Un anno dopo, Qualcosa di incredibile sta sconvolgendo l'intero Giappone..

premesse

-Il caldo fa male, e questa fan fiction è frutto di un delirio personale in un momento in cui non sapevo cosa fare
-Prendetemi pure per pazzo per aver concepito un'idea simile

bene, iniziamo pure con la fan fiction delirante

Capitolo 1 - La nuova arma

E’ passato ormai un anno dagli ultimi eventi del manga, tante cose sono cambiate per il Giappone... la popolazione è calata sotto ai 120 milioni, i poteri forti nella borsa di Tokyo non sono più le banche ma sono solamente 3 società, la Hattori imprese funebri, la Mouri Agenzie Investigative S.p.A. e la Becchini (Takagi & Sato) s.r.l.
Il governo ha decretato lo stato di emergenza nell’area di Tokyo, la Conanfobia si è diffusa a dismisura tra gli abitanti della capitale nipponica, e in maniera minore nel resto del Giappone.
La Conanfobia è esattamente la paura di incontrare Conan Edogawa, un piccolo bambino che ovunque va porta con se morte e disgrazie. Ed è la sua storia che andremo a raccontare, la storia di un bambino che spaventa un’intera nazione.

Sede Centrale Agenzie Investigative Mouri S.p.A., Venerdì 13 Settembre 2013
“AHAHAHAHAHAH, guarda lì come salgono le azioni, AHAHAHA, soldi a palate da giocare a Mahjong” - questo che ha appena parlato è il Detective Kogoro Mouri, il gran presidente della Mouri S.p.A.
“Papa’! Basta con il Mahjong! Andando avanti così farai fallire la ditta!!” - Questa invece è la figlia Ran Mouri, amministratore delegato della ditta
“Non cambierà mai Ran, è inutile che cerchi di farglielo capire...” - Ed ecco anche Eri Kisaki, avvocato della Mouri S.p.A., tornata insieme al marito Kogoro dopo la separazione, prima che l’azienda avesse questo improvviso successo
“E di che ti preoccupi Ran! Ogni giorno avviene almeno 20 o 30 omicidi, Tokyo ormai è la città più pericolosa al mondo e noi facciamo soldi a palate!” - E colui che ha appena parlato è l’origine di tutto il male, proprio lui, Conan Edogawa, il bambino porta sfiga. Ormai in Giappone non si fa altro che parlare di lui e del fatto che dovunque va, muore una o due persone, a volte intere famiglie.
“Ehi Ran, io vado che stavolta abbiamo diverse denuncie per un nuovo reato che è stato istituito dal governo pochi giorni fa.. ci denunciano perché portiamo sfiga, e perché facciamo morire membri delle loro famiglie.. sono veramente buffi!” - Ed Eri si allontanò dalla sede centrale di Beika City
“Vengo pure io con te mamma, tanto devo passare in vari posti..”
Eri e Ran se ne andarono via, e rimasero solo Kogoro e Conan.
“Ehi moccioso, perché non vai a giocare con i tuoi amici e quel professore che sta vicino alla casa di quel detective che non si fa vivo da una vita?”
“Va bene zietto! Ci vediamo stasera a casa!”
“Vai vai, levati di mezzo” - Almeno quando son da solo posso giocare quanto mi pare sui siti di scommesse
Un sorriso si dipinse sul volto di Kogoro

Conan si avviò per raggiungere la casa del professor Agasa.
“Ehi, ma quello è Conan Edogawa! AIUTOOOOOO, SCAPPATEEEEEEE!!!!”
“Uff, è sempre così, ma non lo vogliono capire che non sono io che porto sfiga...”
“AAAAAAHH!! UN CADAVERE!!”
“Eh? Dove? Quando? Perché? Come? Chi? Devo risolvere immediatamente questo mistero!”
“Sei davvero Conan Edogawa? Allora è proprio vera la storia! Aiutoooooo!!!!”
La gente si dileguò in men che non si dica, e Conan rimase da solo con il cadavere
“Ti ho scoperto! E’ tutta una finta! Stai solo facendo finta di essere morto”
Il cadavere si alzò e si mise improvvisamente a parlare: “NOOOOO, ti prego!! Ti ho riconosciuto e ho avuto paura, vai via ti prego non voglio che qualcuno muoia qui nei dintorni!”
“Ehi ehi, stai calmo, non c’è nessuno qui intorno, chi vuoi che muoia!!”
“E poi.. Ci sono degli uomini vestiti di nero che mi perseguitano, mi puoi aiutare?!”
“U.. uomini vestiti di nero?”
La persona che parla con Conan viene colpita improvvisamente da un colpo di pistola, davanti a Conan spuntò una persona che non vedeva da mesi, proprio lui che l’aveva fatto tornare piccolo, Gin! E accanto il suo compagno Vodka! Quest’ultimo iniziò a parlare.
“A.. Aniki.. lo sai chi è lui vero?”
“Si, è quello che il boss ci ha ordinato di uccidere”
“N.. non intendevo quello che hai appena ucciso, intendo il bambino”
La vista di Gin si spostò su Conan, che rimase pietrificato da quello sguardo, riuscì a muovere l’orologio per addormentare Gin, quando quest’ultimo cominciò improvvisamente ad urlare
“SCAPPA VODKA! SCAPPA! E’ IL PORTA SFIGA! SE C’ATTACCA LA SUA SFIGA E’ LA FINE, SCAPPAAAAAAA, AAAAAAAAAAAAAAAAAAA”
La scena che si presentò davanti a Conan era irreale, Gin sconvolto che cercava una via di fuga e Vodka che non sapeva cosa fare, era la prima volta che vedeva i suoi nemici così. Ma Conan si distrasse un attimo e i due malviventi riuscirono a scappare, lasciandolo nuovamente con un pugno di mosche.

Dopo tutti gli avvenimenti Conan chiamò la polizia, aspettò l’arrivo dell’ispettore Megure e poi si avviò verso la casa del professor Agasa, per raccontare tutti gli avvenimenti, e nella sua mente cominciò a spuntare l’idea di una nuova arma per sconfiggere l’organizzazione, la sfiga d’argento!

Mi raccomando ragazzi, piano con le offese