Siamo troppo vecchi per Conan?, Noi invecchiamo, lui no

Ciao ragazzi!
In questo periodo mi sto facendo vivo poco però ci tenevo molto ad aprire questa discussione sul seguente tema.

Quando si parla di un personaggio di Detective Conan, della trama nella sua complessità, delle love story e quant'altro, sempre più utenti (me compreso) ci rendiamo conto ormai che il mondo di Aoyama è ormai inesorabilmente lento, stantio e capace più che altro di sollecitare in noi solo un deja-vù di un deja-vù.

Eppure. Io ricordo ancora come fosse ieri la prima puntata che vidi in televisione: il caso dell'orologio a cucù con animali strani che vi uscivano a degli orari apparentemente casuali. Ricordo ancora la meraviglia e il fascino che era stato in grado di suscitare in me.

Ebbene, probabilmente se per magia mi dimenticassi tutto e lo rileggessi (o riguardassi) vedrei un ennesimo caso di Detective Conan in stile Tenente Colombo ("l'assassino è lui, ma come ha fatto?").

E quindi. Chi sbaglia? E in cosa sbaglia? Sbaglia Gosho o sbagliamo noi? Siamo noi che abbiamo perso con l'età e con l'assuefazione la capacità di stupirci settimana dopo settimana per i casi più o meno intricati che il buon vecchio Gosho ci propina? O è lui che non è capace di mantenere vivo il nostro interesse? O addirittura non gli interessa e punta sul pubblico nuovo?


Che ne pensate?

Concordo in pieno!!!

Secondo me sono un pò entrambe le cose, mi spiego.
Iniziai a seguire Detective Conan qualche puntata dopo la prima tv italiana, nel 2002 quindi, il primo episodio che vidi fu quello del museo in cui il proprietario viene ucciso dall'armatura, avevo 8/9 anni ed ovviamente ne rimasi stregato, tanto da seguirlo assiduamente fino ai 17/18 anni. Poi però , anche perchè stavo crescendo, ho cominciarlo a seguirlo sempre più saltuariamente, i casi ormai erano un continuo deja-vu e la trama non avanzava mai. Adesso dovrei ricominciarlo dall'inizio , perchè ovviamente molte cose non me le ricordo, o comunque ho ricordi vaghi, ma questo non è dovuto solo al fatto che ormai sono cresciuto, a 21 anni mi ritrovo ancora grande fan di Naruto per esempio, ma perchè quella serie l'ho seguita giorno per giorno, capitolo per capitolo ed episodio per episodio, ininterrottamente per 10 anni; purtroppo Aoyama ha frammentato troppo la trama, sono sicuro che se ci fossero stati più capitoli dedicati ad essa , non avrei perso così tanto la passione per Dc, perchè ok che i gialli mi hanno sempre appassionato, ma tutti questi casi prima o poi stufano, io sono affezionato ai personaggi e soprattutto alla trama, e vorrei vederne un'evoluzione più rapida.

Senza voler dare giudizi o che, trovo interessanti i ragionamenti di tutti!
Un'altro fattore che non avevo contato all'inizio è la nostalgia! Nostalgia che in certi casi può o falsare la percezione attuale mitizzando il glorioso passato o pompare ancora di più il presente e il futuro dell'opera.

Anche questo è vero, poi c'è da dire che da bambini/ragazzini sembra tutto più magico; per dire , quando ero piccolo avrebbero potuto trasmettermi anche lo stesso caso per una settimana, sarei rimasto lo stesso sempre azzeccato al televisore.