Un paio di domande sui delitti in "Detective Conan"

Io sto guardando tutta la serie dall’inizio alla fine. Ho già visto più di 200 episodi e mi sono accorto del fatto che molte volte gli omicidi sembrano almeno in parte giustificati. Gli assassini sono rappresentati in modo che lo spettatore prova pena per loro, mentre le vittime molto spesso se la sono cercata: in molti casi sono direttamente o indirettamente responsabili per la morte di persone innocenti. Quello che mi sorprende, però, è il fatto che Conan sembra non avere alcuna compassione nei loro confronti. Non solo li consegna sempre alla polizia, ma non si mostra minimamente dispiaciuto per le circostanze che hanno portato queste persone ad uccidere. Per esempio, negli episodi

84-85 (87-88 in Italia) – “Vacanze sulla neve”
215-216 (231-232 in Italia) – “La baia della vendetta”
e 221-224 (241-243 in Italia) – “L’isola della sirena”

le vittime furono a loro volta degli assassini, in “Vacanze sulla neve” avevano addirittura ucciso una bambina, mentre I colpevoli che Conan smascherò commisero i delitti per disperazione, perché la loro vita era completamente rovinata.
Io perciò non capisco: perché Conan non sembra provare alcuna compassione per loro? Quando ha consegnato freddamente alla polizia la povera madre che aveva vendicato il figlio dopo che non aveva ottenuto giustizia per mezzo della legge in “La baia della vendetta”, sono rimasto veramente esterrefatto. Qualcuno potrebbe condividere con me le sue idee sul perché Conan si comporta così?
E un’altra domanda: perché nelle puntate in cui viene ucciso un importante imprenditore, e’ quasi sempre per vendetta da parte di qualcuno a cui egli ha rovinato la vita? Non sarebbe più realistico se tali delitti venissero commessi dai sicari assoldati da qualche concorrente?

Edited by TheKid - 18/6/2010, 14:44

secondo me si comporta così perché un detective non può farsi prendere dai sentimentalismi,
lo scopo dei detective è di risolvere il delitto ma anche un altro reato e di consegnare i colpevoli alla polizia, e poi anche se il colpevole aveva un buon movente è sempre diventato un assassino...
mi ricordo che shinichi lo dice a ran nella prima puntata, dopo aver risolto il delitto al luna park, ran gli chiese come aveva fatto a non commuoversi sentendo il movente dell'assassino, e shinichi gli rispose che dopo un po' a vede sempre scene del genere ci si abitua...

almeno questo è quello che penso io! ^^

Non mi ero accorta di quest'ultima domanda
secondo me perché la vendetta privata è un classico dei gialli, il sicario ucciderebbe freddando la persona, mentre il classico schema giallo sta proprio nel scoprire la meccanica del delitto oltre che l'assassino!

Edited by TheKid - 18/6/2010, 14:44

Poche righe.
Ricordo che casi con Conan alla fine molto scosso ce ne sono.
Andando a memoria proprio nel primo citato stava terribilmente male a vedere Ran disperarsi per la sua prof. Poi andando sempre a memoria, i casi in cui Conan è più scosso è quello quando la protagonista di turno gli piange accanto... Ran e la sensei, Ai e la sorella, lui e il calcio... solo lì un po' si scompone xD

Ed ultima annotazione. Ricordatevi che Conan è una serie piena di casi inventati apposta per l'anime, dove praticamente non ci sarà mai un ordine degli eventi insolito, o un Conan diverso dal solito

Hai ragione!! però molto più spesso i detective vengono a contatto con persone che non c'entrano nulla con la loro vita, o che conoscono... se non in casi come quello del calciatore che hai detto tu!

Sono io che sono esterrefatto dal tuo ragionamento:NULLA può giustificare un delitto!!!!

Edited by Shuichi Akai 1412 - 19/6/2010, 16:24

quoto!!
Anche con un buon movente l'assassino rimane un assisino ed è giusto che venga consegnato alla polizia.

quoto anche questo!!

Neanche nei casi in cui la vittima è un assassino di bambini e il colpevole è una persona rimasta sola al mondo per colpa di quell'assassino? Ma non hai un briciolo di pietà tu?
Potresti dirmi cosa pensi dell'episodio 36 (37 in Italia) - "Chi ha paura del dentista"?

1) Potrebbe anche essere per un malposto senso di superiorità e di sboronagine ( non mi stupirei dato il soggetto in questione ) ma a me pare che comunque sia una reazione abbastanza giusta per uno del mestiere. Insomma in questa maniera, dato che non si fa trascinare dai sentimenti e a muoversi in compassione ( anche se qualche volta, quando ha ancora occasione di sventare delitti mostra una disponibilità e una sensibilità tale da indurre quegli assassini poco convinti oppure con un animo piuttosto fragile a rinunciare ai loro voleri omicidi) egli può tranquillamente arrestare chi è giusto che venga sbattuto in prigione. Purtroppo nella realtà non pochi poliziotti vengono mossi a compassione oppure per sentimenti personali, e quindi preferiscono fare favoritismi ai colpevoli oppure proprio a non farli arrestare.

2) Aldilà delle motivazioni convincenti e probabilissime già poste da altri utenti qui ( come quella del classicismo di questa tipologia di delitti in un giallo), ma penso che per evitare di figurare i colpevoli come pazzi squinternati che uccidono superiori senza motivo, oppure di porre sempre casi di sicari che ammazzano un pover'uomo, si preferisce disegnare le vittime come persone poco generose e per nulla buone nei confronti dei loro dipendenti o colleghi affini, che giustamente diventano assassini spietati e peggio di Bin Laden.
Inoltre come si nota le tipologie di delitti con i sicari ( maggiormente gli uomini dell'Organizzazione) sono sempre sventati e quindi poi non c'è più gusto eh.

Secondo me, non si deve perdonare una persona che per vendicarsi ne uccide un'altra, non ha senso, ci sono altri modi per vendicarsi senza uccidere!

Quoto!!!
mi ricordo che l'aveva detto anche conan in un episodio o più, "la vendetta non porta da nessuna parte..."
o qualcosa del genere era la sua battuta...

Allora dimmi: in "La baia della vendetta" quale altro modo di vendicarsi c'era? La donna a cui era stato ucciso il figlio aveva cercato di ottenere giustizia nei tribunali in tutti i modi e le era stata negata.