Paradosso in "Detective Conan", Riflessione filosofica...

Vorrei la vostra opinione su quello che per me è un paradosso.
La logica e la ragione portata all'eccesso dal nostro Meitantei, (anche con la famosa frase di Conan Doyle: "Tolto l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, è l'unica soluzione possibile..."), e l'irrazionalità della sua condizione, un adulto nel corpo di un bambino, insieme a Vermouth che non invecchia e l'Organizzazione che si paragona a Dio o al diavolo perché ricerca l'immortalità e si ribella alle dure leggi della vita.
Come possono convivere due elementi così opposti tra loro?
A me sembra che quando vogliamo vivere seguendo soltanto la logica e la razionalità la nostra anima ci chieda il conto...

Un bel contrasto, non c'è che dire...
La frase da te citata non è dell'autore di cui porto il nome, ma della sua "creatura": A.C.Doyle era uno spiritista e pure piuttosto credulone.
Cmq, finora non c'è niente di esageratamente incredibile: il gene della vecchiaia esiste e di gente che si crede Dio e il Diavolo ce n'è fin troppa a questo mondo. L'unica cosa effettivamente fantascentifica è il "rimpicciolimento", a parte questo...
probabilmente da qualche del mondo c'è chi cerca di altrerare il DNA in modo di ottenere l'immortalità... cerca e non trova, certo, ma ciò non rende + "originali" le ricerche di Sherry.

secondo me è proprio questo il bello di conan,xké se ogni elemento irrazionale venisse tolto l'anime diventerebbe 1 po' noioso.del resto ogni storia inventata ha presenti al suo interno elementi reali e non.

a proposito di vermouth,devo dire ke ankio mi ero accorto del suo aspetto abbastanza giovane ke nn dovrebbe essere proprio di una di + di 40 anni.nn è ke x caso ha preso anke lei l'APTX 4869?

Vai nel topic apposito nella sezione spoiler. Li trovi vitamortemiracoli.

Domanda interessante...
Si potrebbe dire che in un mondo dominato dalla follia (rimbambinimenti e ricerca dell'immortalità a parte, anche l'esistenza di una tale quantità di omicidi, peraltro tutti congegnati in maniera arzigogolata, non è certo realistica ^^ ), il nostro metantei cerca di sbrogliarsela tramite le ferree leggi della logica, ma, come dice lui "Sono in grado di comprendere come è avvenuto un omicidio, è come risolvere un puzzle...ma non sarò mai in grado di capire come sia possibile che un essere umano ne uccida un altro" (più o meno era così, cito a memoria).
Ossia: in una realtà che spesso procede in modo insensato, la nostra unica arma è la ragione, ma non è sufficiente...

CITAZIONE (Ai_1611 @ 15/7/2004, 13:14)

Vorrei la vostra opinione su quello che per me è un paradosso.
La logica e la ragione portata all'eccesso dal nostro Meitantei, (anche con la famosa frase di Conan Doyle: "Tolto l'impossibile, ciò che rimane, per quanto improbabile, è l'unica soluzione possibile..."), e l'irrazionalità della sua condizione, un adulto nel corpo di un bambino, insieme a Vermouth che non invecchia e l'Organizzazione che si paragona a Dio o al diavolo perché ricerca l'immortalità e si ribella alle dure leggi della vita.
Come possono convivere due elementi così opposti tra loro?
A me sembra che quando vogliamo vivere seguendo soltanto la logica e la razionalità la nostra anima ci chieda il conto...

tu vuoi dire che conan è troppo irreale? non capisco il ragionamento