Come promesso, eccomi.
EPISODI 1-3
Innanzitutto, occorre la sospensione dell'incredulità: com'è possibile che 2 ragazzini fumino, utilizzino pistole e facciano affari con la criminalità organizzata?
La maggiore ispirazione del progetto è chiaramente la serie datata 1971.
Non solo come disegni, ma anche sul piano narrativo.
Chi si aspetta una versione più adulta, resterà certamente deluso.
I primi 2 episodi sono poco incisivi, e ripetono schemi abusati.
Il ritmo tuttavia è sempre sostenuto.
Con il terzo, la serie prende una piega diversa.
Avvincente, scorretto e molto vecchio stile.
Una battaglia psicologica che vi terrà incollati fino alla fine.
Le interazioni fra Lupin e Jigen funzionano, ma il loro primo incontro poteva essere costruito meglio.
Il fatto che si conoscano già toglie forza al racconto.
Il fiore all'occhiello è rappresentato dalle situazioni che si sviluppano fra il protagonista e i componenti della famiglia.
Un vero e proprio unicum.
EPISODI 4-6
Un altro problema che emerge in maniera evidente è il fatto che i personaggi non evolvano.
Comincia ad essere sfruttata l'ambientazione del dopoguerra, con qualche riferimento storico.
L'occupazione delle forze americane nel paese, ad esempio.
Viene citata Okinawa, che sarà l'ultimo territorio a rimanere sotto il controllo USA fino al 1972.
Il quarto episodio segna un deciso passo indietro a livello contenutistico.
Il quinto episodio è il migliore dal punto di vista emozionale.
Il finale non è straordinario.
Nel sesto episodio si cerca del pathos forzato con il sacrificio di un personaggio.