- Una scommessa? - chiese di rimando la donnola, perplessa. - Se tu dovessi vincere, ti aiuterò nel tuo addestramento.. in caso contrario, mi cucirai una benda nuova.
"EEEEEH?!" fu il primo e naturale pensiero di Fuyuki, incredulo di fronte ad una simile richiesta. Oltre ad essere una kunoichi, Chiaki praticava assai bene l'arte del cucito e, stando a quanto aveva appena affermato, era plausibile che tale voce fosse giunta anche alle orecchie di Kamatari. L'eremita si ritrovò sorridere al pensiero che una creatura così orgogliosa fosse arrivata a scommettere una cosa che, forse, desiderava da un bel po' di tempo. In fin dei conti, doveva ammetterlo, dietro quell'occhio tremendo e bramoso di sangue si nascondeva un briciolo di umanità.
Lo scontro proseguì, finché la fanciulla dalla chioma blu non decise di ricorrere ad una strategia disperata. Il terriccio andò ad infastidire l'unica iride del nemico, il quale si portò le zampe anteriori sul volto nel tentativo di disfarsi della polvere; fu così che la Hyuga incalzò l'assalto finale, saltando sopra l'evocazione. Questa cadde malamente a terra, atterrando di schiena e venendo sovrastata dalla figura della sua avversaria. Sul suo muso si dipinse immediatamente una smorfia colma di frustrazione, di certo mai si sarebbe aspettato di perdere in quel modo.
- Maledetta.. hai barato. - mugugnò a denti stretti.
Tra la folla intanto era calato il silenzio. A spezzarlo ci pensò il jonin, il quale si concesse una grossa e sonora risata nel vedere la donnola sconfitta proprio da chi detestava. Fu poi seguito dall'ermellino, i cui occhi si tinsero di gioia: Kamatari aveva perso e, di conseguenza, il banco avrebbe incassato.
- CHE INCREDIBILE COLPO DI SCENA! - esclamò a bocca aperta, tanto che il suo stesso sigaro cadde inesorabilmente al suolo.
Fu dato tempo ai due contendenti di abbandonare il ring e al piccolo Okojo di saldare il conto con Yang, prima che il secondo scontro potesse iniziare. Lo Hyuga si posizionò di fronte a Fukuizuna, la quale lo sovrastava a causa dell'enorme stazza. Non vi fu nessuno scambio di parole o battute fra i due: ognuno di loro conosceva l'altro come le proprie tasche, consapevole di non potersi permettere il lusso di prendere sotto gamba la lotta. Mentre le scommesse venivano ultimate, affidando il pronostico ad una situazione di parità, il giovane si accese una sigaretta.
"Ad occhio e croce, ho il tempo di cinque o sei tiri." pensò tra sé, mentre l'enorme donnola scattava in sua direzione dopo il via del cronista. Sin dal primo istante la lotta fu intensa, anche più di quella che Chiaki e Kamatari avevano regalato agli spettatori; lo shinobi era in grado di schivare ogni colpo apportato dal nemico ma, seppur fosse evidente quanto fosse in grado di reggere il ritmo, non sembrava intenzionato a passare al contrattacco. Era come se stesse attendendo il momento giusto per attaccare e la stessa Fukuizuna riuscì a percepire tale intenzione. Per questo motivo l'evocazione prestò molta attenzione ad ogni suo movimento e, dopo pochi minuti di scontro, fu abbastanza agile da bloccare da dietro il braccio del suo avversario. In quel preciso istante, una smorfia compiaciuta si fece largo sul volto del giovane. Si voltò di scatto, sputando letteralmente il mozzicone di sigaretta sul muso della bestia. Questa allentò di conseguenza la presa, permettendo allo Hyuga di attuare la sua contromossa: svelto spostò la gamba sinistra davanti alla zampa del nemico, per poi afferrarle la testa con entrambe le mani e farla inciampare rovinosamente al suolo. Le riservò uno sguardo divertito, al quale lei rispose di rimando con un'occhiataccia colma di frustrazione.
Le lasciò modo di rimettersi in piedi, ormai sconfitta, prima di allontanarsi e punzecchiare Okojo con una battutina.
- La prossima volta fareste bene a bandire anche le sigarette.
Si impose di non ridere, consapevole che in realtà lo scontro che lo avrebbe atteso sarebbe stato decisamente più impegnativo. Trascorse qualche minuto, prima che i due amanti si ritrovassero finalmente uno contro l'altro, sotto la pallida luce con la quale la luna baciava la radura.
- Che finale intensa, signori! La guardiana del Seishin no Tsuri sfiderà il nostro eremita in carica.. chi l'avrà vinta?! - esordì la bestiola dal manto candido come la neve, ormai divertita nel compito di creare tensione e pathos.
Malgrado la kunoichi avesse guadagnato stima e visibilità durante il primo incontro, le puntate davano ragione al pronostico; Fuyuki era nettamente favorito rispetto alla fanciulla, ma lui non sembrava dello stesso avviso. Avrebbe dovuto prestare molta attenzione, la kunoichi era migliorata parecchio dal loro ultimo confronto e pertanto il risultato non era per niente scontato. La osservò, trovandola per l'ennesima volta bellissima e abile al tempo stesso. Il via fu dato e l'espressione dello Hyuga sembrò quasi divertita.
- Prima le signore. - commentò sarcastico, come per punzecchiare la sua donna.