| questo l'ho scritto in un momento di pazzia , infatti è un pò inerosimile ,però le mie amiche mi hanno detto che è bello e che fa divertire , io le ascolto e ve lo posto quì , devo ringraziare anke la mia cuginona che mi ha dato l'idea . La cosa riguarda ,inuyasha , cioè sango eMiroku principalemente , ambientatatr a il 132 e il 160 , x favore ditemi cosa ne pensate :
Erano arrivati da poco a casa di Kagome , la situazione era indecisa , non si era ancora risolto niente dopo quella battaglia contro Naraku
Kagome non sapeva come comportarsi , era la prima volta che una vera amica piangeva davanti a lei. Sango stava seduta per terra affianco al letto di Kagome e non era riuscita a trattenersi mentre parlavano , ora piangeva , Kagome le accarezzava i capelli un gesto così spontaneo.
“scusami Kag. Forse ti metto a disagio” “no capita a tutti di sentirsi così , è normale” “è che non ce la facevo più , dovevo sfogarmi , Naraku , Khoaku Miroku , tutto insieme non riesco più a reggerlo” “ma cosa è successo poi come Miroku” “niente , non abbiamo parlato ancora” “certo come potevate , siamo in questi casini” “io ho paura che lui non ci tenga a me , e se fossi sono una delle tante?” “no si vede che ti vuole bene, dai non fare così”
Sango si asciugò gli occhi “Grazie” “e di che?” “avevo bisogno di parlare con qualcuno” poi notò una cosa strana , indicò la borsa gialla di Kagome che stava appoggiata sulla sedia “guarda è macchiata la tua borsa” “è vero , oh no mi serve se torniamo dall’altro lato” “non credo che torneremo prima di due gironi” la tranquillizzò. Kagome si avvicinò alla borsa e frugò un po’ dentro “ma questa è…birra” “ che?” “è una cosa alcolica , come il vino” “ah” “ma che ci fa nella mia borsa?!?!” poi guardò Sango ed ebero lo stesso pensiero “no, io non ne ho mai bevuto” “ma non sei curiosa?” “un po’ , va ben el’assaggiamo solo, nei film quando sono tristi lo fanno sempre” “cosa?” “lascia perdere” aprì una lattina e la porse alla compagna che ,nela sua vita non aveva mai creduto di trovarsi in una situazione come quella che stava per crearsi.
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Inuyasha e Miroku stavano aspettando da troppo , ma quanto ci mettevano? Miroku bussò alla porta della camera, non ricevendo risposta aprì Kagome un po’ rossa in viso lo superò e si buttò tra le braccia di Inuyasha “che è successo?” “non lo so mi gira la testa” “Sango dov’è?” chiese Miroku “dentro , ti avverto forse è ubriaca” “cosa?” fecero i due all’unisono Miroku entrò mentre Inuyasha da dietro portava Kagome nell’altra stanza, come era strana quella casa pensò , la stese sul letto “ora riposati e raccontami cosa è successo” “magari domani , ora è tardi ,e sono stanca” disse cercando di prendere sonno.
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“sango!” lei comparve dalla stanza accanto , Kagome aveva proprio ragione, sembrava ubriaca. Aveva addosso dei vestiti di Kagome , una felpa viola , che le stava abbastanza larga e un jeans.
Notò che aveva gli occhi leggermente arrossati e dei leggeri lividi sulle nocche delle mani, doveva aver pianto , se ne chiese il perché e se lui fosse parte del motivo.
Lei si avvicino e lo baciò , poi si stese sul lettino tenendosi la fronte con la mano “mi fa male la testa” certo le faceva ,male la testa , ora comunque , si vedeva anche dalla voce , non era per niente lucida. “non fa caldo?” disse , e si tolse il pantalone , la felpa le arrivava proprio sul bordo delle mutandine. Ora sì che aveva caldo lui , ma doveva mantenere la calma , perché proprio a lui tutto quello? Si sedette sul letto accanto a lei e le accarezzò i capelli , lei si voltò di scatto “no, non mi toccare” “perché” “perché tu non mi vuoi bene” sembrava una bambina piccola, sorrise , poi si ricordò che quando si è ubriachi si dice quello che si pensa , certo in modo assurdo e contorto. Provò a vedere cosa pensava su di lui “non è vero” “si perchè tu mi vuoi come tutte le altre , non mi ami” allora pensava questo “non è vero , ti amo” lei si tolse la felpa e rimase con quello che sembrava un completino intimo. “allora baciami!” “non posso , tu non vuoi” so fermò un momento ad osservarla , come era bella , credeva che solo lui poteva noterne ogni particolare , quella piccola curva , quel minuscolo neo , ed amarli ,uno per uno , ah cosa le avrebbe fatto !
“certo che voglio dai” “non sai quello che dici adesso” ah ma perché queste cose no le faceva da sobria? Quanto avrebbe resistito? “ti prego non fare così” disse lui “vedi non mi vuoi bene” ancora , cosa doveva fare “allora mi tolgo anche questo” si stava sbottonando il reggiseno quando lui le fermò le mani “no , su fai la brava” quanto odiava l’alcol “non si fa così” “e perché?” “perché altrimenti io, impaz… cioè volevo dire , perché tu hai sonno ora ti giri di la e dormi sì?” “non ho sonno” protesto .
Per lui era peggio di una tortura quello cosa avrebbe fatto in un altro momento, ma ora lei non si rendeva conto di ciò che faceva , non poteva sfruttare quella situazione , anche se doveva patire quella che per lui era una pena, doveva resistere.
“dormo solo se tu mi abbracci” “ va bene, però prima ti giri” lei obbedì e lui ancora più sofferente si stese sul letto e la abbracciò lei mise la mano sulla sua e al portò sulla sua gamba scoperta.
Dentro di lui c’era come la lotta tra l’angioletto e il diavoletto , la parte buona diceva non puoi , lei non vuole veramente , Quella cattiva non c’è bisogno di menzionarla.
Vinse la parte buona , dopo essersi assicurato che lei dormisse si addormentò anche lui pensando non sai quanto ti voglio bene per riuscire a sopportare tutto questo.
Mattina.
Aprì piano gli occhi per abituali alla luce , si ricordò di essere a casa di Kagome, aveva una sensazione strana, sentiva molto caldo, quando si voltò capì il perché , accanto a lei c’era Miroku che dormiva, le faceva male la testa , e non si ricordava, dove erano i suoi vestiti? Che ci faceva lì Miroku ? cosa era successo?
Miroku aprì gli occhi ?sei già sveglia ,come ti senti?” “cosa è successo?” chiese no r rispondendo alla sua domanda “presumo che tu abbia bevuto qualcosa di stra..” “è vero la birra o come diavolo si chiama , non dirmi che?” lui annuì “ero ubriaca” fece incredula “sì” “e Kagome ? e tu?” “lei è di là credo , sta bene” “e quindi io..un momento tu dannato stupido porco cosa hai fatto?” “grazie quanti complimenti io non ho fatto niente” “noo! mi hai solo spogliato!” “non è vero non sono stato io” “ah e chi allora?” “se mi fai parlare ti racconto” iniziò a dire tutto da quando era entrato nella stanza , l’aveva baciato “poi ti sei tolta i pantaloni , hai detto che non ti dovevo toccare perché non ti volevo bene, poi hai detto…” “ti prego continua” “che se ti volevo bene dovevo baciarti e…”
“tu che hai fatto?” “ah già poi ti stavi sbottonando il ..” non finì la frase che lei urlò “cosa?” “io ti ho fermato in tempo” non sapeva se fidarsi molto, si sentiva così imbarazzata , poi la frase che aveva detto non mi toccare perché tu non mi vuoi bene chi lo sa se l’aveva capita lui , l’aveva detta con tono infantile , a aveva un significato giusto. Pensò che era davvero strano che non le aveva fatto niente, allora ci teneva a lei? “senti .ho notato che tu prima mentre parlavi con Kagome, avevi pianto?” silenzio “allora?” “sì è vero” “perché?” “mi sembra che parte del motivo te l’abbia detto stanotte”
Miroku sembrò capire soo in quel momento “allora è vero che quando si è ubriachi si dice ciò che si pensa! Tu ahi detto non mi toccare perché tu non mi vuoi bene” “hai capito?” “sì , ma non è vero, io ti amo , insomma , amo te , come devo fartelo capire?” “penso che quella di stanotte sia stata sufficiente come dimostrazione”“vero” “avrai patito le pene dell’inferno per trattenerti” “sì ma perché anche da sobria non fai così?” “non ci provare è già stato abbastanza imbarazzante!”
“per me no , ma non vorrei ripetere la scena , o forse sì eliminando la sbronza” “guarda che poso cambiare idea venire lì a schiaffeggiarti” “cambiare idea su cosa?” “ su noi”
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