Eccomi finalmente con un altro aggiornamento dopo un sacco di tempo
mi scuso con i lettori&lettrici
“Io sono il fratello di Tsukomi”. Queste parole risuonarono nella testa di Yuuki per svariati minuti. Era passata quasi un’ora da quando lei, Sky e Katsuyu avevano parlato. Lei era rimasta lì immobile sul letto, scioccata. Sky stava preparando qualcosa da mangiare, in silenzio. Katsuyu se ne era appena andata nella sua camera a riposare. Si sarebbero visti la mattina dopo.
“Ehi” disse Sky rompendo il silenzio “Ho preparato da mangiare. Dai vieni è da oggi che non tocchi cibo”. Yuuki non riuscì a rispondere. Le sembrava di non avere più voce. Sky si mise seduto accanto a lei sul letto e la fissò per alcuni minuti. Vide il suo volto bianco e sconvolto da qualcosa che era diverso dalla paura. Era… incredula. “Come fai te ad essere il fratello di quel mostro?” chiese Yuuki improvvisamente” Tu sarai anche un vampiro. Ma mi fido di te. Come fai ad essere suo fratello? Come?”. Era confusa. “E’ una lunga storia… Hai tempo da perdere?”
Dieci anni prima…
Gli esseri umani a quel tempo non erano ancora spaventati dai vampiri e le due razze convivevano pacificamente. In una piccola città nel sud est del Giappone, però, alcuni vampiri iniziarono a perdere il controllo. Squartavano e divoravano persone, specialmente giovani ragazze e ragazzi. Per questo gli abitanti si dovettero mettere all’opera. Organizzarono ronde armate, durante la notte. A capo di questa piccola “associazione” che si era creata, vi era Takashi Haiate.
“Sayuri sono a casa” una voce stanca precedette il rumore della chiusura di una porta. L’uomo, sulla trentina, che era entrato, era alto, slanciato e con gli occhi color ghiaccio. Baciò la donna che gli stava davanti. Lei era bella, con folti capelli neri che le cadevano sulla schiena e occhi dello stesso colore. “Ciao tesoro, sei tornato presto oggi” disse lei “Si, sono stanco e volevo stare un po’ con te e i bambini. A proposito” si guardò intorno “dove sono?” “A giocare in cortile” rispose Sayuri. La porta si spalancò ed entrò un bambino, con i capelli spettinati e neri, come il buio. “Mamma, Sky si è fatto male” disse con una lacrima negli occhi. Sayuri andò nel cortile per vedere cosa era successo. Sky che era steso a terra, con una gamba piegata, si stava guardando il ginocchio sbucciato. Guardò verso sua madre piagnucolando e disse “Mamma!!!” scoppiò in un pianto incredibile. Sayuri lo prese in braccio e lo portò in casa. Lo mise a sedere su una sedia e gli disse “Aspetta qui, vado a prendere qualcosa per disinfettarti”.
“Stai bene, fratellino?” chiese il maggiore a Sky “Mi fa male” rispose Sky “mi fa male Tsukomi!!!” e riprese a piangere. Sayuri arrivò con una bottiglietta di acqua ossigenata e due cerotti. “Non piangere dai”. Sayuri disinfettò per bene le ferite di Sky e gli mise i cerotti. Poi diede un bacio sul ginocchi ferito e disse:” Ecco, è tutto a posto”. Sky sorrise. “Grazie mamma! Andiamo Tsukomi!” I due bambini tornarono in cortile. Sayuri non avrebbe mai pensato che poche ore dopo, tutto questo sarebbe finito. Per sempre.