| L'adrenalina scorreva nel corpo della fanciulla; per quanto temesse d'essere scoperta la voglia di uscire da quelle quattro mura aveva avuto la meglio. Odiava separarsi da Amane, era stato strano quando era venuta alla luce, non avere più il pancione e qualcuno che bussava di tanto in tanto da dentro come per dire "Ehi io sono qui" ma non poterla guardare negli occhi per tutto quel tempo diventava soffocante. Una sensazione come quella apparteneva a ogni genere di mamma ma di tanto in tanto la ricerca della libertà, la bambina che scorrazzava nei boschi a perdifiato respirando l'aria che impetuosa entrava nei polmoni, prendeva il sopravvento. In fin dei conti lei era un ninja, non poteva stare a braccia conserte come una brava donna di casa, aspettando che suo marito tornasse dal sue mestiere tutto tranne che tranquillo. Aspettò la risposta della cara Fujime che un tantino perplessa sembrò non essere totalmente sicura di quello che stava affermando la ragazzina. Che le stesse nascondendo qualcosa? Per il momento non importava dato che il compito del furetto sarebbe stato vegliare sulla creatura giocosa che ancora se la prendeva con il piccolo Yin e la sua coda. Chissà che un giorno il mustelide non si fosse vendicato, con il caratterino che si ritrovava. Sicuramente finché al fianco di Amane ci fosse stata la creatura aranciata nulla avrebbe potuto sfiorare la sua pelle o almeno sempre aveva creduto così. Non si fece troppi problemi a lasciare la sua bambina li con lei mentre l'evocazione dal pelo nero s'arrampicava fiera sulla sua spalla. La strada verso Sagawa sarebbe stata un buon modo per parlare con il piccolo animale.
- Quindi...hai avuto notizie di Fuyuki? - domandò la kunoichi dalla chioma blu, un po' titubante.
- Beh ho parlato con qualche fratello sparso qua e la ma sembra che abbia volutamente fatto perdere le sue tracce... - disse Yin parecchio scocciato che il suo compito fosse sempre quello di fare da balia all'eremita, lui che in primis non lo sopportava.
- Forse si starà occupando di qualche compito pericoloso - disse Chiaki iniziando a fare i peggiori pensieri a tal proposito.
- O forse si starà divertendo a tua insaputa - provocò il mustelide color pece, storcendo il muso.
- Che intendi? - chiese incuriosita la chunin percependo uno strano clima.
- Niente, stavo solo scherzando - rispose di rimando Yin avvertendo i dubbi profondi della sua evocatrice, quello che era successo nell'altra dimensione non era il caso che lei ne venisse a conoscenza.
Dopo quello che era accaduto a pochi chilometri dall'eremo, la Hyuga non riusciva a smettere di pensare a K e a quel Tensai. Poteva seriamente essere tranquilla con quei due tizi che si trovavano nella stessa organizzazione del suo amato? Ripensò al dialogo che ebbe con suo fratello ma non riuscì a ricavarne niente di sensato, forse era meglio che prestava attenzione alla loro missione. Non mancava molto alle porte del villaggio, stagliate contro il cielo tra il florido bosco. Per quanto assomigliasse a Konoha, il borgo era evidentemente più piccolo. Aspettare altro tempo avrebbe rallentato solamente il piano d'azione. Yume era già pronta come se avesse perfettamente ascoltato tutte le sue conversazioni, adesso toccava a lei prendere il controllo del corpo. I capelli le divennero bianchi e alcune lunghe ciocche sgorgarono dal cappuccio scuro e coprente. Per quanto quel nuovo potere fosse ancora nuovo, lo spirito della Luna sembrava adattarsi più velocemente del previsto. Allungò il passo dopo che le sue gambe tentennarono leggermente a quella nuova entità. Se da una parte adorava prendere lei il controllo di quell'unico corpo dall'altra si sentiva leggermente sfruttata; le venivano lasciati solo momenti di pericolo. Proprio come aveva previsto la dolce fanciulla non ci fu nessun intoppo, all'apparenza sembrava un villaggio come un altro, fatto di comuni abitanti. Niente ninja. Se c'era una cosa in cui sicuramente Yume era diversa rispetto a Chiaki era proprio il suo passo sicuro, elegante e la capacità di raggiungere con facilità l'obiettivo. Trovare la biblioteca nonostante il caos delle strade, fu una passeggiata data la sua immensa imponenza. Sembrava quasi che l'intero posto girasse intorno a quel rinomato insieme di scaffali. La luce era presente ovunque anche negli spazi più isolati, costruito alla perfezione, studiando ogni possibile necessità del lettore. Nonostante il posto pullulasse di gente, solo il rumore di passi e lo sfogliare delle pagine erano gli unici suoni permessi.
*Quanto s'affaticano gli umani per creare, costruire e distruggere*
Il pensiero della divinità si perse inconsistente in se stessa mentre riprendeva la strada, seguendo le diciture sugli scaffali che segnavano le varie categorie d'argomenti. Utilizzare metodi poco ortodossi avrebbe catturato l'attenzione su di lei, fu proprio per questo motivo che preferì comportarsi come una perfetta umana; sopra ogni aspettativa quel compito stava diventando veramente stancante. La pazienza non era qualcosa che andava a braccetto con un essere che poteva avere tutto e subito ma il furetto, anche se un po' scettico sulla sua partecipazione, sembrò riuscire a colmare le parti di resa che di tanto in tanto si facevano vive in lei. Di libri per bambini ce n'erano parecchi ma trovare quello giusto per Amane, comportò una rigorosa scalata di ben due scaffali. Lo stesso non poté dire per quello su Fuyuki, aveva quasi perso la speranza quando il mustelide dal manto scuro gli era ricomparso con il volume dalla copertina completamente oscura. Non c'era nemmeno una scritta che potesse rivelare di cose trattasse ma ci volle solo qualche sguardo al suo interno per scoprire che probabilmente si trattava della traccia giusta. Stava arrivando alla porta e fissava il sole che indicava chiaramente quanto tempo fosse passato da quando lo spirito s'era intrufolato in quel posto, quando qualcosa stravolse la sua tranquilla passeggiata. Non capì immediatamente cosa stava succedendo, si trovò soltanto a terra ma più leggera. Quando i suoi occhi grigi come il cielo d'inverno fecero ammenda di ciò che mancava, Yin aveva già capito tutto. La piccola creatura si lanciò all'inseguimento della ladra dalla chioma rossa mentre Yume cercava di riprendersi. Se avesse voluto provare le abilità della Hyuga quella era l'occasione perfetta. Non le importava chi le avesse sottratto il materiale, voleva solamente che tornasse a lei. Si slanciò all'inseguimento senza pensare minimamente all'altra opzione di trovare dei possibili sostituti, se quella donna stava cercando di catturare la sua attenzione allora c'era sicuramente riuscita. Se le doti da ninja erano fuori discussione, gli elementi invisibili potevano essere un'ottima alternativa. Il vento, avrebbe utilizzato quello nel caso estremo, la sconosciuta fosse stata più abile ma già sapeva che il peso dei libri sicuramente l'avrebbe messa in difficoltà.
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