On the road, Addestramento medio per Karen91 (PA)

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view post Posted on 18/8/2014, 22:16     +1   -1
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GdROff//Come già detto non sarò velocissima dato il carico robe che ho da seguire, vacanze in corso e tutto il resto. Ma non temere, qualcosa mi inventerò e spero sarà divertente xD. Te intanto quando vuoi presentami il periodo che sta vivendo Chaiki, pensieri, luoghi, momenti e tutto quello che ti pare dopo l'ultimo addestramento e le ruolate fatte con gli altri pg che la circondano//GdROn
 
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view post Posted on 19/8/2014, 12:55     +1   -1
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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Se aveva creduto fino a quel momento che mantenere un segreto tale fosse una cosa impossibile era solo perché ancora non aveva messo mano ai libri che la stessa Yume le aveva procurato. Ottenerli era stata una sfida ardua e lei anche se indirettamente aveva vissuto a pieno la vicenda della sua metà. Passò la mano sul libro impolverato e bagnato in alcuni punti, non era estremamente assurdo avere tutto il materiale quanto piuttosto capire le dosi e il metodo di preparazione. Il bancone su cui stava lavorando era un completo disastro; sparpagliati ovunque s'erano fogli, appunti, libri e fialette che ribollivano. Un vero laboratorio da scienziato pazzo se qualcuno l'avesse visto in quello stato. Fuyuki aveva creato quel rifugio sotto terra ma probabilmente non si sarebbe mai aspettato che sua moglie lo usasse come laboratorio sperimentale e la stessa Chiaki sperava dentro di se che non lo scoprisse mai.

*Una goccia di linfa di fior di loto...*

Gli enormi occhialoni oscuravano il suo sguardo, mostrando un'intenta ragazza completamente imbacuccata alle prese con strumenti che il piccolo furetto in sua compagnia, prima di quel momento, non aveva mai visto. Yin se ne rimaneva tranquillo in un angolino della stanza, osservando incuriosito l'elaborato. Da quando aveva riportato i libri sani e salvi le cose erano cambiate. La kunoichi passava buona parte del suo tempo in quella stanza mentre Amane e Aiko venivano sorvegliati da suo fratello Yang. Restare tutto quel tempo in compagnia del mustelide dal pelo candido, secondo lui non avrebbe portato a dei riscontri piacevoli; magari sarebbero diventati tutti stupidi. I suoi occhietti smeraldini non abbandonavano un attimo la sua evocatrice che minuziosamente metteva in atto un incrocio tra le sue abilità culinarie e scientifiche.
Seikatsu, il suo mentore nel campo medico sarebbe stato fiero di lei in quel momento. I suoi appunti riguardo ai suoi studi sull'immortalità erano stati tramandati alla chunin che ancora non in grado di comprenderli, cercava d'estrapolarne un antidoto per il jonin. Da quando la maledizione gli aveva accorciato la vita, lo vedeva più affaticato anche se lui non lo avrebbe mai ammesso; forse era anche per quel motivo che cercava d'evitare casa sua. Da quando la piccola era venuta al mondo aveva abbandonato l'eremo, partendo per chissà dove. I soliti incarichi dell'Akatsuki si era ripetuta la fanciulla ma il suo unico compagno rimaneva l'ignoto.

*L'infuso della radice di quercia è stato a bagno per più di una settimana...si, dovrebbe essere pronto*

Non aveva ancora pensato a come dirlo a lui se realmente ci fosse riuscita. Come poteva spiegare che lei già sapeva il suo segreto da tutto quel tempo? Dal momento che lui aveva voluto sacrificare la sua vita per lei, non si era mai perdonata. Un segno rosso sul calendario della sua vita, ecco cos'era rimasto di quel momento. Aveva voluto cedere il suo spirito a un demone della vendetta nella speranza che questo rinunciasse realmente al suo obiettivo ma purtroppo aveva sbagliato, quando mai non sbagliava? Soffiò verso l'alto per spostare il ciuffo che le era finito davanti alla mascherina e che le offuscava la vista. Doveva farcela per se stessa, per Fuyuki e per chiunque credesse in lei.

*Devo stare attenta con la polvere delle corna di stambecco, secondo il libro occorrono solo tre granelli*

Aprì la fialetta bene sigillata e l'avvicinò all'ampolla che stringeva nell'altra mano. Doveva fare attenzione, ogni piccolo errore poteva considerarsi un fallimento. Prese un lungo respiro e avvicinò le due mani, inclinando leggermente il contenitore.

*Uno...due...t...*

Senza preavviso, come se stesse aspettando proprio il momento opportuno la terra si smosse sotto i suoi piedi e sopra la sua testa. La presa le sfuggì di mano come il contenuto che si riversò copiosamente nella soluzione che avrebbe dovuto ottenere. "Maledizione" fu l'ultimo pensiero che le passò nella testa prima che il fumo le oscurasse ogni possibilità visiva e le otturasse i polmoni.
riuscì frettolosamente a scappare dal piccolo bunker e si voltò di scatto sotto shock. Dov'era Chiaki? Attese qualche minuto di silenzio, guardandosi intorno nella speranza di scorgere il colpevole, sempre che non si fosse trattato di un movimento tellurico. Non appena prese coraggio per buttarsi all'interno del nascondiglio vide ruzzolare fuori la ragazza dalla chioma blu. Il viso era nero come parte delle sue mani ma sembrava non aver riportato seri danni a parte il fiato corto. Entrambi si guardarono e caddero nell'erba mentre il fumo si disperdeva nel cielo. Il fato gli stava remando contro.

- Dai poteva andare peggio...almeno non a-abbiamo parti del corpo mancanti - disse cercando di consolarsi inutilmente la giovane ninja.

Tranquilla quando ti ho contattato sapevo che non eri velocissima ma non è un problema. L'importante è divertirsi! ^^
 
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P

olveri, ampolle, esalazioni e la magia della chimica. Tra un contagocce e una pila di libri di medicina sul piano di lavoro i fattori in gioco erano già molti, sentimenti, speranze, pensieri e ricordi che però nella loro intensità disturbano la concentrazione. La tensione poi arriva alle stelle, un soffio di vento porta con se un pelucco e d'improvviso l'incontro genera nuova materia d'esame. Un errore umano mescolato a una buona dose di fortuna e di opportunismo - dipende da quale punto di vista si osservi la faccenda - e il fumo inevitabilmente porta con se quel piccolo tesoro che inarrestabile si espande comprendo la visuale della kunoichi, le riempie i polmoni e la fa tossire. Questo fino a quando un leggero solletico alla punta del naso non la fa starnutire, scombussolata dall'incidente ebbe un giramento di testa e poi tutto tornò alla norma.

"wssbh.. sfrssh."

"sssuisht..wisshtfffh.. "

Uno strano ronzio minò alla sua stabilità, un fischio continuo e a tratti a intermittenza che risuonava nelle orecchie. Guardarsi attorno seguendo l'istinto sarebbe servito a ben poco, non c'era nessun insetto o una fonte ricollegabile a quel suono e il buon senso suggeriva che probabilmente si trattava dei postumi dell'incidente; la Hyuga infatti avrebbe continuato a udire quel sibilo nella sua testa per qualche minuto similmente al trauma uditivo post-deflagrazione. Nulla di preoccupante dunque e Chiaki potè curare il suo aspetto, darsi una pulita e procedere con la sua tabella di marcia. Unico fattore strano di tutta la faccenda fu lo strano interesse che Yin iniziò a mostrare nei confronti di lei: se all'iniziò si era limitato a salirle sulle spalle e curiosare tra i capelli qualche ora dopo finì per diventare irritante con il suo annusare continuo e sguardi indagatori.



Edited by ~Angy. - 23/8/2014, 18:40
 
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view post Posted on 23/8/2014, 18:57     +1   -1
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Tossì e poi improvvisamente starnutì.

*Maledetto fumo...*

Doveva essere stato sicuramente quello o forse una ventata d'aria troppo forte. Si mise a sedere e anche le orecchie iniziarono a giocare dei brutti scherzi. Si diede delle leggere botte come se potesse averle tappate mentre anche la testa le faceva dei brutti scherzi. Stava per preoccuparsi quando tutto passò in pochi secondi. Voltò la testa in tutte le direzioni come se qualcosa intorno a lei stesse provando ad attaccarla ma si rese conto che era tutto frutto della sua immaginazione, dopotutto la causa era sicuramente all'esplosione. Provò a rimettersi in piedi, dandosi una ripulita all'abito ormai nero come le sue stesse mani e parte del viso.

- Ci mancava solo questa...speriamo che va via tutto questo sporco - disse preoccupata la nukenin osservando i suoi abiti lerci.

Intanto il suo compagno non aveva proferito parola e questo la fece voltare di scatto. Yin non era un gran chiacchierone, piuttosto preferiva essere pungente e diretto nel momento giusto ma quel silenzio verso i suoi confronti, dopo quello che era appena successo la fece incuriosire. Che il fumo avesse fatto sentire strano anche lui? Invece no, se la prendeva con il suo pelo che nonostante fosse già scuro secondo lui era troppo sporco. Ancora non si spiegava chi avesse potuto creare quel movimento tellurico ma presto la faccenda venne dimenticata con i vari impegni della giornata. Quando fu di nuovo presentabile, Amane fu il suo principale pensiero.
Aveva lasciato al solito la piccola creatura nelle mani di Fujime che nonostante la sua piccola stazza, ne sapeva quasi più del sommo Mujinahen; almeno per quello che riguardava le faccende femminili. Solitamente s'occupava della sartoria e di alcune commissioni per i suoi fratelli ma da quando la cucciola dell'eremita era venuta al mondo, lei aveva la precedenza su tutto; non era chiaro a Chiaki se il suo istinto materno era stato toccato nel profondo dopo che era stata lei a farla nascere. I capelli erano ancora bagnati e sgocciolavano per casa ma nonostante questo non poté negare un saluto al suo dolce fiore. Senza che avesse bisogno di parlare l'altra le diede un'occhiata glaciale, forse proprio per il suo comportamento poco ortodosso.

- T-tranquilla Fujime ho finito il mio da fare per oggi, ci penso io ad Amane - disse la quindicenne iniziando ad accendere i fornelli per potersi riscaldare qualcosa.

Non fece in tempo a finire di pronunciare quella frase che improvvisamente sbottò.

- Yin ma si può sapere che hai? - chiese un po' infastidita la giovane che non capiva che stava succedendo.

Che non parlasse era strano ma il fatto che stesse in continuazione a scrutarla in quella maniera e ad annusarla aveva dell'assurdo. Se in un primo momento non aveva dato peso al rumore del suo naso, in quel momento non ne poteva più. Non si trattavano di secondi ma minuti su minuti; doveva essere successo qualcosa dopo l'esplosione. Incrociò le braccia e rimase in attesa d'una risposta mentre l'evocazione aranciata si bloccò all'improvviso come se non si aspettasse assolutamente una reazione del genere.
 
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on potendo più ignorare il fastidio procurato dal comportamento anomalo del furetto la neo mamma si voltò verso la bestiola e seccata brontolò. Esigeva una risposta ma quella non arrivò, con tutti i sensi all'erta Yin cercava di captare il più insignificante suono o movimento, un odore forse e magari di scorgere finalmente con i suoi grandi occhi color nocciola la fonte del suo turbamento. Alzandosi sulle zampe posteriore portò una zampa al muso e fece segno di tacere alla compagna umana, insicuro sul da farsi poi si spostò in un angolo buio della stanza e squittì. Qualche istante dopo lo si vide risalire a spirale la gamba del tavolo e puntare verso Chiaki, un vero assalto in pieno volto, tanto improvviso da non dare il tempo alla kunoichi di reagire. Barcollando per la spinta la ragazza dovette far fronte a tutto il suo equilibrio per non cadere all'indietro, iniziò quindi una vera e propria danza con Yin aggrappato alla pelle a ai capelli con le unghie e con i denti, più cercava di tirarlo via e più questi si appiattiva rischiando di soffocarla.

Versi di ribellione, ringhi minacciosi e una lotta divisa tra rantoli e capriole nei limiti che lo spazio consentiva. Quando poi finalmente riuscì a liberarsi dall'abbraccio terrorizzato del furetto la Hyuga starnutì ancora e ancora, troppo pelo a solleticarle le vie respiratorie e quel fischio tornò ma lentamente più comprensibile..

"swwiiii giochiamo ai dinosauri!!"

"Fa attenzione microbo o renderò anche te estinto. "

Yin era carambolato dall'altra parte della stanza e ancora timoroso non accennava a spiccicare una parola, sembrava aver udito anche lui quelle parole. Chiaki stessa capì di avere qualcosa addosso, esseri che squittivano e parlavano, che le procuravano prurito similmente a un'allergia; la prima voce suonò alle sue orecchie come quella dell'inetto di turno, la seconda invece, burbera e secca, doveva essere la controparte saccente.



Il solletico si spostò alla schiena, qualunque cosa fosse si stava muovendo a casaccio e preso com'era nel tentativo di localizzare gli obiettivi di quello strano gioco Yin non accennava a fiatare, mimetizzato nelle ombre grazie al suo pelo scuro finì per sparire dalla circolazione e qualcosa suggerì che qualsiasi altro mustelide presente avrebbe fatto lo stesso.

"Guarda! Cosa credi che succede se schiaccio questo?! "

"E' la base di un brufolo idiota, non perdiamo tempo."

Il brufolo sulla coscia esplose facendo sobbalzare la quindicenne.

"Quante cose divertenti in questi tunnel!!"

"Già, qui stiamo facendo di tutto tranne che conquistare il mondo, devo pensare sempre a tutto io."

"Heeey guarda dove vai topolone-brontolone-capoccione!"

Una minaccia improvvisa e il solletico pian piano si trasformò in punzecchiature, fitte acute sottopelle, peli strappati e un vociare persistente interrotto da svariati fruscii. Invisibili a occhio nudo i nuovi ospiti di quella casa stavano agendo liberamente sotto lo sguardo terrorizzato di Yin e l'incredulità di Chiaki, di cosa si trattava e rappresentavano davvero un pericolo per lei e i presenti?



Edited by ~Angy. - 20/8/2015, 17:18
 
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view post Posted on 24/8/2014, 08:16     +1   -1
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Non arrivò nessuna risposta dal suo fratello peloso, piuttosto iniziò a mostrare un peggioramento. Il naso umidiccio che si muoveva sulla sua pelle e quel suono fastidioso aveva iniziato fin troppo a sopportarlo ma quando lui la invitò a zittirsi per chissà quale strana ragione, il viso della Hyuga prese un'espressione completamente perplessa. S'era appena lavata come poteva puzzare e poi che senso aveva stare zitta? Fissò inquietata sia il furetto dal pelo aranciato che la piccola Amane, che non le prestava molta attenzione.
Doveva essere accaduto qualcosa in quella stanza piena di prodotti chimici, oppure il vento aveva portato qualche strana malattia che faceva impazzire gli animali. Lo vide scendere, isolarsi per qualche secondo ma quando s'era decisa d'iniziare a cucinare qualcosa la piccola evocazione le stava addosso. La casetta era piccola, in legno e lo spazio molto limitato. Iniziò a rimbalzare su ogni angolo mentre cercava di staccarsi la creatura che le si era attaccata sul viso.

- Yin mi fai male, te ne rendi conto! Ahia! Lasciami! - disse prendendo lo spigolo del tavolo sulla schiena la nukenin.

Le unghie le graffiavano la pelle e i morsi si facevano continui e ben mirati. Utilizzò tutte le forze che aveva a disposizione per sbarazzarsi di lui finché non dovette far ricorso ai suoi poteri di ninja. Una serie di raffiche di vento le circondarono il corpo quel poco che spingesse il mustelide a lasciare la presa. Il dolore si era fatto acuto e i gemiti le uscivano senza che se ne rendesse conto. La sua strategia sembrò funzionare perché finalmente la sua vista era di nuovo vigile e cercava quell'ammasso di pelo rabbioso.
Non si era mai comportato in quella maniera, da quando era diventata firmataria lui insieme a Yang l'accompagnava in ogni missione e adesso un simile trattamento. Quanto vivevano di norma i furetti, come gli esseri umani o di meno? Non si era mai posta quella domanda fino a quel momento ma dei seri dubbi le facevano credere che l'animaletto color pece stesse perdendo colpi. Sternutì, lo fece di nuovo e poi ancora. Da quando era diventata allergica al pelo di furetto?

- Non costringermi a comprarti una museruola - disse stizzita la chunin non appena fu abbastanza lontana dal criminale in questione.

Finì appena a pronunciare quelle parole che di nuovo la testa le iniziò a girare e degli strani fischi le perforarono le orecchie. Si portò le mani immediatamente in quel punto cercando d'attutire il suono che improvvisamente si trasformò in parole o meglio in un vero e proprio dialogo senza senso. Sembravano due persone a parlare ma intorno a lei non c'era nessuno se non i suoi fratelli di sangue. La faccenda si faceva sempre più inquietante e il viso della fanciulla mostrava segni di stupore mischiata a paura. Aveva qualcosa addosso.
Sgranò gli occhi e iniziò a grattarsi in maniera compulsiva. Ma cosa erano? Non li voleva nel suo corpo. Iniziò a pulirsi passandosi uno straccetto addosso come se avesse potuto fare miracoli, in alcuni punti si buttò addosso a mobili nella speranza che andassero via ma non si trovava la strada anzi questi imperterriti continuavano a chiacchierare come se si stessero facendo una passeggiata. Per il momento le voci distinguibili erano due, non sarebbe stato difficile occuparsi di due soli ospiti ma come si combatteva qualcosa d'invisibile?

- Ok Yin q-qualunque cosa stessi provando a fare, torna qui. Inizio seriamente a preoccuparmi - disse la giovane ninja ma ormai l'evocazione era completamente sparita dalla circolazione.

Chiaki guardò Amane e provando un istinto protettivo uscì di casa. Di qualunque cosa si trattasse se ne sarebbe occupata lei. Appena ebbe modo di capacitarsi del ruolo in quella vicenda un dolore atroce la colpì alla coscia. Ma che stavano combinando quelle bestiacce? Un brufolo, avevano intenzione di sconfiggerla in quel modo? Beh non ci sarebbero riusciti, non così facilmente.

- Ehi, lasciate il mio corpo. Chi vi ha dato il permesso di fare quello che state facendo? - lo disse talmente ad alta voce che molti dei mustelidi in quell'area si voltarono a guardarla.

Fece in tempo a fare un sorrisetto di scuse che i dolori si fecero più atroci. Stavano combattendo? Non lo sapeva nemmeno lei ma l'unica cosa che poté fare fu tapparsi le orecchie infastidita da tutte quelle voci che si sovrastavano l'una sull'altra. Strinse i denti cercando di pensare a qualcosa, in fin dei conti se lei poteva sentirli perché loro non potevano udire lei?

Ahahahah! Adoravo quel cartone quando ero piccola XD
 
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aptato il pericolo la ragazza reagì d'istinto, si precipitò fuori di casa come per non rischiare di contagiare gli altri li presenti. Incurante di tutto ciò il furetto dal pelo scuro nonostante la paura che lo aveva colto impreparato non se la sentì di lasciare sola Chiaki e fulmineo attraversò per un soffio l'uscita prima che la porta si richiudesse alle sue spalle.
- A nulla valsero i tentativi di ripulirsi ancora, poteva udirli e percepire la loro posizione nel momento in cui colpivano ma a cosa serviva se non poteva vederli? A quel punto Yin prese coraggio e facendo capolino tra un ciuffo di quadrifogli e un cespuglio di frutti selvatici si rivolse a lei; pochi passi esitanti e poi burbero come sempre non si curò dell'infarto che le aveva fatto prendere poco prima, in quella che a tutti gli effetti era stata una danza suicida fatta in cucina tra spigoli acuminati, fornelli accesi e coltelli affilati.

"Liberati di loro sbrigati! Ci è mancato poco prima, maledetti moscerini! "

Un gesto di stizza con il pugno gli donò un aspetto buffo per almeno mezzo secondo, poi tornò buio e impaurito. Si accorsero entrambi che i toni vivaci stavano attirando attenzioni indesiderate e di colpo Yin si ammutolì serrando il muso con la punta candida della coda. La lingua rimase fuori per la fretta del gesto ma sputacchiando riuscì a sussurrare altre parole dando perfino dei nomi alle voci: li chiamano Natsu (夏 - estate) e Haru (春 - primavera), disse e poi guardandosi bene attorno andò a spiegare.

" Sono leggende tra i furetti, non devi sottovalutarli solo per le loro dimensioni.. sono protagonisti di storie utilizzate per spaventare le nostre piccole palle di pelo quando ne combinando una delle loro, se per voi umani c'è l'uomo nero per noi ci sono loro, capisci che intendo Chiaki!? "

Giustificò così il suo strano comportamento e quando si accorse che altri mustelidi erano stati attratti dal trambusto continuò parlando sottovoce. Se si fosse sparsa la voce del ritorno di quei due combina guai erano l'eremo sarebbe diventato teatro di una caccia alle pulci sul corpo della moglie dell'eremita, e a Namida di certo non sarebbe piaciuto trovare la sua dolce sposa piena di graffi ed escoriazioni.

"Oh-oh shishono accorti di noi capo!"

"Non importa fifone, è la nostra occasione o vuoi forse riprovarci tra un altro decennio eh? "

"Il topolone-brontolone-capoccione ha ragione, non possiamo aspettare che l'alchimia sia di nuovo dalla nostra, avanti tuttaaaaaaaaaaa!"

"Con il dna di quell'occhio leggendario conservato divinamente e ricreerò una razza superiore su piccola scala, vedrai nessuno potrà fare a meno di noi! Li alleveremo, li addestreremo, il nuovo sistema soppianterà la gerarchia odierna permettendomi così di salire al potere e conquistare il mondo!"

"Grande capo, siamo con te!"

"In barba ad Aki e Fuyu!"

"Ho sentito dire che sono lontani parenti del sommo Mujinahen, furono esiliati per i loro tentativi di salire al potere con ogni mezzo. Non so perchè li puoi sentire anche tu ma è un punto a nostro favore, attiva l'occhio bianco e concentrati prima che ti distruggano dall'interno.. "

"Fa qualcosa! "

Preso dalla frenesia e ancora con il pelo dritto sulla schiena per la paura il piccolo mustelide cercò di spronare la Hyuga a reagire. Doveva interpretare le informazioni ricevute dal piccolo amico e in fretta, prima che altri furetti si accorgessero della presenza indesiderata e che la attaccassero come aveva fatto Yin, nel mentre quasi senza rendersene conto un rivolo di sangue prese a scivolare via dal naso e il sapore ferroso le carezzò le labbra.


GdROff//Utilizza le abilità del tuo pg e descrivi in che modo intendi liberarti di questi parassiti, usa l'inventiva tenendo conto che non hai molto tempo, il tuo corpo inizia a subire danni e i furetti nelle vicinanze prima o poi si accorgeranno degli instrusi. Se hai domande sai dove trovarmi //GdROn
 
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Yin non l'aveva lasciata sola. Lo vide a qualche metro da lei e provò a raggiungerlo ma poi si fermò all'improvviso; se si teneva così a debita distanza doveva pur esserci un motivo, sfaticato com'era. Infatti, era proprio tipico del furetto color pece farsi trasportare bellamente dalla sua evocatrice, piuttosto che percorrere qualche metro con le sue zampette. E se gli avesse attaccato quel qualcosa? Ma cos'era quel qualcosa...pulci? Si muovevano rapidi dentro il suo corpo e poteva sentirli spostarsi da un punto all'altro come se lei fosse il loro mondo. Sembrava facile per il mustelide incitare la kunoichi ma in fin dei conti nemmeno lui stava proponendo nessuna sorta d'indizio.

- Ma si può sapere che diavolo sono? E poi che v-vogliono da me? - chiese sotto stress la ragazza dalla chioma blu.

Avrebbe voluto gridare in quel momento, per l'ennesima volta ma s'accorse di qualcosa di strano. Parecchi dei suoi fratelli si stavano avvicinando incuriositi, anche quelli che non conosceva particolarmente di persona. Fujime perlomeno aveva deciso di rimanere in casa con la piccola Amane e questo avrebbe reso le cose meno complicate; lasciare una bambina di così pochi mesi da sola nonostante quello che avesse appena detto alla sua balia, l'avrebbe resa più ansiosa anche se sembrava impossibile esserlo ancora di più di quel momento.
Grattarsi non sembrava aiutare piuttosto era solo un breve momento d'estasi che però si concludeva con altro dolore. Forse impietosito da quella scena la creatura si decise a dare qualche altro indizio alla giovane. Lui sembrava sapere e anche troppe cose. Ma cosa aveva aspettato a parlare fino a quel momento? Natsu e Haru, i corrispettivi opposti a Fuyu e Aki; chissà se erano stati allievi anche loro del sommo Mujinahen. L'esserino li paragonò all'uomo nero ma era possibile che simili creature fossero così pericolose? I loro discorsi sembravano così infantili, almeno quello di uno dei due o forse erano tre? Si, lei aveva sentito tre voci, non si poteva sbagliare.

- Yin, io sento tre voci. Sei sicuro che siano le stesse presenze che credi te? - chiese incuriosita la ragazza guardandosi intorno ed abbassando la voce per non farsi udire dalle altre presenze - Nel caso possibile che tu non sappia come liberartene?

Sentì una fitta alla schiena e non poté evitare di dare una forte botta alla casetta di legno come se sbattendoci addosso avesse qualche possibilità di mettere fine alle loro misere vite. Chiaki aveva sempre odiato la violenza e rispettato il prossimo ma come poteva in quelle condizioni? Strinse i pugni irrigidendosi e continuando a pensare a qualcosa, un qualcosa di concreto che non arrivava mai. Più informazioni riceveva dal suo compagno di disavventure e più facilmente avrebbe potuto orientarsi in una vicenda che aveva dell'assurdo.
Sentì di nuovo quei diversi toni e a suo vantaggio arrivò qualcosa che aveva intuito ma di cui non aveva nessuna certezza. Era stata lei con i suoi esperimenti a causare la venuta di quelle creature; quanti malesseri aveva causato quel semplice movimento tellurico. Nonostante si fossero accorti d'essere stati scoperti continuarono a parlare imperterriti, tralasciando informazioni ancora più pericolose. Quei microbi volevano seriamente arrivare ai suoi occhi? In quel caso quanto dolore avrebbe potuto provare e cosa sarebbe successo alla sua famiglia pelosa? Se veramente aveva ragione suo fratello e loro erano dei reali parenti del grande tasso, allora sconfiggerli non sarebbe stata una passeggiata.

- Yin allontaniamoci da qua, non è un posto sicuro - iniziò a correre velocemente la ninja senza badare troppo se la creatura dal manto scuro la stesse realmente seguendo.

Si diresse nella foresta e sentendosi bagnata sulle labbra non poté evitare d'asciugarsi. Sangue, quel liquido rosso era sangue e scendeva dal suo naso. Stavano arrivando a destinazione i suoi ospiti poco graditi? Doveva fare qualcosa, un qualcosa di sensato e non come quelle idee strampalate che le erano venute in testa. Aveva già scartato dalla sua lista rotolarsi nell'erba, stare in apnea nell'acqua e grattarsi come un orso su qualche albero enorme. Se l'obiettivo erano i suoi occhi e quelle creature si stavano dirigendo li allora occorreva sfruttare qualcosa di meglio che semplici strategie insensate. Attivò il byakugan in men che non si dica e iniziò a guardarsi su se stessa come se potesse identificarli.
Se stavano realmente dentro il suo corpo e c'erano entrati in qualche modo sarebbe anche riuscita a farli uscire. Concentrò il suo chakra e iniziò a farlo uscire lentamente da lei non dimenticandosi di nessun poro, finché non si trovò a fare un'immensa rotazione suprema in mezzo a quella foresta desolata. Una simile potenza se non li avesse fatti cadere nella sua trappola almeno li avrebbe destabilizzati, nel caso non ci fosse stata nessun altra via d'uscita avrebbe pensato ai suoi stessi tsubo almeno bloccando tutte le entrate che li avrebbero condotti ai suoi preziosi occhi. Se le fosse successo qualcosa cosa avrebbe pensato Fuyuki di lei? Che fosse un'inetta? No, lei doveva vegliare su di lui. Il suo spirito era forte, loro non potevano annientarla.

*E adesso venite allo scoperto se avete il coraggio*

Penso che più o meno ho utilizzato tutte e tre le abilità :asd: Speriamo che la strategia funzioni altrimenti sono cavoli XD
 
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ogliendo i suggerimenti del piccolo amico la kunoichi smise di provare a liberarsi di quell'impiccio con metodi superficiali e attivando il byakugan iniziò a darci dentro: allontanandosi dall'abitazione e raggiunta la foresta girò il suo sguardo in tutte le direzioni finendo per scandire palmo a palmo ogni centimetro del suo corpo. L'occhio bianco fu presto attorniato dalle venture intorno alle orbite fin sulle guance ma la radiografia effettuata non rivelò molte anomalie, il suo sistema circolatorio era intatto e risultava leso solo in alcuni punti come tra alcuni canali respiratori - che intuì essere la causa dell'epistassi - e in altre zone dove aveva sentito pizzicare poc'anzi.

Intanto i dubbi espressi si dimostravano più che leciti, le voci che distingueva tra fischi e fruscii erano tre, di cui una femminile: possibile dunque che si trattasse davvero dei furetti leggendari di cui parlava Yin?

"Capo.. Capo?..
CAPO!?
"

"Che c'è, CHE C'E'!?"

"AAaahh non rispondere così capo, mi verrà un infarto. Volevo solo dirti che secondo la mia modestissima opinione, guardando sia avanti che dietro e rispettando il tuo operato, cioè.. anche lei te lo può dire senza la tua somma guida noi non saremmo mai arrivati fino a qui, lo capirebbe perfino un mulo.."

..uno sproloquio insistente che ben presto avrebbe portato il dominante a perdere la pazienza.

"..anche lei te lo può dire senza la tua somma guida noi non saremmo mai arrivati fino a qui, lo capirebbe perfino un mulo.."

"CHE C'E' STUPIDO PICCOLO INSETTO DEI MIEI STIVALI!?"

Trasalì poi la vocina più insicura alla risposta della più imponente e mentre Chiaki iniziava a controllare la fuoriuscita di chakra ecco che le si formò un magone in gola, letteralmente. Un gonfiore asimmetrico, una protuberanza che ricordava vagamente la forma di una zampa di coniglio o comunque di roditori di taglia grande. Per un lungo attimo la Hyuga non potè respirare e costretta a fermare la rotazione potè solo toccare con mano la parte gonfia e rossa sulla base del collo, erano visibili le vene e perfino la diramazione di centinaia di capillari che per via della tensione applicata dall'interno rischiavano di saltare a momenti.

"AAAaaahh, non urli così capo la prego! Volevo solo dirle di guardarsi il piede, manca poco, l'effetto sta svanendo!"

"Perchè non me l'hai detto prima brutto-"

"Topolone-brontolone-capoccione attento! Deviamo di la presto!!"

La tempistica era tutto in quelle faccende micro biomolecolari e se era chiaro che gli intrusi stavano per ritornare alle loro dimensioni normali, era chiaro anche il pericolo che la Hyuga stava correndo. Quando poi prese a chiudere gli tsubo nella zona del viso fu terribile iniziare a perdere sensibilità nella parte interessata, lo sguardo iniziò lentamente ad appannarsi e di tutta risposta gli invasori si fecero più audaci. Questa volta il byakugan riuscì a visualizzare la scia di passaggio dei tre bastardi e potè farlo grazie a delle piccole esplosioni di chakra che indicavano ogni volta lo sfondamento di una nuova parete cartilaginea. Zoomando a quei livelli il suo corpo appariva come una ragnatela immensa, un labirinto nella quale chiunque si sarebbe perso.


GdROff//Chiudere la strada verso gli occhi ti fa guadagnare tempo ma fisicamente prendi più danni e hai sempre meno chakra utilizzabile. Descrivi questa caccia al topo al microscopio, i tentativi di chiuderli in un angolo o spingerli verso una via d'uscita.. xD//GdROn
 
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view post Posted on 28/8/2014, 16:12     +1   -1
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A volte si dimenticava d'avere a disposizione una simile innata e quando finalmente mise a fuoco l'intera vicenda da un punto di vista diverso immaginò di poter trovare una soluzione molto più efficace di quello che aveva tentato inutilmente fino a quel momento. Si morse il labbro preoccupata mentre scorgeva, non con poca difficoltà e fastidio, alcuni dei punti principali lesi. Quanto avrebbe resistito in quelle condizioni? Ma il peggio non era ancora arrivato. Improvvisamente sentì quelle voci più vicine, il bisbiglio fastidioso che aveva accompagnato l'ultima parte della sua giornata. Ruotava su se stessa in quella danza che era stata tramandata da generazioni dal clan Hyuga, stando attenta a regolarizzare la fuoriuscita del chakra in maniera impeccabile, quando qualcosa le mozzò il respiro.
Dovette smettere ogni sorta di movimento per comprimere la gola che le doleva incredibilmente, la stavano attaccando di nuovo? C'era caos nell'aria, anzi piuttosto c'era confusione tra quelle piccole creature dentro di lei. Yin l'aveva abbandonata al suo triste destino e quando lei aveva iniziato a farsi dei ragionamenti propri, in quel momento i dubbi erano tornati. Natsu e Haru, si trattava realmente di loro? E allora quella terza voce chi diavolo poteva essere? Chiederglielo sarebbe stato inutile e controproducente dato che fino a quel momento non avevano fatto altro che snobbarla. Di una cosa era sicura, dato che aveva sentito perfettamente il tono allarmato da parte del tipo più intelligente: stavano riacquistando la loro forma originaria e quella fitta che aveva provato qualche attimo prima ne era il segno.
Occorreva muoversi e rapidamente anche perché se non fosse stata distrutta internamente per colpa del DNA che aveva ereditato, allora c'avrebbe pensato la fine dell'effetto chimico, ammesso che fosse realmente quella la causa di tutto quel disturbo. In quel momento ogni cosa rimaneva un enigma, misteri ai quali solo quegli esserini potevano fornire una risposta sensata. Non riusciva nemmeno a parlare o urlare in quelle condizioni, sentiva solo quella forma familiare che ricordava un piccolo animale. E così ricominciava la caccia al topo. La gola era un ottimo punto per intrappolare le sue prede, da li avrebbe potuto farli uscire da un punto più vicino, la bocca. Se la sua energia non aveva funzionato, tornare alle vecchie maniere era la soluzione più convincente. Il byakugan ne aveva risentito della sua iniziativa folle ma fortunatamente non l'aveva completamente abbandonata.
Riuscì a scorgere un piccolo spiraglio di luce, un'esplosione di chakra provenire da se stessa. La stavano distruggendo per via delle loro dimensioni che incrementavano di secondo in secondo. Non aveva mai costruito un labirinto per topi ma ne aveva visto fare uno una volta da un suo compagno dell'accademia. Nonostante non fosse stata mai apprezzata dai suoi coetanei quella volta aveva rinunciato a sfamare la sua curiosità e si era avvicinata ad osservare la scena. Un piccolo labirinto fatto di cartone spesso dove quelle creature si muovevano rapide, lungo quelle pareti strette per permettere solo al loro corpo di passare. Le strade venivano serrate e altre aperte, rendendo la ricerca del premio finale quasi impossibile.
Quello era un gioco, non molto corretto d'altronde ma quello che rischiava lei era di non arrivare a vedere più il volto del suo amato. L'energia invisibile tornò a formarsi perfettamente sul proprio dito, rendendola un arma pericolosa quasi più di un bisturi di chakra. Doveva sbarrare tutte le strade a quelle creature e farle tornare alla gola, li con estrema maestria e velocità, appresa dal parto avrebbe provato a vomitare quegli sgraditi ospiti, tramite l'ausilio delle due dita in gola. Se non fosse andata in quella maniera allora avrebbe potuto dire sprecati tutti gli aiuti che aveva ricevuto lungo la sua strada, soprattutto avrebbe dovuto chiedere scusa ad Hazuki e Fuyuki.
 
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view post Posted on 29/8/2014, 21:25     +1   -1
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B

raccati, inseguiti e manipolati. Topi in gabbia. Chiaki, che finalmente aveva preso sul serio la situazione, si mise d'impegno aggredendo fisicamente il proprio corpo. Riuscì pian piano a intercettare gli spostamenti di quelle creature nel suo sistema circolatorio e a condurle progressivamente verso una via d'uscita. Ad ogni colpo di dita il chakra saettava via dai polpastrelli come un proiettile attraversando i tessuti, con molti tsubo chiusi tra viso e gola la lotta divenne ardua e per quanto si sforzasse la Hyuga raggiunse ben presto il limite; con poco chakra a disposizione, la vista offuscata e il fiato corto, seguire gli spostamenti divenne un'impresa ma era l'unica possibilità che aveva. Tra le urla e gli incitamenti che gli esseri si davano a vicenda il byakugan faticava a stare al passo, quasi perdendosi tra strati di pelle, muscoli, ossa e arterie.

Al microscopio in quella corsa matta e disperata ben presto la strada sarebbe giunta a una biforcazione e mentre Yin non poteva che assistere con apprensione a quell'apparente autodistruzione, Chiaki sembrava invece ben consapevole di ciò che faceva: aveva in mente un piano ben congegnato.

"Capooooo di qua, aspetti no di la è meglio!"

"Zitto e aaaccidenti! Proviamo a salire verso il canale uditivo, no verso quelli esofangeo!"

"E' inutile ci troverà con quel suo occhio maledetto, tutto perchè il brontolone non aveva una mappa"

"Noooo, non può finire così, noi siamo il trio della devastazione.."

"Uniremo le razze della nostra specie senza distinzione!"

".. certo, certo.. e denunceremo i mali della verità e dell'amore.."

"Estenderemo il nostro potere fino alle stelle."

"Quando ci senti arrivare ogni speranza è spenta!"

"Ogni benefattore ne uscirà sconfitto e pesto."

Come un cancro le tre presenze erano ormai visibili anche a occhio nudo, tre bozzi sottocutanei che correvano a destra e a manca ma che infine, furono costretti a seguire il percorso tracciato ad hoc per loro. Con un colpo di tosse Chiaki li espulse tutti e tre in una volta mentre ancora farneticavano tra loro con una tempistica che aveva dell'incredibile; pochi istanti e quei puntini si trasformarono a mezz'aria in topi grossi come gatti. Uno era grosso e bianco con il naso rosso, l'altro lo vide appena magro e grigio com'era per la totale mancanza di pelo e infine, una figura rosea - affusolata e aggraziata - ma con un'espressione da ebete stampata sul muso da roditore.

Tutti, nessuno escluso, presentavano una lunga coda sottile e delle orecchie tondeggianti tipiche dei ratti.

".. e pure stavolta ripartiamo alla velocità della luceee!"

Non erano neanche lontanamente vicini all'essere dei furetti, Yin doveva aver preso per forza un abbaglio ma presa male com'era, non ebbe modo di inseguirli o accertarsi di nulla. Accecata dal sole e stordita dai suoi stessi colpi li vide solo di sfuggita mentre volavano via verso l'infinito e oltre.


* * *

Al suo risveglio si ritrovò all'ombra, tra la vegetazione rigogliosa dell'eremo con Yin disteso di lato a controllarle il battito. Da quel giorno la storiella che si tramandava per spaventare i cuccioli avrebbe dato nuova forza al mito - [colorblack]occhio alle pulci quindi e magari anche all'igiene quando si lavora in campo medico con provette e ingredienti vari[/color] - le avrebbe suggerito il mustelide d'ombra. Da quel poco che avevano appreso sull'alchimia e le remote possibilità citate, poterono fare delle vaghe supposizioni in merito alle abilità di quei tre topastri; se erano davvero in grado di rimpicciolirsi a quel modo ogni decennio gli sarebbe bastato evitare di lavorare a quell'antidoto nel futuro a venire o - se in tarda età fosse stata ancora alle prese con quelle ampolle - avrebbe dovuto sterilizzare tutto e assicurarsi della totale assenza di peli o tracce di furetto nella stanza.

Ciò che più di tutto l'avrebbe lasciata di stucco però era altrove, rientrando verso casa infatti avrebbe notato alcuni solchi nel terreno che dalla foresta terminavano in varie diramazioni verso l'entrata sul retro. Una prova tangibile del loro passaggio e del movimento tellurico che aveva dato inizio a quella serie di sfortunati eventi: per generare un simile scossone quei topi dovevano avere una forza leggendaria..


GdROff// Et voilà xD! *Apre la lista delle cose da vedere prima di morire e spunta la voce "Hyuga che si pesta da solo" *

Prima delle valutazioni fammi un ultimo post dove termini la tua battaglia autolesionista e svieni, se non si fosse capito i tre intrusi non sono furetti ma sono ugualmente leggendari per i loro fallimenti stile team rocket xD. Non sono sicuramente imparentati con Mujinahen, se già i saggi Aki e Fuyu non gli somigliano perchè appartenenti a una sottospecie diversa, questi sono proprio tutt'altro ramo. Se fossero davvero i corrispettivi Natsu e Haru della leggenda però non si sa, il tuo pg resterà con questo dubbio esistenziale continuando a chiedersi se esistono davvero e se erano davvero parte di quel gruppo sgangherato che ha invaso il suo corpo.

Come ogni buon filler una vera risposta non c'è :sino: //GdROn
 
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view post Posted on 30/8/2014, 20:01     +1   -1
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Non sentiva quasi più rispondere il suo corpo sotto i suoi comandi, esausta e debilitata dai suoi stessi colpi. La scena vista da fuori poteva rendersi molto buffa, un certo K si sarebbe fatto parecchie risate nel vedere la giovane kunoichi in quelle condizioni, proprio come quando l'aveva fatta impazzire costringendola a riconoscere Fuyuki come suo nemico. Il chakra evaporava in cielo, tra mille scintille che si spegnevano come stelle esplose. Vedeva offuscato con il byakugan che ancora accusava i suoi stessi colpi. Tutto pur di deviare la traiettoria a quelle misteriose bestiacce. Ne aveva passate tante tra missioni e addestramenti, mai si sarebbe aspettata che per un futile incidente sarebbe potuta terminare la sua vita. Ricordava ancora quella volta che aveva deciso di darsi fuoco per salvare la vita dei suoi compagni, un gesto avventato il suo ma che avrebbe risparmiato ulteriori sofferenze.
Questa volta era la sua vita ad essere in pericolo e non poteva fare niente se non combattere per salvaguardarla. Amane contava su di lei, era ancora troppo piccola per perdere un genitore. La stessa kunoichi era stata segnata dalla morte del suo genitore, come poteva permettere che succedesse la stessa cosa alla sua bambina? Si sarebbe dovuta rendere conto che giocare con libri di tale portata l'avrebbe presto condotta a una simile disfatta. I suoi occhi cristallini si specchiarono per un breve istante con quelli smeraldini della piccola creatura dal pelo color pece. S'era mosso silenzioso per la foresta e nell'oscurità dell'ombra aveva seguito ogni suo passo. Probabilmente vedere sua sorella in quelle condizioni non poteva che fargli del male ma se si fosse avvicinato, anche lui sarebbe finito nelle grinfie di quei traditori di vecchia data?
Rimase fermo e in silenzio, osservando quella danza di morte con difficoltà. Il loro borbottare era diventata una vera tortura e Chiaki sarebbe sbottata da un momento all'altro se non fosse stata talmente concentrata sulla riuscita del suo piano. Possibile che fosse stata messa così in difficoltà da una gang così strana dopo un addestramento con un jonin? Certo se erano creature leggendarie, non ci sarebbe voluto troppo a capire perché loro c'erano riusciti. Eppure in tutta quella storia ancora molte cose non le tornavano. Che bisogno c'era di usare dei mezzucci del genere per ottenere quello che volevano?

*Aaaaaaaaaaah se continua così impazzirò*

Ed eccolo il primo errore che fece, come una lampadina fulminata alcuni degli tsubo che cercavano di deviare la traiettoria non si chiusero. Si morse il labbro inferiore con più forza: il dolore avrebbe potuto permetterle di continuare fino all'estremo delle forze; dandole quell'equilibrio perfetto. Lo sguardo si fece più preoccupato non appena riuscì a individuare alcune parti della sua pelle rialzarsi, era una cosa disgustosa. Non vedeva l'ora di vomitare quelle bestiacce che non avevano pagato l'affitto per restare li. Fortunatamente non occorsero gesti estremi perché dalla foga d'essere colpiti riuscirono a imboccare l'esatto percorso.
Tossì ma il suo stomaco si stava già smuovendo non appena toccarono l'ugola. Finalmente poté vederli definiti e in dimensioni reali mentre la sua stessa abilità innata si disattivava automaticamente. Tutto sembravano tranne che tre appartenenti della famiglia dei mustelidi. Erano grossi, brutti e alcuni pelosi, per un breve istante ringraziò i Kami che non si fossero trasformati dentro di lei. Non ebbe modo di conversare con loro, di rimproverarli perché come loro stessi avevano appena detto, stavano ripartendo alla velocità della luce. Un ultimo istante di luce e poi il buio l'ingoiò nel suo oblio.

D7g4Hgy

Quando riaprì gli occhi riuscì a scorgere Yin, questa volta sembrava più tranquillo anche se si muoveva celere sopra al suo corpo come per controllare che Chiaki ce l'avrebbe fatta. Sorrise la kunoichi, tornare in contatto con lui per quanto le fosse sembrata una cosa superficiale, adesso acquistava un valore immensamente importante. Lui aveva segnato il suo primo incontro con la famiglia dei mustelidi, era stato proprio l'animaletto a condurre Fuyuki verso la sua casa danandole la possibilità di cambiare la sua vita, e nonostante tutto quel tempo lui era ancora li a prendersi cura di lei, ricambiando il favore per la zampetta fasciata.
Anche se non erano più favori a legarli ma un sentimento maggiore, un sentimento che solo chi è disposto a dare tutto per il prossimo può capire. Si mise a sedere la piccola sfortunata e dopo aver ripreso confidenza con il suo corpo, i due compagni tornarono a casa. Le basi della storia da narrare alle nuove generazioni sarebbero cambiate in onore di quella giornata, soprattutto dopo aver visto le tre diverse scie scavate da quegli immensi topoloni. Per il momento la nukenin si sarebbe messa il cuore in pace, costringendosi a non toccare nessuna provetta nei prossimi giorni. In fin dei conti passare un po' di tempo con Amane le avrebbe solamente giovato.

Ma come ti è venuta in mente un addestramento del genere? D: Ammettilo che non vedevi l'ora di farmi pagare il tradimento per Konoha! :asd: A parte gli scherzi ti ho trovato un master molto divertente e coinvolgente anche se alla fine non era una ruolata impegnativa. Ti sei impegnata in ogni post e spero che la prossima volta (sempre che ti sei divertita anche tu) mi possa masterare qualcosa di più legato al BG. Non penso che ci sia altro d'aggiungere: la mia povera Chiaki ormai tra darsi fuoco e prendersi a botte da sola, ha raggiunto apici di stupidità estrema XD
 
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view post Posted on 30/8/2014, 21:15     +1   -1
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GdROff// *** VALUTAZIONI ***

Addestramento Medio
Difficoltà: Media

Buono il role e nonostante la situazione insolita e poco "ispirante", in ciccioli te la sei cavata molto bene. Le soluzioni trovate erano quelle giuste, un po' scontate forse ma quello lo dobbiamo alla natura dell'addestramento che non forniva troppi spunti per uscirne, certo potevi provare a punzecchiarti, a tagliarti le vene (lol), a soffocarti ma tutte robe drastiche (e ora che apprendo che ti sei anche già dato fuoco, approvo la scelta di non aver preso simili iniziative). Che altro aggiungere, ti sei impegnata reggendo l'atmosfera nonostante sia chiaro che il tuo pg ha affrontato di peggio.

Ora puoi dire di aver cacciato il team rock-eeehm i topastri xD e ti becchi quasi il massimo del premio (non pieno perchè comunque non ci siamo dilungati troppo).
Aggiungo di seguito le varie robe di cui tener conto, se poi hai dei pesi li calcoli da te sulle cifre finali. Alla prossima^^

Ricompense

Exp donata dall'addestramento:
580(Bene)*3/4 add. svolto con png = 435 -20% add incentrato su PA= 348 exp
Punti talento, abilità o specializzazione guadagnati: 4
Costo addestramento: 100 ryo

//GdROn



Edited by ~Angy. - 30/8/2014, 22:35
 
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view post Posted on 1/10/2014, 11:36     +1   -1
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Valutazione


Premetto che ho seguito la ruolata durante il suo svolgimento in tempo reale, per questo motivo preferisco correggerla subito anche se abbastanza recente. L'addestramento in sé non era niente di troppo complicato, ma mi è piaciuta la trama simpatica che sei riuscita ad inventare per mettere in difficoltà il PG di Karen; a tal punto da costringerlo a colpirsi da sola. Oltre la trama carina, sono da premiare i post ben scritti e ben pensati. Non è durato molto, ma rientra perfettamente nei limiti imposti all'addestramento. Ottimo lavoro.

Voto: 8
Paga: 130 ryo


 
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13 replies since 18/8/2014, 22:16   393 views
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