La melodia della libertà, Ruolata libera per Karen91 e Misato Kojima (2° PG)

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/9/2014, 13:11     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Se ne stava seduta su quel ramo, una piccola foglia portata alla bocca e delle note un po' fuori dal comune ne uscivano fuori. Una melodia orecchiabile per quanto strana. Gli occhi erano chiusi per concentrasi meglio su quella canzone che le ricordava la voce di sua madre. Si, Hazuki quanto tempo era ormai che non pensava a lei. Poteva dire che le mancava ma non più come prima. Proprio come le avevano indicato lei e suo padre, aveva deciso di prendere la sua strada. Probabilmente non si sarebbero mai aspettati una simile decisione, ma sapeva in cuor suo che la donna che l'aveva messa al mondo avrebbe appoggiato ogni sua scelta. Sorrise involontariamente a quel pensiero non lasciando la presa da quella piccola foglia. Estremamente difficile che la ragazza potesse trovare un minuto di tempo libero per se stessa ma quel giorno aveva voluto fare un'eccezione.
Amane sarebbe rimasta con la piccola-grande Fujime, che avrebbe pensato a lei. Si sentiva un po' in colpa per quel comportamento, aveva usato una sciocca scusa e adesso si trovava li illuminata da quelle briciole di sole che spaziavano sulla sua pelle mescolandosi con l'ombra. Non le sembrava corretto avere rimpianti quando si trovava così bene ma fu un rumore improvviso a farla immediatamente mettere in allerta. Forse la punizione per essere arrivata fino a li? Attivò la sua capacità innata, prima di scattare verso il nulla. In quel posto non era sola. Da quando la foresta vicino all'eremo era diventata un luogo di villeggiatura? Il ramo si mosse leggermente mentre i suoi piedi scattarono felini verso l'erba alta.
Dovevano essere dei ninja della foglia, lo vedeva dai loro coprifronte identici a quello che portava lei ben nascosto sotto le vesti. Che fossero di ritorno da una missione? Il fatto era che come lei aveva avvertito loro, quest'ultimi sembravano aver notato la kunoichi. Come avevano fatto? Fiuto o qualche potere sensitivo? Il rischio sembrava grosso. Avrebbe potuto benissimo richiamare un piccolo furetto e tornare a casa ma forse l'ansia aveva giocato a suo sfavore, perché non lo fece.

Diciamo che per questo primo post non ci incontriamo XD
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 5/9/2014, 23:27     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà - Problemi in vista -
Era di nuovo alla ricerca di un posto dove potersi allenare in santa pace. Tutta quella corsa di ricerca del potere la stava un po’ spossando, non era abituata a quel genere di cose ma sapeva che per essere libera quello era fondamentale. Almeno aveva trovato qualcosa di meglio dei sentimenti. Più Shinta gli insegnava cosa fossero più gli sembrava una fregatura, le sembravano soltanto un intralcio per un semplice motivo: se il ragazzo si fosse trovato in pericolo di vita e per salvare avrebbe dovuto risparmiare la vita ad un suo nemico sapeva benissimo che lo avrebbe fatto, sarebbe bastato essere sicura che non gli avrebbero torto nemmeno un capello. Stava iniziando a tenere al ronin più di quello che pensava. Però a lei lui non sembrava tanto un ronin….il ronin è colui che non ha un padrone. Forse è più come lei. Ad ogni modo era sulla strada verso la foglia non perché avesse particolare voglia di andarci, ma proprio per cercare Shinta. Non sapeva bene come avrebbe potuto fare ad entrare, non aveva un permesso di viaggio, quello che si era fatto fare era per un semplice allenamento…beh avrebbe sempre potuto accamparsi poco lontano dalle mura e attendere.
Stava camminando pensando a mille cose e a mille modi per incrociare la sua strada quando, nell’aria, sentì una strana melodia. Era molto dolce e, in qualche modo, la infastidiva. Serrò per un attimo gli occhi decidendo di andare avanti ma fece solo pochi passi prima di sentire delle voci. Svelta come il fulmine si nascose fra gli laberi per vedere chi ci fosse: ninja. Non capiva bene a chi appartenessero, finchè non vide il coprifronte della foglia sbrilluccicare appena sotto i leggeri raggi solari. Decise di rimanere nascosta a attendere che il loro allontanamento. Di certo quel giorno non aveva voglia di problemi.
Senza nemmeno farci caso si era avvicinata molto alla giovane Chiaki, a lei non riusciva a sentirla….forse la Hyuga si invece.



-GdrOff-

Lascio a te l’onore di vedermi per prima XD sono tipo vicino a te da qualche parte nascosta dietro ad un albero XD

-GdrOn-
 
Top
view post Posted on 6/9/2014, 09:05     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Li sentiva, erano vicini. Alcuni rami o foglie secche scricchiolarono sotto il loro passo, forse non troppo esperto. Ma perché la stavano inseguendo? In fin dei conti nessuno di loro era uno Hyuga almeno così le era parso. Prese un attimo fiato e con mordendosi il dito, una piccola nuvoletta bianca rivelò un piccolo furetto dal manto bianco, occhi azzurri e la sfumatura finale della coda completamente nera. Era Yang che in perfetta forma sorrideva alla sua evocatrice.

- Agli ordini capitan Chiaki - disse portandosi la zampetta destra sulla fronte.

Dovette fargli monito di zittirsi prima che questo rovinasse il suo piano improvviso. Pochi secondi, in cui la ragazza scambiò qualche parola all'orecchio con il piccolo mustelide. Questo da parte sua annuì e scaltro come la maggior parte della sua specie si dileguò improvvisamente. Percorse qualche altro metro continuando a seguire con lo sguardo quegli strani individui. Se Fuyuki l'avesse vista in quel momento probabilmente gliene avrebbe dette di tutti i colori. Perché non poteva starsene buona a casa per una volta? Trovò un cespuglio e non appena vi si infilò decise di guardarsi intorno per vedere com'era la situazione. Fu proprio in quel momento che i suoi occhi perlacei si specchiarono in quelli smeraldini di un altra ragazza che stava praticamente di fronte a lei.
Possibile che l'una non avesse notato l'altra? La scena sembrava molto buffa dato che la kunoichi aveva un corpo pieno di foglioline e solo il viso sgusciava fuori da quel nascondiglio, proprio come un coniglio quando sbuca dalla sua tana. Il gesto era venuto spontaneamente, probabilmente per lo sgomento di quello strano incontro. Non poteva permettere che questa la smascherasse, fu in quel preciso istante che ad una velocità quasi animalesca finì a pochi centimetri dalla ragazzina di qualche anno più piccola di lei. Con la mano destra le tappò la bocca mentre con la sinistra le fece segno di rimanere in silenzio. Perché di lei non aveva avuto paura? Forse era stata l'età a imbrogliarla. La fece accucciare, ai piedi di quel grande albero sorridendole armoniosamente. E se avesse fatto un passo falso? Allora in quel caso estremo l'avrebbe messa a dormire.

D7g4Hgy

La melodia strana tornò a vibrare nell'aria. Dolce e tranquilla, facendo danzare le anime disperse nella foresta. I due ninja avevano cambiato rotta, adesso indecisi sul da farsi avevano prediletto il suono che li stava allontanando sempre più dalle due ragazze. Scovare chi fosse la musicista di quella strana musica sembrava fondamentale, che avessero riconosciuto che si potesse trattare di Chiaki? Era passato parecchio tempo dal suo abbandono del villaggio eppure c'era ancora qualcuno che si ricordava di lei? E se fosse stato qualche compagno d'accademia che aveva colto l'occasione? Insomma, chiunque si fosse messo sulle tracce della nukenin sembrava aver raggiunto il suo obiettivo.
Uno dei due ragazzi estrasse un kunai e pronto per scovare l'obiettivo si trovò meravigliato davanti a una scena alquanto bizzarra e divertente. Il piccolo furetto bianco lo guardava con la foglia della Hyuga nella zampetta e una piccola sciarpa intorno al collo. Il capo che indossava era di sua sorella come anche la foglia che muoveva ritmicamente tra le unghiette.

- Salve, che dite mi dona? - disse in una nota sarcastica Yang senza attendere una risposta - Adesso devo scappare però...ciao ciao.

La solita nuvoletta bianca fece intuire che l'animaletto aveva fatto ritorno alla propria casa, lasciando i due inseguitori con l'amaro in bocca.

Per il momento ho dato per scontato che riesco a far tacere Akane perché sono più forte ma già nel tuo post puoi anche liberarti :asd:
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 7/9/2014, 18:15     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
La ragazzina stava ancora fissando i due ninja che, improvvisamente, sembravano attratti da qualcosa allontanandosi da lei, quando qualcosa, o meglio qualcuno, sbucò dal cespuglio proprio davanti a lei. Era una kunoichi di qualche anno più grande di lei, con dei meravigliosi capelli blu che alla giovane Akane ricordarono quasi le lunghe distese di acqua che tanto sognava solcare, e gli occhi lattiginosi come il cielo che perennemente ricopre il suo villaggio. Due cose in netto contrasto nel suo cuore, la cosa che amava di più e la cosa che aveva iniziato ad odiare con tutta sé stessa. Fissò per un attimo la nuova arrivata anche se dall’espressione del suo viso non si sarebbe trovato niente: né sorpresa, né sgomento. Certo, forse li provava, ma non sapeva come esprimerli o, peggio, non le interessava essere capita, non più. Senza darle il tempo nemmeno di respirare, la giovane Chiaki la mise a tacere ponendo una sua delicata mano sulle labbra carnose della rossa e impedendole di fare qualsiasi movimento.


”Chi è questa giovane? Un nemico? Possibile che io mi sia già fatta fregare così in fretta?”



La giovane kunoichi rimase ferma e in silenzio, in attesa che la bellissima ragazza dai capelli color del mare, la lasciasse andare. Non aveva alcuna intenzione di urlare, nemmeno di scappare, non ne aveva alcun motivo! Non poteva fare nulla ora, se non attendere che Chiaki la lasciasse andare.


-GdrOff-

Beh mi pare ovvio che ci riesci XD Chiaki è molto più forte di Akane XD mi sembra scontato tranquilla XD

-GdrOn-
 
Top
view post Posted on 8/9/2014, 15:43     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Non sembrava spaventata la ragazzina dai riflessi rubini, ne sorpresa. Chiaki vide immediatamente la pochissima voglia di contrastarla e questo le fece tirare un sospiro di sollievo. Non voleva combattere con quella sconosciuta, chiunque lei fosse. Attivò velocemente il byakugan per vedere se il suo piano aveva funzionato adesso che il suono armonioso dello strumento aveva smesso di donare la sua musica soave. I due tizi si stavano allontanando, probabilmente presi dallo sconforto di quel pessimo bottino. Ormai poteva lasciare andare la sconosciuta. Quando i suoi occhi cristallini tornarono alla normalità le due si trovavano ancora li ai piedi dell'immenso albero. Gli occhi della nukenin finirono immediatamente sul coprifronte legato al braccio della tipa.

- Sei un ninja di Kiri? Che ci fai da queste parti? - chiese senza peli sulla lingua la dolce ragazza dalla chioma blu - Questa f-foresta sta diventando sempre più affollata...

Fece qualche minuto di pausa per studiare la reazione della tipa che aveva appena incontrato. I suoi tratti molto delicati e femminili erano un contrasto netto con quel viso di porcellana inespressivo. In fondo tutti sapevano che i kiriani avevano sempre qualcosa di strano ma Chiaki mai nella sua esistenza aveva avuto pregiudizi su qualcuno, tantomeno adesso che già conosceva un'altro membro di quello stesso villaggio. Se con Konoha non poteva più avere niente a che fare perché non potersi ambientare a quella vita da nukenin che la costringeva alla solitudine? Qualcuno di un altro posto poteva essere una scappatoia e anche se avesse saputo chi lei realmente fosse cosa poteva fare? La foresta era immensa. La paura era sempre intrisa in quella giovane ragazza sempre in fuga ma non per questo doveva vietarsi una vita serena.

- Ah scusa la maleducazione...piacere, il mio nome è Chiaki - disse la Hyuga con un sorriso timido.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 9/9/2014, 11:17     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
Attese con immense pazienza che la giovane ragazza dai capelli setosi si rassicurasse sul fatto che quel piccolo gruppo di ninja si fosse allontanato e, quando finalmente la lasciò libera, Akane iniziò a fissarla e scrutarla quasi come non la vedesse realmente ma sembrava quasi che il suo sguardo attraversasse la giovane Hyuga, non riuscendo a soffermarsi sulla sua figura. Soltanto quando nominò il suo villaggio la kunoichi abbasso lo sguardo fino al braccio. Strinse leggermente il pugno destro e rialzò subito lo sguardo tornando a scrutare Chiaki.


«Viaggio……»



Era davvero di poche parole e di certo non aveva alcuna intenzione di rivelare il motivo per cui era nei dintorni di Konoha; iniziò anche a cheidersi cosa poteva togliere a quella giovane donna, chissà se aveva dei soldi con lei, sarebbero potuti finire nel fondo per comprarsi tutte le cose di cui aveva bisogno. Sospirò appena quando lei si presentò e continuò a guardarla con quei suoi occhi vuoti e quella sua aria disincantata.


«Io sono Akane…Yuki….»



Ci provò anche questa volta. Aveva imparato che davanti al suo clan molti facevano un passo indietro, ma in fondo Chiaki non era di Kiri, forse non era a conoscenza dei numerosi clan che abitavano le fredde mura del suo villaggio.


«Tu invece? Sei di konoha? Mmm…o sei una giovane ragazza di Konoha che sta cercando di fuggire per un po’ dalle monotonie della vita oppure sei qualcuno che quei ninja non dovevano incontrare. Perché ti stavi nascondendo da loro?»



Non si era nemmeno posta il problema di come quella ragazza con i capelli di seta avrebbe potuto tradurre la sua domanda e forse, in fondo, non gliene importava nemmeno niente, però era davvero curiosa di sapere, inoltre, nonostante avesse percorso più e più volte l’armonioso corpo della Hyuga, non aveva notato nessun coprifronte sulla sua persona. Magari faceva come Shinta, non lo teneva in bella vista come faceva lei.


 
Top
view post Posted on 10/9/2014, 09:09     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


La prima risposta della ragazza le raggelò il sangue tanto fu sintetica. Per un momento pensò di aver detto qualcosa di sbagliato nel momento meno opportuno ma poi la conversazione riprese. Affidarsi a una completa sconosciuta era una mossa azzardata ma l'ingenuità della quindicenne era qualcosa che toccava apici estremi. Non aveva un coprifronte di Konoha e non c'era il rischio che la riportasse a casa, nemmeno le nuvole rosse contornavano i suoi abiti e poi era una ragazza più giovane di lei. Non le servivano altre prove per potersi fidare. Pronunciando il suo nome secondo la kunoichi aveva instaurato una sorta di legame. La Hyuga avvicinò la mano e gliela strinse, cercando un contatto con la fanciulla dalla chioma rossa.

- Akane Yuki...sei per caso una parente di Yumi Yuki? - chiese con curiosità l'evocatrice portandosi l'indice sul mento e spostando lo sguardo verso l'alto - Durante la guerra ce la siamo vista brutta per colpa di un certo Daimyo del Paese del Fiume. Sono s-sicura che anche tu avrai avuto esperienze simili, Watashi non ha risparmiato nessuno in fin dei conti.

L'espressione si fece più seria quasi buia a quel pensiero. Perché rimuginava ancora su quelle cose? Forse perché ne erano successe veramente tante per colpa di quel Dio malvagio che aveva in qualche modo inciso pesantemente sulla sua vita in modo negativo ma anche positivo per un certo verso. Bastava pensare a Fuyuki e al frutto del loro amore. Probabilmente in quel momento stava riposando o giocando con i suoi fratelli pelosi. Non c'era spazio per tristezza o rimpianti, doveva comunque sorridere per se stessa, per il prossimo e per le nuove fiamme che ancora dovevano accendersi. I suoi pensieri non avevano nulla a che fare con la tensione per quel cognome maledetto. Chiaki non conosceva le leggi del villaggio, sapeva a malapena dove fosse la sua ubicazione. Fu per quel motivo che sorvolò immediatamente sulla faccenda passando ad altro.

- Konoha dici? Io appartengo a questa f-foresta ormai, è questa la mia casa - sorrise spontaneamente anche se la risposta della nukenin aveva dell'assurdo - Non mi stavo proprio nascondendo, diciamo che per il momento è meglio che le nostre strade non s'incrocino. Sai non sono propensa alla violenza.

Una leggera brezza s'alzò e smosse i suoi lunghi capelli blu, portando via con il vento il suo dolce profumo.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 11/9/2014, 11:07     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
1passarono dei lunghi istanti di silenzio, nei quail Chiaki ancora stave riflettendo sulla possibilità di fidarsi o non di quella giovane kunoichi. In fondo era giovane e probabilmente molto più debole di lei, perché farsi tanti pensieri strani? Avrebbe potuto battere Akane alzando soltanto un dito. Alla fine ne convenne che non c’era nulla di cui preoccuparsi e si lasciò andare ad altre rivelazioni.
Per qaunto riguardava la giovane Yuki, per lei dare un nome non aveva alcuna importanza, la giovane donna che aveva davanti non aveva scalfito per nulla quel suo cuore congelato e quello era soltanto un incontro come un altro per la giovane.


«Yumi Yuki dici?»



Chiese, rimanendo ferma con l’aria che sembrava essere assente più che assorta. Quel nome…era sicura di averlo già sentito da qualche parte, forse nella sede del suo clan. Si, era stato proprio lì! Dopo aver imparato le tecniche del suo clan, era dovuta tornare per altre formalità e l’aveva vista aggirarsi. Il suo atteggiamento sembrava proprio come quello dei bambini che l’avevano aiutata: davvero fastidioso. Aveva anche sentito dire che, al contrario di molti altri del suo clan, lei era capace di forti emozioni e di forti passioni: sempre più fastidiosa. Sempre tutti fissati con queste emozioni, ormai le aveva sentito nominare così spesso che lei iniziava a non provare nemmeno più curiosità verso di esse, non era più curiosa di capirle o di provarle. Voleva soltanto andarsene da Kiri e lasciare gente fastidiosa come il suo Mitsukage e come Yumi Yuki che era fastidiosa ma, non per questo, la riteneva antipatica, anzi la cosa la lasciava totalmente indifferente proprio come la lasciava indifferente Chiaki. Nel suo cuore e nel suo animo non c’era posto per altri che per sé stessa e per la sua libertà.
Osservò poi la mano della giovane Hyuga e non sapeva bene cosa fare. Per caso voleva che la stringesse? Si fa così quando ci si presenta? Senza dare troppo peso a quel gesto allungo anche la sua, stringendola. Per Chiaki non sarebbe stato difficile sentire il freddo pungente che proveniva da lei ma non solo per la pelle che sembrava quasi un sottile strato di ghiaccio ma anche per quel freddo che proveniva dalla sua anima…sempre ammesso che ne avesse una.


«Beh, facciamo parte dello stesso clan…credo che sia un po’ come essere parenti ma non ho alcun legame con quella donna se è questo che intendi!»



Quella sua voce così pacata e atona era davvero inquietante con quel bel viso di porcellana che si ritrovava anche se pure i suoi occhi erano fermi, immobili e privi di qualsiasi luce che potesse renderla umana. Era forse una macchina da guerra? No, non ancora, ma lo sarebbe diventata se il villaggio non avesse smesso di darle “fastidio”. Quando uscì poi il discorso della guerra lei non potè fare altro che rimanere nuovamente ferma. Era stato terribile, era vero, e devastante…se solo le fosse importato qualcosa.


«La guerra ci ha liberato di molte persone stupide e inutili…peccato che ce ne abbia lasciate altre….»



Con il pensiero tornò a quel samurai di Konoha che le era rimasto impresso nella mente e che sapeva soltanto urlare e riempirsi la bocca di parole vanagloriose. Non lo sopportava, le dava fastidio ma non aveva potuto ucciderlo o si sarebbe ritrovata tutta l’alleanza addosso….e lei non aveva ancora la forza e la potenza di respingerli e difendere la sua libertà.


«Appartieni a questa foresta?»



La domanda la pose in maniera quasi trasognante mentre il suo libro di pirati, all’interno del suo borsello, vibrava quasi, come a volerle dire che anche lei apparteneva ad un posto e quello non era certo Kiri. Sognava di solcare i mari, di alzarsi la mattina e di sentire quel salmastro odore di acqua salata e poi mettersi in testa il suo tricorno e uscire per farsi vedere dalla sua ciurma. Già, era proprio quello il suo sogno.


«Io invece appartengo al mare!»



Quella sembrava la risposta di una bambina di prima elementare data la grande ingenuità di quelle parole. Solo nel mare palpitava il suo cuore e solo lì si sentiva davvero libera.


 
Top
view post Posted on 12/9/2014, 11:13     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Era Yume quella che riusciva ad avvertire i sentimenti delle persone, per Chiaki quel semplice gesto della mano bastò anche se riuscì ad avvertire quel brivido freddo che le percorse la schiena. Infondo era una Yuki e non era la prima volta che una del loro clan le desse quella strana sensazione. La kiriana aveva uno sguardo vuoto, quasi assente come se il suo corpo fosse li ma la sua mente no. Un tempo era anche lei così, non si era mai guardata allo specchio certamente ma quello sguardo era come se rispecchiasse la sua anima.
Solo ora le sembrava d'essere riuscita a trovare quel suo posto nel mondo. Una casa, una famiglia era tutto quello che aveva sempre voluto. Aveva sentito delle voci che a Kiri erano tutti di ghiaccio, che esisteva solo il villaggio e anche i compagni erano un futile mezzo da utilizzare pur di raggiungere il proprio scopo. Chissà se era realmente così o la cattiveria delle persone era arrivata fino a quel punto. Chiaki ascoltò attentamente ogni parola della sua nuova amica, almeno lei era convinta di questo. All'apparenza poteva sembrare distratta dato che i suoi occhi finivano spesso verso le profondità della foresta come se stesse studiando qualcosa ma la rossa non poteva sapere cosa.

- Spero che il tuo clan non sia come il mio, pieno di leggi e contro leggi. Non sono nata nella residenza ma purtroppo per quel breve tempo dell'apprendimento ho visto parecchie cose spiacevoli. Differenze di caste solo d-dovute alla nascita, era come se qualcuno avesse già deciso per te prima che venissi al mondo. Mi chiedo ancora dove sia quella libertà che professano tutti quando il tuo d-destino è già scritto nel sangue - fece un lungo sospiro pensieroso la bella Hyuga, non riuscendo a evitare il suo balbettio.

*Mirai non mi sono dimenticata...ho ancora quella promessa a cui devo fare fede. Mi dispiace solo d'essere impossibilitata con questa mia nuova nomina e magari nemmeno tu vorrai più vedermi*

Cercò d'evitare quel discorso con la kunoichi più piccola, avrebbe dovuto dare troppe risposte a cose che nemmeno lei sapeva. Tornò a sorridere dopotutto. Perché aveva fatto una domanda così sciocca? Nemmeno lei conosceva tutti i membri della casata, anzi aveva modo d'incontrarne veramente pochi nonostante le dimensioni esigue nel villaggio. Quello che disse successivamente però colpì la nukenin nel profondo. Come poteva una ragazza così incantevole pensarla in quella maniera fredda e distaccata? Ci mise un po' per comprendere il reale significato di quello che lei avesse appena pronunciato.

- Come fai ad affermare se qualcuno è stupido e inutile? - chiese pacatamente l'evocatrice - In fin dei conti ognuno si mostra come si vuole mostrare nei confronti dell'altro, avrei potuto ingannarti o chi ti dice che non lo stia facendo? Credo che ognuno di noi sia come un filo in questo mondo, un filo che va a comporre una grande ed immensa tela piena di colori. Ci potranno essere fili più s-spessi e fili minori ma ognuno di loro andrà a creare quella favolosa tela. Una tela che in assenza di quel fili minori diventerà incompleta, piena di buchi e perderà il suo f-fascino iniziale. Ognuno di noi farà parte di quella tela che lo vogliamo o no. Screditando gli altri screditerai anche te stessa.

Rimase ferma su quel discorso. In fin dei conti non era sbagliato quello che stava dicendo e faceva intendere come il suo punto di vista fosse così diverso da quello della ninja dagli occhi smeraldini. Si lasciò cullare dalla leggera brezza che filtrava dai rami, forse avrebbe dovuto mostrarle qualcosa. Aprire una breccia in quel cuore così chiuso in se stesso ma ancora doveva sapere, doveva conoscere chi aveva davanti. Le interessava capire le persone nonostante fosse sempre stata negata sin dall'accademia. C'erano tante cose di cui parlare e gli argomenti cambiavano di minuto in minuto sotto lo sguardo compiaciuto della quindicenne. Annuì alla domanda della sua interlocutrice e quando questa affermò qual'era il suo luogo d'appartenenza non poté che regalarle nuovamente un ampio sorriso.

- Si conosco questi boschi come le mie tasche ormai - disse lasciandosi andare alla parte sognante di lei - Invece sai...non ho mai visto il mare. Ne ho solo sentito l'odore una volta. Ti piacerebbe parlarmi delle sensazioni che ti crea?

Chiuse gli occhi in attesa che Akane la rendesse partecipe dei suoi desideri. Non aveva mai solcato i mari e chissà forse un giorno ci sarebbe stata una missione li proprio per lei. Non la reputava infantile, in fin dei conti sono sempre i sogni a dare forma al mondo.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 12/9/2014, 19:51     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
Peccato che quello che aveva sempre desiderato la Hyuga non fosse lo stesso che sognava la Yuki. Per lei il concetto di famiglia, di casa erano anormali o comunque cose di cui non aveva bisogno, cose che sapeva non l’avrebbero mai tenuta legata. Quella che per Chiaki era un magnifico sogno per lei era soltanto una prigione. Chissà se magari il suo modo di vedere le cosa sarebbe cambiato se il suo cuore fosse caduto in preda di quella febbre spietata che è l’amore? Eppure, a volte, era facile pensare che una come lei non era in grado di amare, forse le mancava proprio il concetto delle cose e non era una cosa strana dato il modo in cui era cresciuta. Non sempre erano i villaggi o le persone che trovavi per strada a plasmarti, a volte i danni più grandi li faceva proprio la famiglia di appartenenza, proprio come la nukenin sapeva.


«Il mio clan dici?»



Dalle sue labbra fuggì un verso che poteva quasi essere simile ad una risatina sommessa, cosa veramente strana ed evento più unico che raro. Da quando era nata probabilmente non aveva mai riso.


«Il mio clan è formato da un branco di illusi che hanno dimenticato il loro orgoglio in mezzo alla neve!»



Se quello di prima poteva anche assomigliare vagamente ad un sorrisino, il suo tono e la sua espressione non erano minimamente cambiati diventando quasi monotoni, Lei però non sapeva fare altro che quella faccia, era la sua, o no?


«Il destino scritto nel sangue? Cosa stai blaterando? Nessuno ha un destino a cui è affidato, la vita ce la creiamo noi e ce la plasmiamo come vogliamo, è questa la vera forza che una persona deve avere: inseguire i propri sogni ovunque questi li possano condurre…..»



E i suoi la conducevano lontano da Kiri, lontano da Konoha, lontano da qualsiasi villaggio che incatenava i propri shinobi nel sistema, lei sognava di essere libera di solcare i mari insieme alla sua ciurma di pirati.
Stupido e inutile…davvero Chiak aveva intenzione di andare a tastare quell’argomento?


«Beh, chiunque non sia in grado di difendere le cose che ritiene importanti è inutile! Soprattutto quando non ci provano…..»



Già, e in mezzo a quella guerra del Dio ne aveva vista di gente che era morta perché aveva tradito l’alleanza, non che a lei importasse qualcosa di quella grande organizzazione che si era andata a creare, però era tutta gente che proclamava di volersi battere per le proprie terre. Quelle, ai suoi occhi meritavano di morire solo per aver negato con le loro azioni tutto ciò in cui dicevano di credere.
Ad ogni modo decise di lasciare in sospeso quel tipo di discussione, non ritenendola particolarmente importante, tanto la gente continuava a credere quello che voleva anche se glielo spiegavi e, inoltre, non aveva voglia di dare così tanta confidenza ad una perfetta estranea.
Lasciò correre anche perché poi le aveva chiesto di parlarle del mare…e allora non c’erano discorsi che tenevano a riguardo. Finalmente, nei suoi occhi fino a quel momento inespressivi, sembrò muoversi qualcosa. Voce ed espressioni restarono immutabili, soltanto una lucina dietro alle sue iridi verdi facevano capire che dentro di lei si era acceso qualcosa, quasi come se solo quella parolina fosse in grado di far azionari i motori del suo cuore.


«Il mare non lo si può descrivere, bisogna vederlo! È meraviglioso, e cambia, cambia a seconda del tempo. Il vento ne accarezza la superficie increspandola e il temporale fa aumentare quelle onde sconvolgendolo tutto. Il suo odore salmastro di salsedine però è qualcosa di meraviglioso, quello per me è il profumo della libertà. Sai, abitando a Kiri mi è capitato varie volte di attraversare un pezzo del mare per arrivare su queste terre e ogni volta mi godo il tragitto come se ci fossimo soltanto io e il mare!»



Finalmente era riuscita a riportare a qualcuno le descrizioni che il suo libro dava del mare…e lei ne era pienamente d’accordo. Non c’era niente di più meraviglioso e poi l’acqua era da sempre stata vita, senza di lei nessuna creatura poteva sopravvivere.


 
Top
view post Posted on 25/9/2014, 09:30     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Era strano vedere quanto potessero essere oscuri i pensieri di quella giovane kunoichi. Chiaki non mise più bocca sui suoi pensieri non dopo che aveva visto le reazioni della kiriana. In fondo continuava a ripetersi che lei non sapeva nulla, che non poteva esprimersi sulle vite altrui, eppure non riusciva a lasciar andare via quella ragazzina. Qualcosa le univa ma esprimere quei pensieri ad alta voce non avrebbe fatto altro che deriderla. Il mondo sapeva essere veramente terribile con le creature più deboli, spingendole a diventare più forti, a combattere per la sopravvivenza e a farsi del male a vicenda. Il cielo limpido sopra le loro teste sembrava essersi oscurato solo ascoltando i loro discorsi. A volte c'era qualcosa che le persone non potevano capire. Anche lei credeva nei sogni, erano proprio quelli che differenziavano la terra che li aveva ospitati.
A volte però c'erano delle condizioni superiori che riuscivano a tapparti le ali, a chiuderti in una gabbia di un materiale indistruttibile aspettando solo che qualcuno venisse li per liberarti. Non passava mai nessuno ma quando quel qualcuno arrivava a volte s'accorgeva che la chiave non era quella giusta, non era lui quella persona che ti avrebbe liberato. Amare il proprio villaggio ma tradirlo per rimanere accanto alla persona che ti aveva ceduto il suo cuore. Non era stata una decisione facile, forse nessuno l'avrebbe capita ma la sua anima non aveva dovuto rifletterci troppo perché già dentro di se sapeva qual'era il suo posto. Quella era la sua libertà. Il simbolo sulla pancia risplendeva ma le vesti lo nascondevano, forte nel suo significato. Forse quella giovane poteva essere una guerriera della libertà, forse un giorno anche lei avrebbe portato lo stendardo bianco per liberarsi dalle catene che la tenevano rilegata dal suo desiderio più grande. E qualcosa diceva a Chiaki che quel giorno non era poi così lontano.

- Sono felice che credi in qualcosa di così sacro come i sogni - disse accarezzandole la testa in maniera affettuosa, nonostante avesse risposto in maniera così fredda alle sue affermazioni - Non tutti riescono a guardare oltre la rete che impone il sistema in cui viviamo.

Le sorrise dolcemente. La nukenin sapeva bene cosa fosse importante per lei e avrebbe fatto di tutto perché quella piccola creatura crescesse serena e spensierata con i genitori ancora accanto a lei. Avrebbe dovuto pensare a una cura per il suo amato in quel momento invece di perdersi in chiacchiere ma non aveva voglia di lasciare li qualcosa di così prezioso. Aveva le idee chiare nonostante la sua età.
Qualche anno prima la Hyuga non sarebbe stata così sicura di se stessa, erano state le vicende che avevano macchiato la sua vita a farla diventare quella che era ora. Si lasciò trascinare dalle parole della rossa che non riuscì a trattenere il suo entusiasmo nel parlare di un argomento che la rappresentava così tanto. Non c'era qualcosa di diverso nella sua voce ma piuttosto era la rapidità con cui si accingeva a spiegare quella cosa sacra che poteva essere il mare. Chiaki s'immaginò la scena, aveva letto su qualche libro di quell'immensa distesa d'acqua ma cavalcare le onde cosa poteva realmente significare? Non riuscì a trattenere una piccola risata quando le si parò davanti l'immagine di lei che solcava una grande lontra. Schernire la genin era l'ultimo dei suoi pensieri, infatti cercò immediatamente di giustificarsi con qualche scusa.

- Scusa per la mia maleducazione ma il tuo entusiasmo mi ha coinvolto - riprese in discorso specchiandosi di nuovo in quelle iridi smeraldine che contrastavano nettamente con la figura fredda della ninja - Quindi è questo il tuo sogno...

Era una risposta azzardata ma le parole di lei avevano un qualcosa che facevano apparire la sua deduzione così veritiera. Per quanto potesse essere difficile Akane era una ragazza veramente interessante.

Un esame è andato :sese: Riprendiamo veloci yeah!
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 29/9/2014, 13:18     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
Akane non avrebbe mai avuto la sensibilità di poter anche solo immaginare quali potessero essere i pensieri della sua giovane interlocutrice ma, la cosa più tremenda, era che non gli fregava niente. Per lei il cielo era sempre limpido, anche troppo, lei amava le nuvole che nascondevano il sole, che riflettevano le proprie ombre ricordando agli umani che erano abbandonati, lasciati soli su quella terra a marcire alla ricerca di una strada verso la loro felicità. La rossa era chiusa a qualsiasi richiamo di aiuto, su tutta quella terra esisteva soltanto una persona in grado di raggiungere il suo cuore di ghiaccio ma adesso non era lì, adesso era lontana a fare chissà cosa e in compagnia di chissà chi.
Lei era alla ricerca della libertà, non era sicura che potesse anche renderla felice ma, sicuramente, si sarebbe ritenuta pienamente soddisfatta, l’importante era liberarsi di quelle tremende catene di ghiaccio che la tenevano legata a quelle terre di nessuno e piene di quel dolore che non era in grado di comprendere e di capire.
Poi arrivo un contatto a cui non era pronta, che non si sarebbe mai aspettata. La mano di Chiaki si calò lentamente su di lei accarezzandole la zazzera rossa che le spuntava sulla testa. Drizzò le spalle quasi come se le avesse fatto male. Le dava fastidio, non si sentiva inquieta sotto quella mano, anzi la tranquillità regnava sovrana ma le dava fastidio, lei odiava essere toccata da chiunque e in qualsiasi maniera. Alzò i suoi occhi smeraldini sulla giovane donna rimanendo ferma e impassibile.


«Non riesce a guardare oltre soltanto la gente che è comoda, che non ha alcun motivo per guardare altrove! E tu invece? Da cosa scappi?»



Già, ma alla fine chi poteva davvero corrispondere a quella descrizione? Chiunque era alla ricerca di qualcosa che non sarebbe mai riuscito a trovare nel posto in cui si trovava…o forse si? La domanda fu posa con innata sicurezza, ognuno aveva i propri scheletri nell’armadio e lei era curiosa di sapere quali fossero quelli di quella giovane che stava davanti a lei con quel sorriso stampato in faccia. Per fortuna non era un semplice sorriso di convenienza anzi, sembrava quasi sincera ma questo non bastava a penetrare la neve che ricopriva l’anima di Akane, questo non bastava per farle capire che al mondo non c’erano solo persone cattive, non bastava a toglierle di mente quel pensiero fasullo che lei e Shinta sarebbero sempre stati insieme contro il mondo. No, non bastava!


«Maleducazione?»



Per un attimo rimase ferma, quasi a voler riflettere attentamente sul significato di quella piccolo e semplice parola. Non che non ne conoscesse il senso ma voleva davvero capire in che punto era stata maleducata. Lei era abituata a ben altra mancanza di rispetto e di sicuro quello non l’aveva nemmeno notato e per lei non c’era nemmeno stato.
Di nuovo tornò a pensare al suo sogno. Quella ragazza sembrava così interessata a lei da farla sentire un attimo a disagio. Che cosa si doveva fare in quei casi con le persone? Doveva forse cercare di fare qualche domanda anche lei? Magari in maniera meno sgarbata di com’era risultata fino a quel momento?


”Prova a sorridere magari!”



Sulle labbra affiorò l’ombra di una smorfia che risultava essere ben lontana dall’essere un sorriso, quindi, alla fine, ci rinunciò.


«E tu invece? Qual è il tuo sogno?»



Chiese alla fine, trovandosi però a pensare che non gliene poteva fregare niente e che quella ragazza davanti a lei continuava a non avere alcun valore per lei.



-GdrOff-

Lo sai che se Akane diventa una firmataria delle salamandre saremo nemiche? XD ahahahh

-GdrOn-
 
Top
view post Posted on 30/9/2014, 16:20     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Nonostante la giovane età quella ragazza sapeva bene dove mirare in fatto d'argomenti. Chiaki distese i muscoli del viso in quella brevissima espressione stupita per poi tornare a sorridere dolcemente. Poteva parlare seriamente di lei o avrebbe dovuto comunque prestare attenzione? Combattuta dal suo carattere e dagli insegnamenti del suo uomo, bloccata in una guerra infinta tra testa e cuore.

- Più che scappare diciamo che come te anche io sto inseguendo i miei sogni. Forse alcuni sono persino riuscita a realizzarli, ma le persone non smettono mai di d-desiderare una volta che iniziano a farlo - disse in maniera del tutto astratta la kunoichi dalla chioma blu - Forse l'eredità più grande che mi hanno trasmesso è un sogno di libertà assoluto. Vedere per la prima volta ogni b-barriera, ogni controversia tra villaggi essere abbattuta per arrivare a qualcosa di più puro e utopistico. Credo ancora in questo pensiero ma per realizzarlo occorrerà la consapevolezza di molti esseri umani, occorrerà una forza s-spirituale e non fisica. Non so se riesci a comprendermi, probabilmente crederai che sia un'idea sciocca. In molti lo fanno, ma credo che lo facciano perché hanno paura del dopo, dei cambiamenti, di quello che non conoscono.

Chissà se era riuscita a rendere esplicitamente cosa il suo spirito le suggeriva. Furikami era un ideale, un modo d'essere in cui l'unico padrone che dominava era la libertà della persona nelle sue scelte. C'aveva messo parecchio tempo a comprendere il significato di quell'organizzazione e capiva il perché Hyou non la reputasse ancora pronta. Intraprendere un simile cammino poteva significare pace, ma poteva anche essere motivo di guerre, soprattutto se la propria libertà oltrepassava i confini imposti dai vari regimi. Alla domanda della kiriana Chiaki abbandonò quel mondo tetro e fatto di pensieri un po' troppo filosofici. Complessarsi e perdersi in se stessa era il suo tipico atteggiamento da ragazza sbadata, ma questo era un comportamento che avrebbe potuto mantenere solo con Fuyuki, lui che la conosceva in ogni minimo dettaglio e che non badava a queste sfaccettature del suo modo d'essere.

- Si, maleducazione per aver riso d'un argomento per te importante, non avrei dovuto - rispose discolpandosi da quella buffa domanda fatta dalla più piccola.

L'espressione pensierosa dell'altra la mise in allerta. Che fosse stata troppo invadente con le sue domande? Forse non doveva intromettersi troppo nella vita di Akane, lei che in fin dei conti appariva solo come una sconosciuta in un bosco. Si grattò la testa la nukenin, quasi imbarazzata per il suo comportamento troppo curioso; un vizio che non si era mai riuscita a togliere da quando era bambina.

- Hai una famiglia o qualcuno a cui vuoi r-realmente bene come se facesse parte di questa? - la interrogò l'evocatrice in maniera confidenziale - La mia per me è come il tuo mare, un insieme di sensazioni indescrivibili che solo a viverle per un breve istante sulla propria pelle ti lasciano appagata.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 1/10/2014, 11:10     +1   -1
Avatar

♥ Non piangere Nishimiya sai poco fa ti ho parlato in un sogno, mi sembrava di aver rinunciato a molte cose, ma non è così. Ho sempre pensato come te Nishimiya...♥

Group:
Member
Posts:
12,358
Location:
Gallifrey ♥ Doctor's T.A.R.D.I.S.

Status:



La melodia della libertà
Ascoltò attentamente la risposta che stava attendendo e le sue parole colpirono nel segno. Il suo sogno era la libertà, proprio come quello che inseguiva Akane, quale importava il risultato? Però stavano combattendo per la stessa cosa, la stessa cosa che avrebbe reso felici entrambi. Improvvisamente si sentì un po’ più vicina a lei, capendo perché combatteva con foga e solo quando arrivò a parlare della forza spirituale la rossa tornò dell’idea che non erano sullo stesso filo d’onda.


«Spirituale? Se io sono più forte di te e in grado di spezzarti il collo la spiritualità dove la mettiamo?»



Di nuovo quelle parole da guerriero vissuto e quella voce atona, tutto in così netto contrasto con il suo aspetto, avrebbe fatto di nuovo accapponare la pelle alla giovane dai capelli blu che invece ancora pensava ai fiorellini e al calore del sole sulla pelle. Erano troppo agli apici le due per trovare un punto d’incontro. Una stava in paradiso, l’altra all’inferno e ci sarebbe rimasta, creandosi una casa fra le fiamme.
Lei voleva essere libera e non avrebbe permesso a nessuno di mettersi fra lei e il suo sogno.


«Del tuo spirito puoi fare quello che vuoi, io voglio la forza e la potenza per diventare libera e rimanere tale. Ucciderò chiunque si metterà sulla strada fra me e il mio sogno, chiunque esso sia!»



Per una volta il suo sguardo era limpido come l’acqua: avrebbe ucciso anche la stessa Chiaki se un giorno avrebbe osato mettersi sul suo cammino. Lei non aveva legami e, improvvisamente, iniziò a rendersi conto che per qualcuno che aspirava alla libertà come lei era meglio non averne.
Le acque si calmarono soltanto quando la giovane smorzò un po’ i toni chiarificando il motivo delle sue scuse ma quelle parole, che Akane trovò inutili, le scivolarono addosso come l’acqua della pioggia che cade dal cielo per baciare quel terreno distrutto dall’ego dell’uomo. Non avevano senso e lei non aveva voglia di mostrarsi a tutti i costi accondiscendente.
Quando poi parlo della famiglia lei si sentì in qualche modo…terribilmente irritata.


«Io non ho una famiglia, la mia è morta, l’ho uccisa io!»



Dal suo sguardo era chiaro che l’avrebbe rifatto se le fosse ricapitata l’occasione, forse si sarebbe fatta qualche scrupolo in più nel togliere la vita alla sorella ma alla fine l’avrebbe fatto e si sarebbe fatta un bagno nel sangue di tutti loro, di nuovo, come quella notte di tanti anni fa.


 
Top
view post Posted on 1/10/2014, 13:35     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Se per un breve istante le era parso che una parte della loro anima fosse entrata in contatto, improvvisamente capì che si sbagliava. Forse le sue parole erano state traviate, rimaneva il fatto che la reazione della più piccola la lasciò di stucco. Per quanto il suo mondo fosse di grandi vedute sentire un discorso del genere uscire da un corpo così delicato e dalle fattezze molto femminili, le sembrava qualcosa d'eccessivamente strano come poteva esserlo un flauto che evocava melodie fastidiose per l'udito dell'uomo.

- La forza spirituale è qualcosa che coinvolge tutti noi, è un potere che trascina le masse. Se tu mi spezzassi il collo qui e adesso cosa concluderesti? U-uccideresti una vita ma non l'ideale che porto con me, che mi hanno tramandato e che probabilmente io stessa ho lasciato ad altri. Se io morissi ma il mio sogno venisse realizzato starei comunque bene con me stessa. Potrei morire con la gioia che le g-generazioni future non debbano combattere le stesse calunnie che ho visto con i miei occhi - disse la giovane kunoichi con pacatezza.

Non poteva imporre le sue idee, ma solo farle capire cosa intendeva realmente con il suo modo di porsi. Rimaneva il fatto che non aveva paura della kiriana, per quanto il suo atteggiamento trasudasse solo impassibilità e le sue parole fossero più taglienti di rasoi. Ormai non c'era più bisogno che lei la capisse, i loro obiettivi erano così diversi e lontani. Facevano parte dello stesso mondo ma quello che li aveva circondati fino a quel momento era totalmente opposto. Non avrebbe potuto interagire più di così con quella fanciulla. La sua aura rimaneva splendente ma inavvicinabile. Anche il solo contatto con lei, le aveva portato alla luce un'angoscia immensa. Se solo Yume avesse potuto venirle in soccorso, se solo non fosse costretta a mascherare la sua doppia identità.

- Io non bloccherò le tue scelte, come potrei d'altronde? Ognuno è libero di percorrere la propria strada. Sappi solo che questo tuo sogno ti porterà alla d-dannazione. Il bivio non è troppo lontano... - rispose iniziando a tenere un comportamento nuovamente più distaccato.

Aveva fatto bene a non rivelare quella parte che tanto teneva nascosta. Aveva fatto bene Fuyuki ad istruirla. Le parole della fanciulla suonavano così prive di senso alle sue orecchie. I suoi obiettivi di potere e supremazia erano troppo lontani dalla pace e libertà che intendeva lei. Combattere sotto lo stesso stendardo ma con ideologie così lontane, che cosa assurda adesso che ci rifletteva bene. Hyou le aveva fatto credere tante cose, oppure semplicemente lei non aveva incontrato la gente giusta. Sospirò amareggiata, mentre un odore sospetto le arrivò alle narici. Era tempo di abbandonare quella conversazione, soprattutto dopo aver udito quell'ultima frase.

- Non credo che servano altre parole allora...non riuscirai a capire il mio sogno, almeno per il momento - bisbigliò la nukenin.

Allora era come tutti avevano sempre detto. Kiri, la città sanguinaria che sorgeva nella nebbia. Akane sarebbe stata solo un altro tassello da aggiungere ai racconti delle persone annoiate. Se per un istante aveva pensato di condurla all'eremo, quell'idea si spense immediatamente. Compose i sigilli talmente velocemente che non ebbe modo d'aggiungere altro verso la sua ospite, che già era caduta addormentata. La guardò per un lungo istante, era così innocua mentre dormiva. Forse un giorno si sarebbero rincontrate, ma per il momento era meglio fare ritorno a casa. Amane la aspettava e la sua presenza in quel bosco era stata anche fin troppo inutile. Si morse il dito e dalla solita nuvoletta bianca uscì uno dei suoi fratelli. Era bello rivedere qualcuno che si amava dopo tutti quei discorsi.

- C'è qualche altra mansione per me? - chiese Yang con il suo tono beffardo.

- No, adesso possiamo tornare a casa - rispose tranquillamente la chunin, levandosi un fiore dai lunghi capelli blu e posizionandolo sulle ciocche rosse della kunoichi a terra.

- E lei viene con noi? Cosa le è successo? - chiese curioso la piccola palla di pelo bianca.

- No, ma sono sicura che presto le nostre strade s'incroceranno di nuovo. Lasciamola riposare... - disse dolcemente l'evocatrice dalla lunga chioma blu come la notte.

Penso che diventeremo più nemiche per questa ruolata che per le salamandre. Tra l'altro loro non è che odiano Chiaki, diciamo che vogliono scuoiare vivo Fuyuki e se possono farlo tramite lei ben venga. Anche perché la ruolata per entrare in Furikami l'ho fatta all'eremo delle salamandre. Comunque il mio PG se ne va, l'ultima cosa l'ha lasciata molto sconvolta.
 
Web Contacts  Top
15 replies since 5/9/2014, 13:11   300 views
  Share