Non c'è molto da dire, è una vecchia (anzi vecchissima) shot e ho deciso di postarla qui perché è rimasta nell'ombra per troppo tempo.
L'ho divisa in parti perché è un po' lunghina e niente buona lettura!
Cet amour
Beau comme le jour
Fragile comme un enfant
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno Sei confusa vero Ran?
Non sai cosa fare, dove andare.
O meglio, da chi andare.
Com’è potuto succedere tutto questo?
Solo tu lo puoi sapere.
Solo tu sai cosa si è scaturito nella tua mente in quel momento e in quelli successivi.
Ti fa male ricordare.
Ma allo stesso tempo ti fa piacere.
Quel giorno hai iniziato una nuova vita.
Una vita che continua a scorrere parallela a quell’altra.
Quella che conoscono tutti.
Com’è avere due vite, Ran?
“È estremamente difficile..”Non potrai mai farle incontrare.
E se per sbaglio dovesse succedere?
“Sarebbe la fine…”-Inizio flash back-È una giornata come tante, e tu sei uscita con Shinichi, sei felice con lui, va tutto bene, ma senti che manca qualcosa.
Che cosa?
Non lo sai nemmeno te.
Però senti che nonostante Shinichi ti dia tutto quello che ha da offrirti, se non di più, una parte del tuo cuore è vuota.
Siete andanti in un bar a bere qualcosa di fresco.
L’estate è appena arrivata, ma l’afa e già insopportabile.
Ne approfittate per parlare delle vostre vacanze.
Si alza un attimo e ti lascia da sola al tavolo.
Appena si alza incroci lo sguardo di un ragazzo, che ti stava osservando dal preciso momento in cui sei entrata in quel bar.
Gli sorridi e inizi a sorseggiare la tua bibita, sai di essere provocante, ma ti diverti a provocare.
Ti sorride a sua volta e si alza.
Sta venendo verso di te e si siede dove poco prima c’era il tuo ragazzo.
“Se fossi in te ci andrei piano con quella cannuccia!”
“Perché?”
“Perché se continui così attirerai ancora di più l’attenzione della clientela maschile di questo locale. Appena sei entrata tutti si sono accorti di te, e se fai attenzione, noterai che nessuno ti ha ancora tolto gli occhi di dosso..”
“E tu fai parte della massa?”
“Devo dire che mi hai piacevolmente colpito..soprattutto per il modo in cui ti relazioni con quella cannuccia..”
“Bene mi fa piacere..ma tu chi sei?”
“Heiji Hattori..e tu?”
“Ran Mouri..”
“Ran..quello che fino a poco fa era qui con te, era Shinichi Kudo, vero?”
“Si..”
“Bene allora lo aspetterò..”
“Perché?”
“Perché è un mio amico e non lo vedo da tanto!”
Perché gli hai dato corda?
Proprio con un amico del tuo ragazzo ti dovevi mettere a giocare.
Ammettilo, il suo sguardo, i suoi occhi, che ti osservano curiosi e vogliosi ti hanno affascinata.
Per questo hai iniziato questo gioco pericoloso.
“Heiji! Ma cosa ci fai qui?”
“Shinichi! Da quanto tempo, ora vivo a Tokyo!”
“Veramente! Fantastico così potremo vederci più spesso..Ah lei è Ran, la mia ragazza!”
“La tua ragazza? Bravo Kudo, e così hai deciso di mettere la testa a posto! Sai anch‘io ho una ragazza. Però adesso è a Osaka”
Non potrai mai dimenticare il modo in cui ti ha guardata mentre ha pronunciato quella frase e il suo tono di voce. Sembrava voler mettere in evidenza il fatto che lui fosse, apparentemente, libero.
“Magari uno di questi giorni potremmo uscire insieme. Quando tornerò da Kyoto ci potremo mettere d’accordo. Tu cosa ne pensi Ran?”
“Perché no, è piacevole fare nuove conoscenze.”
Questa volta sei tu che lo guardi e poi riprendi con non chalance a bere la tua bibita, guardandolo con più insistenza.
Lui se n’è accorto e sta al gioco.
L’unico che non si è accorto di niente è Shinichi.
“Come si è fatto tardi! Devo proprio andare. Allora ci sentiamo! Ran è stato un piacere conoscerti!”
Ti posa una mano sulla spalla e fa cadere qualcosa all’interno della scollatura del tuo vestito.
“Ehm Shinichi vado un attimo in bagno...”
Vai in bagno e lo cerchi.
È un foglietto ridotto ai minimi termini, lo apri e lo leggi, c’è scritto il suo numero seguito da una frase semplice ma d’effetto:
“Chiamami mi farebbe piacere conoscerti meglio...”
Lo metti nel portafogli e torni dal tuo ragazzo.
Per te era solo un gioco.
Eri sicura che non l’avresti più visto.
Ma ti stavi sbagliando di grosso..
“Allora Ran, visto che domani andrò a Kyoto e tornerò settimana prossima. Inizi tu a vedere se c’è qualcosa di interessante per le vacanze?”
“Certo non ti preoccupare!”
“Perfetto. Adesso però ci tocca tornare a casa. Oggi viene mia madre e se non ci trova in casa me lo rinfaccerà fino alla fine dei miei giorni.”
Arrivate a casa vostra e la trovate fuori dal cancello vicino alla sua Jaguar, mentre guarda spazientita l’orologio.
“Finalmente siete arrivati!”
Entrate in casa e parlate del più e del meno, preparate la cena e mangiate tutti insieme.
Lo sai che con lei puoi parlare di qualsiasi cosa vero?
Non ti sei mai vergognata le hai sempre detto tutto, anche le cose più intime.
Ma questa volta?
Hai mai parlato con lei di Heiji?
“No...”Quando va via tu sei in cucina a lavare i piatti e ripensi a quello che è successo durante il pomeriggio.
Certo è un ragazzo affascinante, ma non potrà mai prendere il posto del tuo ragazzo.
Così credevi…
Senti le sue braccia circondarti la vita e la sua faccia nei tuoi capelli:
“Questi piatti possono aspettare non credi?”
“Se qualcuno mi avesse dato una mano a quest’ora sarei già impegnata in altro...”
“Adesso hai due mani a tua disposizione, puoi farne quello che vuoi...”
“Asciuga i piatti!”
“Ma Ran...oggi è il mio ultimo giorno a Tokyo...”
“Appunto, se mi aiuti in cucina, poi potremo passare di là il resto della serata...”
“In certi casi devo ammettere che sei più astuta di Sherlock, sai?”
“Mi stai forse dicendo che sono meglio del tuo grande amore?”
“Certo, e poi tu sei vera, ma soprattutto sei una donna. E che donna oserei dire…”
“Fai poco lo spiritoso e datti una mossa...”
“Ma io una mossa me la darei anche... Sei tu che preferisci lavare i piatti...”
“Ma quanto è spiritoso oggi il mio ragazzo... Così spiritoso che se va avanti così a Kyoto ci va a calci!
“Va bene, ho capito. Allora che ne pensi del mio amico?”
“Quale amico? Ne hai tanti.”
“Hattori, quello che abbiamo incontrato questa mattina.”
Ti ha colpita vero Ran?
Perché mai dovrebbe chiederti un opinione sul suo amico?
“È simpatico, ma è stato poco con noi, non ho avuto modo di inquadrarlo per bene.”
“Avrai modo di conoscerlo meglio quando usciremo insieme, sono sicuro che diventerete buoni amici!”
Perché dev’essere così ingenuo?
Ma come ha fatto a non accorgersi degli sguardi che vi siete scambiati?
Eppure erano così evidenti.
Tu non volevi rivederlo, non ne sentivi il bisogno.
Ma la curiosità ti stava logorando.
Volevi rivederlo solo per vedere come si sarebbe comportato.
Tutto qui.
Ti asciughi le mani e abbracci Shinichi.
Hai bisogno di certezze e di rassicurarti.
E sai benissimo in che modo le puoi trovare.
“Bene abbiamo finito! Ora possiamo fare quello che vuoi fino al momento della tua partenza.”
“Qualsiasi cosa?”
“Qualsiasi.”
“Potremmo guardarci un bellissimo film sulle avventure di Sherlock Holmes. L’ho comprato l’altro giorno e lo voglio vedere a tutti i costi prima di partire, sto morendo dalla curiosità!”
Lo guardi sbigottita, ti togli il grembiule e lo lasci vicino al lavandino.
Esci dalla cucina scuotendo la testa.
“Sono senza parole Shinichi!”
Ma lui ti segue e ti blocca.
Inizia ad accarezzarti i fianchi, salendo via via sempre più su.
Ti sposta i capelli e ti bacia il collo.
“Stavo scherzando Ran! I miei piani per oggi sono completamente diversi. E tu lo sai!”
Gli blocchi le mani e le porti sull’allacciatura del vestito:
“No, non lo so…”
Senti il suo sorriso sul tuo collo
“A me sembra di si invece...”
“Queste sono le mie intenzioni. Le tue ancora non le conosco...”
“Ti assicuro che sono uguali alle tue...”
“Questo significa che mi vuoi aiutare a fare la lavatrice?”
“Ma Ran, cosa stai dicendo?”
“Ahahah sto scherzando. Tu prima hai fatto lo stesso con me.”
Ti giri e lo abbracci.
Lo guardi negli occhi e ci leggi tutto l’amore che prova per te.
Chissà cosa legge nei tuoi. Ma soprattutto chissà se brillano ancora quando lo guardi.
Ti sposta, delicatamente, una ciocca di capelli, dietro l’orecchio, e ti sorride.
Le sue braccia ti stringono e tu appoggi la tua testa sul suo petto.
Senti il cuore, che gli batte all’impazzata, anche il tuo un tempo batteva così.
Cos’è cambiato?
“Non lo so...”Sei talmente assorta nei tuoi pensieri, che non ti sei nemmeno accorta che Shinichi ti ha presa in braccio e ti sta portando nella vostra camera.
Sei assente.
La tua mente è altrove.
Stai pensando ad altro, a qualcun altro.
Volevi saziarti di lui, ma la tua testa non te lo permette, continua, imperterrita, a mandarti le immagini di quell’incontro. Lo vedi, nella tua testa, mentre ti guarda, ti sorride. Senti sulla tua spalla ancora il tocco della sua mano, come se ti avesse lasciato un livido sulla pelle.
Chissà cosa sta facendo.
Forse ti sta pensando.
O forse no.
Ora sei sdraiata sul letto, semi nuda, con Shinichi, sopra di te, intento a spogliarti. Ti svegli da quello stato di parziale incoscienza e provi a partecipare, lo abbracci e lo stringi a te, vuoi sentirlo vicino. Se state insieme da tutti questi anni un motivo ci dovrà pur essere.
O no?
Forse stai perdendo tutte quelle che per te un tempo erano le tue certezze.
“Shinichi?”
“Mh?”
“Tu credi alla storia del filo rosso del destino?”
“Non credo a queste sciocchezze Ran, se due persone stanno insieme, stanno insieme e basta!”
“Quindi non credi che io e te siamo destinati a stare insieme per sempre, giusto?”
“Ma cosa stai dicendo? Stai delirando!”
“No! Voglio solo sapere cosa ne pensi di noi. Tu mi ami come il primo giorno?”
“Ran..?”
“Nel senso... Tu mi tradiresti?”
“Certo che no! Ti amo non potrei mai farti una cosa simile! Ma perché fai queste domande?”
“Così, visto che domani partirai per Kyoto senza di me volevo avere delle certezze!”
“Puoi stare tranquilla! Per me esisti solo tu!”
Si china sul tuo volto e ti bacia con dolcezza. Ormai lui fa tutto con dolcezza e delicatezza. Non c’è più quella passione che c’era all’inizio, col passare del tempo è andata a spegnersi, lasciando spazio a una monotonia, che sta cominciando a stufarti.
Forse è proprio questo che ti manca.
Tu vuoi qualcosa di nuovo, hai bisogno di svagarti e abbattere quelle mura che ormai ti circondano da tanto, troppo, tempo.
Speravi di trovare qualche certezza, ma in questo momento hai ancora più dubbi di prima.
Ora come ora, non senti la necessità di concederti a lui, ma in ogni caso lo lasci fare, in fondo ti dispiace fermarlo e dirgli che non hai voglia, non puoi lasciarlo partire senza avergli dato quello che voleva.
E così consumi un rapporto che per te non sa di niente.
Ti tocca fingere, non l’hai mai fatto, ma quella sera è davvero inevitabile.
Non ci sei con la testa e il fatto di fare l’amore con Shinichi non ti aiuta per niente.
Quando ha finito, crolla sul letto, e dopo esserti accertata del fatto che si sia addormentato, ti infili la vestaglia e scendi in soggiorno.
Cerchi la borsa e tiri fuori il portafogli, appena lo apri cade quel bigliettino.
Lo raccogli e lo stringi nella tua mano.
“Dannazione cosa mi sta succedendo?
Perché continuo a pensarlo?
Io ce l’ho un ragazzo..e allora perché sento che non mi basta più?
Cos’è tutta questa confusione?
Prima ero sicurissima che lui fosse il ragazzo della mia vita..e adesso perché lo sento così lontano da me?
Non è più come una volta..
io sono terribilmente cambiata..
lo conosco da troppo tempo, però sono sicura di amarlo e quando c’è l’amore c’è tutto.
Eppure non ne sono per niente convinta..”Vai in cucina e ti riempi un bicchiere d’acqua.
È sicuramente il caldo che ti sta dando alla testa, eppure quegli occhi sono ancora lì, marchiati a fuoco nella tua testa.
Appoggi il bicchiere sul bordo del lavabo ti sposti un attimo e il bicchiere cade, e quando tocca il pavimento si rompe:
“Cazzo, sono un disastro!”
Ti pieghi e inizi a raccogliere i frantumi di quel bicchiere, sei al buio e non vedi nemmeno dove vanno le mani, rischi di tagliarti, infatti una scheggia ti taglia il dito, facendolo sanguinare copiosamente.
Provi a bloccare la fuoriuscita del sangue premendo sul taglio, ma è abbastanza inutile, così ti avvii verso il bagno lasciando una scia rossa dietro di te. Apri l’armadietto e tiri fuori il necessario per poter medicare la ferita.
Poi il tuo sguardo si ferma sullo specchio.
Ti osservi, tiri su l’altra mano e noti che stringi ancora il bigliettino.
Lo apri e lo leggi:
“Chiamami mi farebbe piacere conoscerti meglio...”Continui a far passare il tuo sguardo dal bigliettino allo specchio.
Hai bisogno di capire cosa ti sta succedendo, ma purtroppo non riesci a capirlo nemmeno te.
Allora Ran?
Cos’hai intenzione di fare?
Vuoi buttare all’aria sei anni di relaziome?
Oppure preferisci dimenticare tutto e andare avanti?
Nemmeno tu sai dare una risposta alle domande che ti poni.
Guardi ancora il biglietto, lo stringi con entrambi le mani e decidi di strapparlo.
“Non posso tradirlo… Sono innamorata! Non sarebbe giusto nei suoi confronti. "
Pensavi di aver trovato un punto d’arrivo.
E invece non sapevi che quella considerazione sarebbe stata solamente l’inizio della tua nuova avventura.
Ci speravi, eri convinta delle tue affermazioni, speravi che il tuo buon senso ti avrebbe aiutata a compiere la scelta migliore.
Ma quando ci si mette di mezzo il cuore..
“È la fine...” I raggi caldi del sole entrano dalle fessure della tapparella. E sei da sola nel letto.
Shinichi è partito da tre giorni e tornerà solamente fra una settimana.
Oggi è la tua giornata di riposo, così te la puoi prendere con comodo.
Il caldo è davvero insopportabile, indossi solo una maglia di Shinichi abbastanza lunga, ma che fa passare il fresco emanato dal condizionatore.
Ti siedi sul divano e inizi a lavorare al computer, devi finire un articolo, sei già in ritardo e la data di consegna è domani. Inizi a riordinare gli appunti, a qualcuno disturba la tua quiete suonando il campanello.
Seccata vai ad aprire.
Non te lo saresti mai aspettato.
Eppure era lì davanti a te.
Quel giorno la tua nuova vita avrebbe definitivamente preso forma.
Te lo ritrovi di fronte che ti sorride, mentre osservandoti cerca di studiare ogni tuo minimo particolare. Scatta qualcosa in te, qualcosa che non puoi fermare.
“Ciao amico del mio ragazzo!”
“Ciao ragazza del mio amico!”
Inizia a fissarti con quegli occhi vispi e maliziosi, li senti correre sulle tua pelle e soffermarsi diverse volte, ti ritrovi il suo dito puntato verso la fine della maglia che indossi, e ti sorride maliziosamente
"Posso entrare?”
“Non sei divertente!”
“Ma come siamo maliziose... Cos’hai capito? Voglio solo entrare in casa! Disturbo per caso?”
“Sarà...”
“È un si o un no?”
I suoi occhi sembrano supplicarti.
E tu sei decisa a farlo entrare.
Lo osservi.
I suoi occhi sono ancora su di te.
Cosa potrà mai succedere?
Decidi di farlo entrare
Volevi qualcosa che ti sconvolgesse la vita.
Vero Ran?
Ora l’hai trovato.
Sei contenta?
“Entra...”
