Detective Conan Forum

Solo un film, R/Hr

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Elly-chan
view post Posted on 2/1/2006, 20:15     +1   -1




Solo un film
Ron ripose il libro sullo scaffale polveroso,facendo un po’ di fatica perchè il ripiano dello scaffale era stramaledettamente alto.
Si sporse più che potè,cercando di rimetterlo a posto con la punta delle dita,ma quando gli sembrò di avercela fatta,quest’ultimo gli rovinò addosso,cadendo a terra e sollevando parecchia polvere.
Già.....polvere.
Da quanto il pavimento non veniva pulito...non lo sapeva...non gli importava.
Quella vecchia biblioteca,polverosa,sporca,usurata,era l’unica cosa che gli restava.
Ora che era solo.
Ora che tutti l’avevano abbandonato.
Raccolse il libro e se lo posò sulle ginocchia,soffiando sopra la copertina per pulirla.
Dalla finestra entrava il chiacchericcio allegro di due bambini.
Il ragazzo si avvicinò alla finestra e la chiuse con uno scatto rabbioso..ma ci mise troppa foga e ,essendosi spinto troppo sul bordo della sedia,perse l’equilibrio e rovinò a terra,mentre la sedia si allontanava da lui,cigolando.
Finì la sua corsa contro la parete circolare della stanza,lontana alcuni metri da lui.
Metri che gli sembravano chilometri.
Strinse le labbra per il dolore e si trascinò,puntellandosi sui gomiti.

“Maledette...gambe”

Pensò,osservandosi gli arti abbandonati malamente sul pavimento.
Uno strano formicolio gli percorse i muscoli,ormai atrofizzati,facendo digrignare i denti al rosso.
Ormai era un uomo...ma lui non si sentiva tale.
Lui si vedeva vecchio...invalido.
Abitava da solo in quella grande casa,frutto di un’eredità inaspettata,ottenuta quando era giovane e vigoroso.
Prima che la guerra contro Voldemort lo riducesse all’ombra di se stesso.

“Frattura alla colonna vertebrale. Mi dispiace,signor Wealsey”

Così avevano detto i medimaghi,liquidandolo con un semplice “Mi dispiace”.
Fu tolto dal suo incarico di auror,gli fu data la pensione di invalidità e poi...e poi si dimenticarono di lui.
Non poteva più contare sui suoi migliori amici....Harry era morto...tanto tempo prima.
Quando ci pensava,non poteva che stare peggio....lui e Voldemort si erano uccisi a vicenda.
Si festeggiò molto,dopo la caduta di Voldemort...ma il vino...il vino bevuto da lui e gli altri aveva il gusto amaro delle lacrime...Harry era morto.
Morto.
Ron raggiunse la sedia e si fermò,ansante.
Risalirci sopra sarebbe stato un problema.
La porta si spalancò di botto e entrò una donna paffutella e di bassa statura,con un vassoio in mano.
Appena vide Ron a terra emise un gridolino e,lasciato perdere il vassoio con il thè,gli corse vicino.

“Signor Wealey! Mio Dio!Quante volte le ho detto di non muoversi! Si è agitato di nuovo,vero?Ma possibile che non possa lasciarla da sola un secondo!”

Lo aiutò a sollevarsi e lo rimise seduto sulla sedia,coprendogli le gambe con una coperta scozzese.
Lui sorrise leggermente...gli facevano piacere le attenzioni della donna...per certi versi gli ricordava sua madre.

“Signora Doubtfire,sto bene...davvero...”

Tentò,con fare rassicurante.
Lei gli chiocciò intorno ancora un poco,prima di spingerlo fino alla scrivania,dove lo attendeva una tazza di thè fumante.

“Ho una bella notizia per lei...”

Disse ad un tratto la donna,mentre si sistemava lo chinon di capelli grigi.
Ron poggiò la tazza sul piattino,con delicatezza.

“E sarebbe?”

Domandò,pacato.
Solitamente era scontroso e irritabile,ma a quella donna doveva molto...si era presa cura di lui negli ultimi quindici anni,senza abbandonarlo mai per un momento.
Era lei la sua unica famiglia.
Martha incurvò le labbra in un sorriso e mostrò una rivista da poco uscita,con fare trionfante.

“Non credo di aver mai dimostrato un viascerale interesse per questi... pettegolezzi”

Constatò l’uomo,grattandosi il mento su cui faceva capolino un’inizio di barba.

“Lei non capisce...legga questo articolo!”

Ron prese di malavoglia il giornale e per poco non gli venne un colpo.
C’era la foto di una ragazza che occupava tutta la pagina.
Un’attrice famosa,che sorrideva alla macchina fotografica e faceva l’occhiolino.
Lunghi capelli castani che ricadevano sulle spalle,in riccioli ribelli ma decisamente attraenti e due occhi profondi,color nocciola.
Sotto la foto,una piccola didasacalia.

Sopra: Jane Finch in posa per la locandina del suo prossimo film. L’attrice non rilascia mai molte notizie di se,pochi sanno quale sia il suo vero nome,dato che quello che sappiamo non è null’altro che un nome d’arte.

Ron guardò ancora una volta la foto.
Lui sapeva benissimo qual’era il nome dell’attrice...lo sapeva perchè la conosceva maledettamente bene.

“Legga qui,legga qui!”

Disse Martha,indicando delle frasi segnate con l’evidenziatore.
Ron si riscosse dai suoi pensieri e lesse le frasi,restando interdetto per un attimo.

Il prossimo film si svolgerà in inghilterra e,dato che sarà una storia d’amore di altri tempi,si cerca auna scenografia adatta. Per ora il regista non vuole rilasciare dichiarazioni a riguardo,ma pare ci sia già una casa che sarebbe perfetta come ‘tana’ per i due innamorati. Apparteneva ad un’anziana signora chiamata Georgia Wilstones.

Ron sbiancò,nonostante la sua pelle fosse già diafana.
Georgia Wilstones era una parente di sua madre...stavano parlando di casa sua!

“Non possono farlo...insomma....devono chiedermi il permesso...”

Strinse convulsamente il giornale,sotto lo sguardo interrogativo di Martha.

“Non vedo cos’ha da lamentarsi! Potrà conoscere una famosa attrice...e chissà...magari la storia d’amore potrebbe nascere tra voi due...”

Disse sognante,immaginandosi Ron,che ormai era diventato il suo nipotino adottivo,all’altare.
L’uomo avvampò un poco e si rabbuiò.

“Ho detto...ho detto qualcosa che non va?”

Si informò la donna,preoccupata.

“Io..non mi sposerò mai...”

Sussurrò mestamente il rosso,tenendo gli occhi fissi sulle gambe.

“Oh,non dica sciocchezze...ci soino molte donne che...”

“Guardami!”

Esplose il rosso,con voce più alta di quanto volesse,facendo sobbalzare la governante.

“Io non sono un uomo normale...con queste dannatissime gambe che non mi permettono di fare neanche le cose più elementari!Nessuna fdonna potrebbe mai volere uno come me al suo fianco!”

Strinse i pugni,finchè le nocche non gli diventarono bianche.
Martha,commossa dalle parole del giovane,gli accarezzò il viso con gesto materno,senza dire una parola,poi uscì’ dalla stanza,portandosi via anche il bricco del thè.
Ron si avvicinò alla finestra e guardò la desolata e brulla landa inglese...
Hermione Granger...la stessa ragazza che gli aveva segnato la vita...la stessa che l’aveva abbandonato nell’unico momento in cui aveva avuto davvero bisogno di lei.
La stessa di cui si era perdutamente innamorato.

“Hermione Granger...non sono pronto per rivederti”

Aereoporto di Londra,ore 10.15

Hermione si passò una mano tra i capelli,ravvivandoli un poco,mentre la sua truccatrice le girava freneticamente intorno cercando di sistemarle il trucco,peraltro perfetto.

“Emily,Gage è già arrivato?”

Domandò con voce affabile,guardandosi intorno da dietro i costosi occhiali da sole.
La ragazza scosse le trecce color mogano,mentre socchiudeva leggermente le palpebre per mettere il fondotinta nel miglior modo possibile.
Le ragazze erano sedute nella sala d’aspetto dell’aereoporto,in attesa del regista del film,che le aveva precedute a Londra di qualche giorno.
Il viaggio che le aveava portate lì da new york era stato estenuante,e Hermione non vedeva l’ora di farsi una bella doccia calda.
Ad un tratto Emily emise un urletto sbracciandosi per farsi notare,mentre Gage avanzava nella loro direzione.
Era un ragazzo biondo e abbronzato,insomma,il classico americano.
Le salutò con un sorriso perfetto e luminoso.

“Salve dolcezze...fatto buon viaggio?”

Non attese risposta,abbracciò Hermione con foga,sempre con il sorriso stampato sul volto.

“Pronta,mia piccola attrice?”

“Certo Gage...come sempre”

“Perfetto!”

Si caricò una valigia in spalla e diede l’ordine algli altri ragazzi del cast di prendere il resto.
Poco dopo la piccola compagnia era salita su delle lussuose auto che li avrebbe portati nel luogo in cui si sarebbe svolto il film.

“Hai trovato la casa?”

Domandò Hermione osservandosi distrattamente le unghie laccate di fresco di un rosa acceso.
Era in macchina con Gage e Emily,che era eccitata come non mai.

“Certo....è un’abitazione vecchio stile che si affaccia sul mare...un luogo perfetto!”

“Quella della signora...come hai detto che si chiama? Wilstones?”

“Si piccola...proprio quella...ma non apparteneva al comune come credevamo...ora è proprietà di un vecchio,il nipote dell’anziana,se non sbaglio...vive da solo se si evita di contare la sua governante...Il comune ci ha lasciato campo libero,comunque..non capita tutti i giorni di avere un’attrice brava come te...”

Accompagnò quest’ultima frase dando un buffetto sulla guancia di Hermione,che sorrise amabilmente.

“E se questo tizio non permetesse l’usufrutto della casa?”

Indagò con disinteresse.

“Te lo già detto...abbiamo campo libero...gli pagheremo una piccola somma di denaro,ma se non gli anddrà bene neanche così,può anche sloggiare...non è affar nostro...”

La conversazione si chiuse lì e Hermione preferì concentrarsi sull’agenda con la copertina in cuoio rosso che teneva tra le mani.

“Speriamo che Gage mi lasci un po’ di tempo libero...ho un appuntamento che non posso proprio rimandare..”

Pensò,mordendosi il labbro inferiore.
Un urletto la riscosse dai suoi pensieri.
Emily aveva avvistato la casa e,come suo solito,non aveva potuto trattenere lo stupore.
Hermione guardò la struttura con disinteresse,anche se,ammise in seguito, aveva il suo fascino.
Scesero dalla macchina e si guardarono intorno...campi sconfinati coperti di girasoli e,poco più in là,una scogliera che scendeva a strapiombo sul mare.
Hermione fu pasrticolarmente colpita da un albero che si ergeva imponente davanti alla casa.
Doveva essere molto vecchio,a giudicare dal tronco e dalle dimensioni.
Era un ciliegio...ed era prossimo alla fioritura,a qiuanto si poteva vedere.

“Bello eh?”

Le mormorò Gage all’orecchio,sorridendo.

“Molto...”

“Allora,dolcezza...mentre gli altri montano il campo,cosa ne dici di andare a conoscere il padrone di casa?”

Hermione annuì,portandosi una ciocca di capelli color delle nocciole dietro l’orecchio e si avviò lungo il sentiero che portava al portone dell’abitazione.
Bussarono e,dopo alcuni minuti,una donna cicciottella aprì l’uscio.
Hermione le sorrise cordialmente e gli occhi della donna si spalancarono per l’Emozione.

“Jane Finch!”

Mormorò,con la gola secca,non degnando di uno sguardo Gage.

“Allora siete venuti davvero qui!”

Aggiunse,invitandoli ad entrare.

“Si...ora nonnina,se permette,vorremmo parlare con il padrone di questa casa...”

disse Gage impaziente,provocando una smorfia di antipatia sul volto di Martha.

“Tu vai pure Gage...io preferirei aspettarti qui...”

“Ok Zuccherino...Senta,può chiamare il suo padrone e dirgli che vorrei parlare con lui?”

Martha spalancò gli occhi color del cielo,stupita.

“Mi Spiace Giovanotto,ma dovrai raggiungerlo tu...il padrone non può scendere al pianterreno,lo fa solo quando viene a trovarlo suo fratello,che lo può aiutare a venire giù...”

Disse,impressionata dal fatto che Gage non lo sapesse.
Il biondo scosse la testa,divertito.

“Troppo vecchio per fare le scale?”

Disse in tono ironico e ricevendosi una gomitata tra le costole da Hermione.
Martha strinse le labbra,irritata.

“ Per tua informazione,piccolo maleducato,l’uomo di cui stai parlando ha solo trent’anni e non può scendere perchè ha riportato notevoli ferite dalla guerra magica!”

Gage si finse impressionato,ma scoccò ad Hermione uno sguardo annoiato,che la ragazza comprese benissimo.

“Ehm...signora...posso chiederle una tazza di thè,se non sono troppo impertinente?”

L’attenzione di Martha fu completamente catturata da ‘Jane’ e si dimenticò di Gage che fu libero di muoversi indisturbato.
Salì le scale in legno accompagnato dal chiacchericcio di Martha e arrivò al piano di sopra,che gli suggerì nuove scene per il suo film.
Guardò un finestrone dal quale si vedeva il mare e si immaginò Hermione che si baciava all’ombra di un tramonto con quello che aveva scoperto,da poco,essere l’amore della sua vita.
Imitò con le braccia i movimenti,prendendo mentalmente le misure,finchè una voce brusca non lo interruppe.

“Chi diavolo sei,tu?!”

Gage,ancora fermo nella plastica posizione di uno che sta baciando appassionatamente una ragazza,arrossì un poco e tossicchiò,sistemandosi la giacca con gesti imbarazzati.

“Ehm...Buongiorno,è lei il padrone della villa?”

domandò,scrutando l’uomo che aveva davanti. Doveva essere stato un bel giovane,a suo tempo...aveva i capelli color del fuoco e due profondi occhi azzurri,che in quel momento tradivano una profonda irritazione.

“Si...”

Affermò Ron,burbero.

“E lei è quel rompicoglione di regista che vuole fare un film qui,giusto?”

Disse,senza mezze misure.
Da quel punto di vista,il suo carattere non era cambiato.
Gage tossicchiò,una volta più a disagio.

“Ehm...il comune mi ha dato campo libero e...”

“Lo so...so già tutto..hai campo libero,non posso oppormi,eccetera eccetera...e allora,cosa diavolo sei venuto a chiedermi,se tanto puoi fare tutto quello che vuoi?”

“Bhè...mi sembrava cortese avvertirvi...dato che...comunque...se vuole potrà assistere alla riprese...”

“Molto gentile,ma preferisco ridurre al minimo i miei contatti con...voi”

E con la parola voi,intendeva Hermione Granger.

“Direi che è stato...chiaro...bene..adesso che ci siamo chiariti...la mia prima attrice vorrebbe conoscerla,per ringraziarla della...cortese ospitalità...”

Tutto questo fu detto in un tono sarcastrico che non sfuggì a Ron.

“Non mi interessa,grazie”

Si girò sulla sua sedia a rotelle e si diresse verso lo studio.

“A..aspetti...”

Provò Gage,ma la sua voce fu sovrastata da quella di Hermione,che lo aveva raggiunto.

“Gage...eccoti!Mi stavo chiedendo perchè ci mettessi così tanto..”

Quando quella voce vellutata arrivò alle orecchie di Ron,lui non potè fare a meno di arrossire.
Da quanto tempo non sentiva più quella voce! Da quanto tempo!
Abbassò il volto,cercando di pensare a qualcosa da dire,a un modo cordiale di salutarla..ma il suo cervello sembrava bloccato.
Sentì i passi della ragazza rimbombare sul pavimento in legno e fermarsi poco dietro di lui.

“Buongiorno,signore...volevo ringraziarla per la gentile ospitalità e conoscere la persona proprietaraia di questa meraviglia”

La ragazza era piuttosto stupita che l’uomo fosse invalido,e soprattutto così scontroso...non si voltava neppure per salutare!
Gage le si avvicinò e le sussurrò all’orecchio:

“Lascia perdere...ha un pessimo carattere”

Hermione sbuffò e lo allontanò con un gesto della mano,come si fa con una mosca noiosa.

“Gage,vai a controllare la troupe...qui ci penso io. Sappiamo tutti chi è il più diplomatico tra noi due...”

Il biondo si alllontanò seccato,lasciando i due da soli.

“è molto bello qui...”

Provò Hermione,guardandosi intorno.

“Già..”

la risposta fu secca e detta con voce roca...quasi..triste.

“Mi spiace di recarle così tanto disturbo...”

Mormorò lei debolmente. Lui scosse la testa,avvicinandosi,sempre di spalle,aalla finestra in fondo al corridoio e rivelando una capigliatura rossa e ribelle.
A Hermione mancò un battito.
Quei capelli assomigliavano moltissimo a quelli di Ronald...un suo compagno di quando frequentava Hogwarts,che aveva perso di vista dopo la guerra magica.
In parte per scelta...in parte per il suo inevitabile trasferimento a New York.
I suoi genitori,quando era stata ferita in una battaglia contro i mangiamorte,avevano deciso di portarla via da tutto...le avevano spiegato che in america c’erano delle ottime scuole e ottimi ospedali dove avrebbe potuto essere assistita meglio...noin si fidavano dei medimaghi e volevano affidarla ad uno specialista babbano.
E lei,troppo intontita dai farmaci,non aveva potuto fare diversamente che seguirli,chiudendo definitivamente quel capitolo della sua vita.
A ripensarci adesso,le sembrava un sogno lontano.
si riscosse dai suoi pensieri e rivolse un ultimo sguardo all’uomo di spalle davanti a lei.

“Io...andrei...”

Disse,prima di avviarsi verso le scale.

“Hermione...”

Sentendo chiamarsi per nome,la ragazza si voltò,stupita.
Nessuno sapeva il suo nome,a parte Gage ed Emily.
I suoi occhi color nocciola incontrarono quelli blu mare di Ron.
E il suo cuore ebbe un sussulto.

“Ron?”

Fine primo capitolo

Fiction completa

Edited by ShihoKudo - 4/4/2013, 15:14
 
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Sherry W.
view post Posted on 2/1/2006, 22:02     +1   -1




Ma ...ma...è bellissimo!!! questo primo capitolo è davvero ben scritto e se il rpimo è così, figuriamoci il resto!! nn vedo l'ora d leggere il segiuto, complimenti Elly tt le tue fic che ho letto sn stupende
 
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Elly-chan
view post Posted on 3/1/2006, 11:01     +1   -1




Grazie mille!!! è un uonore ricevere i complimenti da un'altra R/Hr!!
Restarono a lungo a scrutarsi,senza dire una parola,mentre il sole cominciava a calare al di là delle finestre,tingendo entrambi di riflessi rossi e oro.

“Sei...cambiata molto..”

Disse ad un tratto Ron,con voce bassa e atona.
Hermione si mordicchiò furiosamente il labbro inferiore.

“Anche...anche tu....”

Mormorò,accorgendosi solo dopo che una frase del genere avrebbe fatto meglio a evitarla.
Ron si rabbuiò un poco,abbassando lo sguardo sulla coperta scozzese che gli copriva le gambe.

“Si”

Rispose con voce roca,impacciato.

“Non sapevo...che questa casa...”

“Eredità di mia zia...sai...ogni tanto salta fuori qualche parente...”

Provò a dire lui,con l’ombra di un sorriso.
Hermione curvò dolcemente le labbra a cuore,sorridendo lievemente.
Cadde nuovamente il silenzio.
Hermione si tormentava il bordo della maglia e Ron giocherellava con la coperta.

“Ti và...di fermarci a prendere....qualcosa insieme?”

Disse Hermione all’improvviso,con un sottile e velato imbarazzo.
Ron annuì,senza sapere realmente cosa dire.

“cazzo,Ron!”

Pensò,osservando il volto in controluce della sua ex compagna di scuola.

“Lei è quella che vi ha tradito...quella che se me è andata abbandonandovi....per quale strafottuta ragione non riesci a toglierle gli occhi di dosso,non riesci a mandarla al diavolo come si meriterebbe?”

Ma la risposta,anche se Ron non l’avrebbe mai ammesso,esisteva già...era stata sempre nascosta in un angolo del suo cuore,lo stesso che non si era mai arreso in quegli anni di lontananza.

“Perchè la ami”

Disse impertinente,facendo arrossire furiosamente il rosso.

“Non scherziamo!”

Esclamò ad alta voce,provocando un’occhiata interrogativa da parte di Hermione.

“Cosa?”

Chiese la ragazza,confusa.

“Niente,niente...vieni...ti andrebbe bene...la biblioteca per prendere il thè?”

Lei annuì con gli occhi che brillavano.
Le passioni non cambiano mai.
Quando varcarono la soglia dello studio,Hermione non potè trattenere un gridolino di stupore.

“Tutto questo...è tuo?”

Ron sorrise,per nulla stupito della reazione della ragazza.

“Si...ma non credere che li abbia letti tutti...ne conosco a malapena due o tre”

Bugia.
Bugia colossale,dato che conosceva a menadito ogni pagina di ogni dannattissimo libro presente sugli scaffali.
Quando non si può più giocare a Quiddicht e simili,non resta molto da fare.
Hermione gli rivolse un’occhiata a metà tra il rimprovero e il divertito.

“Non sei cambiato affatto,Ronald Wealey..:sempre il solito zuccone”

Lui le si avvicinò lentamente,mentre le ruote della carrozzina cigolavano leggermente.

“Neanche tu,Hermione...la tua stramaledetta passione è sempre la stessa...”

“Oh no,Ron...non sai neanche quanto sono cambiata...”

Pensò la ragazza,guardandosi bene dal dirlo.

“Che sciocco...se il thè non lo faccio preparare...non arriverà mai...”

Suonò un piccolo campanello e Martha comparve poco dopo,un poco ansante.

“Mi ha chiamata signo,,,oh!”

“Immagino che conosca già la signorina Finch:..”

La donna annuì,una volta più stupita. Guardò Ron che le sorrise amabilmente e la sua confusione fu totale.
Il padrone non sorrideva mai così.

“Può preparare una tazza di thè per la signorina?”

Senza una parola la donna annuì e uscì dalla stanza,pensando:

“Un’altra tazza?”

Ron si avvicinò alla scrivania e cominciò a riordinare per fare posto al vassoio del thè,quando da un vecchio libro sgusciò fuori una foto,dai bordi ingialliti,che volteggiò in aria un paio di volte prima di cadere dolcemente a terra.
Ron inforcò gli occhiali e continuò a trafficare con gli oggetti della scrivania,senza fare caso all’oggetto fuggitivo.
Hermione invece la notò e la raccolse,senza farsi notare dal ragazzo.
I suoi occhi si spalancarono un poco,mentre il cuore aumentava i battiti.
Quella foto...
Tre ragazzi,ancora con la divisa di Hogwarts, sorridevano allegramente verso il fotografo che,a giudicare dall’inquadratura (storta) doveva essere Neville.
Non si spiega ancora oggi il perchè,Hermione sentì l’impulso di voltare la foto e guardare il retro.
Una scritta ordinata e precisa,spiccava per quanto permettesse l’inchiostro blu,ormai abbastanza pallido.

“A un’amicizia più forte di qualsiasi cosa”

Hermione impallidì,spostando lo sguardo lontano,fuori dalla finestra.
Quella scrittura era sua.
Quella era la foto che aveva regalato ai suoi migliori amici al tempo di Hogwarts.
E lui...
Spostò lo sguardo su Ron,che non si era accorto di nulla.
E lui la teneva ancora,nonostante lei si fosse comportata in maniera orribile.
Nonostante tutto...
Ron sollevò lo sguardo su di lei con aria interrogativa e lei nascose la foto dietro la schiena.

“Qualcosa non va?”

Domandò interrogativo.
Lei scosse la testa,forzando un sorriso.

“Tutto benissimo..”

Martha interruppe la conversazione,aprendo la porta con il sedere,visto che aveva entrambe le mani occupate.
Hermione si affrettò a darle una mano.

“Grazie cara...”

“Grazie a voi,signora..”

Rispose Hermione cortese.
Ron le porse una tazza di porcellana,finemente dipinta di azzurro.
Restarono in silenzio a sorseggiare il thè, finchè aentrambi non l’ebbero finito.

“Io...io devo andare...domani cominciamo a girare e Gage deve darmi le ultime dritte”

“capisco...vai pure”

“Mi ha...mi ha fatto piacere rivederti...”

Ron non rispose e rimase a guardarla mentre usciva dalla porta della biblioteca e si avviava lungo il corridoio.
Ron la guardò sparire dietro lo stipite della porta,poi incontrò lo sguardo lievemente accigliato di Martha.
Qualcosa scattò in lui.
Abbandonò la tazza sulla scrivania (Rovesciando peraltro la zuccheriera)
e si precipitò nel corridoio.

“Hermione!”

Urlò.
Lei sentì il proprio cuore saltare un battito e si voltò a guardarlo,le gote lievemente imporporate.

“Si?”

Ron prese una grande boccate d’aria,come se le parole che stava per dire gli costassero un’enorme fatica.

“Ha fatto piacere anche a me”


Hermione sorrise piacevolmente stupita,annuì e scese le scale,sparendo dalla vista del rosso,che si lasciò sprofondare nella sedia con un sospiro.

“Ma cosa diavolo mi è preso?”

Si domandò ad alta voce,guardando il mare che siu infrangeva sulla scogliera sotto la sua finestra.
Martha gli appoggiò una mano sulla spalla,osservando con lui il tramonto.

“Questa è magia...Ronald”

Raramente Martha lo chiamava per nome. Lo faceva soilo in casi eccezzionali,quando voleva trasmettere tutto il suo calore.
E restarono così,in silenzio,cullati dal mormorio delle onde e dallo stridio dei gabbiani.

Roulotte di Hermione e Emily: Ore 19.06

Hermione soffiò dolcemente sulle ughie,che erano state appena rimesse a nuovo.
Si era fatta una bella doccia calda,lavata i capelli e risistemata un poco.
Guardò la propria immagine riflessa nello specchio e sospirò.
Non si sarebbe mai e poi mai aspettata di rivedere Ron Wealey.
Quel Ron Wealey.
Emily le si avvicinò con aria interrogativa.

“Tutto bene?”

Si informò. Hermione annuì.

“Certo Emi...Tutto ok....”

“Da quando hai incontrato quel...come hai detto che si chiama?”

“Ronald Wealey?”

“Ecco,lui,sei strana!”

Hermione rise di cuore,una risata cristallina e allegra.

“Dici?”

Emily rise anche lei.

“Sei proprio strana...”

Aggiunse,sedendosi sul suo letto e disfandosi la treccia di folti capelli neri.
Cominciò a spazzolarseli con grazia,accavallando le gambe.
Non era una bella ragazza,ma sapeva farsi notare.
Aveva i capelli neri e due profondi occhi viola,il corpo cicciottello ma ben fatto e la battuta sempre pronta.
Hermione la considerava la sua migliore amica e di solito si raccontavano tutto.

“Emi...”

“Cosa?”

“Io...Non ti ho detto tutta la verità..”

La spazzola si fermò a metà ciocca.

“Ecco,vedi,Ronald Weasley io lo...”

la porta della roulotte si spalancò e ne entrò un ragazzo alto e abbronzato,con i capelli biondi spettinati.
Hermione ed Emily urlarono,cercando di coprirsi un poco,essendo entrambe in vestaglia rosa di seta,che copriva èpoco più che le cosce.
Gage le guardò compiaciuto,senza smettere di sorridere.

“Uao!”

Commentò,ricevendosi occhiatte assassine da parte delle due.

“Esci.Immediatamente.Da.Qui.”

Disse Hermione scandendo bene le parole.

“Calma,calma! Sono solo venuto a dirvi che domani si comincia alle 8.00 in punto e che è arrivato l’altro attore protagonista...”

Disse il ragazzo,arretrando di qualche passo,fingendosi spaventato.
L’attenzione di Hermione fu catturata.

“Chi è il suddetto?”

Si informò,incrociando le dita dietro la schiena.
Emily lo notò e le scappò un risolino.

“Gregory Holsen!”

Disse entusiasta Gage,mentre sul volto di Hermione si dipingeva un’espressione di disgusto.

“Gregory?!”

Ripetè,inebetita.

“ Gregory colui che lo sapeva già,l’aveva già fatto,che c’era,che è una palla colossale,perfetta,ma colossale?”

Gage fece una faccia divertita.

“E questa dove ti è uscita?Comunque è perfetto!”

“è perfetto si...”

Gli fece eco Hermione con aria lamentosa.

“Ci vediamo sul set!”

E Gage sparì dalla vista,chiudendosi dietro la porta della roulotte.
Appena l’aria della notte lo investì,si sentì leggermente meglio...guardò in basso e sospirò rassegnato.

“Niente da fare amico...’Mione è solo una collega!Per quanto sia maledettamente sexy!”

E si allontanò passandosi una mano tra i capelli,convinto che questo film sarebbe stato un successo.
Intanto Hermione si era letteralmente buttata sul letto,sospirando rumorosamente.

“Gregory nooo!”

Esclamò ad un tratto.
Emily la guardò con lo sguardo più comprensivo che sapeva fare.

“Quello è un porco! Allunga sempre di più le mani di quanto dovrebbe!”

“Coraggio ‘Mione...è solo un film..”

“Già...è solo un film...”

Stanza da letto di Ron:Ore 23.22

Ron strinse le palpebre e digrignò i denti,stringendo convulsamente le lenzuola.
Martha lo aveva aiutato a mettersi il pigiama e ora lui era a letto,che dormiva saporitamente da un’ora.
O almeno così credeva Martha.
Infatti Ron era tormentato dagli incubi,che si erano risvegliati da dopo che aveva rivisto Hermione.
Le orecchie furono nuovamennte piene della battaglia,le mani furono imbrattate di sangue,gli occhi bagnati dalle lacrime.

“HARRYY!”

Urlò Ron nell’incubo,vedendo il suo migliore amico cadere sotto un cruciatos di un mangiamorte.
Ma la sua attenzione fu catturata presto da qualcos’altro.
E quel qualcos’altro era Hermione.
Un mangiamorte l’aveva immobilizzata,mentre un altro si divertiva a toglierle i vestiti..
se vestiti si potevano chiamare gli stracci bruciacchiati che aveva addosso.
Ron si alzò in piedi aiutato da tutta la sua buona volontà e corse verso di lei.

“Hermionee!”

Urlò,avventandosi contro i mangiamorte.
I due lo guardarono stupiti,poi si liberarono di Hermione per concentrarsi sul nuovo arrivato.
Ron lottò come una furia,allora uno decise di fare la cosa più sensata.
Prese Hermione come ostaggio.

“Fai una sola mossa...e lei è morta,chiaro?”

Il sibilio freddo di quella voce tormentava ancora il ragazzo,mentre vedeva il collo della sua migliore amica minacciato da quella lama così affilata.
ma non si poteva arrendere così...
Non si rese neanche conto di quello che stava facendo...in una qualche maniera si liberò del primo mangiamorte,restando solo con quello che minacciava Hermione...

“Ti avevo avvertito...”

Sibilò quello e con il pugnale trapassò il ventre di Hermione.
La bocca di lei si aprì in un grido senza voce,mentre il sangue caldo cominciava a scendere dalla ferita e macchiarle i vestiti.
Ron restò scioccato da quello spettacolo.
Il mangiamorte sogghignò e la gettò contro la grande finestra del castello in cui si stava svolgendo la battaglia.
Il vetro cedette e,in una pioggia di schegge,Hermione volò giù,accompagnata solo dal grido di Ron,che invocava il suo nome.
E in quel momento al ragazzo non importò più di nulla.
Solo lei contava,Solo lei era importante...
Corse verso in finestrone rotto e si lanciò con lei,per proteggerla,anche se molto probabilmente non sarebbe servito a nulla,e sarebbero morti.
Ma almeno sarebbero stati insieme.
Raggiunse il corpo di lei,svenuta e bianca come un cencio e l’abbracciò,serrando forte gli occhi.
Un rumore sordo e un dolore atroce alla schiena.
Poi solamente il buio.

Ron si alzò a sedere,sudato e con il fiatone.
Solo un sogno..
Solo uno stramaledetto sogno.
Aspettò che i battiti del cuore diminuissero e si rimise giù,mentre una fitta alle gambe lo tormentava.
Nello stesso momento,Hermione si rigirò nel letto.

“Tutto bene?”

Domandò Emily,accendendo una piccola luce sul comodino.

“Da un po’ non fai che rigirarti”

“Si..Si Emily,tutto bene...Solo una vecchia ferita che mi fa male..”

Si passò una mano sul ventre dove rislendeva sulla pelle abbronzata,una cicatrice bianca e liscia,come il pugnale che gliela a veva procurata.

Fine secondo capitolo.
 
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Sherry W.
view post Posted on 4/1/2006, 20:44     +1   -1




che bella che bella!! sarà perchè adoro Ron o perchè la tama è assolutamente originale...non so ma nn vedo l'ora che tu continui!!
 
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Elly-chan
view post Posted on 4/1/2006, 22:30     +1   -1




Hermione sorseggiò il caffè,seduta sulla sua sedia da prima attrice e osservando i movimenti della troupe attorno a sè.
Tra poco avrebbero cominciato a girare e lei stava dando una rilettura veloce del copione,tanto per essere sicura di ricordarsi tutto.
Rabbrividì nel suo golfino di pura lana,non più abituata al clima umido dell’inghilterra.
Già..
L’inghilterra...
Da quanto tempo non la vedeva...

-Salve carina...-

Disse ad un tratto una voce unta alle sue spalle e lei si voltò giusto in tempo per trovarsi davanti Gregory Holsen,che le sorrideva in maniera che Hermione giudicò a dir poco disgustosa.

-Pare che reciteremo finalmente...insieme...-

Allungò pericolosamente una mano sulla schiena di Hermione,ma la ragazza lo fermò con uno schiaffetto sul braccio.
Non scherzoso,ma deciso e violento come una frusta.
Quello si ritrasse,senza smettere di sorridere.

-Gattina fino alla fine eh?-

Disse lascivo,ricevendosi una doppia occhiataccia...da Hermione,naturalmente e da Gage.
Era arrivato per dir loro che si stava per cominciare e aveva visto per sbaglio la scena.

-Lasciala in pace,Holsen...non voglio problemi tra i due primi attori...mi pare di avertelo già detto...fai una stronzata e sei fuori!-

-Ehi,ehi...solo perchè le ho fatto un complimento...-

Si difese Gregory,scuotendo la perfetta capigliatura castana.
Hermione fece schioccare la lingua in segno di disapprovazione e si alzò,per raggiungere il set.

-Allora,Gage...qual’è la prima scena?-

Si chiese,senza smettere di lanciare occhiate in tralice a Gregory,che li seguiva con passo strascicato.
Tutto di lui gli ricordava una bavosa lumaca.
E non le piaceva per nulla.

-Oh,credo che cominceremo con il finale...c’è un alba stupenda e voglio approfittarne...ah,ma perchè non hai invitato il padrone di casa alle riprese?-

-Perchè non può scendere Gage...-

Sospirò stancamente la ragazza.
Gage la guardò un attimo,poi sorrise.

-Solo questo il problema dolcezza?-

-Eh?-

Hermione lo guardò confusa e lui le restituì uno sguardo allegro e sicuro.

-Dimmi una cosa zucchero,tu ci tieni ad avere quell’uomo alle riprese,vero?-

-Ma Gage questo non è..-
Il ragazzo le diede un colpettino alla fronte.

-Ehii...non ti ho chiesto se è possibile,ho chiesto se ti fa piacere averlo qui...-

La ragazza annuì lentamente,ancora confusa. Gage sorrise,se possibile,ancora di più.

-Basta dirlo!-

Si mise due dita in bocca e fischiò forte.
Poco dopo apparvero due uomini della troyupe,molto muscolosi e decisamente alti. Stavano trasportando i riflettori.

-Ragazzi,mollate qui questa roba. Ho qualcosa di più importante da farvi fare!-

I due lo guardarono confusi,ma seguirono gli ordini,posando a terra i due pesanti strumenti.

-Bene! Andate in quella casa e portate qui il padrone...e mi raccomando...trattatelo con riguardo!-

Gage fece loro l’occhilino e questi si allontanarono,con l’andatura di due gorilla.

-Risolta,dolcezza...avrai il tuo bel padrone sul set!-

Hermione lo guardò come se avesse appena salvato la terra da chissà quale catastrofe.
Ron poteva vederla recitare...Ron poteva vedere chi era diventata!

-Grazie Gage...-

Mormorò,sfoderando un sorriso semplice e sincero...così diverso da quelli che esibeva nei film.

-Adesso possiamo recitare con calma?-

La bruna annuì e corse verso Emily,che era già pronta con il fondotinta in mano.

-Ah,ecco che il principe azzurro esegue ogni richiesta della sua bella...-

Disse sardonico Gregory,accostandosi al regista.
Lui lo guardò con i suoi occhi color del mare,dannatamente serio e incarognito.

-Senti stronzo...ascoltami bene perchè non te lo ripeterò. Io qui tra le palle non ti ci volevo...ma il mio capo mi ha praticamente imposto la tua presenza,che il tuo maneger avrà comprato grazie ai tanti bei dindi che hai nelle tasche dei pantaloni..però,vedi di non farci uscire altro dai pantaloni,mi sono spiegato?-

Gregory lo guardò con viso innocente,scrollando le spalle.

-Non capisco davvero cosa intendi...-

Disse,con semplicità.

-E se ti becco ad allungare le mani su Her...su Jane,ti troverai nella merda fino al collo-

L’attore si allontanò con una mano affondata nei costosi pantaloni e l’altra sventolante nell’aria,a mò di saluto.
Gage lo guardò allontanarsi furente. Se solo il capo non gli avesse imposto...

-Ehi,biondino!-

Una voce conosciuta lo distrasse dai suoi pensieri...rilassò i pugni,stretti in una morsa fino ad un attimo prima e si passò una mano tra i capelli,leggermente sconfortato.
Quel film sarebbe stata una vera Odissea.

-Buongiorno...l’hanno trattata bene?-

Si informò Gage,accennando con la testa ai due uomini,alle spalle di Ron,ancora leggermente ansanti.

-Parli dei tuoi gorilla? Hanno avuto le mani d’oro...-

Ron fece un sorriso stiracchiato,a disagio.
Gage fece andare via i suoi uomini con un gesto della mano e quelli sparirono in cerca di altro lavoro da fare.

-Allora...le va di...ehm...sapere di cosa parla il film?-

Provò Gage,teso. Ron annuì,anche se non era realmente interessato....sapeva cosa doveva fare in quel momento...il problema è che,per farlo,avrebbe dovuto battere quel suo dannato orgoglio.

-Ehm...senti biondo....-

Gage si voltò,per nulla turbato di essere chiamato così.

-Insomma...credo di doverti ringraziare...per quello che hai fatto stamattina...mi sono ricreduto...su di te...-

Il ragazzo americano sorrise,piacevolmente stupito.

-Mi chiami pure Gage..-

-E tu Ron...d’accordo?-

****

Amanda raggiunse di corsa il ciliegio vicino alla casa,dove vi si fermò,leggermente ansante.
Non poteva crederlo...non poteva credere che Peter se ne fosse andato per davvero...era impossibile...lui le aveva giurato amore eterno,pochi giorni prima...e allora perchè? Perchè?!
Amanda si lasciò scivolare lungo il tronco,fino a sedersi a terra...calde lacrime le bagnavano le guance,ma ad un tratto una voce conosciuta la scosse.

-Amanda...-

La ragazza guardò l’uomo e si perse nei suoi occhi neri... non era andato via.

-Amanda...-

Ripetè lui,aprendo le braccia,aspettando che lei gli corresse incontro e lo abbracciasse...

-STOOOP!!!!Ragazzi,che pagliacciata è mai questa?-

Gage si alzò dalla sedia di regista e si diresse sul set,il volto contratto in un’espressione severa.

-Holsen,hai mangiato vermi a colazione? Cos’è quell’espressione da tonno? Devi avere lo sguardo innamorato...non di uno che si trova lì per caso e non sa bene cosa fare..-

-Sei tu che sei un dannato perfezionista!-

Lo aggredì l’attore,amareggiato e umiliato.
Era sempre lui quello che non andava bene...quello che sbagliava...

-è la quattordicesima volta che giriamo questa scena! Non ne posso più!-

E,detto questo,lasciò il set,sbattendo malamente a terra il cappello che portava sul capo e urtando Emily.
Gage si mise le mani nei capelli,disperato.

-E va bene...facciamo tutti una pausa,ragazzi...-

Sospirò brevemente e si lasciò cadere sulla sua sedia,senza una parola in più.

-Gage...se è così io...-

-Và pure ‘Mione...è tutto il giorno che non ci diamo un attimo di tregua...anzi,credo che per ora faremmo bene a smetterla qui...continueremo domani..-

La mora annuì,conscia del fatto che non sarebbe servito a nulla parlargli in quel momento.
Gage era una di quelle persone che odiavano essere consolate.
Si allontanò,asciugandosi ciò che rimaneva delle lacrime fasulle che le bagnavano il viso.
Ron le si affiancò poco dopo.

-Bel lavoro...-

Mormorò,non sapendo che altro dire. Hermione gli sorrise dolcemente.

-Grazie Ron.. dai,ti accompagno-

Lo spinse lentamente verso la discesa accanto ai gradini della casa che gli permetteva l’accesso all’androne.

-Mi ha fatto piacere che oggi tu sia venuto..-

Disse Hermione,ma Ron non la stava ascoltando. Era troppo occupato a massaggiarsi le tempie,doloranti.

-Sei sicuro di star bene? Mi sembri piuttosto pallido...-

Constatò la ragazza,osservandolo con un’espressione identica alla so-tutto-io dei tempi di Hogwarts.
Ron scosse la testa,cercando di scacciare le immagini dell’incubo di quella notte,che avevano ripreso a tormentarlo.

-Ho dormito poco...tutto qui..-

Senza che lui se lo aspettasse,Hermione gli toccò la fronte,ritraendo di scatto la mano.

-Tu hai la febbre-

Disse,spalancando gli occhi color cioccolato.

-Ti dico che non è niente...-

Ribattè Ron,più acido di quanto volesse essere. Hermione si allontanò di un passo,con espressione ferita.
La solita espressione ferita...quella che riservava solo quando era lui a farla soffrire.

-Hermione,mi dispiace,okay? non è giornata..-

-Quando mai è giornata per te,Ronald Wealey!-

Esclamò lei,sentendo un dolore che non provava da dieci lunghissimi anni.
Lui spalancò gli occhi per la sorpresa.

-Andiamo,non siamo più dei ragazzini!-

Borbottò,abbassando lo sguardo.

-Non mi pare proprio! Tu sei sempre un ragazzino Ron! Il Cervello è limitato a quell’età!-

-Ma ti vuoi dare una calmata,Cazzo?!-

Hermione lo guardò con gli occhi lucidi dalle lacrime.

-Finisce sempre così tra noi due...sempre! Non è cambiato niente!Sei solo uno stupido,Ronald Weasley!-

Ron,stanco,febbricitante e con i nervi a fior di pelle,vide rosso e perse la calma.
Tutta la frustrazione venne fuori in un colpo,e la rovesciò sull’unica persona che Ron riteneva la causa di tutto.

-Bhè,sai che ti dico Hermione?! Che non me ne frega un cazzo dei tuoi commenti,detti proprio da quella che ci ha abbandonato,che mi ha abbandonato,nel momento in cui avevo più bisogno di lei!!-

Hermione guardò gli occhi lampeggianti di rabbia di Ron e sentì il senso di colpa roderle nuovamente il cuore.

-Credi davvero che io vi volessi abbandonare Ron?è questo che credi?-

La sua voce tremava di rabbia ma lei non stava urlando...si stava forzando per tenere la calma.

-Non è quello che credo,è quello che hai fatto!-

Ribattè gelido Ron,osservandola con gli occhi ridotti a due fessure rabbiose.

-Tu non capisci!-

-Ma certo...cosa può capirne,il povero Ron?! La vedi questa? La vedi questa Hermione?!-

Il ragazzo strinse i braccioli della carrozzina,finchè le nocche delle mani non gli diventarono bianche.

-Questa è ciò su cui io vivo da dieci anni! E tutto per salvare te,porco cazzo!-

Hermione sentì una lacrima calda scivolarle inesorabilmente giù da una guancia.
Non voleva piangere...non davanti a lui...ma non poteva farne a meno...questo lei non lo sapeva...non lo sapeva che fosse stato ridotto così per colpa sua.

-Ora smettila per favore...questo non lo ritengo altro che la recita di una brava attrice quale sei-

Disse Ron con voce atona e fredda.
Aveva smesso di urlare..aveva esternato tutta la sua frustrazione...ma non si sentiva affatto meglio.
Vederla piangere gli faceva male...gli faceva un male cane.
E gli faceva ancor più male sapere che,ancora una volta,era stato lui la causa di tutto.

-Tu parli senza sapere Ron...dai giudizi senza conoscere...tu non lo sai quello che ho passato! Non lo sai,non puoi permetterti di giudicare!-

Urlato questo,Hermione scappò via,in lacrime,senza darea al rosso il tempo di ribattere,lasciandolo solo in quell’androne buio,che mai gli era sembrato così freddo.
fine terzo capitolo
 
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Sherry W.
view post Posted on 5/1/2006, 21:16     +1   -1




wub.gif wub.gif sad.gif wub.gif continua!!
 
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Sherry
view post Posted on 6/1/2006, 00:00     +1   -1




wow che bella questa fic... ron e hermione sembrano così reali O__O

brava bravissima! ^^
 
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-kAiTo89-
view post Posted on 1/5/2006, 13:41     +1   -1




elly continua..è bellissima!!! :wub:
 
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tjt
view post Posted on 1/5/2006, 17:26     +1   -1




Bellissima Elly continuala al più presto.
 
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*Sango Chan*
view post Posted on 10/6/2006, 12:47     +1   -1




Bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! è un pò triste però mi piace perkè mi ha fatto emozionare davvero! continuala presto e complimenti!
 
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stefanie
view post Posted on 13/6/2006, 18:07     +1   -1





proprio bellaaaaaa !!!!! compli !!! l'ho letta tutta ad un fiato (povero ron !)

molto toccante........ continuala aspettiamo (im)pazientemente
 
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Elly-chan
view post Posted on 12/7/2006, 12:43     +1   -1




Ciao raga!!!la saga é finita!!!Vi metto il link dove potrete leggere la fine!!!^___^

www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=65269&i=1

Ecco qui!!Ora vi basta selezionare il capitolo scelto!

Edited by Fifi Kuroba - 3/4/2013, 16:05
 
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11 replies since 2/1/2006, 20:15   468 views
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