Tra mustelidi e pinguini, Role libera con Karen

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view post Posted on 26/3/2014, 20:18
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Continua da qui



La guerra era finalmente finita. Chiunque se ne sarebbe accorto, a prescindere se avesse assistito o meno alla distruzione di Watashi, perché lo sentivi nell'aria, lo vedevi nel nuovo ritrovato splendore della natura. Tante erano le ferite che il mondo doveva risanare, ma la guarigione era appena iniziata e, in quella verde raduna, si poteva prendete atto di questo dato di fatto.
L'aria, fresca e pulita, era in perenne movimento, grazie ad una lieve brezza mattutina, scompigliando giocosa le fronde di alberi nuovamente verdi, pieni di vita. L'odore leggero dei primi fiori sbocciati, poi, insieme al cinguettio degli uccelli, al saltellar frenetico di conigli e scoiattoli... Si, era da quei dettagli che si capiva che la pace era tornata a stendere il suo velo leggero e sottile, ma fino a quando avrebbe resistito? Quando verrà nuovamente lacerato?
C'era però una creatura, in quel sereno mondo, che non aveva di questi pensieri, forse troppo ingenuo o forse troppo preso a bearsi di quella sua condizione puramente infantile. Inseguiva e giocava con le farfalle, che volavano di fiore in fiore... Quanto si divertiva! Per giorni aveva dovuto sopportare il grigiore di Kiri, ma finalmente poteva andare, libero, dove voleva. Si, libero non lo era, visto che quella condizione gli era imposta dalla sua senpai, ma non lo infastidiva, anzi. Adorava la sua senpai, gli piaceva vederla sorridere... ma i suoi sorrisi erano diventati radi, troppo, e ciò lo rattristava. E non solo lui, anche i suoi fratelli.
Era per questo che combinavano pasticci, per farle tornare il sorriso... Chissà se ci sarebbero riusciti.
E, intanto, il piccolo continuava a vagare, senza una meta precisa, ma con un obbiettivo ben infisso nella sua mente semplice: rendere felice la sua senpai.
 
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Passeggiava cautamente per quelle strade ricolme di gente, festeggiante. Avrebbe voluto rimanere li, divertirsi con i suoi vecchi amici di missione ma purtroppo la vita del nukenin non era così tranquilla. La fine della guerra non avrebbe ridotto la taglia sopra alla sua testa, anzi probabilmente qualcuno avrebbe potuto persino approfittarne pur di ottenere una lauta ricompensa. Seguiva Fuyuki silenziosamente mentre si guardava intorno con occhi sognanti. Aveva trovato l'amore, il conforto, qualcuno che si prendesse cura di lei ma aveva dovuto fare delle rinunce.
Rinunce che solo sporadicamente facevano capolino ai suoi occhi come in quell'istante. Quanto ci avrebbero messo ad allontanarsi da Kumo? Dove li avrebbe condotti il loro cammino? Watashi aveva scombussolato parecchio le loro vite e quell'ultima lotta per la sopravvivenza adesso aveva lasciato un vuoto. Quante anime aveva visto morire inermi sotto i suoi occhi, senza la possibilità di fare niente se non guardare? Passeggiava assorta nei suoi pensieri quando vide qualcosa che attirò particolarmente la sua attenzione.
Un piccolo esserino, dello stesso colore del ghiaccio si muoveva da solo, quasi avesse vita propria. Strabuzzò gli occhi alla vista di quel piccolo animale saltellante. Da dove era uscito fuori? Il suo intrattenimento sembra essere composto da alcune farfalle che con lo spuntare delle prime luci del sole erano tornate a ricoprire il paesaggio naturale che circondava Kumo. Non riuscì a trattenere una piccola risata divertita. Voleva sapere di più, voleva sapere chi era. Guardò dubbiosa il suo sensei, cercando le parole più giuste per allontanarsi, poi con la paura che quella creatura si potesse volatilizzare nel nulla, lasciò lo Hyuga con una frase sbrigativa.

- Torno subito Fuyuki - disse sorridendo la chunin, svoltando in una retrovia per poi scomparire nel nulla.

I richiami del ragazzo, non vennero minimamente ascoltati. Presa in una corsa folle raggiunse quella piccola bestiola o almeno provò ad avvicinarsi quel tanto che poteva.

- Ehi aspettami. Dove vai? - sorrideva la quattordicenne ma la sua curiosità si poteva benissimo leggere in volto.
 
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view post Posted on 26/3/2014, 23:47
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Nel sentire una voce femminile alle sue spalle, la creaturina sobbalzò, facendo volare via la farfalla che, in quel momento, si era posata sul suo becco di ghiaccio. Un piccolo pinguino, alto poco più di una cinquantina di centimetri, il cui corpo di ghiaccio splendeva, simile ad una pietra preziosa colpita dai raggi del sole.
Nel vedere la giovane ninja avvicinarsi a lui, si agitò, iniziando a guardarsi frenetico intorno. Era stato scoperto e, se lo catturavano, la sua senpai avrebbe passato dei guai.
Con passo barcollante, si allontanò rapido, tuffandosi dietro un cespuglio, quasi pensasse che quell'ammasso di foglie potesse proteggerlo.
Eppure, facendo sbucare la testa fuori dalle foglie, non staccava lo sguardo da quello della ragazza... Il viso dolce e delicato, gli occhi perlacei privi di alcuna cattiveria... Aveva già visto quella ragazza dai lunghi capelli scuri, o meglio, la sua senpai la conosceva, stando a quanto condivideva dei suoi ricordi. Chissà come sarebbe stata contenta di rivederla! L'avrebbe fatta sorridere, ne era certo, ma era proprio lei?
Dubbioso, il piccolo pinguino uscì dal suo nascondiglio, avvicinandosi alla giovane, per poi emettere, con un verso leggermente stridulo.
C-chiaki? A iu uh?


Edited by lovely.panda - 27/3/2014, 10:25
 
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C'era riuscita, aveva attirato la sua attenzione ma non sortendo l'effetto desiderato. Infatti vide il piccolo animale muoversi preoccupato come se non sapesse dove doveva andare. Era stato scoperto e chissà quali erano adesso le sue sorti.

*Non avrà intenzione di scappare...*

Fu proprio in quell'istante che la ragazzina accelerò il passo. Quell'animale così strano, le stava sfuggendo dalla vista. Non aveva nessuna intenzione di fare un buco nell'acqua, non dopo la fuga improvvisa da Fuyuki.

- Non ti voglio fare del m-male, torna qui - alzò la voce con fatica la dolce Hyuga.

Lo vide lanciasi tra le fronde di un cespuglio. Quel gesto improvviso ma allo stesso tempo inutile le fece bloccare le gambe di botta. Che avesse qualche strategia in mente? Come mai si era nascosto in un luogo così facilmente scovabile? Si grattò la testa perplessa, la quattordicenne che non capiva. La curiosità comunque la divorava e rimanere li le sembrava sciocco, fu così che cautamente si avvicinò. A pochi metri dal buffo nascondiglio, vide uscire una testolina impaurita ma allo stesso tempo interrogativa quanto la sua. Ma cosa stava combinando quell'esserino?
I loro occhi dalle tonalità chiare s'incrociarono e sembrarono rimanere entrambi in attesa di qualcosa. Chiaki non aveva mai visto qualcosa di simile e adesso che era così vicina ne era certa. Aveva passato anni nella foresta, giocando e osservando i comportamenti degli animali ma mai le sue iridi avevano messo a fuoco un uccello del genere. Quel colore così innaturale poi la fece rimanere basita, ne doveva sapere di più. Avvicinò la mano, lentamente, cercando di non spaventarlo, c'era quasi quando questo pronunciò il suo nome.
La fanciulla sbatté le palpebre perplessa. Aveva parlato o era stato frutto della sua immaginazione? Il percorso della sua mano continuò e dopo essere arrivato alla testolina della bestiola avvertì un brivido di freddo alla mano. Bussò sulla testa del piccolo pinguino con il pugno chiuso, cercando di capire di cosa si trattava. Il freddo, l'allucinazione e la materia dell'animaletto, a cosa mai erano dovuti?

Un pinguino alto 50 metri wuoooooooooo *alza occhi al cielo*
 
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view post Posted on 27/3/2014, 10:32
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Ma che cazz ahahahahahahaha XD Non è un pinguino! E L'omino di pan di zenzero gigante che esce in Shreck! XD


Si, non c'era alcun dubbio, doveva essere la piccola Chiaki, e conferma la ricevette quando vide l'espressione stupita della ragazza, quando aveva pronunciato il suo nome!
Che splendida notizia era per lui! Di sicuro la senpai sarebbe stata felicissima di sapere che quella sua conoscenza stesse bene...
Un pensierino si fece spazio nella testolina del piccolo pinguino di ghiaccio, che già pregustava il momento in cui vedeva la sua senpai sorridere di nuovo.
Ecco che la mano della giovane si posò sulla sua testa, ed entrambi rabbrividirono, l'una per la temperatura del ghiaccio con cui era creato, l'altro per la sorpresa di quel gesto.
Com'era calda quella sua mano! Si sarebbe messo volentieri a farle le fusa, un pò come i gatti, ma quando si sentì tuzzare in fronte si portò le ali sulla testa, emettendo un verso stridulo.
Makacha Chiaki! Makacha!
Strepitò il piccolo con la sua vocina, facendo capire alla giovane che, nonostante fosse fatto di un materiale inorganico, sentiva comunque male... Più che altro gli dava fastidio il rimbombo...
Con gesti estremamente buffi, si tolse la mano della ragazzina, continuando a scrutarla attentamente negli occhi. Perché non tentare?
Il piccolo iniziò a saltellare velocemente sul posto, mentre il corpo chiaro iniziava ad emettere una lieve luminescenza azzurra, anche se, più che saltellare, vibrava vistosamente, quasi avesse innescato un meccanismo di autodistruzione, ma non era nulla del genere.
Dopo un ultimo balzo, fece una mezza piroetta per poi, con l'ala, fare un cenno di saluto alla piccola Hyuga.
Sayonara!
Per poi sparire in una nuvola di fumo. Che fine aveva fatto?
Un tonfo poco distante fece intuire alla giovane che qualcosa era caduto nei cespugli li accanto...
8LdNDys
Ehi, ma che diamine... Ma per la miseria, Philip! Stavo per fare il bagno!
Sentenziò Yumi, sbucando scompigliata dalle frasche, cercando di tenere a bada l'asciugamano che la ricopriva.
Ma come era venuto in mente, a quel pinguino, di spedirla lì, in mezzo ai boschi?
Furente, si rialzò in piedi, ripulendosi da alcune foglie che erano rimaste attaccate alla pelle leggermente umida per il bagno che aveva appena iniziato a fare, per poi accorgersi che l'asciugamano si era impigliato tra i rami, rischiando di scoprire le sue nudità li in mezzo alla natura.
Kami maledetti, questa me la pagate!
Con l'aria intorno a lei che iniziava a diventare fredda per via della rabbia, con un forte strattone deciso liberò l'unico capo che la ricopriva... Peccato che lo strattone fu talmente forte da farle perdere l'equilibrio, finendo nuovamente col sedere per terra... No, seriamente, questa doveva essere una congiura contro di lei...
Fu allora che gli occhi ambrati incrociarono quelli perlacei della Hyuga, e tutta la rabbia svaporò all'istante. Chiaki. Era lì, davanti a lei. Viva e vegeta.
Che gli dei mi fulmino... Chiaki.
Non si sarebbe mai immaginata di ritrovarsi la giovane davanti. Ora si spiegava perché Philip l'aveva richiamata li.
Era combattuta sul da farsi. Una parte di lei, quella con ancora un briciolo di umanità, le urlava di alzarsi e andare a stringere forte l'amica che credeva morta... Amica. Era un parolone, effettivamente. Avevano compiuto una missione insieme, non aveva avuto modo di interagire molto, con lei, eppure provava un sincero affetto per quella piccola, forse per l'aria pura e innocente che aveva.
"Ma sarà ancora pura e innocente come la ricordavi?"
Le sussurrò subdola quella parte di lei che non provava alcunché nel rivedere la ragazza.
E così rimase li, seduta per terra, tenendosi alla bella e meglio l'asciugamano a coprirle le curve generose.
 
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view post Posted on 27/3/2014, 11:24
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La vocina acuta dell'animale le arrivò improvvisamente alle orecchie della fanciulla come un getto d'acqua. Non aveva sognato, quella specie d'uccello con le ali parlava. Ma come era possibile? Iniziò a ripassare mentalmente la spiegazione sulle altre evocazioni che le avevano dato una volta Yin e Yang.

*Volatili enormi che mettono i brividi al solo pensiero*

Questa era l'unica cosa che poteva corrispondere più o meno a quello che i suoi occhi riuscivano a mettere a fuoco, eppure quel manto di gelo sembrava così innaturale come il fatto che quella creatura sembrava tutto tranne che paurosa. Forse i suoi due fratelli potevano aiutarla, forse loro sapevano più cose riguardo a quell'essere. Compose i sigilli rapidamente mentre bagnava con il suo sangue l'erbetta fresca ai suoi piedi.
Le iridi chiare della quattordicenne non smisero un attimo di fissare quel piccolo animale che per paura di un altro colpo a sorpresa si copriva con le sue alette lucenti. Quei giochi di colori scintillanti che si creavano con il sole, le ricordavano alcune stalattiti che aveva visto scendere dalle tettoie di alcune case a Kumo. Forse in quelle più alte dove le temperature erano più miti.

- Cosa è successo Chiaki? - disse Yin sbadigliando sonoramente prima d'appostarsi al solito posto sulla sua spalla.

Solo successivamente i suoi occhi riuscirono a mettere e fuoco quella strana razza a lui sconosciuta. Perché madre natura non aveva avvertito nessuno della sua smisurata fantasia? Mostrò la medesima reazione di Chiaki mentre Yang iniziò a mostrare più spirito d'intraprendenza, proprio come sua sorella. Sfiorò il pinguino freddo e dopo aver ritratto la zampetta velocemente serrò gli arti a mo di pugni.

- Che intenzioni hai? - chiese con tono di sfida Yang a quel coso che aveva provato a congelarlo.

Le reazioni diverse dei due mustelidi non aiutarono comunque a risolvere il mistero. Almeno non subito. Il piccolo esserino dopo aver emanato una strana luce, essersi mosso convulsamente e aver salutato, li lasciò tutti e tre a bocca asciutta. Il modo in cui era scomparso sembrava una vera e propria evocazione eppure il furetto dal manto nero non si era espresso e scrutava la situazione indagatore. Un tonfo e diverse imprecazioni fecero voltare improvvisamente lo sguardo poco distante da li. Ma che diavolo stava succedendo? Chiaki non appena vide il verde fogliame muoversi come se al suo interno si nascondesse qualcosa di grosso, si mise in posizione di difesa.
Il suo però era stato più un gesto istintivo perché nessuna paura attraversava le sue membra. Quella voce, quel suono le ricordava qualcosa, qualcuno. Nessuna sensazione negativa ma a chi apparteneva? I suoi dubbi vennero subito soddisfatti non appena una giovane dal fisico slanciato, si mostrò nella sua naturalezza, ricoperta solo da un corto asciugamano. Le sue forme da donna erano evidenti e mentre la osservava a bocca aperta, il suo viso si abbassò un attimo per assicurarsi che il suo seno non avesse battuto in ritirata per la differenza sostanziale. Si ricordava perfettamente della battuta che le aveva fatto Kori o meglio Fuyuki, chissà perché non aveva scelto una ragazza splendida e formosa come Yumi?

- La faccenda inizia a farsi interessante - disse l'animaletto dalla peluria nera, esibendo un altro magnifico sbadiglio annoiato.

Il fatto che l'ex compagna di missione di Chiaki fosse comparsa davanti a loro non lo entusiasmava chissà quanto. Più che altro risolvere proprio quel mistero gli sembrava così inutile. Una bella perdita di tempo ma affermare una cosa del genere davanti alla sua evocatrice non gli sembrava nemmeno la mossa migliore. Sarebbe stato un modo come un altro per stuzzicare qualcuno. Suo fratello invece appariva felice d'aver incrociato quella vecchia conoscenza e questo innervosiva Yin ancora di più. Mentre la nuova arrivata dava spettacolo con un ultimo capitombolo, finalmente le due kunoichi riuscirono a incrociare i loro sguardi.
La Hyuga dopo un attimo di titubanza, sorrise entusiasta. Allora anche la moretta era riuscita a sopravvivere a Watashi. Il suo cuore recuperò un battito. Ne era certa, aveva sentito il suo nome pronunciato dall'Hokage ma vederla davanti ai suoi occhi adesso era tutt'altra storia. Quel Dio malevolo le aveva perseguitate anche troppo, per una volta forse il loro incontro sarebbe stato pacifico. Allungò la mano in segno d'aiuto, cercando di aiutarla a rimettersi in piedi. Qualunque cosa fosse successa era felice d'essere di nuovo di fronte a lei anche se le risultava difficile aprire un discorso. Che fine aveva fatto dopo che il Daimyo li aveva divisi? Lei era rimasta insieme a Hyou, che lui l'avesse protetta?

*Ciao come stai? Troppo semplice. Allora, sei ancora viva? Suona male. Cos'era quell'animale di prima? Sembro disinteressata. Ma cosa si dice in queste situazioni?*

Le parole le morivano in gola mentre degli strani suoni uscivano dalle sue labbra. Non era mai stata brava con i rapporti umani e anche se da quando era una semplice studente aveva fatto tanti progressi, adesso si sentiva come se fosse regredita, come se fosse alle prime armi. Cosa le rimaneva da fare se non seguire il suo cuore? Fece alcuni passi nella sua direzione e poi l'abbracciò. Cercando di trasmetterle quel calore che aveva provato nel rivederla.
 
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view post Posted on 27/3/2014, 11:48
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La giovane kunoichi rimase li, a guardare Chiaki che, esattamente come lei, non sapeva bene come manifestare l'emozione di quell'incontro... o forse non l'aveva riconosciuta? Improbabile, visto che erano passati mesi, dal loro ultimo incontro, e in così "poco" tempo, nessuno poteva cambiare tanto da diventare irriconoscibile, anche se lei, psicologicamente parlando, era cambiata non poco...
Fu Chiaki a rompere gli indugi, andandole incontro e abbracciandola stretta. Yumi per un attimo rimase interdetta, ma non del tutto sconvolta dal non aspettarsi una reazione del genere. Dopotutto, era Chiaki, la dolce e tenera kunoichi di Konoha che aveva conosciuto al Campo Base.
Senza rendersene conto, Yumi si ritrovò a sorridere dolcemente, cosa che non le capitava da molto tempo, ormai, e contraccambiò con altrettanto slancio l'abbraccio dell'amica. Era strano, nonostante sovrastasse la giovane di una ventina di centimetri, in
quel momento si sentiva molto più piccola...
"Non illuderti. Non sarà di certo un abbraccio a farti tornare la Yumi di un tempo"
Dopo averle dato un bacio affettuoso sul capo, la prese delicatamente per le spalle, iniziando ad osservarla con occhio attento. Sembrava stare in maniera ottimale...
Non riesco a crederci... Dopo quella nostra disavventura nel Paese dei Fiumi, temevo non ti avrei più rivista! Ma vedo con piacere che stai bene...
Ammise con un sincero sollievo, mentre le accarezzava materna una guancia.
Ma cosa ti è successo, quella volta? Temevo fossi stata posseduta dall'omiryo...
Ricordava ancora quei giorni tremendi di prigionia, nonché l'immane senso di colpa che aveva provato subito dopo...
Mi dispiace tanto... Quella volta ti avevo promesso che tutto sarebbe andato bene, e invece...
E invece Chiaki aveva rischiato la vita, Ken per poco non ci lasciava le penne... E, di tutto questo, si era sentita tremendamente in colpa.
Gli occhi ambrati si abbassarono, quasi non volessero incrociare quelli perlacei della giovane... Non voleva che vedesse il gelo che si stava impossessando del suo animo.
 
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Se c'era una cosa che le aveva insegnato Mirai era proprio il significato d'un abbraccio. Qualcosa che non aveva mai fatto o perlomeno non si ricordava se sua madre gliene avesse mai donato uno. Troppo offuscati i suoi ricordi, sormontati dall'indifferenza di un padre e dalla crescita in solitudine in una casa dimenticata nel bosco. Eppure quel semplice gesto le era bastato per stare bene, era riuscita a provare una gioia che mai prima d'allora era riuscita ad avvertire. I battiti più forti e la nascita di un nuovo legame.
Avvertì il suo sentimento che veniva ricambiato e quella tensione che si era venuta a creare fino a quel momento improvvisamente si sciolse come neve al sole. Yin manteneva un muso impassibile e nonostante la vicinanza con la nuova arrivata non si spostò minimamente dal posto che aveva occupato mentre Yang saltellava a terra contento, quasi volesse essere coinvolto anche lui in tutto ciò. Erano tante le domande che vorticavano nella piccola testolina della kunoichi ma preferì che fu l'altra al aprire discorso.
Per quanto avesse migliorato il suo controllo sulla timidezza, determinate situazioni le rimanevano ancora difficili. Si lasciò coccolare quasi come se avesse davanti a lei una sorella maggiore ma poi il riscontro con i ricordi furono d'obbligo.

- Ho provato a fermarlo, ho p-provato a fare un patto con lui, volevo rendervi liberi e farvi scappare ma i miei tentativi sono stati inutili. Sono stata ingannata e Onryō si è preso il mio corpo. Voleva uccidere, voleva v-vendetta per ciò che gli era stato fatto e Aiko ha rischiato di morire per mano mia - fece un attimo di pausa la quattordicenne che ancora non riusciva a dimenticare alcune scene, intrecciate confusamente tra sogno e realtà - Sono finita in un mondo di luce dove la pace e la tranquillità regnavano su ogni cosa. E-eppure dentro di me non riuscivo a stare quieta, sapevo di avere delle faccende in sospeso. Fuyuki è riuscito a riportarmi indietro, non so come abbia fatto ma c'è riuscito.

Sapeva esattamente a cosa il gesto del suo sensei avrebbe portato. Ashi glielo aveva rivelato ma per il momento preferiva non rendere partecipe nessuno di quella sua conoscenza. Nemmeno il suo amato aveva intuito cosa lei sapesse. Credeva che quel segreto sarebbe rimasto al sicuro nella mente dell'Uchiha e invece i suoi piani non erano andati come desiderava.
Il fatto che Yumi stesse bene e che non conoscesse niente di ciò che era successo a loro, significava che lei non era stata coinvolta in tutta quella storia e che le sue avventure si erano spostate altrove in quell'enorme residenza. Il fatto che almeno lei non l'avesse vista in quelle condizioni la rincuorò e la fece sorridere, poi un pensiero s'insediò nella sua mente. E se aveva dovuto subire di peggio?

- Voi invece che fine avete fatto? Ho saputo che eravate vivi solo quando l'Hokage ha annunciato le divisioni - disse tutto d'un fiato la ragazzina dai capelli blu.

Non aveva avuto modo di parlare con Hyou e il rapporto che si era venuto a creare in quell'ultimo periodo tra Fuyuki e il suddetto non preannunciava niente di buono. Lo scontro era stato rimandato ma la scintilla che si era venuta a creare tra i due membri dell'Akatsuki era evidente. Presto avrebbe dovuto scegliere una fazione, soprattutto se voleva mantenere la sua promessa.

- Perché non sai con quanti energumeni ce la siamo dovuta vedere noi per aiutarti, Chiaki - disse con tono orgoglioso il furetto dal pelo bianco gonfiandosi il petto.

- Ma finiscila a gasarti che quell'ubriacone stava anche per afferrarti la coda - disse in tono pungente Yin, lanciando un'occhiataccia a suo fratello gemello - Questo perché ti metti sempre a mangiare nei momenti meno opportuni.

Yang si chiuse nel silenzio. Era stato un colpo basso per il suo orgoglio ma gliel'avrebbe pagata, di questo ne era certo. Chiaki immaginò la scena a una piccola risata uscì dalla sua bocca, nascosta dalla manina.

- Comunque non ti preoccupare. Era una missione e anche se all'a-apparenza facile dovevamo essere preparati al peggio. Non ce l'ho con te... - disse con voce dolce la Hyuga, mostrando un sorriso caldo.

Con le due dita invece le alzò il mento. Non voleva vedere quei suoi occhi tristi fissare il suolo. Non ce n'era bisogno, l'importante era essersi ritrovate.
 
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view post Posted on 27/3/2014, 15:53
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Sospirando, Yumi alzò lo sguardo sulla giovane Hyuga, per poi scompigliarle i capelli in un gesto affettuoso.
Inutile piangere sul latte versato... Dopotutto, l'importante è che stai bene...
Ammise, per poi guardare perplessa prima il furetto sistemato sulla spalla della ragazza, poi Chiaki stessa. Chi diavolo era, ora, Fuyuki?
Ehm, forse perdo qualche colpo, ma... Chi è Fuyuki? Non ricordo che, in quel gruppo, ci fosse un ninja con un nome del genere...
Poi, però, un pensiero la fulminò e l'incipit gliel'aveva dato proprio la giovane. Quel nome, infatti, l'aveva già sentito e, per l'esattezza, proprio quando l'Hokage aveva dato le suddivisioni delle divisioni... Fuyuki, ex ninja di Konoha e membro dell'Akatsuki.
Quel Fuyuki non sarà mica quel membro dell'Aka che aveva il comando di non ricordo quale divisione?
Le domandò, schietta, portandosi una mano a grattarsi il mento in una posizione pensierosa, mentre rimunginava su chi, tra il gruppo di ninja, potesse essersi camuffato Fuyuki.
Non mi dire che era Kori...
Sentenziò, aspettando un'eventuale conferma... Almeno, così, avrebbe dato un senso ad alcuni comportamenti che aveva visto in quel ragazzo, durante quella loro spedizione.
Tu vedi che roba... Non me lo sarei mai aspettata... E voi lo sapevate? Che Fuyuki si era camuffato nel gruppo, intendo...
Domandò infine ai due furetti, anche se si trattava di una domanda superflua. Da quel che sapeva, Fuyuki era pure l'eremita, dei mustelidi, quindi non c'era da sorprendersi.
Sospirando, Yumi si portò le mani sui fianchi, scuotendo leggermente il capo.
Vedi che roba... Avevamo due lupi travestiti da pecore...
Sentenziò, riferendosi anche all'altro ragazzo, Ken, di cui non conosceva, però, la vera identità.
 
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Yin non appena sentì gli occhi puntati su di lui, alzò immediatamente il musetto fissando la responsabile di tutte quelle attenzioni. Il suo carattere molto irascibile gli aveva dato abbastanza problemi persino all'eremo. Geloso e pungente, spesso non riusciva a tenere a freno la lingua, soprattutto se il circolo della sua vita veniva anche solamente sfiorata dai problemi. E quella ragazza per lui era un problema. Per i suoi gusti stava facendo troppe domande ma non riusciva a capire come la sua evocatrice si ostinasse a risponderle. Voleva andarsene da li, voleva un bagno e una bella tisana calda. Avevano appena affrontato una guerra gli sembrava anche il minimo.

- Come fai a non conoscere Fuyuki, l'eremita dei mustelidi. La sua fama ha raggiunto tutti gli angoli del mondo - disse in tono fermo il piccolo mustelide dal pelo nero.

Elogiare il suo eremita non era nei piani ma se doveva trattare male il prossimo per divertimento per quella volta sarebbe passata, tanto lui non era li con loro per poter udire le sue parole. Chiaki nel frattempo si grattò la testa, imbarazzata da quell'uscita improvvisa della piccola creatura.

- Si, Fuyuki è il mio sensei. A quanto pare mi teneva d'occhio da tempo - disse la quattordicenne, riflettendo su quello che poteva e non poteva dire.

Non faceva per lei essere nukenin, era tutto così maledettamente complicato. La semplicità che l'aveva sempre caratterizzata adesso veniva controllata minuziosamente, fonte di guai per ogni possibile frase detta a sproposito.

- Io e lui siamo stati assegnati alla divisione sensitiva nell'Area Ovest. Non eravamo in molti ma dovevamo tenere a-aggiornati tutti i vari reparti su come procedeva la guerra. Speravo che stando all'interno le perdite sarebbero state minori ma non è andata come pensavo. A te invece dove ti hanno messa a c-combattere? - domandò curiosa di ciò che aveva visto Yumi.

Kori. Come aveva fatto già ad arrivare a quel ragionamento? Nemmeno lei prima che l'eremita glielo rivelasse avrebbe mai potuto affermare una cosa del genere. Sgranò gli occhi. Ma chi diavolo era quella ragazza, un investigatore privato o era Chiaki a essere troppo ingenua per accorgersi di simili dettagli?

- Beh...non proprio... - fece per rispondere la dolce chunin prima che venisse interrotta.

- Non penso che siano cose che ti riguardano - disse in tono atono il furetto scuro incrociando le zampette sul petto.

- Si l'abbiamo riconosciuto dall'odore e non appena ci ha guardato ma non avevamo la certezza, finché non lo abbiamo incontrato nella residenza - disse Yang saltellando cercando di unirsi alla conversazione.

Yin per esasperazione si portò la zampetta sul volto. Perché suo fratello gli rovinava sempre le sue entrate in scena? La Hyuga lasciò sfogare i due animaletti che sembravano essere stati rinchiusi da anni per come si comportavano, quando in realtà quello era il loro carattere.

- Due lupi travestiti da pecore, dici...conosci anche tu Hyou? - domandò interrogativa la dolce ninja, cercando di capire se anche lei avesse riconosciuto sotto il volto di Ken il caro e dolce nukenin di Kumo.
 
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Hyou... Era così che si chiamava, allora?...
Oh merda...
Hyou, la Pantera di Akatsuki. Aveva combattuto con lui, per poco non l'aveva ammazzato e lui per poco non la scannava...
Ehm, si, diciamo di si... Nelle residenza del Daymio abbiamo avuto il nostro gran daffare... Pensa che Watashi era pure riuscito a metterci l'uno contro l'altro, ma bensa un bo!
Ammise, grattandosi leggermente il capo. Ricordava perfettamente quell'episodio e, al solo pensiero di lui, chino su quella troia bionda, le venne un brivido lungo la schiena.
Da quel che so, a Kumo aveva avuto il comando di una divisione in difesa delle porte del villaggio. Io, invece, ero stata assegnata in una zona molto più periferica... Gran brutta faccenda...
Concluse con un alzata di spalle, per poi guardare i due furetti battibeccare tra di loro, cosa che le fece sorgere spontanea un sorriso sulle labbra.
E ora cosa farai Chiaki? Tornerai a Konoha, o seguirai il tuo sensei?
Le domandò, senza però riuscire a nascondere una malcelata preoccupazione. L'idea di Chiaki nei guai non le piaceva, però, se c'era Fuyuki a proteggerla... Non sapeva molto di lui, ma sperava con tutto il cuore che tenesse quella piccola al sicuro...
 
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view post Posted on 27/3/2014, 18:08
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L'espressione poco carina con cui si espresse la ragazza lasciò Chiaki interdetta. Aveva detto qualcosa di sbagliato? Si grattò la testa confusa, rimanendo in silenzio. Voleva sapere cosa la sua vecchia alleata aveva da dirle. Purtroppo la protezione del membro delle nuvole rosse aveva anche i suoi lati negativi come il fatto che era dovuta scappare dal luogo in festa. Non sapeva assolutamente nulla di ciò che era successo nelle altre divisioni.
Non aveva assistito nemmeno alla fine del nemico troppo intenta a cercare il suo amato tra le rovine della residenza del clan Yotsuki. Ormai di avventure ne aveva passate parecchie per la sua giovane età eppure molte cose le erano rimaste in sospeso, proprio come quello che era successo ai due giovani. Mentre lei era alle prese con lo spirito della vendetta loro avevano dovuto vedersela direttamente con Watashi. Un brivido le percorse la schiena al solo pensiero ma un po' la invidiava. Aveva tante domande da fare a quell'essere professatosi Dio, chissà se un giorno avrebbe avuto modo di porgliele personalmente? La sua storia rimaneva ancora un mistero e il fatto che lui in realtà non fosse così malvagio come si era professato, le pizzicava ancora in testa.

- Si, Ashi era con lui... - disse improvvisamente la più piccola, ricordandosi la loro separazione.

Purtroppo il fato aveva voluto dividerle per la battaglia ma chissà che il destino non le avesse riservato un momento di riconciliazione? Si morse il labbro nervosamente e strinse i pugni. Avrebbe tanto voluto rimanere più tempo li, tra le mura di Kumo per vedere se tra i sopravvissuti ci fosse anche lei.

- Forse non dovrei dirlo ma sento che di te mi posso f-fidare. Io...mmm...non sono più legata al villaggio - disse la quattordicenne con immensa fatica, rivelando quel segreto.

Era la prima volta in vita sua che pronunciava quelle parole, nemmeno Ashi probabilmente sapeva della sua scelta. Forse Yumi si sarebbe accorta che non indossava più a vista il coprifronte del suo villaggio ma agli occhi degli altri sarebbe sembrato più un gusto nel vestirsi. No purtroppo la strada che aveva intrapreso era più ardua, Fuyuki la stava aspettando poco lontano da li. Chissà che i suoi occhi perlacei non avessero già messo a fuoco dove si fosse recata la sua allieva e che stesse parlando proprio con la bella kunoichi.

- A te invece dove ti porterà il vento? - chiese la Hyuga alla sua interlocutrice - Le nostre strade s'incroceranno di nuovo?

La seconda fu più una domanda retorica fatta a bassa voce ed accompagnata da un leggero abbassamento di sguardo. La pelle chiara e nuda della sua compagna sembrava così liscia. Fu proprio osservando le sue forme seminude che preoccupata iniziò la ricerca di qualcosa. Si tastò più volte il corpo finché non estrasse un rotolo dalle piccole dimensioni. Lo lasciò scivolare al suolo e dopo aver composto qualche sigillo davanti a lei comparì un pacchetto di carta marrone, legato da un piccolo filo di corda. Dopo aver riposto il tutto afferrò l'oggetto e lo porse alla sua amica sorridendo.

- Forse è meglio che indossi qualcosa prima che ti prenda qualche malore. Io adoro cucire, spero ti piaccia - disse la ragazzina dai capelli blu, allungando le braccia.

Se decidi di aprire il pacchetto, la descrizione degli abiti la lascio a te. Chiaki è una piccola casalinga mancata XD
 
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view post Posted on 27/3/2014, 18:26
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Nel sentir pronunciare il nome dell'Uchiha, Yumi non ruscì a trattenere una smorfia. Era più forte di lei, quella mocciosa di un'Uchiha non la sopportava proprio.
Ah, ancora campa quella troia?
Le uscì spontaneo, e solo allora si ricordò che, dopotutto, la "troia" in questione era pure amica di Chiaki. Resasi conto della gaffe, la kiriana cercò subito di rimediare in qualche modo.
Scusa, dimenticavo che è amica tua...
Ammise, grattandosi il capo leggermente imbarazzata. Non glielo voleva dire chiaro e tondo, che avrebbe preferito sventrarla con le sue mani, così preferì tacere, conscia che, se Chiaki avesse saputo una cosa del genere, di certo non l'avrebbe presa bene. Ecco però che l'imbarazzo della gaffe venne sostituito dalla preoccupazione per le parole che la giovane le aveva appena detto.
Con gli occhi spalancati per lo stupore, scrutò da capo a piedi la giovane, notando solo allora che, effettivamente, non aveva più in bella mostra il suo coprifronte.
Per tutti i Kami... Bhe, è un cambiamento bello e buono... L'hai fatto per lui, vero?
Le domandò, sorridendo mestamente. Non se lo sarebbe mai aspettata, da lei, una scelta del genere, però, se l'avesse fatto per Fuyuki... Non è che la capiva, questa sua scelta, però la vita era sua, era libera di fare le scelte che preferiva.
Non so dove mi porteranno i miei passi, ma di una cosa sono certa. Qualunque cosa possa accadere, non cambierà ciò che provo per te, piccola.
Un sorriso radioso le si dipinse sul viso, mentre accarezzava amorevole la guancia dell'amica.
Ti considero una mia sorellina e nulla potrà cambiare questo stato delle cose. E vedrai che avremo modo di rivederci. Magari non con me in un bosco mezza nuda, magari in maniera un pò più comoda, ma sono convinta che avremo modo di rivederci.

Diede un buffetto affettuoso alla giovane, per poi guardare l'asciugamano che la ricopriva.
Ma no, almeno su questo lato, sono abbastanza resistente...
Ma Chiaki si era già messa in azione, iniziando ad armeggiare con un rotolo, accendendo la curiosità della giovane donna.
Doveva ammetterlo, stare in compagnia di Chiaki la faceva ritornare al passato, alla Yumi solare e spensierata e, per questo, mai avrebbe rinunciato alla sua amicizia sincera.
E quando si ritrovò tra le mani il suo pacchetto, Yumi non sapeva proprio cosa dirle. Incuriosita, aprì il piccolo fagotto, rivelando una magnifica veste ricamata. Era formata da una sottoveste bianca, con bordi ricamati in pizzo, e da sopra, fermato da un bottone, si allacciava una veste azzurra dalle maniche a tre quarti, con i bordi ricamati con un motivo ad onde.
Ma, davvero l'hai fatta tu? E' stupenda!
Ammise, con gli occhi che le luccicavano. Le piaceva un sacco e la volle subito provare!
Aspetta che la provo subito!
Così dicendo, si nascose per un attimo dietro un albero per potersi cambiare.
La sottoveste era leggermente corta, arrivandole a metà coscia, mentre la veste azzurra, che stringeva leggermente sul seno, era costretta a sistemarla in maniera tale da lasciarle scoperte le spalle, e, cosa che più le piaceva, finiva in un piacevole svolazzo a coda di sirena, che davanti arrivava fin sopra al ginocchio, per poi, da dietro, diventare leggermente più lunga.
Cavolo Chiaki, un giorno di questi devi insegnare pure a me a cucire...
Ammise allegra, facendo una leggera piroetta per vedere come si gonfiava la veste. Avrebbe avuto qualcosa di Chiaki con se, e la cosa le riempiva il cuore di gioia, però...
Voglio darti qualcosa anche io, però... Acqua... Mi serve dell'acqua...
Disse, iniziando a guardarsi intorno... E adesso dove la trovava dell'acqua?
 
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view post Posted on 27/3/2014, 19:43
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La risposta scontrosa nei confronti dell'Uchiha lasciò un attimo di stucco la piccola Hyuga. Non si ricordava per niente che tra le due non correva buon sangue. Erano finiti in così tanti guai in quella missione che non aveva pesato minimamente le sue parole. Come poteva rimediare? Fortunatamente fu Yumi che riuscì a riprendersi da quella pessima uscita che aveva mandato in panico la più piccola delle due.
Portò le mani davanti divincolandole, dimostrandole che per lei non era un problema. In fin dei conti non l'accusava certamente perché qualcuno le stesse antipatico, lei era la prima che all'accademia aveva ricevuto parecchi grattacapi proprio per questo motivo. Essere considerata indegna d'appartenere al clan Hyuga dai suoi coetanei non era proprio il massimo. Le sorrise imbarazzata prima di continuare a conversare con lei, in una maniera assurda. Il loro incontro era stato veramente bizzarro, eppure le faceva piacere rivedere quella faccia amica e sembrava non volersi schiodare da li.

- Si, sentivo che aveva bisogno di me. I-infondo credo che sia lui la mia casa - disse la quattordicenne mostrando le sue guance rosse per la rivelazione.

Il fatto che non l'accusasse o quant'altro la fece sentire meglio. Non osava immaginare se un giorno avesse rincontrato suo padre. Colui che l'aveva condotta alla carriera ninja, spronandola in ogni maniera possibile adesso si ritrovava ad avere a che fare con una nukenin. E non una semplice traditrice ma colei che affiancava Fuyuki Hyuga, conosciuto in tutto il mondo e con una taglia sulla testa da mettere i brividi. Sospirò abbattuta a quel pensiero, cercando una giustificazione alle sue azioni.
A risollevarla però arrivarono come un lampo le parole della kiriana, confessandole l'affetto che provava per lei. Sorrise entusiasta a quella notizia. Allora non tutti la odiavano, poteva contare ancora su degli amici, su degli alleati. Il pensiero che Konoha potesse sottrarla dalla vita che aveva scelto di seguire, la distruggeva interiormente. Forse le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo, presto o tardi i loro sguardi di colori così opposti avrebbero trovato conforto nel rincontrarsi. Si fiondò nuovamente su di lei, stringendole la vita.

- Grazie Yumi. Queste parole sono così importanti per me... - disse bisbigliando la Hyuga, lasciandosi cullare dalla brezza profumata portata dalla natura.

Si ritrasse immediatamente, aspettando che il pacchetto che le aveva appena donato fosse scartato e leggendo l'euforia negli occhi della sua amica, anche lei sorrise mostrando tutta la sua dentatura. I complimenti la imbarazzavano, in fin dei conti quello era ciò che aveva sempre fatto nella sua vita da quando sua madre era morta. Occuparsi delle pulizie, del giardino lasciatole in eredità e delle faccende che purtroppo un uomo come Takayoshi non poteva eseguire. Si alzò sulle punte dei piedi ritmicamente, aspettando trepidante mentre la bella kunoichi davanti a lei si provava la sua opera. Non appena uscì dai cespugli notò immediatamente quanto su quel corpo slanciato e formoso donasse la sua manifattura.

- Ti sta d'incanto! - disse con occhi scintillanti la chunin - Non è poi così difficile. Un giorno quando le acque si c-calmeranno sarò felicissima di diventare la tua sensei sarta.

Ridacchiò felice l'evocatrice battendo le mani compiaciuta, senza distogliere gli occhi dalla splendida figura. Era felice di lasciare un pezzo di se a qualcuno a cui teneva. Sorrise entusiasta mentre l'altra si guardava meravigliata e faceva piroette su se stessa. Sicuramente quell'abito donava più a lei che a se stessa. Non era l'unica che voleva donare qualcosa alla sua interlocutrice, infatti anche la Yuki iniziò a guardarsi intorno alla ricerca di...acqua?

- Non c'è bisogno tranquilla - disse di rimando Chiaki.

Purtroppo la sua ricerca era cominciata, iniziando a guardarsi intorno morbosamente. Avrebbe potuto attivare il byakugan e controllare se nelle vicinanze ci fosse stata dell'acqua ma sentiva che il suo tempo li stava per scadere. Una parte di lei era curiosa, l'altra la spingeva a pensare che non c'era bisogno di ricambiare il suo gesto. In fin dei conti si era preoccupata solo della sua salute.

- Io ho una borraccia, dici che può bastare? - chiese incuriosita la dolce nukenin, afferrando un altro rotolo dalle tonalità azzurre.
 
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view post Posted on 28/3/2014, 18:05
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Esasperata, Yumi rinunciò a quell'ingloriosa ricerca, venendo salvata dalla giovane Chiaki che, a quanto pareva, aveva una borraccia con se.
Oh, andrà più che bene, tranquilla! Di solito porto sempre tutto con me, ma se non fosse per quel dannato uccello...
Sospirò, leggermente inviperita.
Ormai i suoi pinguini le causavano più problemi che altro e, con la fortuna che si ritrovava, ci mancava solo che la facessero finire in qualche brutta situazione... Se quella volta si era ritrovata Chiaki davanti, la prossima, chi poteva incontrare? Uno spietato omicida?
Non che la cosa la preoccupasse, dopotutto, sapeva difendersi da sola, per quanto era nelle sue forze, ma preferiva non cacciarsi in inutili guai.
Mi basta giusto qualche goccia d'acqua...
Disse, prendendo la borraccia della giovane e versando giusto qualche goccia nel suo tappo.
Hai presente quel pinguino di ghiaccio che mi ha fatto arrivare qui? Si tratta di una particolare tecnica che ho da poco creato... Sono creature alquanto pasticcione, ma sono l'unica compagnia che mi è rimasta...
Mentre parlava, la giovane kiriana si inginocchiò per terra, poggiando il tappo della borraccia sull'asciugamano che aveva piegato davanti a se. Dopodiché, si portò le mani ai capelli, che erano tenuti fermi da quelli che sembravano due bastoncini di legno intarsiato. Quando però se li tolse dai capelli, Chiaki ebbe modo di vedere che in realtà erano proprio spiedi appuntiti.
Yumi aveva preso quell'abitudine da quella volta che erano stati catturati dagli uomini del Daimyo, occultando armi in posti che mai nessuno si sarebbe immaginato. Le morbide onde scure scivolarono così dietro le spalle, mentre Yumi andava a pungersi il polpastrello dell'indice destro, senza far caso che fosse ancora grigio e insensibile... Ora che ci faceva caso, non si era più fatta visitare, per quel fatto...
Senza rimuginarci troppo su, si strizzò il dito, facendo uscire una piccola goccia di sangue per poi immergerlo nel tappo riempito con poco più di due dita d'acqua. Non appena vi infuse il suo chakra, l'acqua, mescolata alla sua goccia di sangue, iniziarono a cristallizzare, usando le molecole ematiche come nucleo di cristallizzazione del ghiaccio che, in pochi secondi, prese la forma di un piccolo pinguino di ghiaccio, tanto grande da poter essere tranquillamente tenuto stretto in una mano.
Et voilà! Questa è una versione decisamente molto più semplificata... E voglio che la tenga tu...
Disse, porgendo a Chiaki quella piccola scultura inanimata.
Ascolta... Per qualsiasi cosa, che tu sia nei guai, o anche solo per fare quattro chiacchiere, stringi quel cosino in mano riscaldandolo con il tuo chakra, e io verrò immediatamente da te.
Stando alle parole pronunciate da Chiaki, nonché alla sua reazione, aveva intuito quanto tenesse a quel Fuyuki, ma lei, sinceramente, non sapeva nulla di lui, e ne tanto meno poteva fidarsi. Se nel malaugurato caso avesse lasciato Chiaki in pericolo - e per una cosa del genere gli sarebbe andata addosso con una furia omicida tale da far impallidire quella di Hyou - almeno, con quel piccolo monile, sarebbe stata un minimo più sicura.
Mi farà stare più tranquilla, sapere che lo hai con te...
Aggiunse, stringendosi nelle spalle, leggermente imbarazzata.
Sapeva che quel coso funzionava, visto che riceveva puntualmente indicazioni sulla posizione di Hokane, perciò poteva stare tranquilla che, almeno con Chiaki, non avrebbe fatto cilecca.
 
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18 replies since 26/3/2014, 20:18   373 views
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