FireFlies"Siediti Simone, ho una buona notizia per te" l'uomo anziano si era seduto dietro la sua scrivania di mogano, su una poltrona in pelle, con degli occhiali piuttosto spessi con una montatura che sembrava molto pesante
"Che tipo di buona notizia?" Il ragazzo, a malapena tredicenne, si era seduto dall'altro lato della scrivania, su una vecchia sedia di legno piuttosto scomoda, sapeva qual'era la notizia, si veniva convocati in quell'ufficio di quel vecchio orfanotrofio solo per due motivi, o si era diventati maggiorenni e si veniva cacciati fuori o si era appena stati adottati, l'una di certo non era
"Una famiglia ha deciso di adottarti e..."
"E Giulia?" i palmi delle mani erano sudati e il cuore batteva forte, sperava con tutto se stesso, come se null'altro contasse, che anche la sorella sarebbe venuta con lui
"..."
Non erano servite parole per rompere le sue speranze come uno specchio.
Gli sembrò di sentire i frammenti dei sogni venire lanciati e distrutti come se nulla fosse, come se il destino si divertisse a creare speranze solo per vedere l'espressione distrutta sul volto delle persone che le vedevano andare in frantumi una per una.
"Allora?" la ragazza si avvicinò a Simone, erano praticamente uguali, gemelli omozigoti di due sessi diversi, una cosa così rara da sembrare impossibile.
"Giulia io..."
"Non hai rifiutato vero?" Simone scosse la testa lentamente, sapeva che dire di no all'occasione di uscire da quel posto per sempre avrebbe distrutto la sorella
"Ma io non vengo, vero?" Questa volta rimase immobile, sentiva gli occhi divenire lucidi, sentiva le lacrime rigargli il viso e sentiva la sorella che lo stringeva a se e sentiva il cuore che accelerava e sentiva la testa diventare leggera e sentiva il bisogno di rispondere all'abbraccio, ma era come pietrificato e si limitò a piangere sulla sua spalla
"Stanotte andiamo in quel posto?" era un sussurro che arrivò dritto al suo cuore, annuì senza riuscire a parlare e rimase di nuovo immobile fra le braccia di Giulia.
"Come mai siamo venuti qui?" erano in una piccola chiazza erbosa circondata dagli alberi, un piccolo posto nel parco vicino all'orfanotrofio che avevano trovato per caso, mentre giocavano un paio di anni prima.
"shh, guarda"
Simone alzò gli occhi ad ammirare lo spettacolo che aveva intorno a se, centinaia di piccole luci volavano intorno ai due, come se nient'altro esistesse le lucciole li circondavano e disegnavano archi di luce intorno ai due ragazzi
"Mi era sembrato un'ottimo modo per dirsi addio" Simone si voltò bruscamente
"No!"
Giulia sorpresa dal movimento brusco del fratello cadde a terra distesa e sgranò gli occhi
"Questa è una promessa Giulia io ti troverò, dovunque andrò, non importa quanto tempo passerà o cosa succederà, io ti troverò quindi aspettami..." le strinse la mano avvicinando i loro volti
"Aspettami perchè io ti amo"
Sotto le stelle, circondati dalle lucciole, il resto del mondo era scomparso, in quel preciso ed unico momento i due si unirono come fossero uno, con un semplice e casto bacio sulle labbra e null'altro importava se non che fossero insieme in quel preciso ed unico momento.
eh bien, la mia prima fic Non-Conan spero vi piaccia
Edited by D.V - 18/7/2016, 19:15