Detective Conan Forum

Posts written by la signorina kobayashi

view post Posted: 8/7/2022, 12:07     Morto il creatore di Yu-gi-oh - Notizie
Ho analizzato Yu-gi-oh proprio a lezione mesi fa...
Rip!

Il suo successo sta nelle sfide di strategia, "pacifiste", senza un contatto diretto con l'avversario. Molto filosofico

Edited by la signorina kobayashi - 8/7/2022, 16:38
view post Posted: 28/6/2022, 13:14     +1angolo della felicità... - Noi
Esame di semiotica e linguistica dei media superato!

:sweat:

#Umbertoeco #gialli #dialetti #web #linguaggiohiphop #manga #fiaba

Edited by la signorina kobayashi - 8/7/2022, 13:10
view post Posted: 19/6/2022, 21:18     +150 sfumature d'animazione - Fumetti, cartoon e film d'animazione
Il castello errante di Howl

L' Europa immaginaria di Miyazaki si staglia nell'orizzonte de il "Castello errante di Howl" che ricostruisce l’Inghilterra di fine Ottocento e la sua peculiare “realtà” vittoriana. I personaggi sapientemente usciti dal suo mondo poetico sono vecchine intraprendenti, ragazzi fascinosi ed “elementi” antropomorfizzati dall’evidente valore simbolico (il fuoco parlante, uno dei più importanti elementi della vita nella filosofia sia cinese sia greca ). È presente il Male che s'impossesa di anziane signore apparentemente innocue , ma superficiali e vanitose, come è accaduto ne " La città incantata " . Proprio una di queste vecchiette è la regina guerrafondaia, protagonista della storia. La sovrana per poter spadroneggiare non esita a trasformare l’erede al trono in uno spaventapasseri, personaggio ispirato alla passione di sempre dell'autore, l'aeronautica miltare italiana, il quale riporta in vita la mascotte di un gruppo militare e la carica di significato regale, dandogli le fattezze di un giovane principe, caduto in disgrazia, ma pur sempre nobile d' animo persino nella condizione di vittima di potenti malvagi.
Il viaggio si ripropone come tema cardine dei film targati studio Ghibli, mentre precorre ancora una volta la cieca fiducia nell’uomo e nella sua saggezza di chiara matrice buddista. Qui la vecchiaia della protagonista è indice di forza e di consapevolezza del vissuto, non una mera accettazione. Il rispetto delle regole canoniche del racconto di matrice aristotelica è scardinato, per questo il racconto subisce imprevedibili deviazioni pur mantenendo la struttura proppiana. L' unità di Spazio è messa in discussione non solo dall' incessante movimento del castello di Howl, ma dalla sua stessa porta dietro cui si cela sempre un luogo diverso , anzi è proprio l'abitante a sceglierlo. Proprio come il prototipo di una piattaforma on demand. In alcune scene sono visibili i tratti originari della protagonista, soprattutto mentre è colta nel momento in cui è sospesa tra sogno e quotidianità.
Il Tempo, da sempre tiranno dell'umanità, è messo a tacere dall' unico sentimento che può sconfiggerlo, la potenza dell'amore, nemico della morte. "Il castello errante" rappresenta lo spirito vagabondo del mago Howl e a vagare è anche la protagonista, una ragazza che deve affrontare una sorta di percorso iniziatico per trovare il proprio posto nel mondo. Iconica è la passeggiata iniziale nel cielo delle due anime erranti: il mago e la giovane.

I racconti di Terramare

Il fantasy è un genere che non è mai passato di moda . Lo sa bene Goro Miyazaki scegliendo di adattare parte del ciclo di Earthsea di Ursula K. Le Guin . Ritorna anche qui il tema del percorso iniziatico e della ricerca di sé. Emergono fra i personaggi il buono Sparviere e il cattivo Aracne per la loro sapiente caratterizzazione . L’ ambientazione colpisce per i rimandi alla realtà geografica a metà strada tra le Mille e una notte e la Britannia del mago Merlino. La tecnica della Ringkomposition suggella misticamente il film all’inizio e alla fine ed è visibile nelle scene del volo dei draghi, simbolo di chiara ispirazione ghibliana e di quella perenne lotta tra bene e male, nuovo e vecchio, ” yin” e ” yang”.

Edited by la signorina kobayashi - 20/6/2022, 00:32
view post Posted: 29/5/2022, 22:53     +350 sfumature d'animazione - Fumetti, cartoon e film d'animazione
La città incantata ( 2001)

Il capolavoro di Miyazaki che strizza l’occhio alla tradizione fiabesca occidentale in una commistione originale con l’etica della morale orientale . Tutto inizia con una misteriosa strada senza uscita, una famiglia si ritrova inconsapevolmente sperduta in una dimensione non riconoscibile da occhi umani al cui interno sorge ” la città incantata ” . La ragazzina protagonista è chiamata a guardare la nuova realtà con occhi nuovi derivanti da una saggezza che acquisterà alla fine della sua peripezia avventurosa, che ci riporta ai topoi alla letteratura greca antica . Una katabasis che è essenzialmente interiore dopo la quale niente rimarrà come prima, è la “discesa” alle terme come metafora di purificazione. È un nuovo mondo nel quale viene messa in discussione persino la sua identità, infatti dovrà farsi ubbidiente di fronte a nuove leggi cambiando persino il suo nome. È necessario che gli amici dell’eroe, in questo caso i genitori , vengano trasformati in maiali sotto gli occhi della figlia, per poter lasciare che Chihiro possa affrontare quel mondo misterioso abitato da antiche divinità ed esseri straordinari, tramite i quali la giovane scoprirà il suo posto nel nuovo mondo e farà ordine nel proprio mondo interiore . Un ordine che deriva dell’interazione con il caos di quella specie di “Paese delle meraviglie” giapponese a cui Miyazaki ha ridato vita .


La tematica principale è la questione dell’avarizia e della avidità umana , peccati cui non sfuggono persino i genitori della protagonista. Per le loro mancanze vengono puniti da una “maga Circe” giapponese, la governante della Città degli Spiriti, Yubaba, personificazione dell’avarizia . Di contro, la sua sorella gemella Zeniba aiuta coloro che riconoscono i loro errori. Una storia che riprende la contesa tra la regina bianca e la regina rossa. Questa lite si fa portavoce della dicotomia natura / cultura della tradizione occidentale e del contrasto da sempre vivo nella società giapponese tra la dimensione industriale e quella domestica e tradizionale. Come nella tradizione letteraria greca, la maledizione di un membro della stirpe ricade sui suoi eredi, così anche la coraggiosa Chihiro dovrà rimediare alla hybris, la "tracotanza " dei genitori, e imparerà a guardarsi dall’ossessione di voler comprare e possedere tutto. Morale della storia sta proprio nella gioia di dare senza chiedere nulla in cambio. Solo avendo cura dei propri bisogni spirituali, si può avere cura dell’ambiente che ci circonda . La ragazzina non avrà niente in cambio dai personaggi che aiuterà lungo il cammino se non un possesso immateriale che le servirà per la vita, la formazione di una solida personalità.

I personaggi sono attinti dalla tradizione giapponese, ma molto fedeli ai loro archetipi occidentali. Propp docet.
La protagonista inizialmente immatura e quindi poco consapevole del mondo che la circonda è guidata da uno Stregatto in versione giapponese, ma avvolto dal mistero .
Un’ampia varietà di metafore si dispiega davanti agli occhi dello spettatore, indimenticabile è quella di Senza-Volto, allegoria degli emarginati e di quelli che non hanno ancora capito quale posto assumere nel mondo e nella società.

Quello che a distanza di anni mi colpisce ogni volta è la grafica , così ” pulita”, ma allo stesso tempo ” essenziale ” , un ritorno alle origini per occhi abituati a grafiche poco essenziali e troppo complesse.
E’ il viaggio unico di una ragazzina alle prese con la propria crescita personale nella città dell’infanzia da cui tutto è iniziato e dal quale bisogna ritornare per poter affrontare al meglio la nuova vita di adulti e consapevoli. E’ un rito di passaggio, in cui il mystes Chihiro viene iniziata dal drago bianco , suo mistagogo, che le permetterà di giungere a quella maturazione che le servirà ad intraprendere un ulteriore viaggio proprio per salvare il suo mentore.
È il viaggio della vita, in cui indossiamo varie maschere e assumiamo vari nomi, dateci dalla società. Questa critica mi fa riportare alla mente opere di Pirandello e di Wilde. Qui ” l’importanza di chiamarsi” Chihiro è difesa strenuamente dalla protagonista. La ragazzina ha compreso che, solo grazie alla” sparizione “( termine presente nel titolo originale del film) che implica il cambiamento nell’ordine precostituito, può costruire con coraggio l’identità che assumerà in futuro.

Edited by la signorina kobayashi - 30/5/2022, 13:42
view post Posted: 19/5/2022, 16:04     Blocco 181 - Cinema e Tv
Ecco la Gomorra "in versione meneghina" di Salmo .
Ménage à trois, gang rivali, rapporti tra clan familiari, la narcotici sempre in zona, il cattivo questa volta è... Salmo <3 ( Clementino cattivo non era credibile xD)
Non mi piace il genere, però a Salmo non si dice di no :P
C'è un hype pazzesco... voi la guarderete ?
view post Posted: 15/5/2022, 19:33     +1L'ultimo film che avete visto - Cinema e Tv
Ahahaah io vorrei saper scrivere come Rancore... :lollo: mi piace fare recensioni è sempre stata la mia passione ... ai miei allievi darò da fare recensioni su testi hip hop * sogni nel cassetto * :asd:
view post Posted: 14/5/2022, 14:24     +1L'ultimo film che avete visto - Cinema e Tv
Brooklyn (2015)

Una storia come tante nell'epoca della seconda ondata di migrazione negli States. È questo che colpisce del film Brooklyn. Protagonista è una ragazza semplice, il cui nome Eilis evoca per assonanza Ellis Island, l'isolotto newyorchese da cui la giovane ingenua ma anche coraggiosa e determinata sogna il nuovo mondo , anzi un mondo per lei . Il sogno americano si materializza davanti ai nostri occhi per il tramite dei progetti attuati da Eilis o meglio dalla sorella, vero deus ex machina delle vicende. In Brooklyn compaiono i tipi umani di immigrati più variegati, ognuno dei quali porta con sé una microstoria. Piccole storie fatte da scelte e proprio sul tema delle scelte si incentra il film . Quelle decisioni a cui porta la propria crescita personale . Le " slining doors" di Eilis sono rappresentante dalla porta del magazzino che fungeva da centro smistamento- immigrati ad Ellis Island. Davanti alla ragazza si materializzano varie opportunità da sfruttare per il suo successo personale, irrealizzabile nella claustrofobica Irlanda, patria della giovane, molto abile nell'attività di contabile, un vero " cervello in fuga" ante litteram.
Emblematica è la scena in cui si prepara a lasciare l’Irlanda preparando una piccola, ma fornita valigia con l'aiuto dell' amata sorella. Proprio quegli abiti dignitosi le consentiranno l'accesso negli States con la complicità di una casuale compagna di viaggio che le darà consigli di styling. Sceglierà lo stesso abito per il ballo dove avverrà l'incontro della definitiva svolta per il futuro . Un incontro che cambierà la stessa Eilis : la fiducia che ripone verso un giovane italiano trapiantato negli States con cui avviare una sana relazione la coinvolge pienamente tanto da spingerla a dare il meglio sul posto di lavoro. Gli abiti di Eilis riflettono la sua interiorità tra voglia di apparire e desiderio di affermare il proprio status sociale.
Il termine "abito" è declinato in questo caso nell'accezione originaria di habitus come " comportamento ", " stato" ed è proprio l'abito nuovo di Eilis che superficialmente ci fa percepire la giovane come una persona "diversa ", disinvolta che sa muoversi nella giungla urbana di Brooklyn. Proprio quegli abiti nuovi in Irlanda strideranno con il paesaggio tipico del nord Europa. Come il costume da bagno verde e gli occhiali da sole che la fanno sembrare un'altra da sé, un' emigrata che ritorna in patria , consapevole di portare su di sé i segni del cambiamento, lo sradicamento delle origini è già in atto: è un' "aliena" inquadrata in una categoria di attributi specifici, è "inquinante" .
Non bastano le profferte di Jim , suo ex amico , a convincerla di poter avere una vita felice nel suo paese. La sua vita si è già legata a quella di un altro emigrato, la casa non è più casa, non ci sono radici tali da trattenerla. Ormai Eilis è diventata una donna esperiente tale da affrontare vecchie ruggini del passato ( scena nella casa dell' ex datrice di lavoro) e da dispensare consigli ad una giovanissima compagna di viaggio. A proposito di viaggio, è questo il tema della pellicola, il bisogno di 'cambiare aria', di crearsi uno "spazio " scelto tra plurime possibilità. È proprio questo che suscita nei conoscenti della protagonista sentimenti di invidia verso colei che ha avuto il coraggio di prendere in mano la sua vita.

Edited by la signorina kobayashi - 14/5/2022, 16:32
view post Posted: 30/4/2022, 20:53     Tipi di fan di DC sul forum - Sondaggi
Il mio rapporto con DC è cambiato nel corso degli anni. Da un approccio scettico sono passata ad un interesse sempre più vivo. La lettura del manga si è evoluta di pari passo con la mia crescita personale . A DC devo la riscoperta del giallo e della cultura orientale.

Adesso compro il manga e da un po' non guardo i film: devo recuperare !
view post Posted: 21/4/2022, 13:30     +1Che canzone state ascoltando? - Musica
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#Nostalgici2000
2614 replies since 6/1/2013