| Non sapevo dove mettere questa mia storia-sfogo, quindi la metto qui. Per chi la vuole leggere...
Occhi Diversi }
Sono cresciuta ed ora mi rendo conto che non è tutto rosa e fiori.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai si rende conto di non aver più nulla da perdere. Il mio cuore scandisce i secondi come una macchina, mentre i miei piedi camminano per le strade della città, strade usate da altri, e già percorse in passato da me. Ogni tanto mi volto indietro, nella speranza di riconoscere qualcuno tra la folla, ma non c'è nessuno a cui possa interessare. Guardo avanti, perché altrimenti inciamperei. Compio salite e discese, salgo scalini e li scendo. In continuazione. E' come se fosse una routine, incapace di fermarsi e nemmeno di rompersi. Tutto dev'essere fatto secondo i medesimi schemi, niente deve uscire fuori dall'ordinario... Perché, se è vero che nella vita ci vuole un po' di dinamicità, è anche vero che ci vogliono azioni salde da cui iniziare al meglio la giornata e, soprattutto, la nostra vita. Cammino per le strade di questa piccola città di provincia, mentre il cielo sta per annuvolarsi. Sono in un viale alberato, pieno di belle piante, ora spoglie, e il cammino è lastricato di foglie multicolori, mentre una lacrima si lascia andare. Dalla mia bocca escono nubi di vapore, causate dal mio irregolare respiro. Cammino in questo viale, e nessuno si accorge della mia presenza, e neppure delle mie lacrime. Procedo a passo spedito verso quell'unico luogo che mi fa accendere un minimo di speranza, mentre il mio cuore si prepara a vederlo.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai sa cosa significa amare veramente. E non è quella stupidissima cotta adolescenziale, è puro amore. E' un amore che non riesco più a tenermi dentro. E' un amore che mi fa fare cose stupide, ma anche cose che non sapevo neppure di riuscire a fare. Vorrei che lui capisse le mie sofferenze, ma credo che si diverta a giocare col mio cuore. Non c'è mai il tempo di un chiarimento: codardia. E' inutile che mento a me stessa: per quanto ho tentato di dimenticarlo, ho sempre finito per innamorarmene ancora di più. Ero arrivata davvero a un passo dal dimenticarlo, ma quando mi ha chiesto scusa, quando mi ha fatto capire che lui è una persona veramente da amare, allora non ho più capito nulla. E dire che una dovrebbe imparare ad accettare un sentimento... Ma se questo brucia? Se col suo calore rischia di ardere tutto quello che ho dentro? E' inutile pensarci, tanto non capirò mai quello che vuole da me... Io so già cosa voglio da lui, ma... Siamo sicuri che sia ricambiata la cosa? E', forse, questa mia illusione che riesce a farmi andare avanti durante la settimana? Forse, è anche l'attesa della domenica, il giorno più rilassante della settimana.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai sta scomoda in qualsiasi posto ella sia. Vado in giro e mi sento poco apprezzata per tutto quello che faccio. Nei rapporti di amicizia forse vado forte, ma per il resto... Zero totale. Sono una fallita, me ne rendo conto. Cado, mi rialzo, ma poi ricado. Più cado, più fatico ad alzarmi... Un giorno, e ne sono praticamente certa, la gravità di tutto mi schiaccerà al suolo manco fossi una formica. Vado in giro e penso che sia una perfetta idiota a sperare che il mondo possa migliorare. Anche perché, a dir la verità, è disposto più a sottolineare i tuoi errori, che non a far emergere le positività da te fatte. Un errore che fai e basta, sei marchiata a vita come "Quella che...". E potevi farne di peggio, di errori... Ma a quanto pare la tua testolina ha deciso di fare la cazzata nel momento più bello della tua vita, vero? Vado in giro e mi sento una nullità ambulante. In casa faccio davvero poco, non riesco nemmeno a studiare, in questo periodo.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai sa di aver dato tutto. Perché è così facile dare, ma è così difficile ricevere? E' davvero così dura tentare di dare a me qualcosa, anziché ricevere qualcosa da me? Non so più cosa fare. E' quella sensazione che ti attanaglia le viscere e che te le stringe, ancora e ancora, finché non riuscirai nemmeno più a respirare. E' quella sensazione che ti stringe il petto, e che non te lo lascia andare, se non quando finalmente scoppi in un pianto disperato.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai non vuol più vivere. Ormai, credo di aver vissuto abbastanza a lungo da poter dire che ho fatto tutto. Ho una sofferenza che ormai si è radicata in me, che ogni tanto mi fa urlare così forte, che nemmeno gli altri riescono a sentirmi... Perché sono così sbagliata dentro? Perché devo essere così tanto merda? Perché, Dio, mi hai creata così tanto pessima come persona? Perché mi hai creata come un fallimento umano? Dammi una risposta ai miei perché, non riesco a vivere. E' straziante, tutto questo. Vorrei solo un attimo di pausa dove io possa calmarmi e respirare. Ma la vita non dà calma, né respiro. Tu stai vivendo ora, non vivrai tra un attimo.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai è diventata donna, e che è stata costretta a diventare donna fin troppo in fretta.
Sto guardando al mondo con occhi diversi, con occhi di una ragazza che ormai non ne può più di piangere.
Lasciatemi qui a morire... Tanto, nessuno se ne accorgerebbe.
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