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Together always, always together, ff su Hunter x Hunter

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Chris Vineyard
view post Posted on 10/4/2014, 21:04     +1   -1




Buonasera a tutti :)
Questa è la mia prima fanfiction su Hunter x Hunter. Ho deciso di postarla anche qui tanto per ricevere qualche opinione, e nel caso si trattasse di critiche, sono bene accette affinché io migliori.
Mi scuso già in anticipo in caso doveste incontrare piccoli errori di battitura.


Capitolo 1 – Incontro x approccio x viaggio
Kurapika rimise mano alle sue due spade, era sicuro di farcela questa volta. Non appena l suo avversario, un gigante palestrato, si preparava ad attaccare, lui lo colpì dritto al cuore, ferendolo. Mentre il mostro muscoloso, ricoperto da inquietanti creste simili alle penne di un gallo, si contorceva dal dolore, rivelò il nascondiglio dove erano tenute prigioniere le due famose hunter; subito Kurapika, Gon, Killua e Leorio si precipitarono: un tranello era stato teso loro. Infatti, una volta giunti davanti alla grosso porta in ferro battuto e provato ad aprirla inutilmente; dall'estremità opposta apparve un altro mostro: costui simile a un bisonte con dei grossi aculei in quelle che nella forma umana sono le braccia.
"Questo lo sistemo io" si offr‰ Killua con la sua consuetudinaria calma e sicurezza. Senza aspettare, o meglio, sprecare altro tempo prezioso, il ragazzo dagli arruffati capelli si accinse a sconfiggere il nemico in quattro e quattrotto, mettendo in mostra anche una sua specialità, ossia l'esportazione rapida del cuore del megalomane.
"Bravo Killua!" esclamò entusiasta Gon, dopodiche' i nostri amici si concentrarono nuovamente sulla porta, esaminando accuratamente la serratura. "Ci occorre una chiave di grosso stampo arrugginita" commentò Kurapika attento a ispezionare minuziosamente la serratura.
"E se usassimo un piede di porco?" tirò fuori Gon all'insaputa di tutti, certe volte quel ragazzino sapeva sorprenderli in un modo assurdo.
"Guarda, lo useremmo, se ne avessimo uno!" ribattè sardonico Killua.
"Oh basta aragazzi! Là dentro ci saranno due fanciulle che ci aspettano! Magaoi saranno legate ed imbavagliate" intervenne seccato Leorio che fino a quel momento era rimasto indisparte.
"Anche ammettendo che ci siano queste due hunter professioniste, in cosa ci sarebbero utili?" puntualizzò Kurapika malgrado sapesse che Leorio l'avrebbe rimbeccato aspramente, perche' due belle donne fanno pur sempre comodo.
Dopo qualche altro minuto di acceso dibattito, soprattutto tra Kurapika e Leorio, si deliberò l'idea di Killua, ovvero di rompere la toppa della serratura, visto che era già messa male, mediante delle pietre che avrebbero dovuto essere scagliate con forza contro di essa.
Lancia che ti rilancia, butta giù che tanto non c'è da pagare, i nostri eroi riescono a rompere la serratura, immediatamente Leorio gridò "Ehilà! state bene?"
"Ammesso che ci siano, se sono imbavagliate, mi spieghi come fanno a risponderti?"" replicò Kurapika allibito dal maschilismo dell'altro che si limitò a protestare con un "Taci pivello".
"Idea!" li interruppe Gon "E se usassimo una fiamma ossidrica per far riscaldare un po' il ferro, cos‰ la porta sarà più facile d'abbattere".
"Eh? Ma che ti sei fumato l'erba?!" domandò alquanto sbigottito Killua, "Comunque tanto vale `entare con una normale fiamma" detto questo si allontanò in cerca di un falò; quando tornò, i presenti notarono che sorreggeva ben due schioppettanti fiamme, ne consegnò una a Kurapika, perche' Gon avrebbe fatto una strage bruciando tutto, invece l'altra la tenne per se'.
Passò qualche minuto, come previsto accadde che buona parte del ferro si fuse, ciò dipendette anche dal fatto che ormai quell'ammasso era vecchio, quindi cedeva più facilmente al calore. Le fiamme furono allontanate dall'uscio e poste in un angolo al sicuro dal non far danni. Infine il Kuruta mise in atto una nuova tecnica ccon le spade dalla lama più affilata, riuscendo così a sfondare la porta, mancò poco che essa li schiacciasse ricadendo all'indietro.
Nella parete opposta giacevano semi-inermi due figure femminili: quella a sinistra aveva i capelli tendenti al biondo a caschetto e gli occhi cerulei, mentre l'altra possedeva una chioma di capelli più scuri e lunghi, stesso discorso per il colore delle iridi. Entrambi, a detta di Leorio erano abbastanza belle, ma a parte questo che francamente nun ce po' fregà de meno; le due ragazze sembrava che si fossero già liberate da solo.
"Senti maniaco, vatte a cuccà!" commentò la mora che in una situazione migliore sarebbe potuta apparire una persona solare ed espansiva.
"Va bene che in questo frangente non è il caso di mettersi a discutere sulla bellezza, ma per favore Killu', non indurre questi signori a lasciarci qui, già stiamo messe male..." rispose l'altra che si stava stiracchiando piano piano.
"Detesto quando tiri fuori pappardelle Chrissa" ribattè la prima in procinto di intavolare un diverbio.
"Calma, calma!" s'intromise Gon senza capirci niente.
"E tu chi saresti?" chiesero all'unisono le donne accigliandosi. Poi la mora si voltò e appena vide Killua riacquistò di colpo tutte le forze perse nel tentativo di liberarsi. "Non pensavo che ci saremmo rivisti cos‰ presto" commentò andandogli incontro, purtroppo però inciampò in un rialzamento e per poco non rischiò di cadere, se non che Killua l'afferrò appena in tempo, tuttavia ella lo sopraffece gettandogli le braccia al collo e sorridendo a trentadue denti. "Ti ricordi che scherzi da urlo che abbiamo fatto alla festa di Tanabata? E come ci siamo ingozzati!" Killua annu‰ distrattamente alle sue parole.
Nel frattempo la bionda si rialzò cautamente tastandosi il corpo, facendo di tanto in tanto qualche smorfia ogni qualvolta toccava una ferita. Ad un tratto sent‰ una voce maschile molto profonda che le prestò aiuto, ma ella fece un cenno di diniego senza aggiungere altro, anche se non rifiutò il sostegno da parte del ragazzo, che si rivelò essere, proprio come il lettore si sarebbe aspettato, Kurapika.
"Grazie..." sbiascicò la giovane staccandosi con modestia da lui e solo al chiarore delle fiammelle s'intravidero i suoi meravigliosi occhi azzurri e i capelli biondi.
"Be' direi che possiamo uscire fuori da questo postaccio" concluse Leorio che perse tutta la sua loquacità dato che le due salvate neanche lo degnavano di uno sguardo. Tutti accondiscesero e si avviarono verso l'uscita di quello sconnesso labirinto. Durante il tragitto Killu' e Chrissa dissero che erano andate l‰ con un loro compagno, rivelatosi in realtà un perfetto traditore, perciò avevano dovuto affrontare un gran numero di bestioni, tuttavia era successo qualcosa di strano, diffic"ile da spiegare, quindi desistettero dal cercare di comprendere.

"Uhm... il nostro obbiettivo è andato a farsi friggere" si rabbuio Chrissa mentre si sedeva su una montagnetta vicina al ruscello e iniziando a tirare sassolini in direzione dell'acqua, a volte imprecava pure, maledicendosi. Intanto Killu spiegò brevemente in cosa consisteva la loro missione: dovevano recuperare sette gemme preziose dal valore inestimabile in possesso di altrettanti sette uomini appartenenti a una sagace banda criminale ricercata. Il governo aveva dato loro ordine di riportare alla luce le pietre e se fosse stato necessario, di eliminare i malviventi.
Il caso volle che si trattasse della stessa organizzazione criminale che dovevano distruggere i quattro hunter, a questo punto, dice bene il proverbio: tutti per uno, uno per tutti.
Quel giorno la comitiva rimase nei pressi del lago, tanto per schiarirsi le idee e approcciarsi l’un l’altro; non dimentichiamoci che è importante conoscere bene le intenzioni delle persone con cui si lavora al fine di evitare un sacco di problemi.
 
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