Missione speciale in solitaria, Ruolata libera per Karen91, .Melo e Memphos

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/10/2014, 09:11     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


*Se parli di dannazione mi ci hanno buttato dentro già da un pezzo, a questo punto non mi importa più di niente, voglio solo essere lasciata in pace!*

Stava ancora ripensando a quelle parole mentre tra le mani stringeva un vecchio libro dalla copertina ammuffita. Quella strana ragazzina dalla chioma rossa le era rimasta impressa; così giovane e le sue morbide labbra sputavano già veleno. Forse quello che le era mancato era una guida, qualcuno di importante in un mondo che ormai vedeva marcio, insieme a tutti i sui frutti. Se ne era andata facendola addormentare sul verde prato ma la sua figura ancora non era stata cancellata dalla sua mente. Sicura e autoritaria, le ricordava un po' Ashi per i suoi modi di fare ma la dura scorza che nascondeva il suo cuore era fredda quanto il potere che aveva ereditato geneticamente. Poteva essere un inizio, forse Furikami non pretendeva nulla da Chiaki Hyuga ma credeva che poteva aiutare con l'accrescimento dell'organizzazione. Nei suoi ideali si rispecchiava, anche alcuni discorsi della giovane Yuki non erano totalmente sbagliati ma il colore predominante era il nero, probabilmente gli occhi della kiriana vedevano solo quello. Non si sentiva pronta nemmeno lei per simili responsabilità, non dopo che aveva avuto paura, terrore di affrontare un simile discorso.
Uccidere la propria genitrice, la figura con la quale si viene in contatto dal primo battito del proprio cuore. Come si poteva arrivare a un simile scempio? Quella ragazza le poteva insegnare più cose di quelle che credeva, poteva condurla sulla strada degli errori che non avrebbe mai dovuto fare. Amane era la sua gioia, il regalo più bello che il suo uomo le potesse dare. Le prime sensazioni di timore, di non riuscire nell'impresa di crescere una bambina così piccola vennero immediatamente annientate quando i loro occhi si incrociarono per la prima volta; già sapeva che si appartenevano. Senza accorgersene era arrivata a tambureggiare con le dita lungo l'asse di legno del letto, i pensieri attorcigliati e contorti erano all'ordine del giorno e spesso non si rendeva conto di quello che stesse facendo. Quel libro trovato all'interno della camera del suo amato era veramente pessimo, una storia scontata e alquanto noiosa che le facevano continuamente ricominciare la stessa pagina. Cambiò posizione continuando a fissare il manufatto e facendo scricchiolare il letto inconsapevolmente.
Non ce la poteva fare, era da troppo tempo che stava rinchiusa in quel buco a fare cosa esattamente? Non lo sapeva nemmeno lei con esattezza. Fuyuki se ne stava intento a leggere qualcosa, in fin dei conti era sempre lui che si era occupato della parte burocratica, anzi sicuramente aveva più esperienza di lei in quel campo. Le pulizie della stanza le aveva fatte appena due giorni prima e il suo uomo le aveva persino vietato di compierle tutti i giorni. Forse era un po' in ansia per quel ruolo che non si sentiva di portare o per il fatto che non avesse ancora dovuto incontrare nessun altro membro con quelle vesti. Se solo K avesse fatto caso a lei, beh sicuramente non l'avrebbe passata liscia. Cambiò nuovamente posizione rimettendosi a sedere appoggiata al muro. Il giaciglio continuò il suo concerto, eppure sembrava che solo una persona li dentro avesse la consapevolezza di quello che stava succedendo.
Il colmo arrivò quando la Hyuga iniziò a sfogliare le pagine del libro, ormai aveva rinunciato a capire e preferiva godersi quei disegni fatti a inchiostro, facendo fin troppo baccano per un silenzio così innaturale. E se avesse evocato Yin e Yang così che la aggiornassero sullo stato della sua bambina e di Aiko? E se avesse continuato a studiare per riuscire nella sua impresa di guarire Fuyuki? No, non aveva tutta l'attrezzatura li. E se l'avesse fatta recuperare da qualcuno? L'indecisione era qualcosa che la nukenin odiava ma con la quale ogni volta era costretta a scontrarsi.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 9/10/2014, 11:10     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


La vita non era delle migliori, chiusi in quel buco scavato nel labirinto del covo di Alba. Certo, da quando era Chiaki a occuparsi delle pulizie la camera dello shinobi era diventata decisamente meno disastrosa, eppure lo sporco e la noia erano intrinseche in quelle mura, quasi come se queste fossero state erette usando quelle sensazioni piuttosto che la pietra. Per questo motivo i due amanti cercavano di passare meno tempo possibile lì dentro, ma a volte rientrare al covo era necessario; come in quel caso, dato che Fuyuki si era visto costretto a compilare un resoconto degli esiti e degli introiti che le ultime missioni svolte dal team di Hyuga avevano fruttato. Non era un compito piacevole e lui stesso ne avrebbe volentieri fatto a meno, optando per passare un po' di tempo con la sua amata, se non fosse stato necessario. Non lo faceva di certo per Akatsuki, questo era ovvio, ma per monitorare in maniera efficiente la mole di lavoro effettuato e i guadagni che questa aveva portato e, soprattutto, per tracciare i profili dei ninja e delle personalità che avevano incontrato lungo il loro cammino; nessuno poteva esserne certo, ma forse qualcuno di loro avrebbe potuto rivelarsi utile in un futuro non troppo lontano. Per cosa? A nessuno era dato saperlo, se non a lui e a coloro ai quali aveva confidato il suo segreto più tagliente.
Tuttavia, nonostante cercasse di concentrarsi in ogni modo, non ci riusciva. La fanciulla dalla splendida chioma blu se ne stava comodamente sdraiata sul loro comodo giaciglio, tamburellando nervosamente le dita lungo l'asse di legno che lo sosteneva. In un primo momento riuscì a ignorare quel rumore, forse innocuo per chiunque, ma con il passare dei secondi quel ritmo anomalo fu in grado di insinuarsi nelle sue orecchie. Non ci avrebbe nemmeno fatto caso, se solo non fosse stato così impegnato e bisognoso di trovare la giusta lucidità per affrontare quel compito noioso, ma nelle sue condizioni quel suono, unito al frusciare continuo delle pagine e al fastidioso scricchiolare del letto, poteva rivelarsi decisivo per la distruzione dei suoi nervi.


- Chiaki..

Una nota di collera fuggì dalla sua voce, ma imponendosi di rilassare i nervi e ritrovare la calma il ragazzo riuscì, anche se in maniera piuttosto forzata e precaria, a evitare di sfogare la propria rabbia contro la sua donna. Merito dei braccioli della sua sedia, che adesso stavano subendo l'ira del ventunenne al posto della dolce fanciulla. Aveva bisogno di quiete, silenzio, ma non sapeva trovare le giuste parole per farlo capire alla kunoichi senza farla sentire in colpa per qualcosa che era tutto fuorché grave. Quella situazione stava mettendo a dura prova la sua pazienza e la sua fibra morale, ma prima che entrambe potessero cedere un'idea balenò nella mente del ragazzo, sul cui volto la smorfia infastidita venne sostituita da un'espressione compiaciuta. Fino a quel momento aveva dato le spalle alla sua amata, e soltanto allora decise di voltarsi per incontrare i suoi occhi con i propri, speranzosi e traboccanti di fiducia nei suoi confronti.

- Ricordi quel ragazzo di cui ti ho parlato qualche giorno fa? Ieri sono andato a trovarlo e credo che presto partirà alla volta del Paese dell'Acqua.. vorrei che tu lo seguissi e controllassi i suoi spostamenti fino a Kiri. Non mi fido di lui e qualora dovesse rinunciare per codardia, vorrei saperlo per tempo. Non credo sia il tipo, ma in caso toccherà rintracciare il prossimo della lista.

Ricordava bene l'atteggiamento fiero di quel ragazzo dalla chioma vermiglia, che era riuscito a non cedere dinanzi alla presenza pressante e temibile di Namida di Akatsuki e che con coraggio aveva accettato l'incarico che gli era stato affidato; o chissà, magari lo aveva fatto dopo essersi reso conto di non avere alternative. In ogni caso quella soluzione gli sembrava la migliore per soddisfare entrambi i suoi bisogni. Confermare l'affidabilità di quel giovane, che sotto gli occhi attenti e vigili di Chiaki, della quale ormai si fidava ciecamente, sarebbe stata testata in maniera ottima.. e completare il lavoro su quelle pergamene, che tanto avrebbe voluto bruciare per il fastidio che stavano creando. Avrebbe atteso la risposta di lei e soltanto dopo la sua partenza sarebbe tornato a concentrarsi su quei documenti.

 
Top
view post Posted on 8/11/2014, 09:57     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Un richiamo riecheggiò nella stanza ma Chiaki non alzò minimamente la testa per accogliere quel suono che conosceva bene. I suoi pensieri erano più affollati del solito e mettevano in subbuglio completamente il suo essere proprio come a Fuyuki quel rumore ripetitivo che mostrava evidentemente tramite la vena destra pulsante che fuoriusciva dalle tempie. Si sentiva leggermente in colpa, forse anche lei si doveva mettere su una scrivania e riempire quelle scartoffie che sembravano così importanti per il suo uomo. Pensando che entrando tra le fila delle Nuvole Rosse avrebbe avuto più un ruolo di spicco nelle battaglie del sensei, che avrebbe potuto mettere in pratica i suoi studi sulla medicina, i veleni, cose che comunque difficilmente utilizzava tutti i giorni. Certo, non voleva che qualcuno si facesse male di proposito per poter intervenire, la gloria non l'aveva mai messa in considerazione anzi la temeva.
Seikatsu le aveva lasciato un compito e rimanendo tra le mura fittizie dell'eremo non aveva fatto altro che disubbidire a quella promessa. Troppe promesse non mantenute, troppe voci nella sua testa a deriderla. Mirai la odiava, suo padre pure, avevano capito tutto se erano arrivati a quel punto. Giurare cose impossibili e sfruttare la richiesta di qualcun altro per ritorcesi contro, non ne aveva combinata una giusta da quando era nata. Sua madre era morta per mano sua e cos'altro mancava a tutta la vicenda? Forse Amane e Aiko. No, non poteva permetterlo. Senza accorgersene aveva iniziato a stringere energicamente il libro tra le sue mani affusolate, lasciando dei segni evidenti su di queste. Fu il jonin a risvegliarla dal suo incubo ad occhi aperti non appena iniziò un vero e proprio discorso. A scoppio ritardato alzò la testa e si guardò intorno confusa.

- Si? Cosa s-succede? - disse continuando a studiare l'ambiente quasi fosse appena entrato un nemico.

Quando trovò le sue stesse iridi poco lontano da lei non poté che ammirarle nel loro splendore. Ogni volta che guardava il suo amato perdeva un battito; aveva sempre pensato che con il trascorrere del tempo quel sentimento forte che la vincolava a lui si sarebbe affievolito e invece non era mai stato così. I loro specchi trasparenti si incontravano e la scintilla scoppiava, un fuoco continuo che non poteva essere spento ma solo fortificato. Il pendere dalle sue labbra terminò non appena lo sguardo di lei si soffermò sulle mani dello shinobi. I muscoli delle braccia completamente in tensione stringevano quasi a far male la seduta. Sbatté più volte le ciglia confusa e incosciente di cosa potesse rendere così nervoso l'ex ANBU finché questo non tirò fuori un argomento improvviso.

- Stai parlando di quel certo...Sasukki? Che nome bizzarro tra l'altro... - disse pensierosa la bella dalla chioma blu riflettendo sulle ultime informazioni che le aveva ceduto il suo partner in quei giorni.

Già il fatto che avesse errato il nome poteva significare che non aveva ascoltato completamente il discorso di qualche giorno prima, non lo reputava importante o almeno non troppo. Si stava leggermente pentendo perché invece ora la trovava una splendida idea, rimanere in quel posto soffocante la stava uccidendo. Aveva bisogno di scalpitare i piedi sull'erba bagnata di rugiada, di volare nel cielo limpido facendosi trascinare dalle correnti, di sentire il viso umido per colpa delle nuvole ricche di pioggia. Senza accorgersene stava già sorridendo come un ebete al solo pensiero di uscire di li. Tornò sull'attenti solo quando il ragazzo nominò il Paese dell'Acqua. Adesso ricordava, l'incaricato avrebbe dovuto intrufolarsi a Kiri: la patria di Akane. Era un bene o un male e perché stava di nuovo pensando a lei? Era veramente un elemento così valido o semplicemente incolpava se stessa per essere scappata davanti un argomento così difficile? Doveva migliorare le sue debolezze e forse anche se più piccola di lei la rossa sarebbe riuscita a indicarle la via. Avrebbe dovuto leggerla meglio quando ne aveva avuto l'occasione piuttosto che rifletterci così spesso.

- Dici che ce la farà a intrufolarsi? Dicono che quel villaggio sia molto rigido - chiese futilmente quasi per prendere tempo - Dammi le coordinate, cercherò di fare del mio m-meglio.

Il tomo venne chiuso pesantemente e adagiato sul letto mentre la ragazza era già in piedi per raccogliere le sue cose.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 12/11/2014, 16:10     +1   -1
Avatar

Group:
Meccanici
Posts:
23,986
Location:
Albuquerque

Status:


Poté tirare un sospiro di sollievo quando la ragazza si mostrò interessata alla richiesta che le era stata posta. Fuyuki odiava quel lavoro e avrebbe preferito di gran lunga occupare il proprio tempo in un altro modo, magari ammirando con più attenzione quelle iridi vestite di luce e dedicando alla sua amata le attenzioni che meritava. Da quanto i due non avevano più avuto modo di godere della propria intimità o di un momento per stare da soli e pensare soltanto l'uno ai bisogni dell'altro? Giorni, forse addirittura settimane. Tuttavia si trattava di un compito che non poteva essere eluso in alcun modo e per questo motivo il giovane aveva bisogno di ritrovare la calma e la giusta concentrazione per affrontarlo. Inarcò un sopracciglio quando Chiaki sbagliò a pronunciare il nome del mercenario dalla zazzera cremisi. Non la biasimò tuttavia, consapevole del fatto che anche lei potesse avere altro a cui pensare; del resto non era passato poi molto da quando entrambi avevano abbandonato l'eremo e non si sarebbe stupito nel sapere che la sua donna stesse rivolgendo pensieri frequenti ai loro fratelli, ad Aiko o ad Amane, il piccolo frutto del loro amore che erano stati costretti a salutare per immergersi negli affari delle nuvole rosse. Forse doveva darle ancora del tempo, sicuramente presto avrebbe avuto modo di imparare a reggere quei ritmi alla quale non era ovviamente abituata.

- Si, mi riferisco proprio a lui.

Rispose in fretta al primo quesito, ascoltando poi quanto la fanciulla dalla splendida chioma blu avesse da dire nell'esporre le proprie perplessità. Prese un lungo respiro il jonin e con la dovuta calma si preparò a soddisfare ogni sua richiesta.

- Vuoi la verità? Nemmeno io so con certezza quante probabilità abbia di riuscire in questa missione. Kiri è tristemente conosciuta come il Villaggio della Nebbia Insanguinata e, anche se dopo la caduta della Momochi si vocifera che le regole siano diventate meno severe, è sicuro che quel ragazzo non se la caverà con poco, se venisse scoperto.

Le disse la verità, tutta d'un fiato, certo che anche lei fosse già giunta alla stessa conclusione. La Nebbia era indubbiamente tra le forze militari più severe e le storie che giungevano sul suo conto erano tutte ammantate di particolari sanguinari o violenti. Nessuna esclusa. Qualora Sasaki avesse fallito, Fuyuki era pronto a intervenire chiamando in causa il prossimo nella lista di shinobi che aveva adocchiato durante gli anni trascorsi a raccogliere informazioni sulle personalità più interessanti del mondo ninja. A quel punto era evidente che il rosso non fosse altro che una mera pedina su una scacchiera ben più grande, ma a nessuno oltre Chiaki era dato sapere quale fosse il fine di chi giostrava a piacimento le mosse degli scacchi in campo. Non appena la vide alzarsi e raccogliere le proprie cose, anche lui si mise in piedi per raggiungere uno scaffale posto in un punto abbastanza alto e afferrare una mappa del Paese del Fuoco. La appoggiò sul tavolo, srotolandola, poi la studiò con attenzione per qualche secondo e infine, dopo aver tracciato una croce su un punto situato sulla costa est della nazione, la consegnò alla sua partner.

- Quel punto indica un'area portuale, una zona nella quale si è obbligati a passare se si vuole raggiungere il Paese dell'Acqua. Se si è già messo in viaggio, lo troverai sicuramente lì entro i prossimi due giorni. Mi raccomando, sta attenta e soprattutto non sottovalutarlo.. possiede una capacità di contorcere i propri muscoli quasi disumana e inoltre è in possesso di un'arma fuori dal comune.

Le lanciò uno sguardo serio, quasi invitandola a prestare la massima attenzione e ad esprimere le proprie perplessità, nel caso in cui le avesse avute. Poi si avvicinò a lei, avvolgendola in un caldo abbraccio e baciandola dolcemente, prima di lasciarla andare. L'unica cosa che avrebbe potuto fare in attesa del suo ritorno era portare a termine quel lavoro noioso, così da poterla accogliere in maniera calorosa e appropriata.



Edited by .Melo - 21/11/2014, 21:25
 
Top
view post Posted on 15/12/2014, 21:55     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Non la riprese il jonin convinto che la giovane kunoichi avesse capito; il nome del giovane poteva essere anche sbagliato ma i documenti che parlavano di lui no di certo. Si alzò trotterellando per la stanza la bella dalla chioma blu, intenta a mettere da parte tutto il materiale che poteva esserle utile. Non c'erano vincoli, non era una missione dove occorreva prepararsi in fretta e in furia, doveva solo essere pronta fisicamente e mentalmente. In tutto quello ascoltò ogni singola parola del suo amato, facendosi sfuggire solo qualche parola superflua. Si sarebbe assicurata lei che lui fosse nell'area portuale del Paese del Fuoco in quei giorni per mantenere la promessa che aveva fatto. Non avrebbe dovuto per forza interagire con il sottoscritto ma sarebbe bastato un controllo a distanza, in fin dei conti dove avrebbe potuto sbagliare? Se poi ce l'avesse fatta ad integrarsi in una città come Kiri, conosciuta proprio per l'alta criminalità e il regime piuttosto duro; senza contare la lealtà verso il villaggio.
Eppure erano molti i traditori che venivano da quelle terre, dove la morte in passato era ben accetta. Fuyuki l'aveva un po' acculturata a tal riguardo ma immaginarsi un tale scenario macabro era ancora troppo difficile. Il suo amato comunque non sembrava del tutto convinto sulla riuscita del prescelto, forse si rendeva conto persino lui di aver un tantino esagerato. Mettersi sul tragitto di "Sasukki" poteva significare maggior pericolo per lui ma anche una maggior sicurezza per il membro delle Nuvole Rosse che si era esposto. Stava ancora manovrando le varie boccette di erbe che aveva posto sullo scafale più alto quando l'ex ANBU le comparve dietro le spalle facendola sobbalzare, non si ricordava mai quanto potesse essere silenzioso.

- Che spavento - disse lei portandosi la mano sul cuore come se fosse la cosa più anormale in assoluto che il suo sensei fosse così silenzioso nonostante fosse un ninja.

Sistemò le varie ampolle in borsa mentre le orecchie prestavano completa attenzione al suo partner. Non si trattava di un tipo comune colui con cui avrebbe avuto a che fare bensì a qualcuno di veramente ingegnoso per arrivare a sviluppare una tecnica come quella della contorsione dei muscoli. La ninja non credeva potesse essere possibile una simile manovra, soprattutto dopo il suo accurato studio in medicina ma ogni giorno scopriva elementi sempre più interessanti. Chissà se un giorno le avrebbero mai dato modo di investigare sopra qualche corpo senza vita? Non aveva fatto in tempo a prendere appunti mentali che già era terminata in un mondo completamente suo, perdendosi il resto di qualsiasi altro intervento. Afferrò la mappa e sotto lo sguardo serio dell'eremita non poté che commentare a modo suo.

- Si, si sono stata attenta durante le ripetizioni sull'i-infiltrazione e l'occultamento. Sarò un'ombra - disse la kunoichi determinata.

Sul suo viso stonava quella faccia seria, quasi l'avesse fatta apposta per dare maggior sicurezza al compagno che stava per lasciare. Dopo un po' la rigidità venne abbandonata per un caldo abbraccio; quello era il momento che più aveva aspettato da quando lui le aveva rivolto la parola. Sorrise anche se un po' tristemente, tra le vesti di suo marito. Se da un lato si annoiava dall'altro essere lontano da lui la faceva sentire sola, debole e insicura. Lui la completava e ormai se ne era fatta una ragione.

- Tornerò presto, te lo prometto - rispose lei lasciandole un ultimo tocco sulle labbra.

D7g4Hgy

*Forse dovevo fare qualche domanda più precisa sul posto in questione...*

Confusamente la fanciulla giocherellava con la mappa che le era stata ceduta dal suo amato. Il suo era un passo equilibrato e tranquillo come di qualcuno che sia alle prese con una passeggiata piuttosto che con qualche compito importante. L'entusiasmo con il quale era partita le avevano permesso di macinare diversi chilometri senza sentire la minima fatica ma adesso che si trovava ad un'adeguata distanza dal luogo si sentiva persa. Passeggiava lungo la costa mantenendosi comunque celata dietro gli enormi alberi che appartenevano al Paese del Fuoco. Il foglio di carta non era del tutto preciso perché ormai era da un po' che camminava interrottamente. S'era quasi decisa a prendersi una pausa quando sentì la voce di un uomo alquanto adirato. I suoi occhi si spostarono verso la riva dove un piccolo fanciullo correva alla rinfusa stringendo un enorme pesce tra le sue mani, sicuramente quello era il bottino di qualche razzia. Il proprietario del cibo sembrava furibondo, tanto che ormai lo aveva quasi raggiunto. Poteva vedere la sua mano protesa quasi a sfiorare la veste sporca del pargolo.

*Mi dispiace Fuyuki ma non posso stare qui a guardare*

Ad una velocità impressionante afferrò il bambino per riportarlo nel luogo in cui si trovava. Fortunatamente l'uomo non sembrava un ninja ma un comune pescatore. La scomparsa del ladro la trovò bizzarra e si guardò diverse volte intorno prima di fare spallucce e tornarsene verso il luogo da dove veniva. Chiaki intanto si era rannicchiata non lasciando nemmeno per un breve istante la bocca di quel piccolo che con gli occhi sbigottiti diceva le sue ultime preghiere. Quando l'inseguitore su abbastanza lontano allora la nukenin si decise a interagire con la creatura che mollò immediatamente il suo bottino pur di uscire incolume dalla situazione.

- Ti prego non mi fare del male, puoi prenderlo tu se vuoi - disse lui con le lacrime agli occhi supplichevole.

L'evocatrice si limitò a una piccola risatina divertita e un sorriso. Sapeva che non era giusto rubare ma quando la fame chiamava, l'istinto era l'unica sicurezza che rimaneva. Si rialzò in piedi, fissando quella gracile creatura di appena dieci anni e tirando un sospiro rassegnato, confermò quello che sperava lui avesse già compreso.

- Puoi tenerlo, non mi interessa del pesce. Piuttosto stai bene? E...sapresti i-indicarmi la strada per il porto più vicino? Dovrebbe essere da queste parti ma è un po' che giro e mi sono stancata - risposte lei facendosi aria con la mano, esasperata.

Il fanciullo annuì diverse volte e senza aggiunge altro si avviò nella direzione che interessava alla ragazza. Le curiosità lungo il tragitto furono molte ma la chunin dovette accontentarlo solo con sintetiche risposte, il più delle volte incomplete. Il fatto che lui avesse visto il suo reale aspetto le sarebbe costato molto, soprattutto ora che indossava le nuvole oro. La fortuna volle che il ragazzino sembrava totalmente ignorante sull'argomento, aveva notato solo che lei era una ninja. La lasciò sulla soglia del fitto bosco e la discesa che si allungava verso il mare. In fin dei conti li era il posto migliore sia per lei che per quel piccolo furfantello.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 12/1/2015, 15:29     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
14,448

Status:


*Il porto dove era giunto presentava una miriade di barche e mercatini di pesce e perfino frutta. Doveva essere un mercato portuale. Iniziò a passeggiare avanti e indietro, tendendo le orecchie e aguzzando la vista, aspettando il momento migliore per intrufolarsi di soppiatto come clandestino in una nave qualsiasi diretta al Paese dell'Acqua, destinazione finale: Kiri.

Forse avrebbe fatto meglio ad aspettare la sera. Aveva adocchiato alcune navi mercantili, ma non era certo della loro rotta. Iniziò a camminare avanti e indietro, iniziando anche a destare qualche sospetto tra le persone del luogo, che vedevano uno sfregiato dalla zazzera rossa andare avanti e indietro per lo stesso posto troppe volte di fila.

Giusto per smorzare la tensione e racimolare qualche soldo, si mise a fare qualche gara di Braccio di Ferro. Era divertente vedere gli uomini tentare di piegare la sua morsa, e quando trovava qualcuno in grado di metterlo davvero in difficoltà, era divertente fargli credere di aver fatto chissà quale danno, piegando indietro il suo polso come una corda, per poi frantumare il tavolo e la mano del malcapitato, che guardava paonazzo il polso del Rosso tornare normale, come se nulla fosse successo*


(Chiaramente nessuno è un ninja qua, nessuno sembra immaginare lontanamente che quello che faccia sia oltre i limiti umani. Interessante come allontanarsi per così poco da un grande villaggio possa portare tutta questa differenza)

*Con i soldi racimolati, comprò qualcosa da sgranocchiare e si mise a mangiare solitario sulla banchina, attendendo le tenebre della sera*
 
Top
view post Posted on 20/1/2015, 11:23     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


I dubbi esistenziali arrivarono dopo, quando la ragazza si rese conto che non aveva il benché minimo indizio per cercare lo strano individuo. Sicuramente non poteva sbandierare il nome di lui in giro chiedendo a chiunque passasse, come non poteva sapere se era un grande frequentatore di locande, anche se sapeva quanto agli uomini piacesse fare una piccola sosta in quei posti malandati. Tirò un lungo respiro mentre cercava di pensare a qualcosa per risolvere la sua sbadataggine.
Aveva già iniziato a discendere la collina quando sentì qualcosa tirarla da dietro. I suoi occhi color del ghiaccio si specchiarono in quelli scuri e piccoli della creatura alle sue spalle. Le striature bianche e nere si alternavano facendo prevalere quelle scure. Quando capì che aveva l'attenzione della fanciulla, l'animale frugò tra il suo folto pelo e le porse quella che sembrava essere una foto.

- Fuyuki ti manda questa, dice che te la sei dimenticata sulla scrivania - disse stancamente la piccola puzzola che aveva percorso parecchi chilometri per trovare la sua sorella acquisita.

Chiaki si grattò la testa imbarazzata e quando ebbe raccolto l'oggetto, il mustelide scomparse nel nulla. Forse il suo unico desiderio era quello di tornare a casa, un po' come quello che aveva sempre la nukenin. Riprese il tragitto verso il porto, le ultime navi sarebbero salpate a breve prima che la notte inghiottisse tutto. Le vie traverse erano la sua strada maestra e il suo byakugan il biglietto che le avrebbe permesso di non essere scoperta. Effettivamente il mantello di Furikami era un tantino vistoso ma le dava quel pizzico di autorità che le mancava completamente.
Ogni mossa veniva anticipata prima che qualcuno la scorgesse e la tecnica della trasparenza appresa all'accademia risultò molto utile improvvisamente. Controllava ogni angolo remoto della zona ma mai si sarebbe aspettata che un posto così piccolo pullulasse di così tanti stranieri. Solo quando si fu avvicinata abbastanza al porto allora riuscì a vedere un uomo solo, seduto sulla banchina. La zazzera rossa era un chiaro segno distintivo come quelle cicatrici deturpanti che si portava addosso. Si avvicinò con cautela, rimanendo nascosta all'ombra delle barche. Sembrava un posto tranquillo per il momento ma ancora non aveva pensato a come intervenire. Ma soprattutto avrebbe dovuto interloquire con il suo obiettivo? Scosse la testa, quelle domande la confusero ancora di più.

*Ehi ciao sono la moglie di Fuyuki come va...? Naaaaa non ci siamo proprio. Oppure potrei utilizzare qualche frase figa da Akatsuki. Ehi ti osservo Sasukki! Ahahahah! Suonerebbe troppo male pronunciato da me. E se mi trasformassi e facessi finta d'essere qualcun altro? Forse non troverebbe interesse a parlare con me per non parlare del fatto che poi sarebbe difficile rivelare la mia identità... che dovrei fare?*

Stava per sfogarsi contro le sue unghie quando l'imbarcazione su cui stava appoggiata si spostò leggermente per colpa del vento, rischiando di farla cadere in mare. Facendo fuoriuscire il chakra dai piedi riuscì per un pelo a non finire in acqua ma disgraziatamente mai nulla andava per il verso giusto. Un sonoro "plof" non solo dichiarò la sua presenza a chiunque non fosse tanto stupido ma l'acqua salmastra inghiottì uno dei suoi rotoli con le erbe. Si maledì mentalmente di tutto quel disastro ma prima che il peggio potesse succedere Yume era già in suo soccorso. La bella dalla chioma blu come la notte aveva lasciato spazio a una ragazza albina dai tratti simili ma allo stesso tempo completamente differente. Lo sguardo sicuro e incrollabile era già un cambiamento piuttosto evidente.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 24/1/2015, 16:38     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
14,448

Status:


*Passare ore e ore senza fare niente era più stancante di una giornata di lavoro. Questo concetto viene ripetuto molte volte, pensato da tutti e detto da tanti. Non sembra possa essere vero all'uomo che lavora e fatica per sudarsi il pane, così come lo studioso seduto sui libri potrebbe dire, abituato alla sedentarietà, che non c'è nulla di male.

Molti potrebbero apprezzare l'aria e la natura, i luoghi, le persone, i suoni, odori e colori del mondo in quei momento di attesa. Ma alla fine, è una perdita di tempo sfiancante, improduttiva e inutile.

Da una parte, è perfino rischioso aspettare per così tanto tempo,. Eventuali guardiani del luogo dove passi la tua “guardia” potrebbero domandarsi perchè uno straniero stia aspettando così tanto tempo fermo, immobile, immerso apparentemente nei suoi pensieri. Forse avrebbe fatto meglio ad aspettare in un'osteria, avrebbe avuto molto più senso per confondersi nella folla e dare magari l'aria del disperato, reduce di guerra che pensa ancora agli orrori del passato.

Ma ormai era tardi, e comunque doveva seguire i suoi piani. Intrufolarsi clandestinamente in una barca diretta a Kiri. Voleva arrivare lì come un fantasma, senza lasciare tracce e senza che nessuno potesse ricostruire i suoi movimenti.

Nel frattempo che aspettava, decise di allenarsi un po' con la sua abilità sensoriale. Non ci aveva mai fatto troppo caso a tale abilità, in lui particolarmente sviluppata nonostante l'addestramento marziale ricevuto. Pertanto, non l'aveva mai affinata, e decise che poteva essere un buon modo per passare il tempo.

Le ore trascorrevano, lasciando sulla sua pelle i segni del cambiamento del clima, che già fresco dalla mattina, iniziò a fargli venire la pelle d'oca. Avvertì una presenza nei dintorni, non se ne curò all'inizio. Non intercettò per questo l'esatta ubicazione, ma quando avvertì un rumore secco di qualcosa caduto in acqua, si allarmò istantaneamente, senza però contrarre un muscolo. Una leggera scarica elettrica che accompagnava una tenue fiammata percorsero le sue catene. Era all'erta, in silenzio, senza dare l'impressione di essersi accorto di nulla. Utilizzò la tecnica della trasparenza, già che c'era, essendo immobile. Avrebbe atteso lo svolgersi degli eventi*
 
Top
view post Posted on 2/2/2015, 21:31     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Non le piaceva prendere il corpo della Hyuga per delle piccole mansioni come quella ma la ragazza era ancora instabile e ogni emozione forte poteva scaturire quella trasformazione. Yume rimase impassibile ma dentro di lei i dubbi e le domande sul mondo erano sempre in movimento, proprio come gli interrogativi sulla ragazza con cui divideva il corpo. In un certo senso si sentiva vincolata a lei ma quello che provava era difficile da identificare. Forse una convivenza così vicina l'avevano legata a lei ma chiamare affetto quelle sensazioni era fuori discussione, in fin dei conti si trattava di qualcosa di troppo umano. Si inginocchiò spiritualmente distante e con un movimento della mano fece gorgogliare l'acqua finché da questa non spuntò l'oggetto che la nukenin aveva perso. Lo fissò per pochi attimi mentre lo rimetteva nella sua cintura.
A lei non servivano quelle cose, non le erano mai servite ma osservare il genere umano ingegnarsi per la minima fatica era abbastanza divertente. Lasciò che i suoi occhi grigi come il cielo annuvolato si scrutassero intorno, sapeva qual'era l'obiettivo di Chiaki ma fissare l'ambiente senza nessun filtro era tutta un'altra cosa. Rimase qualche secondo a godersi il vento che le sbuffava sui capelli lunghi e sulle vesti svolazzanti, poi respirò l'aria della salsedine che entrava e usciva dai polmoni, infine sfiorò il legno delle imbarcazioni strappato alla madre terra per necessità o forse invidia. Non si vergognava del mantello che indossava, per lei quei segni non erano nulla se non una copertura dalle intemperie. Quando ebbe finito di godersi quei piccoli momenti di solitudine, prese a camminare a passo tranquillo verso la banchina. Avvertiva la sua presenza, le sue sensazioni ma non esattamente il punto preciso. Riusciva a capire che lui era li anche se i suoi sensi umani sembravano essersi spenti improvvisamente; solo quelli percettivi e fuori dalla norma potevano avvertire l'immaginabile. Si accomodò al suo fianco come se nulla fosse, nella completa tranquillità di chi non ha paura di niente, di chi non ha mai avvertito la sofferenza sulla sua pelle.

- Non credi che potremmo mettere da parte i nostri poteri per una volta e parlare come si confà tra due normali esseri umani? Anche se effettivamente questo appellativo suona strano pronunciato dalle mie labbra - disse con una voce delicata e cristallina la ragazza ma allo stesso tempo fredda come il ghiaccio.

Le punte dei piedi facevano cerchi nell'acqua ad ogni percettibile movimento, lasciandole quel brio lungo la schiena. Era strano essere li a parlare normalmente come facevano gli umani ma non provava niente, si sentiva vuota dentro. Qualsiasi reazione avesse avuto il suo interlocutore non le importava, tutto era prevedibile e domabile. Si sentiva protettiva nei confronti di Chiaki perché l'aveva vista crescere, perché la morte del suo corpo comportava anche la sua ma per quanto riguardava gli altri, non c'era nulla. Forse Fuyuki poteva tornare utile per la salvaguardia della sua protetta ma a parte lui non c'era nessun altro che poteva fare la differenza, almeno per il momento.

- Sarebbe sciocco dirti che sono qui per puro caso, credo che tu l'avessi capito anche prima che io aprissi bocca. Dovevo controllare i tuoi movimenti e le tue azioni ma la trovo una cosa piuttosto fastidiosa, soprattutto per una volta che posso godermi un simile spettacolo - continuò Yume con voce soave fissando il mare nelle sue sfumature.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 7/2/2015, 12:54     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
14,448

Status:


*Uno strano essere gli si era avvicinato. Una ragazza dallo sguardo spiritato, distaccato dalla realtà materiale del mondo, la voce eterea, la pelle diafana.

Bizzarro a dir poco.

Gli si avvicinò con un passo di vento quasi inaudibile, trovando esattamente la sua posizione come se potesse vederlo senza alcuno ostacolo. Uno shinobi insomma.*


(Qualcosa non va. Sono più che certo di non aver lasciato tracce, sono passato nel deserto evitando di farmi vedere da chiunque. Quindi in teoria non dovrebbe essere nessuno che mi ha seguito fin qui, forse è solo una curiosona)

*Ma le parole della ragazza risolsero ogni sospetto. Eh sì, era stato seguito. Un moto d'ira si accese nelle sue viscere, e per una frazione d'attimo, un onda fuoco-elettrica si sprigionò dalle sue catene, che avvolte com'erano attorno al suo corpo, crearono un fantoccio elementare nella posizione dove il giovane stava seduto, invisibile all'occhio inesperto*

(Non posso aver sbagliato. Soprattutto, chi cazzo vorrebbe seguirmi, dato che non ho fato parola di nulla con nessuno di Fuyuki? Ah...chiaro)

"lasciami indovinare" *Iniziò tagliente* "Così a caso sei stata inviata da qualcuno i cui specchi dell'anima non sono profondi delle tenebre notturne, ma risplendono di luce diurna, non è così?"

*Kami, che modo poetico per dire "Ti ha inviato qualcuno con gli occhi bianchi", ergo, "ti ha inviato Fuyuki?". Ma la sicurezza non era mai troppa, e meglio essere criptici che rischiare di attivare per sbaglio quel fottuto sigillo sulla mano destra*

GDR OFF Il post non è nulla di che, ma non ho ispirazione per aggiungere altro. Sorry eventualmente, per fortuna che è una role libera GDR ON
 
Top
view post Posted on 20/2/2015, 21:21     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Per un istante la bella pensò che il suo interlocutore non si azzardasse a smascherarsi anche se lei gli aveva palesemente spiattellato addosso che conosceva la sua presenza in quel luogo. Non sembrò turbata, a lei bastava essere li a raccogliere i frutti che la madre terra donava a quei disdicevoli peccatori. La comunicazione non si traduceva solo a parole, anche una serie di battiti potevano rivelarle ciò che avvertiva il suo vicino di posto a contatto con la sua figura. Rabbia. L'energia negativa lo abbracciò intingendosi nel chakra che nutriva ogni cosa. Fu in quel preciso istante che l'entità abbandonò il punto di congiunzione tra terra e mare per dedicare le sue attenzioni a quel misterioso soggetto.

- E tutta questa collera da cosa nasce? Dalla mia presenza qui? - chiese atona la sconosciuta che ancora non aveva osato presentarsi.

Non sapeva nemmeno lei dove guardare quindi il suo sguardo rimase vuoto verso un punto indistinto, come una cieca che utilizza solo il suo sesto senso per capire. Ma non era tutto, la sola presenza della ragazza avrebbe creato uno strano intorpidimento al giovane quasi come se fosse stato drogato e il corpo iniziasse ad accusare la stanchezza. Involontariamente la stessa cosa era accaduta allo Hyuga diverse settimane prima, colpa dei poteri sempre più incontenibili del bizzarro spirito. Eppure Sasaki non conosceva nulla sulla sua spia personale, che un gesto simile potesse destabilizzarlo o essere scambiato per un attacco? Yume nonostante tutto rimase calma e quando avvertì per la prima volta la voce profonda dell'obiettivo si lasciò sfuggire l'accenno di un sorriso del tutto innaturale.

- Allora i Kami ti hanno fatto il dono della parola... temevo il peggio - disse lei alzando gli occhi al cielo - Se il tuo giro di parole si riferisce a Fuyuki Hyuga devo dire che hai uno spirito molto poetico ma la tua domanda non ha una risposta né esatta né errata; ciò che vedi non è sempre ciò che realmente esiste nella realtà a cui appartieni.

La sua conversazione sembrò più un monologo verso se stessa ma che nascondeva segreti più grandi di quelli che realmente poteva rivelare. Dopotutto lei era li per colpa di Chiaki e per quello strano individuo, l'ultima cosa che voleva era parlare di se stessa.
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 21/2/2015, 13:43     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
14,448

Status:


*Heh. L'animo poetico poteva essere un retaggio di sua madre, questo è certo. Il suo addestramento da Samurai aveva contribuito, dato che oltre alla via della spada doveva praticare la via della penna e della letteratura, come ogni buon samurai che si rispetti. A dire il vero, non l'aveva mai trovato molto interessate imparare e comporre Haiku e altri fronzoli poetici vari, ma qualche volta poteva tornare utile.

Il motivo della collera?*


"Credevo di non aver lasciato tracce, essere inseguito mi mette in condizione di andare facilmente in escandescenze"

*Dopotutto, tutta quella cazzo di strada, quel percorso assurdo aggirando ogni sentiero percorso, ogni strada battuta, i giorni passati marciando senza sosta nel deserto del Vento per non essere seguito da anima viva...tutto all'aria. Incazzarsi era facile*

"Sì, immagino che la mia sia una domanda che possa apparire strana ad uno spirito che abita un corpo mortale" *Disse improvvisamente* "Eh sì, ho delle particolari capacità pure io, ai miei sensi non sei di carne, ma eterea, eppure sei qui accanto a me. Doppia personalità schizofrenica o sei davvero qualcosa di più?"

*Terminò la tecnica di invisibilità, tanto non ne aveva più motivo ormai*

"Interessante essere minacciati per portare a termine una missione suicida senza possibilità di indietreggiare ed essere pure seguiti per vedere se compirai quanto richiesto. Questa mancanza di fiducia non so se prenderlo come gesto di intelligenza o come affronto personale" *Spiegò tagliente, osservando di sottecchi la figura accanto a lui*
 
Top
view post Posted on 24/2/2015, 20:56     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


La donna non capiva quella strana ansia solo perché quel ragazzo era stato seguito. Di cosa aveva avuto realmente paura? D'essere catturato? Della morte? Gli uomini erano realmente stolti se pensavano che aggrapparsi a quei brevi anni di vita potesse donargli appagamento. Solo i pochi che avessero raggiunto una veneranda età, in quel mondo popolato d'assassini, avrebbero capito che sarebbe stato meglio stroncare la propria vita prima che le rughe avessero ricoperto l'intero volto. Non rimaneva nulla se non vecchie storie da narrare alla generazione futura o a qualche passante annoiato. Che cose insulse dopotutto per una divinità che riusciva ad avvertire i sentimenti delle persone ma che non le donavano niente se non mille pensieri.

- Errare è umano... - rispose Yume con noncuranza.

Dopotutto Chiaki aveva avuto informazioni dall'unica persona che probabilmente sapeva della sua presenza li, non sarebbe stato così impossibile individuare Sasaki con le giuste dritte. Eppure lo spirito non volle dare per niente soddisfazione al suo interlocutore rivelando come fosse giunta fin li, ciò perché erano fin troppo futili tali informazioni e non le avrebbero reso nulla. Solo la domanda enigmatica del giovane svegliò il suo interesse assopito facendola sorridere in una maniera piuttosto inquietante. Le espressioni facciali erano qualcosa che ancora non riusciva a gestire bene ma dopotutto come poteva non riuscendo ad esprimere se stessa?

- Beh lo scoprirai solo passando del tempo in mia compagnia... no? - disse la figura ammaliante.

*Non è un tipo da trattare con leggerezza, sembra piuttosto attento ai dettagli ma fortunatamente non troppo*

Finalmente la tecnica dell'invisibilità venne spezzata e anche la presenza femminile ebbe modo di vedere in faccia il suo interlocutore. Il corpo era completamente ricoperto di cicatrici che attiravano l'attenzione quanto gli occhi di una verde smeraldo e i capelli dello stesso colore della lava bollente. Yume lo osservò per qualche secondo con un volto inespressivo, poi tornò a fissare l'oceano che per chissà quanto tempo non lo avrebbe rivisto. Prima che fosse relegata li i suoi occhi si specchiavano parecchie volte in quelle distese cristalline, anche se il punto di vista era parecchio diverso; li tutto aveva una sfumatura diversa.

- E se io invece non fossi qui come spia ma fossi interessata a qualcos'altro? In realtà non sono direttamente l'artefice di questo pensiero ma diciamo che una persona a me molto vicina, tiene parecchio a questo dettaglio. Prenderesti comunque in maniera negativa la mia presenza? - chiese con curiosità la figlia della notte, studiando con i suoi poteri le reazioni del ragazzo.

Intanto l'aura intoccabile aveva iniziato a sfiorare il vicino che iniziava sempre più a sentire la stanchezza addossata al suo corpo. Che si fosse addormentato di quel passo?
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 28/2/2015, 14:07     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
14,448

Status:


"Una persona molto vicina a te tiene parecchio a questo dettaglio?"

*Chisana. Quello fu il nome che gli balenò nella mente, quasi come un lampo, senza sapere effettivamente perché. Quella figura dai capelli bianchi emanava una strana aura di torpore, il Rosso iniziò a percepire una potente sonnolenza incalzarlo sempre di più. Ma non tutto il male venne per nuocere.

Quel torpore infatti calmò i suoi pensieri, rendendolo più lucido e abile a pensare, facendogli dimenticare per un momento lo smacco di essere stato scoperto e seguito nonostante tutte le sue precauzioni. Precauzioni che gli avevano fatto perdere tempo, tempo prezioso data la sua limitatezza impostagli da un ninja decisamente superiore a lui e, quindi, mortale*


"Ora capisco meglio, ho già visto una cosa del genere anni fa...te sei un Seishin, giusto?"

*Disse alzandosi in piedi e allontanandosi con un salto dalla figura. Impugnò le sue catene, la distanza già bastava a far appassire quell'aura di ammaliante torpore che lo stava prendendo*

"Sì, ora capisco, ho già incontrato una cosa simile durante la guerra. Sei uno spirito protettore, per questo la tua pelle è così diafana e la tua voce sembra eterea, stai effettivamente abitando un corpo al quale sei legata per chi sa quale motivo. Credevo che solo una stirpe di sciamani conosciuta molto distante da qui fosse in grado di evocare questi spiriti, eppure eccoti qua, che tenti di intorpidirmi con i tuoi poteri.

Perdonami, ma lo trovo..:"
*il mantello di chakra draconico iniziò ad avvolgerlo e ad avvolgere le sue spire, mentre la sua indole esplosiva e rabbiosa riprendeva il sopravvento. L'istinto dello sterminatore riaffiorava, e quell'aura, magari una semplice protezione che il Seishin emanava per proteggere il suo tramite, lo oltraggiava oltre i limiti della razionalità*

"INACCETTABILE!" *rantolò soffocando un urlo, una modulazione di suoni e posizione delle corde vocali e del diaframma che fecero sembrare quella parola distorta e pronunciata da una creatura ben più grande del giovane ronin, quasi assomigliasse ad un ruggito.

Le spire, avvolte da saette tonanti e fuoco magmatico, schizzarono in direzione della creatura. Se ci fossero testimoni, non gli importava al momento, male che vada avrebbe compiuto un genocidio in un secondo momento. Quella strana indole furiosa aveva di nuovo avvelenato la mente del giovane. Chi sa se, una volta giunto a Kiri, avrebbe capito di più sopra se stesso*


i like to fight :mki:
 
Top
view post Posted on 3/3/2015, 22:08     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


L'argomento che aveva cercato inutilmente di deviare verso altre strade venne ripreso, accendendo una miccia ribelle nel ragazzo. Non poté mentire a se stessa, quella mossa la colse in contropiede nonostante il ribollire continuo dell'orgoglio ferito. Se solo fosse stata realmente umana avrebbe capito che dei tipi del genere non erano piuttosto strani in Akatsuki, forse quelli che facevano fin troppo la differenza erano proprio Chiaki e Fuyuki. Lo vide impugnare le sue armi, ma Yume si limitò ad osservarlo, mantenendo il suo stato di rilassatezza. Trovava inutile combattere, soprattutto in quel frangente sapendo quanto la Hyuga odiasse la violenza, anche se era alquanto inusuale per un ninja nukenin. Il rosso sembrava sapere il fatto suo, ne aveva visti di posti per conoscere certe credenze segrete e misteriose. Un tempo l'essere etereo poteva vedere ed osservare tutto dall'alto, nel suo regno bellissimo e irraggiungibile, mentre ora si limitava ad ascoltare racconti altrui e a vivere una vita dentro uno specchio. Cercò di non farsi vedere come un nemico, anche se i suoi poteri riuscivano a oltrepassare persino le barriere del corpo della giovane; stava diventando forte la sua protetta dopotutto.

- Ce ne sono di cose bizzarre a questo mondo... animali parlanti, varchi spaziotemporali, per non parlare della razza umana, la più singolare tra tutte; resa a immagine e somiglianza dei Kami, ma così emotiva e austera - rispose la fanciulla albina.

Nonostante il suo intervento l'energia sprigionata dal giovane aumentò circondandolo, avvolgendolo e pronta a scagliarsi ben presto su di lei. La paura dell'essere scovato sembrava essere scomparsa per lasciare spazio alla rabbia, trasformando quel tratto della banchina in un palcoscenico di battaglia. La creatura non riusciva a spiegarsi la sua reazione furibonda, ma preferì far incastrare la catena nel ponte di legno. Era stato rapido, alquanto veloce, aveva fatto fatica a spostarsi, riducendosi all'ultimo secondo. Sulle sue spalle ali invisibili e taglienti la fecero librare in volo costringendola ad allontanarsi.

- In realtà non sono venuta qui per combattere e non riesco nemmeno a capacitarmi del perché tu possa mostrarti tanto iracondo con me. Ci siamo per caso incontrati in passato e la cosa mi sfugge? - chiese con sbeffo involontario lo Seishin.

La parola "inaccettabile", pronunciata in quel modo, ancora le ronzava in testa in maniera fastidiosa. Non sapeva nemmeno lei spiegarsi il perché ma quello shinobi sembrava odiarla, senza nemmeno sapere chi lei fosse. Come poteva essere possibile? Cercò di mantenere il portamento autoritario e splendente ma dentro di lei dubbi e confusione scavavano, cercando la risposta su chi realmente fossero quelle creature chiamate uomini.

- Pensi sia una mossa saggia combattere in uno dei porti più frequentati dalle terre oltremare? Basterebbe la presenza di un kiriano perché il tuo piano sfumi con uno schiocco di dita. Non ci metterebbero troppo a fare due più due dopo aver visto le nuvole sulla mia veste - disse freddamente Yume riprendendo in mano la situazione.

Edited by Karen91 - 11/4/2015, 14:45
 
Web Contacts  Top
19 replies since 9/10/2014, 09:11   489 views
  Share