» F a y « |
|
| Non ho resistito alla tentazione e quindi eccomi qua con un'altro capitoletto stupido *W*
4.
Caos.
Sono dentro da nemmeno 20 minuti e gia' voglio andarmene.
Ma perchè mi è venuta in mente quest'idea? Perchè ho accettato?!?
Rimpiango il fatto di non essere a casa sul divano a guardarmi qualche stupidissimo canale. E di Seam neanche l'ombra ha detto "Fiill aspettami qua! Io vado a prenderlo!"seh ed è 20 minuti che non si fa vivo.
E mi sto' anche annoiando.
Ricordate quando ho detto che almeno rimorchiavo?
Eh?
Bene!
Seam mi ha detto che qua se ci sono donne sono lesbiche!
E quindi non me la danno!
Ehcheccazzo.
Sorseggio un po' del mio coktail, almeno quello è buono.
Dopo qualche altro minuto (circa altri dieci) vedo il biondino ritornare al tavolo con un ragazzo a seguito.
Si tengono per mano o almeno Seam lo tiene per mano, l'altro sembra non reagire..
-Eccoci- Si para davanti a me con aria di sfida ed un mezzo sorriso. Che diavolo ha in mente?
-Salve- neutro.
Non ho affatto voglia di stare qua si capisce?
Non li guardo nemmeno.
Non che abbia qualcosa contro i Gay eh!
Senno' non sarei il miglior amico di Seam.
Ma quel giorno in particolare non avevo voglia di vederlo flertare con uomini mentre io dovevo tenere a bada bocca, mani e qualcos'altro per una stupida scommessa.
-Hem hem. Bè allora Revy.. Io prendo una bibita e torno, tu intanto siediti la' davanti a Fill-
-Flin.- Preciso rigidamente. Ve l'ho detto no? Con la gente a cui non sono affezionato deve imparare subito a chiamarmi Flin. Senno' imparano Fil e bona!
-Si scusa Flin.- Sorride e sgattaiola tra la folla mentra io rigiro tra le mani il bichiera di cristallo appoggiato sul tavolino. Non ho neanche alzato il viso per vedere com'è questo Revy.. Che poi Revy mi sembra piu' un nome da donna. Bah.
Sento muoversi accanto a me e poi la sedia davanti al tavolino si sposta e vi si siede accavallando le gambe.
-... Ne vuoi un po'?- Gli passo la bevanda strusciandola sul tavolo verso di lui e finalmente alzo lo sguardo e lo vedo. Oh. No oh non è una descrizione. Ma cioè waw. Aspetta aspetta! Spalanco gli occhi. -HEY! Sei quello del supermercato!-
Gli prende quasi un colpo e mi guarda.
-Che diavolo urli!?- E vedo che sgrana gli occhi. Si sente in imbarazzo lo so! Mi ha quasi minacciato al supermercato stamani mattina e ora vengo a scoprire che è un piccolo
gay. AHAHAH! Ridicolo. Dai vediamo quanto ci sa fare.
-Bè..? Ti faccio ancora paura o effetto?- uso le sue stesse parole. Di solito mi dimentico sempre che dicono gli altri quando non m'interessano...
-N-non mi fai ne' paura ne' effetto.- Ripete. Mamma mia. Monotono..
-Perchè dovrei farti "paura"? Non voglio fare paura a nessuno. Figuriamoci ad uno.. Come te.- Sorrido bastardamente. E vedo che mi guarda un'attimo e distoglie subito.
-Ho sentito dire che picchi molto bene.- Ohh allora è a questo che si riferisce. Che cariino. Ma crede veramente che lo picchi solo perchè io distrattamente gli sono andato addosso? Ingenuo.. Sorrido beotamente. NO COSA? Scuoto il capo.
-Ohh e chi ti avrebbe detto questa cosa?- domando cercando di tornare in me.
-Voci.- .. Voci... ? Voci di chi? Cosa? Come? Quando? Dove? Fuori dalla scuola? Mah. Poi faro' delle ricerche..
-E riguardo all'"effetto"?- Domando sapendo gia' la risposta. Solo che... Mi piace sentirmelo dire.
-Ho sentito dire. Che riesci a far cadere ai tuoi piedi tutte le ragazze e ragazzi che vuoi.- lo vedo arrossire lievemente, ma continua a non guardarmi. Hei tesoro lo sai che è maledcazione parlare e non guardare? Non so se mi spiego.
-Bè.. Si.- Affermo deciso. Visto? Mi piace. -Perchè? Ti da noia?- forse ho un piccolo fan!!
-Affatto. Lo trovo stomachevole.- Afferma acido. Aia! Hei hei vacci piano carino. Senno' alla faccia delle voci! Le provi sulla tua pelle le mie mani.
-E perchè mai?- Cerco di essere piu' carino possibile anche perchè mi piace questo ragazzino. E' difficile. Sorrido.
-Perchè non conti i sentimenti degli altri. Perchè le ragazze s'illudono.- e vedo che quasi si mette a piangere mentre parla. Ma che diav..?
-Senti. Mettiamo in chiaro. Sono loro che sono stomachevoli. E non voglio sentirmi fare a predica da un bamboccio- ha alzato lo sguardo e ora mi sta' guardando, è leggermente incazzato...
-Bamboccio..?- bisbiglia e quasi fatico a sentirlo.
-Come vuoi essere chiamato?- Sono bastardo lo so.
-Non voglio essere chiamato in nessun modo. Non voglio sentire il mio nome dalla tua bocca. Ne uscirebbe uno storpio.- Afferma deciso ed acidamente. Ci sa fare. Mi piace.
-Ma sentilo! Nemmeno ti conosco e gia' mi parli così. Chi ti credi di essere eh?- Appoggio un braccio sul tavolo e mi sporgo verso di lui.
-Qualcuno che ti mettera' finalmente da parte.- E con questa frase mi spiazza. Giuro. Ho sempre saputo rispondere alle battutine. Ma qui non riesco a dire nulla, e ci guardiamo a lungo finchè non prendo il mio giubbotto e mi alzo.
-Bamboccio.- gli dico.
-Donnaiolo.- ribatte acidamente. E detto questo me ne vado con il giramento di coglioni a mille.
|
| | |
