Il fatto che il Sandaime avesse scelto il Tempio Kinshu per il loro incontro aveva del nostalgico, l'eremita avrebbe quasi giurato di essere mancato alla donna, durante l'ultimo anno. Come l'ultima volta giunse puntuale, nascosta dietro un mantello scuro che ne celava i lineamenti. Ai tempi lo Hyuga aveva mandato avanti un bunshin per accertarsi dell'identità della nuova arrivata, ma in quel caso, memore di quanto accaduto, Akane lo provocò ironicamente. Avendo ricevuto le conferme che desiderava Fuyuki non poté che farsi avanti, seguito da Chiaki, con un sorriso compiaciuto stampato in volto. Non appena la kunoichi ebbe scoperto il viso, gli occhi cerulei del jonin ebbero modo di incontrare quelli di lei, ammantati del cremisi tipico dello sharingan. Le voci che aveva udito sul suo conto erano dunque fondate e il giovane fu più che lieto nel vedere la donna finalmente nel pieno delle sue forze.
- Fa piacere vederti nuovamente intera. Sai, l'ultima volta sapere di non essere visto mi aveva un po' messo a disagio. - iniziò così, permettendosi persino di scherzare, ma del resto non era semplice approcciarsi ad una vecchia conoscenza dopo tutto quel tempo.
D'altro canto, l'Uchiha mise immediatamente a nudo il fatto che la Foglia non avesse trascorso un buon periodo. Durante l'ultimo mese Fuyuki si era chiesto più volte come fosse realmente andata la faccenda, cercando persino di mettersi nei panni della donna che aveva di fronte; sentire sulle proprie spalle il peso della morte dei propri uomini non era affatto piacevole, persino lui aveva avuto modo di sperimentarlo durante il conflitto consumatosi tra le cime della Nuvola. Lui stesso si sentiva in parte responsabile per l'accaduto e da diverse notti ormai conviveva con la frustrazione di non aver potuto sventare una simile strage.
Si chiedeva cosa potesse pensare di lui la kunoichi che aveva davanti. La conosceva abbastanza ormai, sapeva quanto potesse essere guardinga e riflessiva. Qualità positive le sue e, anche se a volte avrebbe preferito vederla con un po' più di polso nelle decisioni da prendere, la apprezzava profondamente come leader. E lei dalla sua bocca avrebbe udito soltanto la verità, notizie buone, altre ben più cattive che in ogni caso l'avrebbero messa al corrente degli avvenimenti di cui purtroppo era all'oscuro.
- Più di quanto tu possa immaginare. - ribatté il giovane alla battuta, abbozzando un sorriso spento mentre la conversazione sul coma e le difficoltà affrontate da Chiaki volgeva al termine.
Il momento di entrare finalmente nel cuore del discorso era giunto. Con calma l'eremita si concesse un tiro della propria sigaretta, prendendo parola solo dopo che lingue di fumo grigiastre si furono alzate nel cielo vestito di stelle.
- Per fortuna la minaccia di Sanzu è stata sventata.. anche se ad un prezzo molto salato. - si fermò, indeciso sul come proseguire; le parole venivano meno, i pensieri gli rimanevano strozzati in gola. - Takayoshi è morto.
Il vento soffiò, scostando le punte della chioma disordinata dello Hyuga. Il coprifronte rigato risplendeva sotto la luce lunare, ma lo stesso non poteva dirsi dei suoi occhi, spenti e desolati nel ricordare quanto era accaduto fuori dalle mura di Tanuma. Lui e Chiaki le raccontarono tutto, senza risparmiare dettagli; dal modo in cui Fuyuki era stato tratto in inganno e sfidato dall'uomo dalle iridi smeraldine, agli ultimi ricordi della compagna, l'unica ad aver effettivamente ascoltato le sue ultime parole. L'argomento passò poi a quanto accaduto dopo il suo risveglio dal coma; l'attacco di Jagura aveva scosso l'eremo dal profondo, mietendo parecchie vittime e distruggendo le bellezze di quel piccolo angolo di paradiso. Anche in quel caso il nemico era stato ucciso, ma le ferite di quello scontro bruciavano ancora nel cuore dei due amanti.
- Dopo la morte di Jagura, siamo stati costretti a recuperare le forze e rimettere in sesto l'eremo.. prima di incontrare Hyou.
Anche il racconto che seguì fu pregno di dettagli e, soprattutto, di impressioni riguardo la diffidenza che la Pantera aveva mostrato nei loro confronti. Per la prima volta Fuyuki esternò al Sandaime le proprie perplessità su quanto conveniente fosse ancora vestire le nuvole rosse per loro, adesso che il leader dell'organizzazione covava simili sospetti nei loro confronti. Scoprire invece che l'Hokage fosse a conoscenza del fatto che il covo nel Paese della Pietra fosse stato abbandonato non lo stupì più di tanto. Il coma l'aveva tenuto lontano dai giochi politici per quasi un anno ed era normale che, specialmente dopo la distruzione della Foglia e la minaccia ai grandi villaggi, numerose squadre di shinobi e ANBU fossero state inviate al fine di stanare il nido delle serpi.
Quando giunse invece il momento di entrare nello specifico, gli occhi dello Hyuga si fecero magnetici, quasi come se volessero catturare con il solo contatto visivo quelli della sua interlocutrice.
- Il suo nome è Ryu Yotsuki. Ex shinobi di Kumo e, se le mie deduzioni sono esatte, ANBU al servizio del villaggio prima del suo tradimento. Consultando il registro dei ricercati, abbiamo scoperto che la Nuvola sospetta che sia morto. Nessuno immagina che in realtà sia lui a nascondersi dietro la maschera di Hyou. Al momento è lui il leader di Akatsuki e, da quanto ci ha riferito, la distruzione di Konoha è servita solo come mera dimostrazione di forza per ottenere il trono un tempo occupato dal Folle. - iniziò a commentare, pronto a rispondere ad eventuali perplessità della kunoichi.
Passò poi a sviscerare quanto sapeva sulla composizione di Alba. Dopo la morte di Jagura, l'unica persona di cui aveva ricevuto notizie da Hyou era Tensai Takei. Di altri membri, come Shogun Hyuga o Kyo Okito non possedeva alcuna informazione. Forse erano ancora in vita o magari erano stati uccisi, come suggeriva la versione raccontata dallo stesso Yotsuki. Ahimè, i membri di Akatsuki e la nuova ubicazione del suo covo rimanevano un mistero persino per i due shinobi infiltrati nell'organizzazione. Passò poi a spiegare i piani di Alba, o quantomeno ciò che la Pantera aveva rivelato. La presenza delle spie nascoste nel grembo della nuvola, prossimo bersaglio della follia di quell'uomo, fu quindi confidata all'attenzione del Sandaime, forse fin troppo bombardata di notizie negli ultimi minuti.
- Non saprei dire con esattezza quando ciò avverrà, tuttavia.. ma passiamo al piatto forte. - fece una pausa, buttando al suolo il mozzicone di sigaretta ormai completamente consumato. - Conosciamo l'ubicazione dell'eremo delle salamandre.
I suoi occhi di ghiaccio dicevano il vero e la stessa kunoichi dalle ciocche corvine avrebbe potuto udire le informazioni più succulente dalla bocca di Chiaki, colei che, a differenza dei presenti, era stata personalmente all'interno del vulcano che ospitava il popolo delle salamandre. Si fece da parti quindi lo Hyuga, lasciando che fosse la compagna a spiegare ciò che doveva, ma tenendosi in ogni caso pronto a rispondere ad eventuali perplessità da parte dell'Hokage.