Contest FanFic di San Valentino RadioGurzo

Ho un'idea... Ma ci penso meglio su... Se ne esce fuori una cosa figa la posto XD

Scusa una storia raccontanta in prima persona vale come descrizione o dialogo

2 La mia supera di 30 e più righe devo tagliare ancora ?

Ok da 30 più righe dalle 70 in più sono arrivata a 14 devo tagliare ancora ??? Infatti era il caso A

Edited by Ran87 - 3/2/2015, 16:33

OK sono 82 righe le ho contate diverse volte ma se non fosse così vuol dire che non so prorpio contare

Prima di postare la fic volevo chiedere il permesso di Lucky di poter utilizzare una sua frase di chat che ieri sera mi fece sbellicare ,dopodichè se qualcuno si sente chiamato in causa non era fatto di proposito ma solo per divertire , fatto questa parentesi spero che vi piaccia
Purtroppo non avendo la possibilità di ascoltare radio gurzo non so i caratteri di chi lo trasmette e quindi come al solito ho creato un fic su di me nel mondo di Conan



Che bella giornata io qui che mi prendo un caffe , stasera ci sarà una festa…e la giornata non può che presentarsi ...Perfetta
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH
UN OSPITE E’ CROLLATO MENTRA MANGIAVA
ODDIO IL VELENO POTREBBE ESSERE NEL CIBO
SCAPPIAMO!!!!
Come non detto ….. riepiloghiamo dall’inizio

CARNEVALE FIABESCO

Mi venne affidato un nuovo incarico di intervistatrice coincidente anche con la festività del carnevale.
Presi i bagagli , chiamai il taxi , arrivai all’aereoporto, atterrai in terra straniera ,e in breve lasso di tempo fui davanti al Poirot; L’osservai per un po',dopodichè, decisi di entrare.Suonò il classico dlin , ma non vidi nessuno. Forse erano in pausa,pensai ;pronta ,ad andarmene ,quando, una voce distinta risuonò nell'aria.
“Ehila”
Voltai il viso verso cui proveniva, non credetti ai miei occhi. Un bel cameriere apparve dietro al bancone,quando prima ,ero sicura, che non ci fosse.
“ Ciao mia bella signorina gradisci qualcosa? “
Stetti ferma,sulla soglia ad ammirarlo ,la presa, dai bagagli mi scivolò dalle dita, lui , continuare a sorridermi e i bagagli precipitare, pesantemente, a terra.
“Aspetta l’ aiuto a levarsi il cappotto…”
La sua bocca si aprì per dire qualcosa che non mi arrivò troppo concentrata a guardarlo;poi ,uscì dal bancone per avviarsi fino a me.Le sue mani afferrare il mio cappotto.....ma, di già ?! Cominciarlo a sbottonarlo....oddio che audacia?!!!! Tirare il braccio dalla manica...non perde tempo eh ???? Dirigersi sull'altro....ehi ferma ferma...un braccio volare...????? Un braccio volare, esattamente il mio , che andò a centrarsi sul suo viso.
“AHIO ma che le preso !!!“ comincio a dire
“Come che mi è preso voleva provarci con me..!!!!”
“Cosa ha capito , volevo darle una mano a toglierle il cappotto!”
CAPPOTTO?.....ero pronta ad andarmene... ma mi bloccò stringendomi il braccio ...
“Aspetta non vada via , si accomodi “
“Cosa nonostante…..l’incidente…”
“Nahhhh……. Roba da poco venga al banco, le offro da bere” lo gurdai stupefatta lui continuò...
“Capita a tutti di sbagliare,anzi le propongo di venire alla festa di stasera...”
“Ma… ma..ma..io non ho il costume….e poi..”
“Ci penso io” mi appoggio una tazza di caffe sul bancone , mi strizzò l’occhio con fare affettuoso e si allontanò .
Cominciai a sorseggiare quella bella tazza di caffè, quando la porta si riaprì, facendovi entrare cinque mocciosi di cui tre scatenatissimi. Tutti, tranne uno, addobbati a festa: Ayumi da Biancaneve,Mitsuhiko Sherlock Holmes, Genta da polpetta di riso, Ai da Elsa e Conan da se stesso; Li osservai per un po,' dopodichè, ripresi a sorseggiare la mia tazza di caffe ,quando, nuovamente, la porta si riaprì .
“BENE SIETE PRONTI PER STASERA”
“CERTO ABBIAMO TUTTO”
“COSTUMI E QUANT’ALTRO CHE CI SERVE”
Un gruppo di ragazzi entrarono prendendo posto accanto a me ,
mi inviatarono a dialogare , mi mostrarono oggetti e costumi per la festa di stasera per poi salutarmi e tornare alla situazione iniziale … (rileggetevi le righesopra)
[…]

Il caffè mi andò, come prevedibile ,di traverso, gli ospiti, scappare in preda al panico, gridare cose come :attacchi terroristici, omicidi indiscrimanati e via dicendo...io, venire travolta dalla massa che cercava di scappare ,risultando inutile a causa di un nano che bloccò l'ingresso.Felice ,come sempre d'altronde,per la classica salma giornaliera ,cominciò ad aggirarsi tra i tavoli e uno a uno indicare i sospettati per poi avviarsi proprio dove in quel momento stavo seduta io.Mi guardò da sotto in sù ,allungò la sua mano verso di me e urlò
“ANCHE QUESTA RAGAZZA E’ SOSPETTATA!”
"COME SONO SOSPETTATA?!"
“L’HO VISTA DIALOGARE CON QUEI TRE RAGAZZI TRA CUI UNO E LA VITTIMA !!!“
“ma ma ma io li ho appena conosciuti...”
“ADESSO CHE ABBIAMO RIUNITO GLI INDIZIATI RACCONTATEMI I VOSTRI ALIBI…”
“ALIBI !!!! MA MA …”non mi ascoltava neanche…
I tre cominciarono a raccontare , poi Conan mi indicò nuovamente
“BENE TIRA FUORI LA SUA ROBA E MI DICA IL SUO ALIBI!!!”
“Be ecco mi chiamo Ran87 e sono appena arrivata….”
Lui però non credette a ciò che dissi anzi , mi guardò con sospetto…. Frugò tra i miei bagagli…. Mi obbligò a farmi perquisire…mi interrogò senza sosta, che a momenti, volli prenderlo a pugni;finalmente ,si convinse ,che stavo dicendo il vero .Comprese come si svolsero i fatti ,quindì ,potè dare inizio allo show.Aprì il suo orologio ,lo vidi puntare verso il suo bersaglio prediletto, Goro. Scoccare il pulsante a colpo sicuro.Goro , spostarsi dal mirino all'ultimo per chinarsi a raccogliere qualcosa. La freccetta continuare imperterrita la sua traiettoria con meta ignota. Finire,a sorpresa, sull'ispettore Megure. Lui, iniziare una specie di valzer del moscerino , per poi cadere a terra. Finalmente lo show,potè aver INIZIO. Cominciò a raccontare tutto lo svolgersi della vicenda: da quando entrarono nel bar, a quando furono entrati nel bagno, da quanti rotoli di carta igenica utilizzata,a quanto filo da pesca usato tra il bagno e il corridoio , da galline in fuga a Giovanni Muciaccia (no questo l’ho sentito io) ,comunque finalmente il colpevole fu arrestato, io scagionata, i miei bagagli sotto sopra ,e una voce ,mi parlò delicatamente all’orecchio , facendomi sobbalzare….
“L’ho preso sai…”
“Eh cosa mi ha preso?”
“Il costume della festa vada a provarselo”
Mi allontanai ,e ritornai dopo poco con l’abito di Cenerentola , mi sorrise, mi guidò alla festa dove danzammo,ma ,quel magico momento ,durò poco.In angolo remoto della sala, cominciarono ad udirsi dei schiocchi decisi e violenti di frusta. Gli ospiti creare un varco come Mosè quando separò le acque,le frustate farsi man mano più forti ,che fosse Indiana Jones? No ,perchè notai che aveva i tacchi ;Xena? No ,neanche!... Non riuscì proprio a vedere la faccia del misterioso individuo la cui "energia negativa", sprigionata dalla gelosia ,aveva raggelato l'intera sala.Quando varcò la soglia , l'aria ,iniziò a farsi decisamente pesante,lui, irrigidirsi come un palo , e un odore di bruciato cominciò divulgarsi .
"Cos'è questo odore" pronunciai
“Signorina scappi presto”
“Cosa?! “lui ,senza preavviso ,mi baciò sulla guancia
“Scappi!!!”
Scappai talmente veloce senza voltarmi ma fui sicura che dietro di me c’erano urla di distruzione , di panico generale,di tavoli volanti (di quest’ultimo ero sicura perché quasi mi sfiorò)
Arrivai all’aereoporto mi guardai indietro per l’ultima volta ,nonostante avessi molti sguardi addosso per il fatto che ero vestita da Cenerentola, salì a bordo ,solo quando partimmo mi accorsi di qualcosa …….Non avevo la scarpetta!!!!

La fiaba sarebbe continuata?????
Intanto qualcuno, vestita a DOC per l'occasione , frustava il bel cameriere che piangeva disperato

Edited by Ran87 - 10/2/2015, 19:57

Ahahahah mitica Ran! Mi è piaciuta davvero tantissimo, molto divertente. x°D Babbon ha indotto in tentazione anche te, vero? xD

Boh, ci provo anch'io, vediamo...

Interviste, panini e shatusshi rosa

Finalmente arrivata! Entro nella camera del mio hotel a cinque stelle, finanziato da quelli della radio, appoggio le valigie sul pavimento, ma non le sistemo: in questa città devo starci giusto il tempo per farmi intervistare. Quanto è dura essere una persona di rilievo. Vogliono intervistarmi perché sono diventata, recentemente, moderatrice grafica del forum di Detective Gurzo.
Mentre vado in bagno per rinfrescarmi, sento degli schiocchi di frusta provenire dalla camera accanto alla mia, uniti a urletti di vario genere, tra cui una voce femminile che dice:«BABBON! QUESTO È PERCHÉ HAI FATTO QUELLO CHE SAI SUL BELL TRE EXPRESS!!!» seguito poi a ruota da un gemito di dolore e da un altro schiocco. Continuo a truccarmi, non sono affari miei, anche se quel povero Babbon mi fa un po’ pena, a sentire come soffre...
Mi sistemo per un’ultima volta. Questa sera avrò l’intervista e non voglio sfigurare. Poi c’è un ragazzo che ha una voce che... Mamma mia, mi farei la voce. Non lui eh, la voce. Lui potrei anche non farmelo che starei bene lo stesso.
Esco dalla camera, mi chiudo la porta alle spalle e mi dirigo verso il ristorante, passando per la hall. Guardo e noto che c’è una ragazza con due meloni sul petto che mi chiedo come a certe persone non cada l’occhio. Poco più in là, un ragazzo cadde dopo essersi beato della visione di quelle bombe. Come volevasi dimostrare, insomma.

Entro nel ristorante, il quale è tipicamente occidentale. È ampio, con grandi vetrate che danno pure sulla cucina, in cui vedo che c’è un tipo con gli occhiali, biondo, con un foularino rosso al collo, che si cimenta ai fornelli con accanto a lui una ragazza che gli fa da assaggiatrice, tirandogli una manganellata dopo aver assaggiato la pietanza cucinata. Evidentemente non andava bene.
Prendo posto al tavolo che dà sulla cucina, e si avvicina a me un figaccione con i capelli lunghi platinati, sfumati verso la fine con un bel rosa shocking, e gli occhi verdi glaciali. Sul capo un Borsalino. Rimango con la bocca aperta e scopro, vedendo il suo grembiule nero, che è un cameriere:«Che le porto, signorina?»
«Un po’ di te... Scusa, volevo dire... Il tuo profumo... No, aspetta, la tua presen... Niente, ok...» cerco di riprendermi dalla figuraccia, prendo il respiro e dico:«Birra e pizza ai wurstel... Possibilmente che sia il... No, devo calmarmi, scusa. Sì, fammi un panino!»
«Pizza o panino?»

«Questo... Panino della Vittoria! Con un po’ di birra!» e il cameriere platinato si gira, mostrando una bella visuale del suo lato B.
Accanto a me vedo una ragazza con un cappello uguale a quello del cameriere sexy e con gli occhiali, che armeggia con un tablet e si guarda un film, ignorando bellamente la ragazza dal lungo corno davanti a lei. Che strana amicizia.
Appena quel bel cameriere mi porta il Panino della Vittoria con la mia birra, richiamo la sua attenzione e gli chiedo:«Scusa, mi potresti per favore accompagnare al Palazzo Schiaccianoci? Purtroppo non so le strade, non sono di qui...»
«Certo bellezza, tutto per te...»
Ed è così che ho conosciuto vostro padre. No, scherzavo. Ed è così che ho conquistato un figaccione con un discutibile gusto per il colore dei capelli.

Finisco di cenare e, accompagnata dal mio bel platinato-rosato, esco e ci dirigiamo verso il Palazzo Schiaccianoci. Mi rivela di chiamarsi Gin, e io gli dico che mi chiamo Star. Noto che abbiamo un sacco di gusti in comune, dalla musica metal alla passione per i dolci e per i peluche, specie se questi peluche sono tanto pucciosi e carini da farti venire voglia di coccolarli tutto il giorno, oltre che una sfrenata passione per il fucsia. Siamo in disaccordo però sul colore dei capelli, ma avrei dovuto immaginarlo.
Mi accompagna fin dentro l’edificio e vedo che è tappezzato di poster di un ragazzino con un papillon rosso e dallo sguardo da ebete. Io ho quasi paura di sapere cosa ci sarà appena svolto l’angolo per andare nella sala della radio. Entro con la grazia di un elefante in una cristalleria:«Buonasera a tutti! Sono Shiningstar! Dunque, dove posso sedermi per farmi intervistare?»
«Veramente... Non so se hai letto la mail...»
Dal mio silenzio capiscono che non l’ho letta. E inizio a darmi dell’idiota.
«L’intervista è stata spostata a domani, stasera dobbiamo intervistare il gatto di Eri... Insomma, è l’unica sera che ha libero, poi deve andare in tournée con la sua padrona...»

«Ah.» faccio un altro po’ di pausa:«Ok.»
Esco dallo studio sconfortata. Com’è possibile che io sia stata così tanto idiota da non avere letto la mail? Intanto vedo che Gin si è fermato ad aspettarmi:«Ma tu non avevi il turno al bar?»
«No, lo ho domani... E la tua intervista?»
«Non si fa oggi ma domani.» dico sconfortata:«Hanno preferito intervistare un gatto a me.»
«Allora... Ti va un giretto sul Ginbus?»
«Sarebbe?» Gin mi prende in braccio, mi schiocca un bacio sulle labbra, mi guarda e mi dice:«Si parte da camera mia...»
«Allora ci sto.»
Dopotutto, non è stata una sera sprecata, visto che mi farò una bella e sana sco...rpacciata.

THE END

Fatta decisamente a caso. Spero vi sia piaciuta!