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Il principe Neapulitanos

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*El Leon@rd 55*
view post Posted on 30/3/2010, 19:49     +1   -1




Ed eccomi qui finalmente a scrivere una fan fic, come a lungo ho sognato di fare dopo tutti questi mesi passati a leggere quelli vari in questa sezione di tanti ragazzi pieni di talento e fantasia. Spero di non esservi da meno con la storia con la FF che vi sto per mostrare capitolo per capitolo. Tuttavia voglio fare 2 precisazioni che mi sento di fare:

1)Con tutti gli utenti di questo grande forum, so per certo che ci saranno anche leghisti. ( sennò, se non ve ne sono sto sprecando solo tempo, ma fa niente mi sento di far sta precisazione :D ) voglio dire ad essi che la mia storia contiene molti dialoghi, parole, epiloghi e colpi di scena in cui la Lega Nord sarà la pura antagonista, ma che non si preoccupino, semplicemente è solo una mia intolleranza verso quello stupidissimo partito che già per la sua esistenza dimostra quanto sia degradato il Belpaese.

2)con una ragazza di mia conoscenza proveniente dal paesino che descriverò in questa Fan Fic poichè la descrizione e le cose che dirò riguardo esso saranno puramente basati per le ricerche e le foto che ho osservato su questo paese.
Detto ciò godetevi la mia FIC. ^_^

1° CAPITOLO

2° CAPITOLO

3° CAPITOLO

4° CAPITOLO

5° CAPITOLO

6° CAPITOLO
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1



Nella mia vita, tra i mille interrogativi che mi faccio, voglio mostrarvene uno che davvero mi alletta. Per gli eroi o uomini chiamati tali per le loro opere e per le loro virtù è più onorevole lottare e morire per ottenere una cosa che non si ha e che si desidera o per difendere quelle che già si hanno e che si è sudato ad avere?
Osservo quella lapide in questo giorno di novembre così freddo e mesto a vedere le facce di tutte quelle persone che la attorniano e piangono nel dar l'ultimo saluto al defunto. Ma quella lapide, quel defunto non sono normali, specie per me che ho a cuore la domanda che vi ho appena posto. Cosa c'entra? Bè su quella lapide che osservo è incisa questa scritta: EL PRINCIPE LEONARD NEAPULITANOS, EROE DELLA PATRIA ITALIANA. "EROE"! Credetemi io quell'eroe lo conosco benissimo tant'è che sono sicuro che dietro quel viso dolce e ancora molto giovane anche lì si nascondeva la mia stessa domanda o almeno non avrebbe saputo rispondermi se gliel'avrei rivolta seppure era un "EROE". Quel nominativo se l'era meritato per le sue gesta, scoperte solo recentemente, ma ben più prima della sua stessa nascita, nel Risorgimento, si covavano. Voglio raccontarvele.
Erano le 2. Vi era il buio più totale nel paesino chiamato Marzabotto, provincia sperduta nello splendido verde di Bologna, conosciuto perlopiù per vicende storiche che per avvenimenti recenti, vista la pace e la tranquillità che vi ci regnava.
La giovane ragazza dormiva sul suo letto abbracciando il cuscino e immergendosi con il viso sul guanciale destro di esso. Quei suoi capelli castani sparsi ovunque sul cuscino, quella faccia angelica e puramente infantile che avrebbe sciolto il cuore anche all'essere più immondo e crudele, particolarità che vanno ben oltre la bellezza esteriore che non era certo quella di una modella o di una Dea, ma che per la bellezza che emanava con la sua aria innocente e allegra poco ci mancava. Era stato appena un paio d'ore fa il suo compleanno, aveva compiuto 14 anni, e aveva festeggiato tra scuola e festa tra amici, e soprattutto con la presenza ( seppur lontana materialmente) del suo ragazzo, che le aveva regalato un'esistenza da sogno da quel lontano 9 novembre di quasi mezzo anno fa. Purtroppo era di Napoli, e come regalo non aveva potuto avere la sua presenza al suo fianco nel suo giorno più importante, tuttavia egli aveva saputo come farsi sentire e far sentire il suo amore per la giovane, come del resto tra l'altro aveva fatto in quei 6 mesi. Quella collanina con una metà di cuore poggiata sul cuscino e al collo della ragazza, infatti, era stato il regalo per il loro San Valentino e a consolidare la serietà del sentimento che li univa.
D'improvviso la porta della casa bussò violentemente e ripetutamente. Laura, madre della giovane ragazza neoquattordicenne, intontita dal sonno e sorpresa per l'orario in cui la porta bussava, accorse subito, seguita a ruota dal marito con un piglio un pò più seccato e serio a vedere chi fosse. La donna non ebbe nemmeno di aprire tutta la porta e chieder chi era, che subito si ritrovò una canna di pistola puntata in testa, la donna scossa e spaventata indietreggiò accenando l'alzare delle mani, subito dietro a quella canna di pistola vide una sagoma di uomo in divisa blu e cravattino verde che le stava puntando addosso una pistola; dietro di lui subito spuntò un altro uomo a minacciare anch'esso con una pistola il marito scosso anch'egli da quell'avvenimento. Senza che ebbero il tempo di capire nè dire nulla, l'uomo in divisa che minacciava la donna chiedeva con una voce rude, specie perchè rompeva il silenzio e la quiete che vi erano stati fino a qualche attimo fa << è questa la casa M. ( non dico il cognome per non violare la privacy, visto che i personaggi che racconto sono reali ndr ;) ) ? >>, la donna guardando negli occhi quell'uomo magro, alto, con baffi folti neri e capelli brizzolati dello stesso colore e tentando di guardare il marito per cercar forza e conforto, ma non riuscendovi per il terrore che viveva rispose con voce ancora assonata ma rotta dalla paura <<si, si è questa. ma.....>> senza che Laura potesse continuare, di nuovo chiese con voce imperiosa << E quindi qui che vive una ragazza chiamata Licia? >> il nome di sua figlia pronunciato da quella voce mostruosa alle sue orecchie in quel momento, gli graffiava ancor di più il cuore animato dalla paura più totale; prima che potesse provar a dir qualcosa, il marito esclamò << Cosa volete da mia figlia che irrompete a quest'ora minacciandoci con delle pistole?>>, lo sguardo glaciale che gli rivolse l'uomo baffuto non lo terrorizzò ma riuscì a fargli rimangiare le parole e capire che non era sicuro correre il rischio di alzar la voce, visto anche che colui che gli puntava la pistola, un uomo massiccio e calvo, gli rivolse anch'egli uno sguardo ammonitore ( se la pistola non bastasse già a saper mantenere un'aria di terrore.....) <<signor M. qui le domande le facciamo noi, quindi le consiglio di non stuzzicare la mia volontà di farle impiantare una pallotola nell'occhio>> disse ancora con quella voce imperiosa, per poi continuare << Per quanto riguarda sua figlia, siam venuti qua per deportarla>> la povera donna presa dallo sconforto cominciò ad inginocchiarsi ed esclamò <<ma perchè? chi siete voi? perchè fate questo?>> l'uomo baffuto sembrò un pò seccato e rispose << Se vuole darci un'identità noi siamo i soldati dell'esercito, ma ci consideri pure come i lottatori per ridare ai veri italiani l'Italia>> ed emise un ghigno, per poi continuare con la sua aria seria << sua figlia è giunta voce che stia assieme ad un terrone ( per chi non lo sapesse terrone è un modo dispreggiativo per indicare le popolazioni del sud italia ndr), e dette voci hanno trovato riscontro nelle testimonianze raccolte. Quindi sua figlia è una vergogna per la razza pura padana e va repressa>> La donna si gettò in ginocchio all'uomo e lo trattenne per l'altro braccio, e lo supplicava piangendo, il marito invece voleva saltare addosso all'uomo baffuto, ma era trattenuto dall'uomo grosso e calvo; l'uomo magro disse <<dario portali nel divano, intanto vado a cercare quella ragazzina>> il bestione annuì e dando un colpo secco tramortì il padre di Licia; poi prese la tremante madre e la prese per il braccio; li trascinò entrambi sul divano del salotto. Successivamente entrambi andarono in giro per tutta la casa, e tra grida presero anche le due figlie Rebecca e Marika che vennero gettate anch'esse tremanti ma coscienti sul divano assieme ai genitori. Poi l'uomo baffuto osservò il soppalco ed emise un sorriso malefico consapevole che una volta setacciata tutta la casa, solo lì sopra poteva stare la povera ragazza. L'uomo baffuto scosse il braccio della ragazza, e una volta svegliatola esclamò <<licia M. forza svegliati>> la ragazza non ebbe tempo di capire niente, che si vide puntata addosso quelle due facce orride e spaventose; ebbe tempo solo di chiedere <<chi siete>> ma nessuno si curò di risponderle, bensì l'uomo in divisa baffuto si limitò ad urlargli << Tu ora ci segui, traditrice della Nazione Padana>> Licia passò subito dallo spavento e dallo sgomento, ad un terrore unito ancora alla confusione e cominciò a tirarsi fuori dalle coperte e a tentare una via di fuga, ma il grosso Dario la prese per le braccia e la tirò fuori dal letto alzandola da terra mantendendola per le braccia. La povera ragazza si dimenava ed urlava <<aiuto Aiuto! \Viprego lasciatemi \ Mamma, papà dove siete? aiuto!>> e piangeva disperata e continuava ad urlar ancora. Dario tratteneva a fatica tra le sue grosse braccia la ragazza che continuava a sbattersi, a provare a tirare calci, ad urlare come una fossennata disperata, e allora disse << Franco dannazione questa mocciosa comincia a stufarmi, fa qualcosa tu prima che provi io a farla zittire alle mie maniere>> l'uomo baffuto allora prese una siringa dalla tasca e disse << Buono, buono Dario, non è ancora il momento di sporcare il nostro prezioso territorio padano del sangue di questa traditrice>> e gliela iniettò sul collo.Immediatamente la povera Licia cominciò a perdere le forze, e a smettere di dimenarsi ed urlare, finchè non si addormentò; e così Dario la potè caricare sulle spalle e portar fuori tranquillamente. La madre emise un urlo disperato nel vedere la figlia portata via con così veemenza, e il padre ancora stordito dal colpo, assistendo la scena imprecava anch'egli piangendo e disperandosi; ma quando l'uomo in divisa volse lo sguardo verso di loro, essi si arrestarono e lui disse << Dispiace dover ricorre a queste maniere contro una giovane fanciulla, ma il tradimento alla Patria non è tollerato qui in Padania>> poi si avvicinò al divano e disse << Provate a fiatare su questa cosa e torneremo a prendervi tutti quanti>> e se ne andò anche lui dalla casa cominciando ad accendersi una sigaretta.

Edited by *El Leon@rd 55* - 6/5/2010, 23:28
 
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detective conzales kid
view post Posted on 30/3/2010, 20:19     +1   -1




SCRIVI PROPRIO BeNe BRAVO!^^
 
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Licia troisi
view post Posted on 31/3/2010, 12:56     +1   -1




waaaaaaaaa o caspita che bella °_° Amore scrivi benissimo!!! sei fantastico!!! *_________________________________* mi piace tantissimo questo inizio però sappi che chi fa del male a mio padre e mia madre possono già considerarsi morti eheh XDXD scherzavo comuqnue bellissimo capitolo!! complimenti amore :clap:

SPOILER (click to view)
ci sono anche io *____* nel caso qualcuno non lo avesse capito XD, comuqnue dovrò ringraziare tutti quelli che mi mettono nelle loro ff xDxD grazie ancora <3
 
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Sherry 4869
view post Posted on 31/3/2010, 15:00     +1   -1




Quei bastardi che osano fare del male a Lilly-chan sono dei nazisti(LOL, XD)

Per essere la tua prima FF è molto bella, quindi continuala :clap:
 
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*El Leon@rd 55*
view post Posted on 31/3/2010, 20:26     +1   -1




Grazie a tutte ragazze carissime, vi ringrazio per i complimenti che mi rivolgete, ma questo è soltanto l'inizio. Spero di saper far meglio i prossimi capitoli che vi mostrerò tra poco.


SPOILER (click to view)
p.s: tesoro mio ma di cosa mi ringrazi? era da tanto che pensavo a questa storia che ti riguardava, e proprio per tua leva volevo far nascere il mio personaggio El Principe Neapulitanos
 
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ai4869
view post Posted on 31/3/2010, 21:08     +1   -1




wow carina come FF!!!praticamente se ho capito bene hanno rapito la povera ragazza?!?
 
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*El Leon@rd 55*
view post Posted on 1/4/2010, 10:48     +1   -1




CITAZIONE (ai4869 @ 31/3/2010, 22:08)
wow carina come FF!!!praticamente se ho capito bene hanno rapito la povera ragazza?!?

:sisi: esattamente. Comunque a breve ( può darsi pure stasera) scriverò il secondo capitolo
 
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view post Posted on 1/4/2010, 13:05     +1   -1
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Super detective

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*-* Stupenda!! La storia è molto interessante e poi scrivi davvero molto bene!!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo ^^
 
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*El Leon@rd 55*
view post Posted on 2/4/2010, 15:35     +1   -1




Ringrazio gli ulteriori utenti che hanno commentato la mia fic ( praticamente tutte ragazze, ma quale onore per me :lol:). Eccovi il continuo


2



21 aprile 2010

Driiiiiiiiiin! Finalmente! La campanella della terza ora suonava; finalmente l'orologio batteva le 10. Il vicepreside aveva deciso che a quell'ora i ragazzi della terza A dovessero andare in Aula Magna perchè era atteso un importante incontro con qualche politico, dopodiche potevano tornare a casa. Alla notizia i ragazzi certo non avevano nascosto la loro "sobria" euforia, specie perchè nelle prime 3 ore del mercoledì per l'ora di letteratura.
Licia uscì zaino in spalla fuori dalla classe seguita dalle sue amiche Ilaria e Alina, e quest'ultima emesso uno sbuffo esclamò << Oh per la miseria è finita finalmente. Pensavo che la prof di letteratura volesse ammazzarci prima di farci andare in Aula Magna>> Licia fece un risolino e rispose pacatamente << Dai, che esagerazione!>> Alina replicò << Ma sul serio dico. Pensa che sono stato per tutta la sua ora a chiamare in causa così tanti santi, che penso di aver spopolato tutto il Paradiso>> e le sue due amiche scoppiarono a ridere, poi Ilaria disse <<bè se tu non ci sei riuscita, ti ho aiutato io a sfrattarli tutti dal Paradiso>> e scoppiò ancora in una risata, per poi continuare <<... Ma alla fine non ci sono riuscita>> Alina emise con la bocca un rumore di disappunto, e dando uno scherzoso pugno alla spalla dell'amica disse << Ma per favore Ila, che ti lamenti a fare? Tanto come al solito hai preso un 7,5>> Licia poi mordendosi le labbra per non scoppiare a ridre replicò << Eddai Alina, per una volta che faceva la modesta, lasciala fare>> e tutte e tre scoppiarono a ridere, e continuarono queste chiacchiere fino a quando non arrivarono in Aula Magna. A dire il vero "Magna" per quella stanzino era un aggettivo un pò troppo esagerato, visto che era molto spoglia e ci entravano al massimo due fila di 20 sedie, in cui sedevano gli alunni, e un bancone in cui vi erano vecchie scartoffie e un riflettore puntato sul muro. Il vicepreside una volta assicuratosi che tutti gli alunni fossero entrati, prese il microfono e disse << Buongiorno ragazzi. Ora che tutti avete preso posto, lascio entrare un uomo molto importante venuto qui per parlarvi di politica>> poi stendendo il braccio verso la porta continuò << Vi presento il signor Luca Nerisio>>. Egli era un uomo sulla cinquantina, capelli ( quelli che la calvizie aveva risparmiato) e pizzetto castani, statura abbastanza alta e robusta; era vestito tutto elegante con giacchetta e pantalone neri, camicia bianca,una vistosa e risaltante cravatta verde e portava occhiali da sole neri che coprivano gli occhi, ma da quello sinistro si notava estendersi fino allo zigomo una cicatrice, che alla sola vista Licia rabbrividì. Una volta giunto dietro il bancone, si sedette e disse <<buongiorno ragazzi. Il vostro caro vicepreside mi ha già presentato abbastanza ma non del tutto. Mi chiamo Luca Nerisio, e sono un membro della Lega Nord bergamasca, e uomo molto informato e forte politicamente e certo non uno scalda-poltrone come molti politici attuali.>> e tra i ragazzi si udì qualche risatina; poi l'uomo continuò << Il motivo per cui sono venuto qui, è perchè ho condiviso con il Preside della vostra scuola il fine di cominciare ad informarvi sulla vera strada politica che dovete seguire o almeno per informarvi sulla verità politica italiana. è vero che voi siete ancora giovani che hanno 13 anni, se non più, ma è anche pur vero che comunque è imminente la vostra maggiore età, e certo sarebbe imbarazzante per voi giungere a quell'età e non sapere muoversi nel complicato macchinario politico.>> guardando negli occhi tutti i ragazzi della prima fila, che apparivano interessati da ciò che diceva ( se non per le parole che pronunziava, per il modo con cui sapeva trattenere l'attenzione) disse << Per troppo tempo vi è stato detto e fatto sentire che i clandestini che osano entrare illegalmente e codardemente nel nostro amato Paese, vadano ospitati felicemente; per troppo tempo vi è stata raccontata una storia che alcuni hanno definito storia italiana recente. Da troppo tempo i nostri cinema e televisioni sono inquinati e riempiti da tutti questi film romanacci o napoletani di cui solo mezza parola si comprende>>. I ragazzi ascoltando quelle parole così forti e dure, si guardavano tra di loro e bisbigliavano, poi l'uomo schiarendosi la voce continuò << Di certo non voglio dire che i clandestini vadano cacciati fuori dall'Italia a calci nel deretano, ma non mi pare giusto che debbano entrare nelle nostre città, godere degli stessi agi di noi italiani veri, e riempirne le strade di elemosinanti e lavavetri utili a nulla per l'economia italiana.
Inoltre sentendo parlare sempre della storia italiana generale, le vostre menti vengono informate su una piccola parte della storia che invece dovreste sapere. Non mi pare che voi siate informati sulle tradizioni, sulle usanze e sulle maschere emiliane, e in generale, padane; inoltre se ne siete informati, lo siete superficialmente e/o per mezzo di ridicole filastrocche recitate a memoria nelle materne.
Non voglio giudicare poi i film che a voi piacciono: la scelta è vostra al cinema, tuttavia vorrei davvero capire chi di voi ama sentire quegli accenti e modi di fare e parlare così buzzurri e rivoltanti, per mio parere. Inoltre il Made In Italy recente oramai è vergognosamente basato su tutti questi film ridicoli e cafoni.>> Il vicepreside cominciava ad esser perplesso visibilmente dalle dichiarazioni molto forti dell'uomo, e cominciava a chiacchierare con gli altri professori, anch'essi perplessi. Poi aggiunse ancora << Per ultimo, ma non per importanza, voglio ricordarvi che tra i tanti motivi per cui è stato fondato questo importante partito politico chiamata Lega, il più importante è per distanziarci dal Sud, da coloro che condividono con noi l'appellativo di italiani e tutte le nostre relative leggi, diritti et similia, ma che se non fosse stato per Cavour avrebbero continuato a rompere l'unità d'Italia con la presenza del loro Regno delle Due Sicilie, e a vivere negli stenti e nell'ignoranza. Purtroppo ciò ci ha costretti ad avere queste sanguisughe a condividere con noi l'Unità d'Italia, e a fondare la cassa del Mezzogiorno, una delle maggiori responsabilità per cui l'economia italiana non è in grado di andare avanti>> il vicepreside allora stufo di sentire quelle dichiarazioni disse <<signor Nerisio la prego la finisca. Si rende conto che sta portando questi giovani ad atteggiamenti e pensieri vergognosi?>> l'uomo alzò lo sguardo verso il vicepreside e replicò a voce alta << Mi pare sia stato lei ad invitarmi qui per indirizzare i vostri, i NOSTRI, ragazzi a conoscere la verità che li circonda>> il dirigente si diresse verso l'uomo e disse << Già ma più che altro che la verità, oserei dire che stia indirizzando i ragazzi verso UNA SUA verità fondata su congetture razziali e molto poco cavalleresche>> <<ma cosa vuole capire signor vicepreside? lei non è politico come me, non può capire queste cose e l'importanza che hanno per le sorti dell'Italia>> il vicepreside prendendolo per il braccio <<sarà come dice lei, ma comunque posso capire quando le dichiarazioni cominciano ad essere ridicole quanto inaccettabili da far sentire a dei minorenni facilmente influenzabili>> poi guardandolo negli occhi e strattonandolo disse << Quindi la invito a lasciare il bancone al prossimo politico, che di sicuro avrà parole ben migliori e pacate da dire ad una platea di giovanissimi>> l'uomo era visibilmente contrariato ed imbestialito, si scosse il braccio per liberarsi della presa del vicepreside e disse<< Lei le definisce congetture e cose vergognose per questi ragazzi, ma si ricordi che presto le mie parole saranno ripetute ed insegnate ai giovani, altro che congetture e vergognosità>> e se ne andò dall'Aula Magna.
Mentre tornavano a casa le tre ragazze chiacchieravano tra di loro << Mah la solita noiosa conferenza nell'Aula Magna>> esclamò annoiata Alina, Ilaria rispose << Già, tranne però per il primo politico, quel come si chiama...ah insomma quell'uomo con gli occhali neri>> << Già, sembrava un totale matto mentre parlava e poi quella litigata col vice-preside......oddio>> e si mise a ridere, Licia invece parve molto contrariata e disse << Io più che altro parlerei delle cose che ha detto. Sono molto dure e cattive. Ma cosa credeva fosse venuto a fare, ad aizzare la folla contro i clandestini, o contro chi fa i film romani o napoletani?>> Ilaria rispose << Mi sa che la vera cosa che ti ha toccato, è la cosa del Sud>> Licia guardò negli occhi l'amica e disse secca << e anche se fosse? ha detto solo sciocchezze, punto.>> Alina dando una pacca sull spalle all'amica disse << Ehi ehi, scherzavamo eh. Che ti pare che noi condividiamo ciò che dice? Lo sai i politici come sono fatti. Sanno solo gridare e sbraitare>> Licia sbuffò, ma alla fine emise un sorriso e disse << Si si scusatemi, avete ragione. Non ne vale la pena arrabbiarsi per certa gente>> e tutte e tre si misero a ridere, intanto mentre camminavano calpestarono un foglio del Corriere della Sera. Era la pagina della cronaca che riportava il tema più caldo delle ultime settimane; infatti in questo periodo erano avvenuti ben 7 omicidi di ragazze. La prima era stata una ragazza di 15 anni di Milano, la seconda una diciassettenne di Torino, la terza una quattordicenne di Verona, la quarta una diciottenne di Trieste, la quinta sempre una quindicenne di Genova, la sesta una sedicenne di Brescia, la settima un'altra sedicenne, ma di Parma. Tutte erano accomunate dallo stesso modo di essere state uccise con un'arma da taglio molto grande e seghettata, e anche per il fatto, seppure reputato meno importante, che erano tutte del Sud: napoletane quelle di Brescia, Parma e Verona; catanzarese, foggiana, barese, reggina ( rispettivamente) le altre. Inoltre le testimonianze raccolte hanno un unico identikit: un uomo vestito tutto di viola e con un passamontagna a coprirgli tutto il volto tranne i capelli biondi e gli occhi; inoltre sul polso destro, i testimoni delle varie zone del Nord Italia affermavano che l'uomo portava una lama gigantesca che quindi sembrava fosse l'arma del delitto, ma al momento, a parte lo schizzo mandato in onda su tutti i telegiornali dell'identikit, ancora non si sapeva nulla di certo di questo serial killer.
 
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*Emika*
view post Posted on 2/4/2010, 15:56     +1   -1




Ho letto entrambi i capitoli, ti dico subito che io sono molto diretta nel dire le cose, quindi non preoccuparti che non se qualche commento ti sembrerà spietato è perché lo sono sempre stata non perché ce l'ho con te.
Dunque, il tuo modo di scrivere non è male, andrebbe rivisto per alcune ripetizioni ed errori però in sé non è male.
Quello che personalmente non mi è piaciuto molto è la trama (essendo realistici un politico o i militari vanno a casa della gente per fare in modo che l'Italia sia spaccata in due? o.o). Andrebbe migliorata ma prima di parlare aspetto i prossimi capitoli. Spero di non averti offeso con questo commento ma sono solita dire quello che penso, comunque continuerò a leggerlo, così vedrò come continua. ^^
 
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Detective Masashi
view post Posted on 2/4/2010, 15:58     +1   -1




interessantissima FF continua cosi!!!!! (togli il fatto del politica, a quella ci interesseremo più avanti (ho 14 anni, non so tu)) xd bravissimo!!! :clap: :clap: :clap:
 
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Licia troisi
view post Posted on 2/4/2010, 16:01     +1   -1




cavlo mannaggia a sti politici !!!!!!!!!!! quell'uomo deve farsi una bella ripassatina di cosa sia la morte se tocca voi del sud!!! complimenti per la stupenda ff che stai continuando amore sono curiosissima continua presto!!!
 
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view post Posted on 2/4/2010, 16:05     +1   -1
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Super detective

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Bellissimo capitolo, bravo!! :clap:
Si... è molto interesante ^^
Aspetto il prossimo capitolo ^_^
 
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*El Leon@rd 55*
view post Posted on 2/4/2010, 16:06     +1   -1




Cari miei neo-lettori Emika e Masashi, innanzitutto voglio ringraziarvi per aver commentato e per i complimenti che mi avete rivolto, ma vi stimo perlopiù perchè siete i primi che davvero analizzano anche severamente la mia Fic. Come ho voluto puntualizzare nel primo punto delle mie precisazioni prima di postare il primo capitolo, so per certo che alcuni ( ho detto leghisti, ma chiaramente anche non leghisti) non avrebbero condiviso il mio andare contro la Lega Nord. Vi posso solo dire di portare pazienza, che nei successivi capitoli tenterò di farvi capire il nesso di tutti questi avvenimenti. Poi chiaramente non mi aspetto che anche alla fine del mio racconto vi saranno tutti i lettori che apprezzeranno la FF, ma l'importante è che tutti la commentiate secondo il vostro più sincero punto di vista. ;)
 
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Sherry 4869
view post Posted on 2/4/2010, 16:20     +1   -1




Quel politico ha qualcosa di sospetto, mmm...
Comunque se osa discriminarci stia fresco, perchè la mia vendetta può essere molto dura :muhaha:!

Un altro capitolo stupendo, Leo! :clap:
 
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56 replies since 30/3/2010, 19:49   654 views
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