|
|
| | Il punto è: la fusione fredda non può essere utilizzata come arma. Questo perché mancano due presupposti fondamentali:
1) Uno che usa un'arma, come minimo intende distruggere qualcosa, quindi ci vorrebbe un'esplosione o quantomeno calore: la fusione fredda non può generare nessuno dei due in quantità tale da disintegrare qualcosa. Al massimo vi scottate se toccate il reattore, fine della storia. È molto più probabile usare una fiamma ossidrica come arma: genera calore, può uccidere. Ma non mi sembra che ne venga vietata la produzione, dal momento che viene continuamente usata in siderurgia, o sbaglio?
2) Se non vuole (o non può) distruggere, allora uccide. Come? Con la radioattività. Il punto è che la fusione fredda non può (almeno, non nelle condizioni di Arata) produrre radioattività. È scientificamente provato che non si possono produrre radiazioni, il che significa che anche sotto questo aspetto "potenzialmente distruttivo" la fusione fredda fa cilecca.
La conclusione è, quindi, che le guerre potranno sì esserci, ma PER la fusione fredda, non CON la fusione fredda: guerre per procacciarsi il palladio, ma non guerre con impiego di armi nucleari a fusione fredda. Ma a tal proposito leggevo che stanno già pensando e hanno fatto alcuni ottimi esperimenti con il titanio, che è di gran lunga meglio distribuito e anche più economico...
Sherry Haibara |
|
| |