tutto quell'astio da cosa era nato? Ancora non riusciva bene a spiegarselo. Eppure quel viso così familiare, le faceva tornare alla mente Konoha e tanto verde. Ma tutto il villaggio era circondato dalla natura come poteva fare affidamento solo su quei ricordi? Chiunque fosse stato, adesso non sembrava avere buone intenzioni. In fin dei conti a quel raduno si era riunito buona parte del mondo ninja, ognuno con le proprie idee, ambizioni e magari sfruttando quell'evento a proprio favore. Chiaki non aveva la minima idea del perché quel colosso ci fosse finito ma una pessima sensazione, le risalì la schiena non appena lo vide avvicinarsi.
Il suo sguardo era freddo, come gran parte di quelli del suo stesso clan e il modo in cui la guardava non le piacque affatto. Fece per alzarsi, improvvisamente aveva una voglia matta d'andarsene da li, allontanarsi il più possibile e raggiungere Fuyuki. Già si malediceva mentalmente per non averlo fatto prima ma una serie d'eventi l'avevano voluta partecipe di quel teatrino e adesso l'epilogo era vicino. Chiuse le palpebre terrorizzata al solo pensiero di ciò che stava per accaderle. Delle mani grande e forti, l'afferrarono e improvvisamente non sentì più il suolo sotto di lei.
La stretta era ferrea ma allo stesso tempo non le faceva male. Il cuore le batteva talmente forte per l'agitazione che sembrava volergli uscire dal petto. C'era qualcosa che non tornava in tutto ciò. Sbatté più volte le ciglia con sguardo perplesso mentre si trovava a un'altezza considerevole da terra. Rimase li ferma, immobile. I muscoli sembravano essersi ibernati per la tensione che aveva provato fino a qualche attimo prima. Pochi secondi e scoppiò il putiferio.

- Ehi! Che stai f-facendo? Lasciami! - iniziò a urlare la fanciulla, muovendosi quasi fosse un pesce, nella speranza che il suo assalitore la lasciasse.

L'aveva trattata male fino a quel momento e adesso tutta quella confidenza a cosa era dovuta? Non poteva rimanere li, doveva liberarsi. Continuò a muovere le braccia come poteva, maltrattando l'aria che le stava intorno. La voce dello shinobi però riuscì a calmarla almeno per un po'. Ecco chi era il ragazzo che aveva di fronte. Un flash, un'immagine le si proiettò immediatamente in testa. La serra, i rametti secchi d'appendere, la figura sfocata dello Hyuga e la sedia lussuosa trovata il giorno dopo. Sorrise e il suo fu un sorriso sincero che s'incrinò immediatamente non appena il giovane pronunciò quella specie di domanda retorica.

- Ecco perché avevi un volto f-familiare. Comunque non è una bella cosa da dire questa, soprattutto ad una r-ragazza - disse in tono basso la nukenin, gonfiando le guance in modo buffo.

Erano passati due anni da quell'incontro ma gli sembrava il modo più adatto per riallacciare dei rapporti? Sicuramente adesso tra le braccia aveva una ragazzina scalciante e con il broncio, che lo guardava "male". Per quanto ancora aveva intenzione di tenerla in quella posizione? I suoi occhi notarono gli sguardi delle altre persone, che meravigliati fissavano quella scena ilare. Ci volle poco più di un secondo prima che le guance della dolce Hyuga s'imporporassero e la sua estrema timidezza venisse fuori. Quella situazione li faceva apparire tutto fuorché ninja.
Come se non bastasse una strana risata uscì dalle labbra del suo aguzzino, prima che la tortura più grande che potesse farle venisse attuata. Il solletico. Chi sopporta il solletico? Le lacrime che le bagnavano leggermente le ciglia, adesso scendevano sulle sue guance mentre cristalline risate riempivano quelle lande rocciose. La situazione stava diventando sempre più imbarazzante ma nonostante tutto la povera genin dalla chioma blu, non ce la faceva a smettere. Involontariamente, tra una convulsione e l'altra, un suo pugno ben serrato finì in testa al malcapitato. Riuscì a biascicare una sorta di scusa, chissà se però quella mossa avrebbe fermato il suo avversario o lo avrebbe reso più irascibile?
 
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view post Posted on 17/2/2014, 17:28
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Finalmente fu in grado di vedere i due da vicino, la prima su cui il ragazzo potè soffermarsi era la piccoletta, riconoscerebbe quegli occhi ovunque, erano il simbolo inequivocabile dell'appartenenza ad uno sei clan più temuti di Konoha, in lei vi era il segreto di una fiera Doujutsu.. Il Biakugan.
Durante la permanenza al villaggio Kazuto era stato in grado di vedere un gran numero di Hyuga, ricordava perfettamente il loro particolare modo di atteggiarsi, probabilmente si consideravano la famiglia più importante del villaggio, convinzione dal quale nacque l'estrema rivalità tra Uchiha e Hyuga, Sharingan e Biakugan.
Il ragazzo dai capelli corvini si fermò un attimo a fissare quelle pallide iridi, in loro non riuscì a vederne i tratti caratteristici, al posto della classica arroganza vi fu semplice dolcezza, un punto decisamente a favore della ragazzina.


Rimase in un ponderato silenzio, la situazione sembrava essersi calmata e non amava metter bocca su cose che non gli riguardavano, preferì dunque assistere ad un ipotetico scambio di scuse prima di dirigersi alle porte, le forze di Watashi non avrebbero aspettato lui.

Ma che.. Perchè finisco sempre a contatto con un branco di matti!? Prima Umeboshi, poi la tizia sadica e adesso.. QUESTO! Uff..



Rilasciò stancamente un sospiro mentre accadde qualcosa di imprevedibile, i due si scambiarono un paio di battute in riconoscimento, era un pò come se due amiconi di vecchia data si incontrassero dopo anni, l'armadio afferrò tra le proprie mani l'esile figura della ragazzina facendola volare come una bambola di pezza, la reazione dell'Uchiha fu però esilarante.. Le iridi corvine ben sgranate fissavano i due pazzi e la mandibola quasi toccò il terreno, solo quando riuscì a tornare in sè ridacchiò divertito.

- Fratelloneee! -



Una voce sin troppo familiare interruppe quel momento di puro divertimento, una figura esile si lanciò senza troppi complimenti contro il sedicenne che l'accolse a braccia aperte, erano incredibilmente simili nei lineamenti ed entrambi erano dotati di un corpo atletico e ben allenato, difficile confondersi, era lei.. Ayumi Uchiha

- TUUUUU!?!? TAZZAMARUUUU!?!? -



Dopo essersi guardata intorno la ragazzina iniziò a fissare sbalordita lo Hyuga, l'indice della mancina lo puntava con veemenza, non poteva ancora crederci, non che si fossero lasciati in ottimi rapporti, precisiamo..

- Vi conoscete? -

 
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Belfagor90
view post Posted on 3/3/2014, 22:59




Dire ad una ragazza che era ingrassata era una cosa sbagliata? Davvero? Ora capisco molti episodi della mia vita, ecco perché tutte le giovani Akimichi durante l’Accademia piangevano ogni volta che rivolgevo loro la parola. Chiamarle “Grassona”, “Palla di Lardo” e “Botolo su Due Zampe” dunque non era visto come un tentativo di dare un nomignolo simpatico... cielo, che imbarazzo.
Lasciai scendere la “Bimba della Sedia”visto che il suo pugno era stato discretamente formidabile oltre che un segnale di una certa importanza di come il divertimento avuto finora era abbastanza. Dal piccolo scambio di prima avevo intuito che non era proprio indifesa, meglio evitare ossa rotte proprio prima di entrare in guerra.


-Le donne... dovrò provare a cercare qualcosa che spieghi come ragionano. Quella cosa del peso mi ha lasciato basito. Se dicessero a me che sono ingrassato, non me ne importerebbe granché. Mi arrabbierei piuttosto che mi dicessero che sono una mezza sega o altro.-



Davvero, che creature misteriose... e tremendamente inopportune. Sul serio, ma proprio in quel momento doveva farsi viva quella zecca di Ayumu!? Una Uchiha forte e impertinente, ma soprattutto una donna. Quel bimbo tutto righettino lì poi era il suo fratellone? Un'altro Uchiha!?! Ma si può essere più sfigati di così con degli incontri casuali?!
Perché dovevo ritrovarmi circondato da due donne più un tizio abbastanza effeminato da fare la terza!?! L’Uchiha m’individuò subito per chi ero chiamandomi con il mio vecchio pseudonimo di “Tazzamaru” e la cosa da sola fu abbastanza sorprendente visto che mi aveva visto solo completamente bardato di nero. Probabilmente aveva tirato ad indovinare basandosi sulla mia statura, dovevo depistarla e mandarla via prima che facesse il collegamento. Non sarebbe stato un problema terribile, ma era meglio lasciare dietro di sé meno tracce possibile e separare il me stesso di adesso dal Tazzamaru degli ultimi due anni.


-Non so di che parli, io non ti conosco. Mai vista in vita mia, né te né questo Tazzamaru! Il mio nome è Onigami, non un nome deficiente come “Tazzamaru”, bah!-



Era più o meno lo stesso commento che mi fece lei quando le dissi il mio nome qualche giorno prima, prima di iniziare la missione che mi portò tra quelle mura. Avrei chiesto perdono al proprietario effettivo del nome più tardi. Speravo che quello bastasse a depistarla, ma, se così non fosse stato, almeno che capisse che ci doveva essere un motivo per il quale volevo presentarmi con quel nuovo nome: far iniziare la mia reputazione da zero senza più creare pasticci per il mio amico. Questo, però, non avrebbe potuto saperlo.

-Ora che ci penso... Bimba della Sedia, tu come ti chiami?-

 
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view post Posted on 4/3/2014, 14:40
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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Finalmente per non si sapeva per quale strana e misteriosa ragione, il ragazzo decise di lasciarla andare. Forse il suo pugno, anche se involontario aveva colto nel segno o forse si era stufato a farla ridere come una scema. Sentì il suolo tornare sotto i suoi piedi e in parte questo la rincuorò. Un'altra figura si era unita alla strana vicenda e adesso abbracciava quel ragazzo che poco prima le aveva chiesto delle sue condizioni fisiche. Rimase li a guardare la scena, perplessa mentre la ragazza appena arrivata indicava minacciosamente lo Hyuga che l'aveva appena torturata.

*Perché ho come l'impressione che questo ragazzo non ha una buona reputazione?*

Effettivamente dopo che aveva sollevato in aria una quasi completa sconosciuta, si poteva aspettare di tutto da un ninja del genere. Eppure in quel quadretto c'era qualcosa di comico che la faceva restare volentieri li con lo sguardo perso, nonostante la guerra stesse in procinto d'iniziare. Rilassare i nervi non le avrebbe fatto sicuramente male e come non approfittare di un occasione simile? I due shonobi abbracciati si assomigliavano veramente tanto e per di più la fanciulla aveva chiamato l'altro fratellone. In quel breve istante la sua mente proiettò le immagini di Ashi e Mirai.
Nessuna delle due era veramente sua sorella di sangue ma quanto di più vicino si potesse definire tale. Sorrise nel vederli scambiarsi gesti affettuosi ma in parte le sue preoccupazioni tornarono a farsi vive. La guerra l'aveva separata da tutti, chissà se sarebbe riuscita a rivedere i loro volti una volta conclusa? Chissà se sarebbe sopravvissuta e se l'alleanza avrebbe vinto? Il colosso si tirò immediatamente fuori dalle accuse della bella kunoichi, affermando di non averla mai vista. La situazione si faceva sempre più misteriosa e ingarbugliata. Possibile che si fosse sbagliata? La quattordicenne iniziò a grattarsi la testa confusa, scrutando i due protagonisti della scena.
Se ne stava momentaneamente in disparte quando le sue iridi perlacee si soffermarono su un simbolo strano che non aveva notato fino a quel momento ma che si manteneva nascosto dopotutto. Forse uno spiraglio di luce, non sapeva bene cosa aveva condotto li i suoi occhi ma attivò la sua doujutsu per un breve istante solo per confermare tutti i dubbi venutosi a creare. Il suo coprifronte non era quello di Konoha ma aveva una strana nota musicale. Assottigliò le palpebre attentamente, cercando di capire a che paese appartenesse.

- Anche tu hai lasciato il vill... - non fece in tempo a continuare la frase la giovane che si tappò da sola la bocca con le mani.

Lei non lo portava più da qualche tempo quel pezzo metallico ma non doveva essere così sprovveduta. Non aveva tradito propriamente il suo villaggio ma aveva deciso di non tornarci mai più, almeno finché Fuyuki avesse avuto bisogno di lei, lei ci sarebbe stata. Si divincolò un po' con le braccia, forse cercando di far scordare ai presenti la vicenda.

- Comunque mi ero già p-presentata - disse con voce divertita la genin - Piacere io sono C-Chiaki.

Probabilmente con il putiferio che lui stesso aveva causato nemmeno si era accorto che le stessa ninja gli avesse rivolto la parola, presentandosi. Presentarsi stando a cavalcioni non era stata una mossa saggia a quanto pareva.

*Che tipo buffo*
 
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Belfagor90
view post Posted on 19/3/2014, 22:56




La situazione stava diventando scomoda. In quel momento troppe persone mi stavano guardando in faccia ed erano TUTTE di Konoha! Ora basta, era il momento di fare la cosa che avrei dovuto fare nel momento stesso in cui avevo sviato i sospetti di Ayumu: togliere il disturbo. Ero sempre incuriosito da quella frase interrotta a metà da.... Chiappi? Era quello il suo nome? Poverina. Insomma, Chiappi aveva iniziato un discorso che cominciava con "anche tu hai abbandonato" e dubitavo fortemente che fosse qualcosa riferito al mio precedente lavoro di erborista. Sarebbe stata oltremodo tarda nel notare una cosa del genere dopo ben tre anni. Magari era solo una qualche cavolata tipo "anche tu hai abbandonato ogni speranza di sopravvivere".

-Ok, io scappo. Mi piacerebbe se la Progenie si ammazzasse da sola, ma Watashi non le ha dotate di uno spirito tanto altruista.-



Stavo per andarmene, ma mi ricordai all'ultimo di una cosa su cui il mio psicologo insisteva molto ultimamente. Mi voltai verso la piccola Hyuga e abbassai la mia faccia fino all'altezza della sua. Comincia subito ad avere strani spasmi e tic, dovuti sia all'eccessiva vicinanza con un esemplare della specie femminile sia al mio naturale rifiuto che mio corpo aveva... nel chiedere scusa!
Parlai muovendo le labbra in maniera esagerata e tirando fuori le parole con la stessa fatica di qualcuno impegnato a sollevare duecento chili.


-Mi dispiaaaaaceee per la cooosa del grassooooo, Chiappiiii. AH!! Fanculo, ce l'ho fatta!! Ora quello stronzo di uno strizzacervelli mi deve 100 Ryo!! MUAHAHAHAHAHAHHH!!-



E prima che si riavessero da quello strano evento, mi fiondai in mezzo alla folla, correndo verso Nord. Verso la Guerra.


//Le circostanze impongono un finale brutale alla ruolata. Spiacente Elio, ma non potevamo più aspettarti.//
 
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view post Posted on 20/3/2014, 14:10
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Forse il suo intervento non era stato dei migliori o forse quella persona imprevedibile si era stufata di rimanere in loro compagnia, questo non lo sapeva bene ma non appena si fu presentata di nuovo, il ragazzo fu abbastanza sbrigativo con i saluti. Di una cosa non aveva tutti i torti Watashi era alle porte e presto lo scontro sarebbe cominciato. Ormai la folla era diradata e i pochi che restavano, sembravano disinteressati o semplicemente persi come la piccola Hyuga.
Vide il ragazzo allontanarsi mentre rimaneva dubbiosa e interdetta se chiedere aiuto al tipo in compagnia di sua sorella. Pochi secondi e con un espressione alquanto strana vide tornare indietro lo Hyuga che aveva tentato la fuga a modo suo. Si grattò la testa confusa, non capendo di cosa si trattava esattamente ma quando lo vide chinarsi e chiedere scusa un'enorme sorriso le si dipinse in volto.
Anche se i suoi modi bruschi lasciavano un po' a desiderare era ancora buono e gentile come quella volta che l'aveva aiutata in serra. Non fu facile comprendere ciò che stava dicendo, tanto che sembrava aver storpiato il suo nome. Forse un'impressione? Ridacchiò divertita da quella strana situazione e chinandosi educatamente a mo di saluto, guardò sfrecciare via quel ragazzo misterioso.

- E' stato un piacere rincontrarti Onigami - bisbigliò la quattordicenne, lasciando che quelle parole si perdessero nel vento.

Chissà se le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo? Adesso toccava a lei raggiungere Fuyuki, aveva tanto bisogno di sentire le sue braccia stringerla.

*Si ma...adesso dove devo andare?*

E' stato bello ruolare con te, peccato che abbiamo dovuto interrompere così. Al prossimo incontro ^^
 
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12 replies since 15/1/2014, 22:43   362 views
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