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Complotti Weasley

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view post Posted on 24/4/2015, 14:55     +1   +1   -1
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COMPLOTTI WEASLEY - INTRODUZIONE



Inizio ora ad aprire la conversazione, così ho un post separato in cui mettere l’elenco dei capitoli. Inoltre questa fan fiction ha bisogno di un po’ di spazio per essere introdotta e mettere l’introduzione nello stesso post del capitolo numero uno non mi sembrava un’idea geniale. Ma bando alle ciance.

Come avrete capito già dal titolo “Complotti Weasley” sarà una fan fiction riguardante il mondo di Harry Potter, più precisamente la mia storia si colloca 23-24 anni dopo la Battaglia di Hogwarts. Compariranno moltissimi personaggi, tanti nomi e cognomi già noti, ma anche alcune novità. La maggior parte di essi sono stati creati da J.K. Rowling, l’autrice della saga, che li ha fatti comparire nel capitolo finale del settimo libro, o li ha nominati nella famosa intervista rilasciata dopo la pubblicazione, oppure ancora li ha svelati sul suo sito ufficiale. Altri personaggi ancora sono di mia invenzione, come il protagonista, Logan Weasley, o come la professoressa Zeller, Zach Zabini ed altri. Oltre a questi ce ne saranno anche altri che non sono stati inventati né dalla Rowling né da me, ma da altre persone, che hanno partecipato ad un gioco di ruolo, ormai cinque anni fa, sul mondo di Harry Potter, anche se la loro caratterizzazione è in gran parte opera mia. Durante il corso della fan fiction imparerete a conoscere questi personaggi sia fisicamente che caratterialmente, capirete anche di chi sono figli e parenti, quanti anni hanno e soprattutto il loro ruolo all’interno della storia, ma alla fine di ogni capitolo, per amor di chiarezza, vi preciserò chi li ha inventati e di quale famiglia fanno parte.
In realtà questa fan fiction non è la prima volta che provo a scriverla. Infatti si tratta di un’edizione rivista e spero definitiva, di una vecchia storia creata per divertimento cinque anni fa, collegata interamente al gioco di ruolo che vi ho nominato prima. Con il senno di poi ho dovuto riscriverla completamente perché la narrazione dei primi venti capitoli era scritta in prima persona, cosa abbastanza limitante, visto l’ampio numero di personaggi. Ho dovuto modificare alcune parti, tagliarne completamente delle altre ed aggiungerne di nuove, visto che alcuni capitoli non arrivavano nemmeno ad una pagina di lunghezza. Inoltre ho dovuto ridurre la rosa di personaggi e rielaborarne alcuni, per esempio: nella prima edizione esisteva un personaggio, Susan Weasley, che era la sorella di Logan, ma da quanto detto dalla Rowling Fred ed Angelina hanno avuto due figli, con Logan io ne ho aggiunto un terzo ed arrivare anche alla quarta mi sembrava decisamente eccessivo, quindi ho fuso insieme il personaggio di Susan con quello di Roxanne, personaggio stabilito dall’autrice della saga. Un altro problema della prima edizione della fan fiction era il suo essere troppo vincolata al gioco di ruolo nella sua prima parte, che risultava completamente priva di trama, fino ad arrivare al capitolo numero ventiquattro dove iniziava lo sviluppo di una trama principale molto complessa e ricca di misteri da svelare, dotata anche di sotto trame. Per risolvere questa problematica ho deciso di srotolare un po’ la matassa e di introdurre una trama dal primo capitolo, mischiandola direttamente con le presentazioni dei vari personaggi.

Siccome sono un disastro a mantenere gli impegni ed inizio sempre un sacco di progetti, senza mai portarli a termine, ho deciso di darmi dei tempi ben precisi e delle limitazioni. Ogni capitolo di questa fan fiction conterrà un minimo di 2000 parole ed un massimo di 3000. Pubblicherò tre volte al mese in giorni fissi e prestabiliti: 8, 18 e 28. Il primo capitolo arriverà quindi il giorno otto maggio.

Giuro solennemente di non avere buone intenzioni.



ELENCO CAPITOLI

Capitolo 01
Capitolo 02
Capitolo 03
Capitolo 04
Capitolo 05
Capitolo 06
Capitolo 07
Capitolo 08
Capitolo 09

Edited by Amuro94 - 29/9/2015, 21:05
 
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view post Posted on 8/5/2015, 15:50     +1   +1   -1
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 1



La luna piena splendeva alta nel cielo ed illuminava il grande e maestoso Castello di Hogwarts, dove giovani maghi e streghe andavano ad imparare le arti magiche sotto la guida di esperti insegnanti. Nonostante fosse stato ampiamente danneggiato ed in parte distrutto durante quella che è passata alla storia con il nome di “Battaglia di Hogwarts”, avvenuta ventidue anni prima, era stato ricostruito rispettando il progetto originale. Tutte le stanze, i corridoi e anche le quattro torri erano stati riparati con l’ideale di essere il più simili possibile a quelli precedenti. In poco meno di quattro mesi, il Castello era tornato ad ergersi in tutta la sua maestosità, come se quel tragico scontro dove molte persone avevano perso la vita non fosse mai avvenuto e gli studenti tornarono regolarmente a frequentare le lezioni, anche se leggermente in ritardo rispetto al solito. Minerva McGranitt aveva ricoperto il ruolo di Preside per un paio d’anni, prima che fosse scelto un sostituto per il defunto Severus Piton. Dopo varie opzioni, numerosissimi consulti ed interminabili battibecchi era stato designato Rolf Scamandro, nipote del famoso Newt Scamandro e marito di Luna Lovegood, che accettò la proposta senza pensarci troppo. Quando fu scelto per ricoprire la carica di Preside di Hogwarts era ancora molto giovane, ma tutti confidavano in lui perché aveva dimostrato grandi capacità lavorando per il Ministero della Magia, risolvendo le più complicate controversie.

Le regole della scuola di magia e stregoneria erano pressoché rimaste invariate, quindi di notte era sempre proibito girare per il Castello. Argus Gazza, nonostante l’età ormai avanzata, non si era ancora ritirato dalla carica di custode di Hogwarts, continuando a tormentare in ogni modo possibile gli studenti, cercando di sorprenderli mentre infrangevano il regolamento scolastico, spesso inventandosi sul momento nuovi divieti. La settimana precedente, mastro Gazza aveva sorpreso Logan e Lauren Weasley ad aprire un pacchetto nella Guferia: senza verificarne il contenuto, il custode decise che quello era sicuramente un carico di cacca-bombe e che quindi doveva essere confiscato. Per questo motivo i due cugini avevano deciso di intrufolarsi nello studio del Magonò per poterlo recuperare. Il tempo non era stato clemente con Argus Gazza, l’uomo era invecchiato molto velocemente, inoltre il duro lavoro di tenere pulito ed in ordine il Castello, con l’aiuto degli Elfi Domestici, gli aveva portato mille acciacchi, per questo sulla scrivania teneva sempre una borsa dell’acqua calda. Questo i due Wesley lo sapevano molto bene, perché non era la prima volta che entravano nel suo studio, sia di nascosto che trascinati dal custode per una delle loro bravate. L’ambiente era piccolo e freddo, al centro della stanza c’era una grande scrivania, sulla quale erano appoggiati moltissimi fogli, dove Gazza scriveva i reati commessi dagli studenti. Logan e Lauren vantavano un intero cassetto della scrivania dedicato a tutti gli scherzi, più o meno innocenti, che avevano fatto durante i precedenti tre anni scolastici. In realtà, la maggior parte delle volte, i cugini riuscivano a farla franca e non farsi beccare, ma il custode, ritenendo che fosse opera loro, catalogava lo stesso quei bizzarri eventi nel fascicolo dei due Weasley. Il piano che i due cugini avevano elaborato era allo stesso tempo semplice e diabolico: intrufolarsi nell’ufficio di Gazza, rubare il pacco e compiere la loro piccola vendetta. Fino a quel momento tutto era andato come da programma. Infatti, erano riusciti ad uscire dalla Sala Comune senza essere visti da nessuno ed erano anche arrivati fino alla loro meta senza incappare in fantasmi, altri studenti, o peggio, insegnanti. Durante la loro carriera scolastica, Logan e Lauren avevano infranto spesso il regolamento, soprattutto uscendo di nascosto durante la notte, quindi erano molto ferrati nello sgattaiolare fuori dalla Casa di Grifondoro senza farsi notare. Sfortunatamente, però, ora che avevano aperto con un piccolo incantesimo la porta dell’ufficio, assicurandosi con attenzione che non facesse alcun rumore, si era presentato davanti a loro un imprevisto. Un maleodorante, fastidioso e peloso imprevisto: Mrs. Purr, la gatta del custode. Appena aveva percepito lo spostamento d’aria causato dall’apertura della porta, aveva dischiuso i suoi piccoli occhietti gialli per fissare gli intrusi. Lauren fu rapidissima e, sussurrando «Petrificus Totalus», congelò l’animale prima che riuscisse ad emettere il suo terribile miagolio accusatore.

«Adesso cosa facciamo?» bisbigliò la ragazza.
«Faremo tutto come pianificato, ma dobbiamo sbrigarci»
«Va bene. Tu pensa al pacchetto, io incanterò la borsa dell’acqua calda»

Logan entrò il più silenziosamente possibile nell’ufficio, dirigendosi verso la scrivania posta al centro della stanza. Il pacco era stato appoggiato sulla sedia, il ragazzo lo prese con sé, mentre la cugina armeggiava con la bacchetta intorno alla boule rossa.

«Fatto?» chiese il rossiccio in un sussurro.
«Sì, andiamo!»

I due Weasley uscirono in fretta dall’ufficio e portarono con loro la gatta pietrificata, chiusero con la magia la porta, sempre facendo attenzione a non far rumore. Logan e Lauren sgattaiolarono silenziosamente con, rispettivamente, Mrs. Purr ed il pacchetto in braccio fino alla torre di Astronomia.

«Lasciala qua, Lau. Poi liberala dall’incantesimo quando saremo già sulle scale, è impossibile che Gazza la senta fino a qua… » disse il mago.
«Comunque saremo già nella Sala Comune quando riuscirà a raggiungerla»

Quando i cugini finirono le scale che portavano alla cima della torre, sentirono gli acuti miagolii della gatta ed i suoi passi. Dovevano sbrigarsi se non volevano farsi seguire dall’animale ed essere scoperti. I due Weasley corsero per tutto il Castello di Hogwarts, raggiungendo finalmente l’entrata della Sala Comune di Grifondoro, in coro dissero la parola d’ordine al dipinto della Signora Grassa e si rifugiarono nella loro Casa. Era una stanza molto semplice a pianta rotonda, con il pavimento ricoperto da un grande tappeto color vermiglio con rifiniture dorate, numerosi drappi ed arazzi con i colori della Casata ricoprivano le pareti. La sala era anche ornata da diverse armature. Logan e Lauren, con ancora il fiatone, si sedettero sulle soffici poltrone rosse che arredavano la stanza.

«Ce l’abbiamo fatta!» esultò la ragazza dai capelli corvini.
«Ne dubitavi?»
«Certo che no, ma abbiamo rischiato di farci beccare…»
«Alla fine è andata bene, temo però che Gazza si arrabbierà un po’ con noi» disse Logan ridendo.
«L’importante è che abbiamo recuperato le cacca-bombe! Certo che sta iniziando a diventare un po’ troppo sospettoso… ha pensato subito che il pacco ne contenesse un carico senza nemmeno aprirlo»
«Effettivamente la confezione è ancora intatta…»
«La prossima volta staremo più attenti a non farci seguire fino in Guferia»



**



Da quando un mese prima Milton Pickwick era stato nominato Preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts a tempo determinato, in seguito alla decisione di Rolf Scamandro di prendersi un anno di congedo per partire ed andare a studiare in modo più approfondito le creature magiche, seguendo le orme di suo nonno Newt Scamandro, si era posto come obiettivo il mantenere la quiete e l’ordine ad Hogwarts. Non aveva intenzione di imporre nuove regole, né di apportare modifiche al corpo insegnanti, voleva solamente che, al suo ritorno, il Preside potesse ritrovare tutto come lo aveva lasciato. Pickwick aveva insegnato Difesa Contro le Arti Oscure per una quindicina d’anni ad Hogwarts, poi si era ritirato in pensione e aveva comprato una piccola villetta a schiera alla periferia di Londra. L’aveva scelta in una zona che trovava squisitamente babbana, adorava come i suoi vicini di casa curavano il proprio giardino e così aveva iniziato a farlo anche lui, giusto perché il suo non sfigurasse in confronto agli altri, e così aveva scoperto la sua passione per il giardinaggio. Gli mancava molto la sua accogliente dimora: ogni tanto tornava a dare un’occhiata al suo giardino per assicurarsi che Cindy Hamilton se ne stesse davvero prendendo cura come gli aveva promesso. La decisione presa da Rolf era stata improvvisa e quindi il Consiglio si era ritrovato a dover scegliere tra i vecchi insegnanti andati in pensione, visto che Minerva McGranitt aveva gentilmente declinato l’offerta. Così la decisione era infine caduta su Milton che, in parte per il senso del dovere ed in parte perché era stato preso da una profonda nostalgia per quella che era stata la sua casa per molto tempo, accettò subito la proposta. Il mago si ricordava ancora benissimo la formalissima lettera scritta dall’insegnate di Trasfigurazione che gli era stata recapitata una mattina di inizio agosto, nella quale gli veniva chiesto se quel pomeriggio avrebbe potuto ospitare un piccolo gruppo di ex colleghi e lo si pregava di rispondere rapidamente via Metropolvere. Milton Pickwick era rimasto abbastanza sorpreso da quella insolita ed improvvisa proposta, quindi, spinto dalla curiosità, accettò immediatamente l’invito. Quello stesso pomeriggio, giusto per l’ora del the, i suoi ospiti arrivarono. Minerva McGranitt, Horace Lumacorno e Neville Paciock fecero la loro comparsa attraverso le fiamme verde smeraldo del camino e, dopo aver scambiato i dovuti convenevoli, si accomodarono nell’accogliente salotto. Senza girare intorno alla questione, i tre insegnati gli dissero il motivo della loro venuta e mezz’ora dopo uscirono dalla sua villetta a schiera, sempre attraverso il camino. Il rumore di qualcuno che bussava alla porta del suo ufficio, lo spaventò leggermente e lo distolse dal flusso di ricordi.

«Prego, entri pure…» disse il Preside, sorpreso di ricevere visite a quell’ora.

Era ormai passata un’ora dal termine della cena e l’anziano Preside non si aspettava certo che qualcuno sarebbe entrato nel suo studio. Infatti indossava già la sua camicia da notte azzurra con delle righe bianche verticali. Il mago attese pazientemente che qualcuno entrasse nell’ufficio, ma dopo qualche minuto ancora non era successo nulla. Milton si schiarì sonoramente la voce e ripeté quello che aveva detto pochi istanti prima, ma ancora nessuno accennò a voler entrare. Poi nuovamente sentì il suono di qualcuno che bussava alla sua porta. Leggermente spazientito, Pickwick si diresse alla porta e l’aprì per scoprire l’identità di quello che ormai considerava un insolente scocciatore, ma non vide nessuno, solo un lampo verde.

Il cadavere dell’uomo fu scagliato all’indietro nel suo ufficio ed atterrò sul tappeto in una posa tremendamente innaturale: le braccia protese davanti al volto e le gambe piegate con un’angolazione impossibile. I quadri che prima fingevano di sonnecchiare si destarono ed osservarono sconvolti il defunto.

«Hai visto chi era, Albus?» domandò il quadro di Severus Piton.
«No… ha usato un incantesimo di dissimulazione per nascondersi. Dobbiamo avvisare Minerva, lei penserà a tutto il resto» dopo aver pronunciato questa frase, il mago con gli occhiali a mezzaluna si voltò, dando le spalle alla stanza, e sparì dalla sua cornice.

Circa dieci minuti dopo, l’insegnate di Trasfigurazioni, seguita da Neville Paciock, entrò nell’ufficio del Preside. Quando la donna vide il cadavere del povero Milton, portò una mano davanti alla bocca, sconvolta dall’orrore, ma poi, un istante dopo, si era già ricomposta nella sua solita maschera di rigidità.

«Neville, corri ad avvisare il resto del corpo insegnanti. Io penserò a renderlo più presentabile… quella dannata strega è riuscita davvero ad infiltrare i suoi dentro il Castello, quindi stai in guardia» disse Minerva estraendo la sua bacchetta.
«Devo avvisare anche l’Ordine?»
«Certamente, vai».



*



Villa Malfoy era come sempre una splendida abitazione, aveva un ampio giardino con fontane e spazi verdi ed un piccolo sentiero a ciottoli che conduceva fino all’entrata principale. L’interno era rimasto immutato negli anni, solo alcune stanze, prima adibite a nascondiglio per manufatti oscuri, erano state disposte per scopi più legali. Una di queste era diventata un comodo salotto, con alcuni divanetti in pelle, tutti rigorosamente neri, dove venivano accolti gli ospiti.

«Perfetto, tutto è andato secondo i piani» esclamò Pansy Parkinson con voce compiaciuta.
«Allora dobbiamo brindare» disse Draco Malfoy, mentre si alzava dall'accogliente seduta del suo salotto. Il mago si avvicinò alla credenza dove teneva le bottiglie con i liquori più pregiati e, dopo un’attenta scelta, tornò a sedersi al fianco di sua moglie, Astoria GreenGrass, che fece comparire dei calici di cristallo con un leggero movimento della bacchetta.
«Sì, dobbiamo festeggiare questo giorno! Dopo una serie di sconfitte, finalmente abbiamo avuto la nostra rivincita contro l’Ordine della Fenice» disse estasiata la maga con il volto simile a quello di un carlino, mentre il suo fedele sgherro riempiva fino all’orlo i calici con del rum incendiario.
«Qual è la nostra prossima mossa?» chiese la padrona di casa.
«Tutto procederà regolarmente, non dobbiamo agire in modo avventato solo perché abbiamo ottenuto una vittoria. Seguiremo il piano stabilito in precedenza: Il nostro infiltrato continuerà ad agire dall’interno del Castello, il trasferimento a Durmstrang delle nuove leve avverrà tra un mese e poi inizieremo a farci notare».



Angolo dell'autore: Ed eccoci qua con il primo capitolo di questa fan fiction. Per il momento i personaggi comparsi sono Logan Weasley, protagonista principale di questa storia, personaggio inventato da me come terzo figlio di Fred Weasley e Angelina Johnson. Poi è comparsa anche Lauren Weasley, cugina di Logan, il suo personaggio è stato creato da una mia amica, ed è la controparte femminile di Logan. Lei sarà di pari importanza per lo sviluppo di questa storia. L'altro personaggio introdotto è stato Milton Pickwick, che però è già deceduto. Tutti gli altri personaggi sono quelli creati a da J.K. Rowling. Ci vediamo il 18 maggio con il prossimo aggiornamento!



Edited by Amuro94 - 31/5/2015, 11:52
 
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view post Posted on 18/5/2015, 18:16     +1   -1
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 2



La Sala Grande era molto affollata, le tavolate delle quattro Case erano al completo. La professoressa McGranitt aveva avvisato gli studenti di Grifondoro che quella mattina avrebbero dovuto essere tutti quanti presenti all’ora della colazione, così avevano fatto anche i professori Lumacorno, Sprite e Vitious con i loro alunni. Nessuno sapeva ancora il motivo di quella convocazione, ma nell’aria si sentivano molte affascinanti teorie al riguardo. Il brusio si arrestò immediatamente quando l’insegnante di Trasfigurazione si alzò in piedi.

«Buongiorno, quest’oggi siete qui riuniti per ascoltare un triste annuncio: il preside Milton Pickwick è morto due giorni fa, colpito da un’improvvisa malattia e nessuno è riuscito a salvarlo» disse l’anziana strega.
«Temporaneamente sarò io a ricoprire il suo ruolo, fino al ritorno del professor Scamandro. Come prima cosa vorrei che tutti quanti rendeste omaggio alla sua scomparsa porgendogli un rispettoso ultimo saluto. Questa mattina le lezioni saranno sospese in modo che possiate partecipare ad una piccola cerimonia commemorativa».



*



Erano ormai passate due settimane da quando si era svolto il funerale di Milton Pickwick, come da richiesta della professoressa Minerva McGranitt, la cerimonia si era svolta all’interno delle mura di Hogwarts in modo che tutti quanti gli studenti potessero rendere omaggio alla morte del mago. Non era stato preside per molto tempo, praticamente solo per un mese, ma aveva insegnato per molto tempo ed era sempre stato un ottimo professore, amato da tutti gli studenti e di piacevole compagnia per i suoi colleghi. Subito dopo la ricostruzione della scuola di magia e stregoneria, era stato lui ad occupare la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure e vi era rimasto in carica per parecchi anni nonostante fosse già in età avanzata quando iniziò ad insegnare. Dopo il pensionamento il suo posto venne preso da Rose Zeller, una strega molto giovane, ma abile nelle tecniche di difesa e soprattutto portata per l’insegnamento. Dal suo arrivo ad Hogwarts gli studenti si erano subito affezionati a lei, non sentendo molto distacco dal vecchio professor Pickwick, in quanto entrambi gli insegnanti erano sempre gentili e cordiali ed avevano un’ottima padronanza della materia. Al funerale furono presenti parecchie figure di spicco nel mondo della magia, che avevano avuto il piacere di conoscere Milton Pickwick sia quando era ancora un giovane ed avventuroso mago sia in età avanzata quando era diventato un mite signore amante del giardinaggio.

«Logan, potresti almeno degnarti di far finta di prendere appunti» disse Rose Weasley sbuffando, mentre si stava sistemando la folta chioma dei suoi ricci di colore rosso fiamma.

Gli studenti di Grifondoro del quarto anno, in coppia con i Serpeverde, erano impegnati in una lunga e noiosa lezione di Storia della Magia con il professor Ruf, l’unico docente fantasma di tutta Hogwarts. Nessuno dei suoi numerosissimi studenti era riuscito davvero a trovare interessanti le sue spiegazioni sulle guerre del mondo magico, sulle riforme del Ministero e sulle figure di spicco del panorama storico, ma mai qualcuno aveva provato a suggerire al defunto insegnate di andare in pensione, perché tutti sapevano quanto fosse attaccato alla sua cattedra. Si narrava, addirittura, che inizialmente il professore di Storia della Magia non si fosse accorto di essere morto e che avesse abbandonato il suo corpo sulla poltrona del suo ufficio.

«Rose, sai che per me è impossibile seguire le lezioni di Ruf» rispose Logan accasciandosi sul banco, con aria esasperata.
«Non dico che tu debba davvero prendere appunti, prendi esempio da Al e Lau, almeno loro fanno finta di seguire e scarabocchiano sul foglio»
«Poi però verranno anche loro a chiedere i tuoi appunti, quindi alla fine è la stessa cosa»
«Sì, ma l’impressione è diversa»
«Smettetela voi due» bisbigliò Albus Severus Potter, zittendo i due cugini.
«Se Ruf si accorge che state parlando diventerà ancora più noioso!» li avvertì la ragazza dai capelli corvini.

Il tempo passò molto lentamente per i quattro cugini, e tutti quanti, ad eccezione di Rose si accasciarono sul banco esasperati da quell’interminabile lezione. Appena il professor Ruf ebbe terminato di parlare, i suoi alunni si precipitarono fuori dall’aula. I Serpeverde si diressero verso i sotterranei per seguire Pozioni con Lumacorno, mentre i Grifondoro scapparono fuori dal Castello per andare nella Serra numero tre.

Il clima non era dei migliori, il cielo era grigio e pesante ed era ormai da parecchi giorni che un insistente pioggia si abbatteva sulle mura di Hogwarts, non era forte, ma incessante e costringeva gli studenti e gli insegnanti a stare rintanati nei loro alloggi, nonostante fosse appena metà ottobre. Logan, Lauren e Rose corsero il più velocemente possibile, con i mantelli calati sopra la testa, per evitare di bagnarsi ed in un paio di minuti raggiunsero il riparo della Serra numero tre. Neville Paciock, appena furono arrivati tutti gli studenti, iniziò a spiegare.

«Bene ragazzi, oggi ho per voi un lavoro abbastanza semplice: dovrete potare il Fico Avvizzito dell’Abissinia» esordì il professore di Erbologia.
«Qual è il nome comune per questa pianta?»

Rose alzò immediatamente la mano, dopo di lei, anche altri studenti tesero il braccio verso l’alto per fare segno che anche loro conoscevano la risposta.
«Sono contento che alcuni si ricordino quello ho spiegato al secondo anno, forza signorina Weasley mi dica la risposta»
«Grinzafico!»
«Esatto, cinque punti a Grifondoro! Ma ora torniamo al vostro compito… quest’oggi la professoressa Sprite mi ha detto che gli studenti del secondo anno non hanno fatto in tempo a potare tutte le piante di Grinzafico, perché erano oltre un centinaio, quindi ne sono avanzate un po’, che vanno potate entro oggi. Forza, al lavoro, le piantine le trovate in fondo alla stanza, lavorate in gruppi di tre così ci metterete meno tempo» spiegò il giovane insegnante.



*



La Sala Comune di Serpeverde era illuminata fiocamente da una strana luce verdastra, che andava a creare un’atmosfera molto surreale all’interno della stanza, la luce dei cinque camini non era abbastanza calda da contrastare quella proveniente dalle ampie vetrate che si affacciavano sul fondale del lago. Un grande tavolo situato ad Est abbelliva la biblioteca privata dei Serpeverde. Vari gruppetti di studenti erano seduti su comodi divani in pelle neri, mentre chiacchieravano animatamente della giornata appena trascorsa. L’anno scolastico era iniziato da poco, ma per gli studenti del settimo anno il carico di studio era già abbondante, mentre quelli del sesto anno si godevano le prime ore di lezione libere, inconsapevoli del fatto che di lì a breve le avrebbero dovute impegnare per riuscire a stare dietro all’enorme mole di compiti. Albus Severus Potter occupava insieme al suo migliore amico, Scorpius Malfoy, un piccolo divanetto, posizionato davanti al camino con sopra il ritratto del fondatore della loro Casata.

«Oggi non ho visto Lily, tu per caso sai come sta?» chiese il ragazzo dai capelli corvini.
«Oggi l’ho vista solamente a cena e mi ha spiegato che è stata tutto il pomeriggio a studiare, perché la McGranitt aveva dato per punizione dei compiti extra»
«Ah, mi spiace per la mia povera sorellina. Tra di voi tutto bene?»
«Come sempre, lo sai che non siamo una coppia molto… appassionata»
«Ti ricordo che stai sempre parlando di mia sorella, Scorp»
«Parlate di Lily?» chiese serenamente Kimberly Malfoy, mentre si accomodava in mezzo ai due amici, spingendoli a lato. La ragazza era una studentessa del secondo anno della Casa dei Serpeverde, aveva gli stessi capelli ed occhi del fratello che avevano entrambi ereditato da loro padre, Draco Malfoy, era magra e non molto alta.
«Esatto, Kim. Albus sta per iniziare la solita predica sul fatto che se non ho intenzioni serie nei confronti della sua sorellina devo lasciarla perdere, perché se io farò star male Lily allora lui farà del male a me»
«Come al solito»
«Appunto»
«Smettetela voi due! Io parlo seriamente» esclamò il secondogenito di casa Potter.
«E come io ti ho già detto, ti credo benissimo, ma il problema sta nel fatto che non sarò io a far soffrire lei, ma che al massimo sarà il contrario. In ogni caso, non è questo il momento di parlarne visto che non si è ancora stufata di me»
«Adesso non esagerare, ti ricordo che Lily non è solamente la sorella di Al, ma anche una mia carissima amica. Lei non ti farebbe mai soffrire intenzionalmente e comunque lo sapevate entrambi che la vostra storia non sarebbe durata più di qualche mese… perché avete entrambi dei caratteri molto particolari»
«Mi pare che sia tu quella che sta esagerando Kim, stanno insieme ormai da giugno e sono sempre andati d’accordo»
«Ora, se volete scusarmi, sono leggermente stanco, quindi andrei a dormire» disse il biondo, che si allontanò dal divanetto, dirigendosi verso le scale di mogano che conducevano ai dormitori.
«Fa sempre così quando è in difficoltà, fugge senza affrontare i problemi…» bisbigliò Kimberly.
«Sì, lo so. Ormai lo conosco bene anche io»
«Ora vado a dormire Al, buona notte» disse la bionda dando un bacio sulla guancia all’amico e correndo nel suo dormitorio.



*



La prima metà di ottobre fu caratterizzata da un’insistente coltre di nubi cariche di pioggia, mentre la seconda parte del mese vide come vincitore, dopo quattordici giorni di lotta, il sole, che riuscì a riemergere squarciando il grigiore delle nuvole per illuminare le alte torri di Hogwarts. James Sirius Potter si alzò dall'accogliente tepore del suo comodo letto e, guardando fuori dalla finestra, si accorse che finalmente il cielo era sgombro e limpido. Entusiasta per il felice risveglio, il ragazzo indossò velocemente la sua divisa scolastica, si pettinò alla buona i capelli castani e scese di corsa le scale a chiocciola che portavano verso la Sala Comune di Grifondoro. La stanza, nonostante fossero le sei e mezzo del mattino, era già affollata di studenti del quinto anno, impegnati con l’enorme carico di studio richiesto per gli esami finali. Fortunatamente per James, lui non aveva mai avuto problemi con lo studio gli anni precedenti, per cui non aveva trovato difficoltà nello svolgere i compiti di ripasso assegnati da tutti gli insegnanti. Inoltre poteva sempre contare sull’aiuto di sua cugina Rose Weasley, quando si trovava in difficoltà, visto che la ragazza sembrava sapere sempre ogni cosa. Cercando di non disturbare i suoi compagni di corso, che stavano meticolosamente studiando, il primogenito di casa Potter si diresse verso il passaggio della Signora Grassa, lo attraversò e poi corse sulle scale fino ad arrivare al piano terra. Davanti all’immenso portone a due battenti che portava alla Sala Grande, trovò due figure note. Un ragazzo molto alto, dalle spalle larghe e i capelli ricci di un castano chiaro ed una ragazza minuta dai lunghi capelli lisci rosso fiamma, raccolti in una treccia.

«Ehi!» disse James, cercando di farsi notare dai due studenti poco più avanti rispetto a lui.

Quando si girarono, il ragazzo fu certo di non essersi sbagliato. Infatti erano proprio Lorcan Scamandro e Lucy Weasley, che gli sorrisero raggianti.

«Ciao, cugino!» lo salutò la studentessa del primo anno.
«Ciao, come te la passi James?» chiese l’altro.
«Mah, non male, per il momento non ho trovato molte difficoltà nello studio»
«Bene, nemmeno io, fortunatamente stanno facendo solo il ripasso e non hanno ancora iniziato a spiegare le parti nuove del programma»
«Sempre a parlare dei G.U.F.O., voi del quinto anno» li interruppe la strega dai capelli rossi.
«Scusaci, Lucy. Tu come te la stai cavando?» chiese il mago.
«Bene, mi trovo decisamente a mio agio tra i Corvonero. Comunque credo che ci convenga entrare a fare colazione, che poi dovrò scappare e prendere in prestito un libro dalla Biblioteca»

I tre studenti, dopo essersi fermati a chiacchierare, entrarono nella Sala Grande, il soffitto era molto alto e grazie ad un incantesimo dissimulava il suo vero aspetto, mostrando agli studenti un cielo ancora dipinto con i colori dell’alba. In aria fluttuavano centinaia di candele che illuminavano la stanza. Il tavolo di Serpeverde, che era il primo a sinistra, era occupato da un paio di persone, mentre di fianco ad esso quello di Corvonero era ancora vuoto. Su suggerimento di Lucy Weasley, si sedettero tutti insieme nella grande tavolata ancora sgombra. Il tavolo dei professori era occupato solamente dalla neo Preside McGranitt, che ormai occupava il posto centrale e dalla Sprite. Le due donne erano immerse in un discorso molto serio, o questo pensava James Sirius Potter, vedendo le loro espressioni concentrate mentre discutevano.



Angolo dell'autore: Arrivato anche il secondo capitolo di questa lunghissima fan fiction, dove vengono introdotti un sacco di personaggi. La maggior parte dei quali sono i figli dei protagonisti che la Rwoling aveva annunciato nel capitolo "19 anni dopo" mentre altri sono stati poi confermati in un'intervista. Rose Zeller invece è un personaggio di mia invenzione, creata per occupare la cattadra di Difesa Contro le Arti Oscure, Kimberly Malfoy invece è un fantatsico personaggio creato da una mia amica. Il prossimo aggiornamento sarà il 28 maggio come programmato!



Edited by Amuro94 - 31/5/2015, 11:53
 
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view post Posted on 28/5/2015, 09:01     +1   -1
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 3



Vedere il sole fu per Logan Weasley una piacevole novità, dato che nella prima metà del mese di Ottobre il cielo era rimasto sempre coperto dalle nubi, ma quel dolce risveglio durò ben poco. Infatti, poco dopo, si rese conto di essere solo nel dormitorio ed ampiamente in ritardo rispetto all’orario della colazione. Rapidamente, si alzò dal letto, si tolse il pigiama e si vestì con la divisa scolastica, prese la borsa preparata la sera prima contenente i libri per le lezioni della giornata, pergamena, penne ed inchiostro, si sistemò la chioma di capelli fulvi e si lanciò giù per le scale a chiocciola, raggiungendo la Sala Comune di Grifondoro. Nel giro di cinque minuti, il giovane ragazzo dai capelli rossicci aveva percorso tutte quante le rampe di scale del Castello, ma fu costretto a fermarsi davanti all’ingresso per i Sotterranei di Hogwarts perché uno studente del primo anno di Corvonero era fermo lì e gli bloccava il passaggio.

«Perm…» iniziò a dire Logan, ma fu interrotto prima di completare la frase.
«Scusa, una stramba professoressa… la Cooman credo, mi ha chiesto di consegnare questo al professor Lumacorno, sai per caso dove si trova il suo ufficio?».
«Ma certo, è facile arrivarci, basta che vai dritto fino là in fondo, vedi?» Iniziò a spiegare il Grifondoro.
«Poi alla prima svolta giri a destra e prosegui fino a che non ne trovi una seconda, lì vai ancora a destra e poi continui fino a che non trovi un portone in legno: quello è l’ufficio del vecchio Lumacorno».
«Oh, grazie mille!»

Il giovane Weasley attese che la sua inconsapevole vittima avesse svoltato l’angolo e poi entrò nei Sotterranei del Castello, proseguì per qualche metro ed entrò nell’Aula di Pozioni. La stanza era già affollata, ma il ragazzo prese posto di fianco a sua cugina Lauren, che gli aveva riservato una sedia, estrasse il libro dalla borsa e lo appoggiò sul banco ed infine si sedette.

«Buon giorno, ragazze» disse il rossiccio con il fiatone, ma accortosi della presenza di Pix nella stanza, si alzò subito, non badando alle risposte delle sue cugine al suo saluto.

Il poltergeist, vestito da giullare, si stava divertendo a lanciare la cenere rimasta nelle postazioni dei calderoni contro gli studenti seduti nelle prime file. Logan gli si avvicinò con cautela e lo chiamò facendo il segno del saluto militare.

«Che cosa vuoi, mio giovane Weasley?» disse il fantasma dispettoso sghignazzando, mentre assestava un colpo di sorpresa ad una ragazza dai capelli biondi appartenente alla Casa di Tassorosso.
«Diciamo che uno studente del primo anno si è perso nei Sotterranei, nella stanza delle catene… forse ha bisogno di una mano per ritrovare la strada che porta al piano terra del Castello».

Pix, dopo aver ascoltato il ragazzo, rispose con il saluto militare e saettò fuori dall’Aula di Pozioni dirigendosi verso il malcapitato studente mentre rideva a più non posso, pregustando gli spaventi che quel poveretto si sarebbe preso.
I Grifondoro del quarto anno, terminata la doppia ora di Pozioni insieme ai Tassorosso, iniziarono a dirigersi verso l’Aula di Trasfigurazione dove erano attesi dalla professoressa McGranitt che, nonostante i suoi impegni di Preside e l’età avanzata, non aveva ancora la minima intenzione di rinunciare alla sua cattedra ad Hogwarts. Rose Weasley salutò i suoi due cugini e disse loro che sarebbe andata avanti, a passo più spedito rispetto al loro, perché doveva parlare un attimo con Albus prima dell’inizio della prossima lezione e poi uscì dall’Aula di Pozioni correndo.

«Leggermente di fretta, eh?» disse una studentessa di Tassorosso.

A parlare era stata Tammy McLaggen, un’amica di Logan e Lauren, non molto alta, snella e con un bellissimo viso dalla carnagione chiara, i suoi capelli erano castani e quel giorno li teneva raccolti ordinatamente in una coda di cavallo. I due cugini la salutarono e poi iniziarono a dialogare con lei fino a che furono arrivati al piano terra del Castello, dove presero strade diverse. I due Grifondoro raggiunsero l’Aula di Trasfigurazione, mentre la loro amica proseguì fino al primo piano, dove si trovava l’Aula di Storia della Magia.



*



All’ora di cena la Sala Grande era come sempre molto affollata, le tavolate delle quattro Case erano quasi occupate per tutta la loro lunghezza e i professori, eccezion fatta per Sibilla Cooman, che non scendeva per condividere il pasto insieme agli altri docenti, se non in rarissime occasioni, erano seduti al tavolo principale. Il banchetto non era sontuoso come quello per le grandi occasioni, ma quantità enormi di cibo continuavano a riempire i piatti e le caraffe, mentre gli studenti si rimpinzavano. Nella tavolata di Grifondoro, la giovane Lily Potter, che aveva ereditato la chioma rosso fiamma dalla madre, era intenta a parlare con Hugo Weasley, un ragazzo minuto con dei capelli riccissimi e dello stesso colore di quelli della cugina. Entrambi avevano iniziato da poco il loro secondo anno ad Hogwarts e stavano discutendo della difficoltà nel seguire le lezioni. Al loro fianco erano seduti James Potter, fratello della minuta Lily, un ragazzo alto con le spalle ampie ed il fisico da portiere di Quidditch e Rose Weasley, sorella del piccolo Hugo. Poco più in là sedevano Logan e Lauren intenti a parlare tra di loro. Il rossiccio stava spiegando che, dopo l’ora di pranzo, era stato convocato nell’Ufficio del Preside dalla McGranitt per la storia dello studente di Corvonero perso nei sotterranei, ma che alla fine era riuscito a farla franca perché Pix non aveva detto una parola ed il malcapitato era troppo scioccato per ricordarsi chi fosse stato ad indicargli la strada sbagliata.

Nello stesso momento, Scorpius Malfoy si alzò dalla tavolata dei Serpeverde e si diresse verso quella dei Grifondoro, attirando su di sé parecchi sguardi, soprattutto da parte delle ragazze. Il primogenito di Astoria Greengrass, aveva ereditato dalla sua famiglia il portamento e l’eleganza nei tratti del viso, mentre dalla famiglia del padre i capelli biondissimi e gli occhi azzurri. Tutto ciò e la sua reputazione di studente brillante lo rendevano parecchio popolare sia all’interno della sua Casa che nelle altre. Il giovane mago si avvicinò alla sua ragazza e le cinse le spalle dolcemente, poi le sussurrò qualche cosa all’orecchio e le scoccò un bacio sulla guancia, dopodiché uscì dalla Sala Grande. Lily Luna Potter si alzò a sua volta, ma, invece di seguire Scorpius, si diresse verso i suoi due cugini, seduti a qualche posto di distanza da lei.

«Non ci posso credere, è davvero rimasto tutte quelle ore a correre per i Sotterranei inseguito da Pix? Un po’ mi spiace per lui… » la ragazza dai capelli corvini smise di parlare non appena vide arrivare una versione in miniatura di sua zia Ginny.
«Ciao ragazzi, Scorpius mi ha detto che la Regina di Serpeverde richiede urgentemente la tua presenza in Biblioteca» disse Lily Potter, rivolgendosi a Logan, e poi, non appena ebbe terminato di parlare, corse di fretta fuori dalla Sala Grande, probabilmente andando incontro al suo ragazzo.
«Avrà finalmente preso una decisione?» chiese Lauren abbassando il tono di voce.

Logan Weasley annuì e, dopo aver finito velocemente di mangiare gli ultimi cucchiai di purea di patate, si precipitò in direzione della Biblioteca di Hogwarts.
Molti anni addietro, la famiglia Malfoy e quella degli Wilson erano entrate in competizione per via di futili motivi, nonostante l’odio che le due nobili casate provavano reciprocamente, lo scorrere del tempo era riuscito a cancellare tutte quante le divergenze e, già dai tempi di Lucius Malfoy, il conflitto era praticamente estinto. Tuttavia, un leggero astio era rimasto nell’aria e per questo motivo Scorpius si era riferito a Morgana Wilson con l’ironico appellativo di “Regina dei Serpeverde”, ma non si era comunque rifiutato di fare un favore alla ragazza. Il flusso di pensieri di Logan, riguardo le diatribe passate delle antiche e nobili famiglie purosangue, fu interrotto bruscamente dal suo arrivo davanti alla Biblioteca. Il ragazzo dai capelli rossi entrò nell’ampio salone ed un forte odore di carta vecchia, pergamena e polvere si impossessò delle sue narici, facendolo starnutire. Madama Pince con il suo viso da avvoltoio denutrito, un secondo dopo l’improvviso rumore, giunse sul posto per zittire lo studente chiassoso e poi, dopo essersi assicurata di essere stata chiara riguardo i suoni molesti, ritornò nella sua postazione. Una bellissima ragazza, con la pelle chiara ed i capelli castano scuro, comparve da dietro una delle grandi librerie e fece segno a Logan di seguirlo. Gli occhi azzurri del ragazzo si illuminarono alla sua vista e la mente gli si annebbiò leggermente, quando la guardava gli succedeva sempre.

«Scusa se ti ho fatto correre fino al terzo piano, ma a quest’ora la Biblioteca è sempre quasi deserta, quindi mi è sembrata il luogo più adatto per parlarti» disse la Serpeverde in un sussurro.

Logan si avvicinò alla ragazza e le cinse la vita con un braccio, lei era di poco più alta rispetto al Grifondoro, poi le sfiorò il viso dalla pelle quasi diafana, con un leggero spruzzo di lentiggini, che era in netto contrasto con la pelle più scura delle mani del ragazzo. Le labbra dei due studenti si unirono in un tenero bacio per qualche secondo, ma Morgana poi si staccò, rifiutando un ulteriore approccio romantico.

«Fermati, dobbiamo parlare di cose ben più importanti».
«Va bene, dimmi... Hai pensato a quello che ti abbiamo chiesto?» chiese lo Weasley, staccandosi a malincuore dal candido viso della castana, ma rimanendo comunque molto vicino, in modo che i suoi sussurri potessero essere ben uditi.
«Ho pensato molto attentamente a quello che mi avete chiesto tu e Lauren. Fino a ieri credevo che rifiutare fosse la scelta migliore, ma alla fine mi sono convinta. Devo farlo, nessuno potrebbe sostituirmi… » spiegò la Serpeverde stringendo le mani del suo interlocutore.
«Fantastico, sapevo che avresti accettato! Sono sicuro che ce la farai, ma perché hai quell’espressione così tetra? Questa è una buona cosa… sarà difficile, ma non è nulla che tu non possa fare».
«Ho fatto tutte le dovute riflessioni in merito, ho accettato consapevole di poter fare quello che mi avete chiesto».
«Allora, cosa c’è che non va?» chiese Logan, avvicinandosi nuovamente alla Serpeverde.
«Non potremo continuare a vederci di nascosto come facciamo adesso, non potremo più stare insieme… questa cosa mi rattrista, ma in realtà sono più dispiaciuta dal fatto che non mi sento triste come dovrei» disse Morgana abbracciando il Grifondoro.
«Preferisco non vederti più già da adesso, che aspettare fino all’ultimo… Addio, Logan».

Dopo queste parole la ragazza dai capelli castani corse fuori dalla Biblioteca dirigendosi verso i Sotterranei, luogo in cui era collocata la sua Sala Comune, mentre il rossiccio prese la direzione opposta salendo fino al settimo piano del Castello, dove si trovava l’entrata della sua casa.
La stanza a pianta rotonda era ancora deserta, tutti quanti gli studenti si trovavano ancora nella Sala Grande, il fuoco scoppiettava debolmente all’interno dell’immenso camino in granito e le soffici poltrone rosse erano sgombre. Logan fu tentato per un attimo di andare a dormire, in modo da non dover dare spiegazioni alla cugina, ma alla fine si impose di restare ad aspettarla. Il ragazzo prese posto vicino all’angolo destro del camino, a fianco di una delle armature che arredavano la Sala Comune, una delle sue postazioni preferite.

«Bù!» esclamò Lauren, spuntando all’improvviso da dietro la poltrona scelta dal Grifondoro, dopodiché la studentessa si fece spazio di fianco al cugino.
«Allora, ha accettato?»
«Sì, ha detto che farà quello che le abbiamo detto e che crede di avere buone possibilità di farcela. Ovviamente era preoccupata, ma confido nelle sue capacità ed anche lei… » spiegò il rossiccio.
«Fantastico! Almeno questa è andata bene, ma mi spieghi come mai hai quella faccia?»
«Morgana, ha anche detto che non ci potremo più vedere e se ne è andata dicendomi addio» rispose Logan, passandosi una mano fra i capelli.
«Mi spiace, ma credo di sapere che cosa ti serva per consolarti» disse la ragazza dai capelli scuri, con un ghigno.
I due Weasley si scambiarono uno sguardo di intesa e poi iniziarono a pianificare uno dei loro soliti scherzi; vedendo il fratello giù di corda, si unì a loro anche Roxanne, che, al pari del fratello, aveva ereditato da suo padre, George Weasley, la passione per combinare guai.




Angolo dell'autore: Siamo finalmente giunti alla fine della parte introduttiva, sono state presentate Tammy e Morgana entrambe sono personaggi inventati da due mie amiche e svolgeranno un ruolo molto importante in questa storia! Ci vediamo l'8 giugno con il prossimo capitolo.

 
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 4



Novembre era quasi alle porte e, nonostante il sole fosse alto nel cielo, la temperatura, sia all’esterno che all’interno del Castello di Hogwarts, era scesa drasticamente rispetto agli inizi di Ottobre. La Sala Comune di Tassorosso rimaneva leggermente più calda rispetto alle altre stanze perché in parte era situata sottoterra, inoltre il soffitto basso tratteneva meglio il calore. Lysander Scamandro, uno studente del primo anno piuttosto alto per la sua età e dotato di un’incredibile chioma di capelli ricci e biondi, se ne stava seduto su una delle numerose sedie imbottite, tutte decorate con i colori della Casa, mentre dialogava con una ragazza del quarto anno, non molto alta, snella e con dei bellissimi capelli castani.

«Quindi nemmeno tu sai che cosa hanno in mente Logan e Lauren?» chiese Tammy McLaggen.
«No, stanno mantenendo il segreto abbastanza bene… deduco che sia uno dei loro soliti scherzi, ma leggermente più in grande» rispose il ragazzo.
«Rose mi ha detto che, quando accadrà, mi accorgerò sicuramente del loro progetto»



*



Roxanne Weasley era una ragazza mediamente alta, dalla carnagione leggermente scura ed i capelli biondi; come i suoi due fratelli, Fred e Logan, aveva ereditato il colore della chioma dal padre, ma la Grifondoro era solita tingersela con ogni tipo di colore le venisse in mente. Era passata da varie tonalità di verde al biondo, per poi andare su un più classico castano. Era tornata fulva, ma per poco tempo, dopodiché suo padre si era divertito a sperimentare tinte arcobaleno. Sua madre, Angelina Weasley, non approvava molto questa abitudine della figlia, ma non poteva fare a meno di ridere quando vedeva suo marito George trafficare con boccette e strane schiume sulla testa della ragazza. Roxanne era vivace e solare, come del resto suo fratello minore Logan. Quando aveva visto il ragazzo giù di corda, per via della fine della relazione con Morgana Wilson, si era buttata a capofitto nella preparazione di un grandissimo scherzo, da attuare contro gli studenti del secondo anno di Tassorosso, per cercare di risollevargli l’umore. Anche Rose Weasley si era unita al progetto, dando una grossa mano, soprattutto per la pianificazione di alcuni incantesimi leggermente più complessi della media a cui erano abituati gli studenti del quarto anno di Hogwarts.

«Siete sicuri che non risaliranno a noi in nessun modo?» chiese per la quarta volta, nel giro di pochi minuti, la ragazza dalla chioma fulva, bisbigliando per non farsi sentire da Madama Pince e dagli altri maghi e streghe presenti nella stanza.
«Sì, ne siamo certi» risposero in coro gli altri tre, sorridendo.
«Devi stare tranquilla, non ci hanno beccati quasi mai…» disse Lauren.
«Gli incantesimi sono già pronti, noi siamo in Biblioteca a far finta di studiare, Madama Pince potrà confermare, in caso di accuse nei nostri confronti, la nostra presenza qua. Inoltre Pix si prenderà gran parte del merito, per quello che succederà» spiegò tranquillamente Logan.
«Poi, quando sentiremo i primi effetti, seguendo il nostro progetto, ci dirigeremo verso il corridoio di Incantesimi, che è proprio su questo piano, così come del resto faranno tutti gli altri studenti qui presenti… ed in questo modo ci godremo i risultati del nostro lavoro» concluse il ragazzo, con un leggero ghigno stampato sul volto.

La Biblioteca di Hogwarts era un intricato labirinto, le cui pareti erano costituite da immense librerie colme di tomi di magia di ogni genere. Il grande salone era dotato di tavoli e sedie, messi a disposizione degli studenti, su cui mettersi a studiare in rigoroso silenzio, quindi, quando un terribile fragore di metallo che cadeva riempì il terzo piano del Castello, tutte le persone presenti nell’ampia stanza udirono chiaramente il rumore proveniente dal corridoio di Incantesimi. Logan, Lauren, Rose e Roxanne si diressero verso la fonte del chiasso, seguendo la piccola folla di maghi e streghe, che si stava accalcando per uscire dalla Biblioteca, mentre Madama Pince tentava invano di recuperare l’ordine ed il silenzio, sbraitando che avrebbe tolto cinquanta punti a tutte e quattro le Case e animando i libri affinché inseguissero il primo studente che fosse capitato loro a tiro.

«A-Appena s-siamo u-usciti dall’Aula di Incantesimi, le armature che c’erano nel corridoio si s-sono a-animate» spiegò uno studente del secondo anno di Tassorosso, completamente fradicio ed ancora sconvolto dall’accadimento.
«E poi è arrivato Pix!» piagnucolò una minuta strega dai capelli ricci e castani.

I quattro Weasley non riuscirono a trattenere le risate, mentre ascoltavano le spiegazioni che venivano date alla Preside Minerva McGranitt dal professor Vitious e dalla piccola folla di studenti. La donna estrasse la sua bacchetta, la puntò contro la parete del corridoio e immediatamente tutte le armature si ricomposero e tornarono al loro posto, poi la sollevò nuovamente e ne fece uscire un getto di aria calda per asciugare gli studenti ed evitare che si prendessero un raffreddore. La strega ascoltò ancora per qualche minuto ciò che avevano da dirle i Tassorosso del secondo anno, a riguardo del tremendo scherzo subito, e cercò di rassicurarli sul fatto che Pix non li avrebbe inseguiti nel rientro alla loro Sala Comune.

«Weasley!» esclamò, incamminandosi verso i quattro studenti sghignazzanti e causando un repentino cambio della colorazione dei loro volti.
«Logan e Lauren, siete pregati di raggiungermi nel mio ufficio, una ventina di minuti prima di cena» disse la Preside di Hogwarts. Appena terminò di parlare, si allontanò a grande velocità, dirigendosi verso la Biblioteca.

I quattro cugini passarono l’intero pomeriggio nella Sala Comune di Grifondoro, ad arrovellarsi sul motivo della convocazione di due di loro da parte della Preside. Rose Weasley sembrava avere le idee chiarissime al riguardo e continuava a ripetere che si erano fatti scoprire, in qualche modo. Invece Logan continuava a ritenere impossibile che li avesse sorpresi, in quanto non c’erano prove tangibili per scoprire la loro colpevolezza e che, in ogni caso, non aveva senso convocare solo lui e Lauren. Se era riuscita a capire il loro coinvolgimento, sicuramente doveva essere al corrente anche dell’aiuto fornito da Roxanne e Rose. Inoltre, tutti e quattro concordavano sulla stranezza dell’orario fissato per l’incontro. Infatti, venti minuti prima di cena, implicava un discorso relativamente breve e una bravata del genere, invece, avrebbe richiesto molto più tempo per essere chiarita. Le congetture continuarono fino a che i due diretti interessati non decisero di andare a fare due passi per calmarsi e per schiarirsi le idee, prima di dover affrontare l’incontro con l’insegnante di Trasfigurazione.

L’ufficio del Preside era rimasto tale e quale a come Rolf Scamandro lo aveva lasciato. Milton Pickwick, nella sua determinazione di lasciare tutto intatto, durante il suo breve mandato, non si era curato di arredare la stanza a suo piacimento e Minerva McGranitt non ne aveva ancora avuto il tempo, dati i suoi numerosi impegni. Inoltre, la strega disponeva già di un suo ufficio al primo piano, adiacente all’Infermeria, quindi non necessitava di ulteriore spazio per i suoi effetti personali. Una grande scrivania in legno massiccio troneggiava al centro della stanza circolare, le cui pareti erano completamente occupate dai numerosissimi quadri dei rettori precedenti. Il pavimento, invece, era ricoperto da un gran numero di tappeti dall’aria vissuta. Delle comode sedie erano disposte davanti alla scrivania, mentre un grosso scranno, su cui solitamente si sedeva il Preside, era posto dietro essa. Dei piccoli tavolini erano disposti lungo le pareti e ospitavano pergamene arrotolate, modellini di creature magiche esistenti ed altre frutto di fantasia, barattoli contenenti corni dalle forme strane e un rettilario vuoto. Di fianco alla porta d’ingresso erano situate alcune vetrinette stracolme di carte, mappe, libri, strani gingilli dall’uso sconosciuto e alcune fotografie, raffiguranti i famigliari del Preside in congedo.
Minerva McGranitt stava pensando in parte al suo incontro precedente e in parte a quello successivo, chiedendosi come potessero essere successi tanti eventi, così ravvicinati gli uni con gli altri. Il ritorno dei Mangiamorte, il piano di Pansy Parkinson, la morte di Milton. Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dal rumore sordo di qualcuno che bussava sul grande portone in legno. La donna si alzò dal suo comodo scranno imbottito e invitò i due studenti ad entrare. Di norma, l’Ufficio era protetto dalle intrusioni esterne da parte di due grossi Gargoyle in pietra, che permettevano l’accesso solamente a chi conosceva la parola d’ordine, ovvero il resto del corpo insegnanti, ma quel giorno, avendo programmato più incontri, aveva ordinato alle due statue di tenere aperto il passaggio. I due cugini Weasley entrarono velocemente nell’Ufficio della Preside e attesero educatamente che l’insegnante di Trasfigurazione li invitasse a sedersi.

«Prego, accomodatevi» disse la strega, facendo segno ai suoi ospiti di prendere posto. La ragazza dai capelli corvini ed i tratti orientali occupò direttamente la sedia davanti alla strega, mentre il giovane mago dai capelli rossi e la carnagione leggermente scura si posizionò al suo fianco.
«Prima che ci dica qualsiasi cosa, dobbiamo parlarle noi» disse Logan Weasley con un tono di urgenza nella voce.
«È successo quello che temevate» spiegò Lauren.
«Calmatevi un attimo e cercate di spiegarmi per filo e per segno ciò che è accaduto, se è come penso che sia, c’è tutto il tempo di questo mondo. Quindi riordinate i pensieri e parlate in modo che io possa capire quello che dite!» esclamò l’anziana Preside di Hogwarts.
«Prima di incamminarci per venire nel suo Ufficio, abbiamo fatto un giro intorno al settimo piano, per chiarirci le idee sul motivo della nostra convocazione, visto che non avevamo fatto assolutamente nulla di male in questi giorni…» cominciò il ragazzo.
«Abbiamo fatto due o tre volte l’intero giro del piano e quando siamo passati davanti alla porta della Stanza delle Necessità abbiamo visto che si stava aprendo, così ci siamo nascosti dietro l’angolo del corridoio e abbiamo aspettato di vedere chi uscisse fuori».
«Ed era Scorpius Malfoy» completò l’anziana strega.
«Esatto, l’Ordine ci aveva detto di avvisarla in caso fosse successa una cosa del genere».
«Avete fatto benissimo, continuate a tenerlo d’occhio per piacere, ma non fatevi strane idee… per il momento abbiamo solamente dei sospetti al riguardo. Molto probabilmente però, né lui né la sorella sono coinvolti in questa brutta faccenda».

Tra i tre interlocutori calò, per qualche attimo, il silenzio. La donna valutò con calma le parole da usare per illustrare ai due Grifondoro il motivo della loro convocazione, infine, dopo qualche istante di riflessione, sospirò e riprese a parlare.

«In ogni caso, vi ho fatto venire qui nel mio Ufficio per parlare di una questione della massima importanza. Ho parlato, poco fa, con la vostra amica Morgana Wilson, chiedendole un grosso favore, ma a quanto pare voi due mi avete anticipato. Non so come abbiate fatto a scoprire del piano dei Mangiamorte e non voglio nemmeno saperlo, ma la vostra idea è stata brillante, sicuramente rischiosa, ma brillante. Questo però, deve rimanere un segreto fra noi e la nostra amica, nessuno degli altri membri dell’Ordine deve venirlo a sapere perché, in caso contrario, rischieremmo di mandare tutto all’aria. Massima sicurezza, mi raccomando».
«Certo» risposero in coro i due cugini Weasley.

Dopo quelle parole, Logan e Lauren furono congedati dalla Preside, che si unì a loro nella discesa verso la Sala Grande, al piano terra, dove li attendeva una cena sostanziosa, adatta al termine di una giornata densa di avvenimenti e tensione.



*



La fine di Ottobre si stava avvicinando molto rapidamente per i giovani maghi e streghe, che studiavano nell’immenso Castello, e con essa anche la notte di Halloween. Il tempo era volato incredibilmente veloce. Dopo la cerimonia commemorativa per la morte del vecchio Preside, le lezioni avevano ripreso il loro normale corso ed ormai quasi tutti avevano superato lo shock iniziale. Gli studenti di Hogwarts attendevano con molta ansia e trepidazione la fine del mese perché, oltre ad un paio di giorni di pausa, significava anche un grande e sontuoso banchetto per Halloween, con decorazioni a tema appese per tutta la Sala Grande, mentre all’interno delle Sale Comuni si tenevano dei piccoli festeggiamenti, organizzati in segreto dai Prefetti e dai Capiscuola delle Case. In realtà, quasi tutto il corpo insegnanti era a conoscenza di queste feste clandestine, ma le permettevano nei limiti del regolamento scolastico.





Angolo dell'autore: Per facilitare la lettura ecco qua un elenco dei personaggi principali, anche quelli non ancora comparsi, con le informazione che posso rilasciare al loro riguardo! Il prossimo aggiornamento sarà in data 18 giugno!



Weasley
Figlie di Percy: Lucy (primo anno Corvonero), Molly (secondo anno Grifondoro)
Figli di George: Fred (ha finito Hogwarts), Roxanne (settimo anno Grifondoro), Logan (quarto anno Grifondoro)
Figli di Ron: Rose (quarto anno Grifondoro), Hugo (secondo anno Grifondoro)
Figli di Bill: Victoire (ha finito Hogwarts), Dominique (quinto anno), Louis (quarto anno)
Lauren (quarto anno Grifondoro) è stata adottata
Potter
James (quinto anno Grifondoro), Albus (quarto anno Serpeverde), Lily (secondo anno Grifondoro)
Malfoy
Scorpius (quarto anno Serpeverde), Kimberly (secondo anno Serpeverde)
Scamandro (i figli di Luna Lovegood)
Lorcan (quinto anno Corvonero), Lysander (primo anno Tassorosso)
Altri
Tammy McLaggen (quarto anno Tassorosso)
Zach Zabini (quarto anno)
Morgana Wilson (quinto anno Serpeverde)
Leanne Baston (sesto anno Serpeverde)
Ted Lupin (ha finito Hogwarts)
Alyssa Wilson (ha finito Hogwarts)
 
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view post Posted on 22/7/2015, 20:21     +1   +1   -1
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finalmente, dopo essermi tolta di mezzo diverse cose che mi impegnavano parecchio, sono riuscita a cominciare questa fic!!!!

per prima cosa, mi piace l'idea che hai avuto (o avete avuto), di ambientare questa storia dopo un tot di anni dalla fine della saga originale e inserire nuovi personaggi insieme a quelli vecchi, che intanto sono cresciuti, si sono sposati, hanno figliato...di solito, a me piace molto leggere manga in cui i protagonisti sono i figli dei vecchi personaggi una volta adolescenti ora diventati adulti/sposati/con figli (tipo il sequel di marmalade boy, marmalade boy little).

seconda cosa, la storia già mi intrippa parecchio, e anche i personaggi.
laurel e logan somigliano molto ai gemelli weasley ai tempi di hogwarts, che si divertivano a fare scherzi con le cacca-bombe e facevano disperare gazza (ho riso quando ho letto del fascicolo su di loro, con gazza che ci mette dentro tutti i "fenomeni" che succedono alla scuola e di cui non si trovano i colpevoli)...d'altronde, uno dei due è degno erede di suo padre -_-
non ho capito solo una cosa. laurel e logan sono cugini, quindi laurel di chi è figlia? di uno degli altri fratelli W? se poi questa cosa viene svelata nei prossimi capitoli, allora non dirmeloXD
bello leggere i nomi che tutti conosciamo (la mcgranitt, piton, neville, lumacorno, luna, silente...)
malfoy...è sempre il solito malfoy. (mi vengono i brividi a pensare che sia sposato...e che sia adulto. non ha il capello swisssshante come suo padre lucius, vero?
e sono curiosa di scoprire che cosa stanno macchinando lui e la sua allegra combriccola.

approvazione totale per l'angolo dell'autore, dove scrivi tutti le varie parentele, altrimenti la sottoscritta, che sa appena appena chi sono i figli di harry e ron, si sarebbe persa di brutto!!!!

terza cosa, scrivi davvero bene. semplice e scorrevole, mi sono mangiata il capitolo in pochi minuti, poi l'ho riletto una seconda volta più attentamente per cogliere bene tutti i passaggi.
una sola cosa voglio consigliarti. quando ci sono parti descrittive parecchio lunghe, cerca di dare più respiro al testo andando a capo più spesso, così si rende il testo più scorrevole e meno pesante da leggere.
anche io prima andavo avanti a scrivere staccando poco e niente, e infatti quando sono andata a rileggermi e correggere vecchie fiction, ho aggiustato un pò anche questo.

per il resto, ti faccio i miei complimenti e domani mi leggo il secondo capitolo (e tu continua a scrivere e non mollarmi a metà che poi divento ansiosa e impaziente di sapere come finisce :cry: :cry: :cry: :cry: )
 
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view post Posted on 22/7/2015, 21:34     +1   +1   -1
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Ahahah grazie mille Fra, tranquilla che non ti abbandono a metà! Cooomunque, cercherò di rispondere alle tue domande e perplessità in modo esaustivo (o almeno spero).

Ci tengo a precisare che Draco non ha lo swish, ma i capelli medio-corti ed incerati, stile primo film per intenderci... ma le descrizioni verranno dopo, non sono amante della "scena dello specchio" dove vengono descritti per filo e per segno i personaggi, anche se più avanti sarò costretto ad usarla per i personaggi completamente nuovi.
In quanto a Lauren Weasley è cugina di Logan, degli altri Weasley e dei Potter, il suo personaggio però è leggermente complesso e verrà spiegato in seguito.
Fino al quarto capitolo sfortunatamente ci sono frasi assurdamente lunghe ed una pioggia di virgole, poi però miglioro. So benissimo che ci sono cose da sistemare e mi scuso, ma è colpa del fatto che questi primi capitoli sono stati scritti in piccoli pezzi nel corso di mesi.
Ti ringrazio ancora un sacco per il tuo commento!
 
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view post Posted on 23/7/2015, 20:16     +1   +1   -1
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no, che dilusione. volevo draco col capello swisssshante come lucius!
bravo, nemmeno io sono amante delle "scene dello specchio", mi limito al necessario (a volte è proprio un "tizio ha i capelli neri e gli occhi blu")

dunque, letto anche il capitolo 2.
non è successo nulla di che, ma è servito ad introdurre i vari personaggi, e devo dire che l'ho trovato molto piacevole da leggere.

due domande:
- quindi albus severus potter è finito in serpeverde?
- e sua sorella lily pure? e sta con il figlio di malfoy? :o: :o: :o:

rose zeller mi piace. spero che sarà presente anche nel proseguio della storia.
rose weasley pure. praticamente è una hermione con i capelli rossi e io adoro hermione :wub:

anche il figlio di draco s'è beccato un nome.....ehm, del cavolo. tra lui e albus, patpat fanciulli.
la sorellina kimberly mi è simpatica (al momento)

altra domanda: lorcan scamandro è figlio di luna?
mentre immagino che lucy W sia una delle tante figlie dei tanti fratelli weasley....che casino! tutti sti W mi stanno confondendo, e già sono rintronata di mio!!!

domani leggerò il terzo^^
 
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Grazie mille anche per questo commento! (Mi sono reso conto di non aver più postato i capitoli sul forum, quindi domani li aggiornerò così avrai altre cose da leggere - mea culpa - sono rintronato tutto l'anno a quanto pare).
Eeeee sì, i primi capitoli sono tutti di introduzione, perché ci sono davvero tantissimi personaggi, un sucidio tenerli tutti a mente, ma con il passare della storia noterai che alcuni saranno solo di contorno, per così dire.

Albus è finito a Serpeverde, suo padre gliel'ha tirata proprio tanto prima di salire sul treno, era inevitabile finisse lì (di norma tutte le fan fiction che ho letto sulle avventure dei figli avevano Albus in Serpeverde bestfriendo di Scorpius, quindi metterlo in un'altra Casa mi sarebbe suonato molto strano).
In quanto alla piccola Lily Luna Potter lei è Grifondoro al 100% ma fidanzata con Scorpius, nel futuro i rapporti tra le varie case sono andati migliorando (più o meno, non sempre, a volte si scannano, eh vabbé) .
Lorcan è figlio di Luna e Lucy è figlia di Percy, loro sono personaggi creati dalla Rowling .
Comunque tranquilla, ad un certo punto comparirà un simpatico ed esplicativo elenco dei personaggi per semplificare la vita ai lettori
 
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 5



Era il giorno di Halloween, il cielo era ricoperto da grosse nuvole che preannunciavano l’arrivo della prima neve ed il clima era freddo ed umido. All’interno del Castello di Hogwarts, tutti gli studenti erano euforici per l’assenza di lezioni e per l’imminente banchetto serale. Una pausa dalla pressione dello studio era sempre gradita ed un evento festoso lo era ancora di più. La Sala Grande era stata allestita dal professor Vitious con zucche, candele e ragnatele. Il soffitto, che normalmente riproduceva il cielo esterno, era stato incantato in modo da sembrare una notte buia e tempestosa, ma i preparativi per la festa di Halloween non erano ancora completati. A colazione, le tavolate erano state occupate molto più lentamente rispetto ai giorni normali, in quanto gli studenti si erano concessi un paio di ore in più di sonno, mentre a pranzo il tutto si era svolto regolarmente come di consueto.

Rose, Lauren, Hugo, Lily, Logan e Roxanne erano al corrente dei preparativi che erano in atto per la piccola festa che si sarebbe tenuta quella sera, dopo il banchetto nella Sala Grande, in quanto James Potter aveva raccontato loro tutto quanto. Erano previsti due o tre paia di barili di Burrobirra che sarebbero arrivati direttamente da I Tre Manici di Scopa. Hannah Abbott, da ormai qualche anno, aveva lasciato la gestione del Paiolo Magico per stare più vicina al marito Neville Paciock durante l’anno scolastico e a loro figlio, Frank, che aveva appena iniziato il suo primo anno ad Hogwarts. La strega aveva acquistato il pub più famoso ed importante di tutta Hogsmeade e, in queste occasioni, forniva segretamente bevande agli studenti delle varie Case. Inoltre, il primogenito di casa Potter avrebbe sfruttato la Mappa del Malandrino, affidatagli dal padre, per fare scorta di api frizzole, mosche al caramello, lumache gelatinose, piperille e rospi alla menta dalla cantina di Mielandia. Il Prefetto di Grifondoro aveva approfittato della prima gita ad Hogsmeade dell’anno, avvenuta una settimana prima di Halloween, per accordarsi con i vari negozianti. In tutto ciò il ragazzo era stato aiutato dalla sua fidanzata, Leanne Baston, Prefetto di Serpeverde, studentessa modello ed abile strega, che stava organizzando a sua volta una festa per gli studenti della sua Casa.

Erano circa le quattro del pomeriggio, Logan Weasley stava girando per il settimo piano del Castello di Hogwarts per controllare se Scorpius Malfoy avesse approfittato della giornata libera per entrare nuovamente nella Stanza delle Necessità. Ormai erano circa due ore che teneva sotto controllo l’intero corridoio, ma nessuno era entrato o uscito. In tutto erano passati circa tre o quattro studenti di Grifondoro che si stavano dirigendo verso la Guferia. Sua cugina Lauren era venuta a fargli compagnia per una mezzoretta di pausa dallo studio. Per via delle sue pessime abilità in Pozioni, il professor Lumacorno la sommergeva sempre di compiti extra, nella vana speranza di risvegliare il talento dormiente che, a suo parere, doveva esserle stato infuso da sua nonna Molly. Quindi non si era potuta fermare molto per aiutare il Grifondoro nella sorveglianza del settimo piano.

«Ciao, Logan» disse una voce familiare alle spalle del ragazzo.

Il rossiccio si girò e vide una bellissima ragazza di Serpeverde, la prima cosa che colpiva di lei erano i capelli, lunghissimi e biondi, leggermente mossi, catturavano tutta la luce che entrava dalle grosse finestre. In secondo luogo gli occhi di un azzurro particolarmente intenso. Il viso era ovale, dotato di un piccolo ed elegante naso e delle labbra morbide e rosate. Era snella ed alta, molto alta, quasi quanto suo cugino James. Sotto un certo punto di vista era la ragazza più bella che avesse mai visto.

«Buon giorno Leanne, cosa ti porta da me?» chiese il ragazzo dalla carnagione scura, abbozzando uno scherzoso inchino, che fece scaturire una risata da parte della sua interlocutrice.
«Ti ho cercato un po’ ovunque, visto che James non sapeva dove fossi, poi ho visto Lauren che stava rientrando nella vostra Sala Comune e mi ha detto che ti avrei trovato al settimo piano a gironzolare. Sono abbastanza di fretta, quindi arriviamo subito al dunque: sono qua per conto di Morgana» incominciò la Serpeverde.
«Mi ha detto di farti sapere che oggi è il giorno stabilito, l’hanno avvisata questa mattina presto».
«Grazie per avermi riferito il messaggio».
«Non mi ha spiegato cosa volesse dire, ma dalla tua faccia immagino che sia una cosa seria e che nemmeno tu sia disposto a dirmi cosa state combinando. Comunque, ho accettato di venire fino a qua a riferirti il messaggio solamente per avere la possibilità di dirti che hai fatto soffrire Morgana. Lei è una mia amica e tu ti sei comportato male con lei. Ti perdono solamente perché lei ha accettato di buon grado la cosa, ma vedi bene di non tenere mai più il piede in due scarpe» disse la bionda, per poi allontanarsi in tutta fretta dal corridoio del settimo piano, dirigendosi a grande velocità verso i Sotterranei, per completare i preparativi della festa di Halloween.

Dopo la breve comparsa di Leanne Baston, il tempo per Logan passò in modo incredibilmente veloce, la ragazza gli aveva lasciato molte cose su cui pensare. Poi avrebbe dovuto riferire a Lauren le sue idee al riguardo. Il Grifondoro era abbastanza certo che il tutto sarebbe avvenuto durante il banchetto di Halloween, quando i professori sarebbero stati riuniti nella Sala Grande, distratti dalla festa ed impegnati a mangiare e parlare fra di loro.

Vitious aveva finito di preparare gli addobbi durante il pomeriggio: le ragnatele ricoprivano interamente le finestre, le tavolate delle Case erano state ricoperte da una tovaglia nera con disegnati sopra pipistrelli e ragni, entrambi di colore arancio. In aria fluttuavano un centinaio di enormi zucche intagliate che il guardiacaccia, Rubeus Hagrid, aveva coltivato apposta per l’evento con l’aiuto del suo assistente, Ted Lupin. Il cielo riproduceva alla perfezione una notte tempestosa, rispetto al mattino erano stati sistemati alcuni dettagli ed a intervalli regolari erano stati aggiunti degli effetti speciali: vampiri che piovevano dal cielo, Banshee e Dissennatori che comparivano all’improvviso, lampi verdi, volti mostruosi che fluttuavano nel cielo e talvolta la pioggia si tingeva di rosso sangue.

Gli studenti occupavano interamente le quattro tavolate delle Case, i professori, invece, stavano come sempre al grande tavolo posizionato perpendicolarmente agli altri, anch’esso era stato ricoperto con la stessa tovaglia a motivi paurosi. Calici, piatti, fondine e posate dorate comparirono per magia davanti agli studenti e al corpo docenti di Hogwarts. Immensi piatti da portata carichi di leccornie a base di carne, pesce, riso e verdure iniziarono a fluttuare nell’aria e poi si appoggiarono delicatamente negli spazi vuoti sopra i tavoli. Maghi e streghe cominciarono ad infilzare cosce di pollo con le loro forchette, versarsi le zuppe calde con i grandi mestoli e a banchettare parlando allegramente. Ogni tanto si sentivano risate partire da una delle tavolate quando qualcuno faceva cadere qualche cosa, oppure quando venivano fatte delle battute. Nel frattempo i professori erano intenti a discutere fra di loro, organizzando i turni di guardia che avrebbero dovuto fare quella notte, per tenere sotto controllo la situazione delle varie feste all’interno delle Sale Comuni. Mentre gli studenti delle altre Case stavano mangiando e scherzando in tranquillità, quelli seduti alla tavolata di Serpeverde erano intenti a confabulare fittamente fra di loro. Erano tutti molto seri e continuavano a guardarsi in giro, come se stessero cercando qualcuno. Infatti mancavano all’appello almeno una ventina fra maghi e streghe della loro Casa.
Fra i Tassorosso, Tammy McLaggen, stava intrattenendo un folto gruppo di studenti raccontando di alcune partite di Quidditch che era andata a vedere insieme a suo padre, Cormac McLaggen, spiegando dettagliatamente le parti salienti degli incontri a cui aveva assistito, catturando l’attenzione anche di alcuni studenti seduti al tavolo dei Corvonero, che si erano girati per ascoltarla parlare. Tra di loro spiccava l’immenso Lorcan Scamandro con al fianco la minuta Lucy Weasley.



*



«Astoria, Daphne, come procede il trasferimento delle nuove leve a Durmstrang?» chiese Pansy Parkinson, mentre sorseggiava un bicchiere di rum incendiario, seduta comodamente sopra un divanetto in pelle nera.
«Splendidamente, mia signora» risposero in coro le due sorelle Greengrass.
«Non ci sono stati intoppi?»
«No, di nessun genere» rispose la minore.
«Mio marito mi ha appena fatto sapere che sono arrivati a destinazione, nessuno li ha visti, nessuno ha fatto domande e soprattutto la vecchia babbiona non sospetta assolutamente nulla».

Le tre streghe erano in uno dei salottini di Villa Malfoy, dove regolarmente ricevevano notizie dal padrone di casa, che le informava sui progressi del loro piano. Quella mattina i ventiquattro studenti di Hogwarts appartenenti alla Casa di Serpeverde, che erano stati prescelti personalmente da Pansy Parkinson, avevano ricevuto un messaggio via gufo con su scritto solamente un numero: diciannove. Quella cifra stava ad indicare l’orario in cui sarebbe avvenuto il loro trasferimento tramite una Passaporta. Il resto era stato concordato in precedenza. Infatti i giovani maghi e streghe erano stati contatti poco dopo l’inizio dell’anno scolastico, per informarli dei piani di Pansy e dei dettagli per il loro spostamento nella scuola di Durmstrang in caso avessero accettato di collaborare con loro. In caso di rifiuto, avrebbero invece rimosso loro i ricordi relativi a quell’incontro. Draco Malfoy, in occasione di una riunione del Consiglio, aveva posizionato all’interno della Foresta Proibita un piccolo medaglione, che in realtà non era altro che una Passaporta, incantata in modo che si attivasse alle sette di sera del giorno di Halloween. Dopo di che, nella data prestabilita, l’uomo si era infiltrato nuovamente nel Castello con la scusa si dover parlare con Minerva McGranitt, in questo modo era riuscito ad accompagnare i ventiquattro studenti fino al luogo in cui aveva nascosto la medaglietta. Poi, nel momento prestabilito, si era aggrappato ad un pezzo della catenina ed aveva condotto i giovani maghi e streghe nella loro nuova dimora.
Un rumore, simile a quello di un bicchiere che si rompe, riempì il salottino di Villa Malfoy annunciando che il padrone di casa si era appena materializzato all’interno della stanza. La missione era compiuta.



*



Alla tavolata di Grifondoro, durante il banchetto di Halloween, Logan e Lauren Weasley erano intenti a confabulare fra di loro, osservando il tavolo dei Serpeverde. I due cugini notarono subito che Scorpius Malfoy era ancora al suo posto, in mezzo a sua sorella Kimberly e Albus Severus Potter.

«Morgana non c’è, ho guardato con attenzione lungo tutto il tavolo ma non riesco a trovarla. Inoltre mancano all’appello almeno una ventina di studenti, ci sono dei posti vuoti e non vedo alcune persone che conosco di vista» disse il rossiccio bisbigliando.
«Non pensavo però che se ne andassero in così tanti… avrei detto al massimo dieci persone. Invece è più del doppio di quello che avevo immaginato» rispose la ragazza.
«Guarda Lau, la McGranitt è appena uscita dalla Sala Grande»
«Non so come mai, di sicuro non vorrà fermarli, visto che anche lei aveva avuto la nostra stessa idea. Probabilmente vorrà tenere d’occhio la situazione per vedere in quanti sono entrati nel Castello ed in quanti se ne andranno»
«Ehi, di cosa state parlando così seri?» li interruppe James Potter.
«Nulla di importante» risposero in coro gli altri due.
«Ah, avete saputo? Mia mamma, vostra zia, mi ha scritto una lettera. Quest’anno a Natale andremo a mangiare a Villa Conchiglia. Ovviamente cucinerà sempre nonna Molly».
«Ah, davvero?» chiese Rose Weasley inserendosi nel discorso.
«Sì, è stata una richiesta dello zio Bill, visto che Louis e Dom torneranno dall’Accademia Beauxbatons la vigilia e quindi non se la sente di far fare loro subito un altro spostamento» spiegò Lily Potter.
Logan e Lauren fecero una piccola smorfia di assenso, a nessuno dei due faceva impazzire l’idea di passare la giornata di Natale lontano dalla Tana.
«Penso che quest’anno rimarrò ad Hogwarts durante le vacanze natalizie» disse lo Weasley.
«Ed io pure» annuì la ragazza dai capelli corvini.
«Ottimo, farete compagnia a Scorpius allora!» esclamò la giovane Potter.
«Quest’anno rimarrà al Castello, perché i suoi genitori saranno in viaggio. Ho chiesto il permesso a papà di invitare lui e Kimberly a casa nostra per le vacanze, ma ha detto che preferiva rimanere ad Hogwarts».
«Invece Kim ha accettato, vero?» chiese Rose.
«Sì sì, ha detto che quest’estate si era divertita un mondo e che le sarebbe piaciuto tornare da noi. Papà ha detto che non c’erano problemi e che zio Bill e zia Fleur sarebbero stati felicissimi di averla come ospite».
«Anche Hugo sarà felicissimo vista la cotta che ha per lei, vero fratellino?» sghignazzò la Weasley.
«Smettila, Rose!» inveì il Grifondoro.

I cugini Potter-Weasley continuarono a scherzare fra di loro per tutta la durata del banchetto e proseguirono anche durante la festa all’interno della loro Sala Comune, Logan e Lauren riuscirono ad accantonare il pensiero di Morgana, dei Mangiamorte e dell’Ordine della Fenice per qualche ora, pensando solamente a divertirsi.




Angolo dell'autore:
Con un ritardo stratosferico rispetto alla data programmata posto anche sul forum il capitolo 5 di questa fan fiction! La prima parte del piano dei Mangiamorte è stata attuata, chissà quale sarà la seconda, chi sarà l'infiltrato nel Castello e quanti danni combineranno? Tutto ciò avrà una risposta più in là nella storia!
 
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view post Posted on 24/7/2015, 17:12     +1   -1
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beh, in effetti, un potter nei serpeverde ci sta tutto!
poi ora non sono più così str*** come all'epoca di draco, tiger e goyle...beh, più o menoXD


oh, è spuntato un altro capitolo!
nel frattempo io ho letto il terzo....un pò confusa per tutti sti nomi, ma ci sono.
come sempre, capitolo piacevole. logan si diverte a fare scherzi, con la complicità di pix.
spunta fuori morgana wilson (che già il nome è tutto un programma, quindi mi aspetto grandi cose). sono curiosa di scoprire cos'è questa cosa che deve fare.
spunta un'altra della generazione W, porca miseria, ma molly e arthur potevano fare meno figli????
troppi W

McLaggen non era il tizio di grifondoro che concorreva alla carica di portiere con ron, e hermione ha confuso per far ottenere il posto a ron? la figliola mi sembra simpatica, se è la sua figliola.

quindi mi pare di capire che scorpius (oddio il nome) non ha la stessa faccia bianca da cavallo di lucius e draco (quella di draco però era solo bianca). dimmi che almeno lui ha lo swisssssh di nonno lucius!!!!

ma la cooman è ancora viva??? :o: non è ancora morta di cirrosi epatica? :o:
a meno che non abbia smesso con l'alcool :lol:

bel capitolo anche questo, domani leggo il quattro :)
 
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view post Posted on 24/7/2015, 22:21     +1   -1
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Rispondo molto rapidamente, scusa ma sono da telefono (come sempre ormai) e non sono a casa mia.
Beh innanzitutto grazie mille per il tuo commento!! Poooi vedrò di rispondere alle tue domande.
Yep, Tammy è la figlia di quel McLaggen!
Morgana è il personaggio più importante di tutta la storia, e il meglio riuscito a detta di alcuni lettori, quindi spero ti piacerà!
Gli Weasley (della nuova generazione) sono tantissimi -> 11 se non faccio male i conti 3 da George, 2 da Percy, 3 da Bill, 2 da Ron e poi c'è Lauren.
Grazie mille ancora!!

Scorpius niente swish, nessuno ha lo swish di Lucius come Lucius nemmeno Lucius ormai ha lo swish biondo platino, ma questa è un'altra storia
 
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view post Posted on 25/7/2015, 18:20     +1   -1
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CITAZIONE
Scorpius niente swish, nessuno ha lo swish di Lucius come Lucius nemmeno Lucius ormai ha lo swish biondo platino, ma questa è un'altra storia

come nemmeno lucius ha più lo swissh alla lucius??? così mi spezzi il cuore [cit]

ma grazie per la tabellina con tutti i vari W!!!! mi stanno incasinando la testa!!!
ce ne sono davvero troppi
ah, quindi lauren è figlia di bill e fleur ma è stata adottata? :o: interessante :shifty:
ora comincio a farmi millemila trip mentali su di lei.

questo capitolo è pieno di piccoli misteri, mi hai davvero incuriosita. sono tornati i mangiamorte!!! che stanno architettando pansy e draco? e scopius nella stanza delle necessità? e che ruolo avranno lauren e logan?
curiosità a palla, non vedo l'ora di leggere e scoprire tutto!!!
 
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view post Posted on 26/7/2015, 01:39     +1   -1
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CITAZIONE
ah, quindi lauren è figlia di bill e fleur ma è stata adottata?

Nope, è semplicemente stata adottata da Molly ed Arthur
Ora che me lo fai notare dalla tabella sembra che sia figlia di Bill e Fleur, ma non è così! Scusa se ti ho confuso le idee D:

Un sacco di misteri, ma tutti avranno una soluzione u.u non lascerò nulla in sopseso u.u
Grazie mille per il tuo commento! domani vedrò di aggiornare con il capitolo mancante all'appelo, poi posterò 7 e 8 prima della mia partenza.
Poi penso di tornare alla regolarità o spero
 
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view post Posted on 26/7/2015, 16:06     +1   -1
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ah, ecco, quindi lauren è una sorta di sorella adottiva di ron, ginny e tutti gli altri!
perchè ne avevano già pochi di figli di W!!!

letto anche il capitolo 5. sono sempre più incuriosita da quello che stanno tramando malfoy, pansy e tutta la combriccola dei serpeverde!
come si suol dire, le vecchie abitudini non muoiono mai!

oh, cielo, sto immaginando il natale in casa weasley. già prima era caotico, immagino che adesso sarà ancora peggio visto che la famiglia s'è allargata parecchio!!!

leanne baston è figlia di oliver baston, il capitano dei grifondoro, vero?


ho finito i capitoli a disposizione, mur (messaggio poco subliminare )
 
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30 replies since 24/4/2015, 14:55   409 views
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