| Oggi è tornata, l'ispirazione è venuta a trovarmi dopo che mi ha lasciata a piedi per un anno è un racconto breve, ma parola dopo parola mi ha rapita sempre di più.
"Tu vuoi un amore che ti consumi. Vuoi passione. Avventura. E anche un po’ di pericolo…” *
Quelle parole mi entrarono dentro, sfiorarono l’anima e colpirono dritto il cuore. In quel periodo ero una ragazzina confusa, un po’ folle, ferita perché vivevo un amore impossibile, un amore che mi soffocava e non aveva alcuna speranza. Ero costretta a vivere una relazione che non avevo cercato ma che mi era stata imposta, sentivo il desiderio di scappare, andare lontano per evadere dalla realtà, anche per pochi istanti. Perché è Lui quello giusto, il fratello ribelle, quello che ti fa venire i brividi con un solo sguardo, il ragazzo che fa sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato. Il ragazzo che si innamora della fidanzata del fratello perché quando una cosa è proibita è ancora più bella, eccitante. Ed era questo quello che volevo, volevo sentirmi libera, vivere quell’amore che ho sempre sognato con il ragazzo che amavo da tempo. Un’occasione per essere felice, amare ed essere amata, vivere con la persona che desidero e non con quella che GLI ALTRI ritengono giusta per me. Ecco perché abbiamo iniziato a frequentarci di nascosto, ad amarci lontani dagli occhi di tutti, a stringerci quando pensavamo che per non non ci fosse alcuna speranza. Ma non era questo quello che sognavo, io volevo vivere il mio amore liberamente, senza dovermi nascondere o vergognarmi di essermi innamorata, per questo ho messo la parola fine a quella relazione che sapeva di falso, che mi lasciava l’amaro in bocca ogni volta, perché non è bello passare del tempo in compagnia di quello che dovrebbe essere il mio ragazzo e intanto pensare a suo fratello, al momento in cui l’avrei rivisto, stretto e baciato, sussurrandogli che amo solo lui. Per questo ho messo fine a tutto, ho raccontato la verità, l’ho ferito e ho ferito i miei genitori. Ma cosa ci posso fare se mi sono innamorata? Molto probabilmente questa relazione è sbagliata è malata, quasi tossica, ci facciamo del male, ma alla fine torniamo sempre insieme perché non può esistere l’uno senza l’altra, ci miglioriamo a vicenda perché insieme siamo cresciuti, siamo cambiati e senza di lui non sarei la donna che sono adesso. A volte possiamo restare giorni interi senza sentirci o vederci, ma dentro di noi sappiamo che l’amore che proviamo è forte e che non morirà mai. È vero non c’è dialogo, oppure parliamo talmente poco da ridurre le nostre conversazioni a sciocchi convenevoli, da sembrare a nostra volta sciocchi e banali. Perché noi siamo così: diversi, folli, permalosi, arroganti, divertenti, teneri, protettivi, innamorati. A cosa servono le parole quando si hanno due occhi tanto belli, profondi come il mare? Talmente belli da volerci naufragare quando ti capita di guardarli. A cosa servono le parole se quando mi abbracci sento di non voler essere da nessun’altra parte? Le tue braccia sono la mia casa. I tuoi occhi sono la mia luce. Le tue labbra sono il mio ossigeno. A cosa servono le parole quando mi basta viverti per poter vivere?
*Dalla puntata 3×22 “The Vampire Diaries”
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