In America girano già da un pò, in Italia sono arrivati tradotti dalla Rizzoli i primi due numeri di Paperino di Carl Barks e Topolino di Gottredson, in splendido volumi da 250-280 pagina al prezzo di 25 e 26 €. Si tratta di collane biannuali.
Di volta in volta recensirò i numeri che leggo, man mano che li leggo.
Parto col primo
"Paperino Il mistero degli Incas"Pagine: 250
Prezzo: 25 €
Il prezzo sembra alto e proibitivo, ma è grosso, cartonato e davvero ben curato. Insomma considerando la qualità il prezzo è equo.
Il volume contiene diverse storie suddivise tra avventure (4), brevi (9), e gag (7) da una pagina, non raccolte in un ordine cronologico globale mentre dovrebbero esserlo all'interno della sezione. Tutte le storie sono uscite tra il '48 e il '49, ma non sono tutte le storie uscite nel biennio, presumo per motivi di impaginazione, e magari la selezione è tra le migliori per invogliare gli acquirenti ad acquistare questo numero e continuare con gli altri.
Per quanto mi piacciano i fumetti Disney essendo cresciuto a pane e Topolino, non avevo comprato le collane da edicola relative a tutta l'opera di Barks, nè a quella di Gottfredson. Per quanto mi sia capitato di leggere in ristampe alcune storie di Barks, non mi ero mai soffermato particolarmente sull'importanza che ha avuto il maestro.
Il primo numero della serie si apre con un articolo che spiega in parte l'importanza di Barks in altri medium(facendo riferimento a Indiana Jones) e spiega sinteticamente perché ha saputo appassionare così tanti fan. L'articolo continua con la biografa che da un'idea di massima della vita del maestro.
Tutto molto interessante non fosse che questo primo numero sarà il settimo nella cronologia totale. Sarà una fissa mia, ma forse era meglio partire effettivamente dal primo numero e relegare lì le notizie biografiche visto che inserire la biografia dell'autore al settimo numero di una serie non ha molto senso. Ma era giusto inserire questi dati nel primo volume uscito per far capire chi era l'autore. Insomma una pecca editoriale che serviva a invogliare gli acquirenti ad acquistare tutta la collana ha fatto fare una scelta a mio parere poco logica nel piano complessivo. Ma alla fine è un dettaglio marginale. Non ho acquistato di certo il volume per la biografia di Carl Barks.
Le 4 avventure/storie lunghe sono storie molto semplici a tratti anche "sciocche", ma ritraggono perfettamente il gusto per l'avventura e il fantastico per i Paperi che non sono Paperi ma dei "tipi" umani travestiti da Paperi.
- Paperino e l'albero di Natale
La prima storia è squisitamente Natalizia. I nipotini vorrebbero un albero di Natale dorato, ma Paperino non può permetterselo. Si imbattono in una strega che vuole rovinare il Natale a tutta la Terra e per farlo ha bisogno delle lacrime di dolore di alcuni bambini. la storia risulta molto carina e gradevole se non che nel finale la morale è un pò pesante, a causa anche dei rimaneggiamenti dell'editore che voleva una storia più centrata sul Natale.
- Paperino e l'isola misteriosa
Paperino e Gastone si confrontano su chi di loro sia il nipote preferito di Zio Paperone. Non fosse che Paperone è disperso a causa di un nubifragio in un'isola misteriosa. I due decidono di sfidarsi per trovare il prima possibile lo Zione. Ovviamente nel corso della storia Paperino e nipotini faranno una fatica abissale, mentre a Gastone andrà tutto bene. Il finale è veramente a sorpresa
- Paperino e il mistero degli Incas
E' la migliore del numero, per quello che ho letto finora. Il mistero degli Incas è infatti una storia con tanti piccoli aspetti, perfettamente godibile a qualunque età, ma con alcuni significati nascosti da leggere tra le righe. Paperino e Nipoti partono alla ricerca del paese dove ci sono le uova quadrate, tra le Ande (il titolo originale è "lost in the Andes"), e finiscono in un paese dove tutto è quadrato, e le persone che ci vivono sono arretratissime.
- Paperino e il feticcio
Dopo le Ande i Paperi vanno in Africa. Paperino ha incontrato un Gongoro(una specie di zombi) che gli ha dato un feticcio. Il feticcio doveva andare a Paperone, che aveva fatto arrabbiare una tribù africana, tanto da maledire il feticcia. Avendolo toccato è vittima di una maledizione che lo porterà a rimpicciolirsi. Paperino dovrà quindi andare in Africa a cercare lo sciamano che lo libererà dalla maledizione. Tanta avventura e tanti colpi di scena per una storia che fa riflettere
Anche le brevi, pur nella breve durata, sono delle piccole perle. Certo alcune cose stonano rispetto a come vengono trattati e come agiscono i nostri. L'ambientazione più urbana rendere anche le storie più vicine ai lettori, tanto che ci si riesce ad immedesimare in Paperino o nei tre nipotini
- Paperino nel paese dei giocattoli
Storia breve sul Natale. Babbo Natale invita Paperino e i nipotini a testare i giochi per vedere se sono "fuori moda". Pur se il finale risulta molto scontato, risulta comunque gradevolissimo e sentimentale quanto basta.
- Paperino enciclopedico
Una tra le più brutte storie del numero. Paperino studia per partecipare ad un quiz per vincere un sacco di soldi. Una serie di gag una dietro l'altra abbastanza demenziali, che magari all'epoca facevano ridere, ma nel mio caso no.
- Paperino ispettore scolastico
Gli studenti sono terrorizzati. C'è un nuovo ispettore scolastico che punisce chi marina la scuola. I tre nipotini verranno scoperti una volta, e poi, scoperta l'identità dell'ispettore proveranno a fregarlo. Ci riusciranno?
- Paperino e gli incubi
Paperino ha degli incubi. I nipotini preoccupati vogliono aiutarlo a guarire. Seguono numerose gag e colpi di scena. Nella sua brevità è bello notare una trama in continuo mutamento in cui nulla è lasciato al caso.
- Paperino e il ladro di cavalli
Paperino è andato in un ranch. I cowboy devono allontanarsi e Paperino si offre di sorvegliare il bestiame da un possibile ladro di cavalli che facilmente riuscirà a fregare Paperino e nipotini. Bello come in questa storia il lettore sappia molto più dei protagonisti, eppure non riesca in ogni caso a capire come il ladro rubi i cavalli.
- Paperino e il rubino
Un nuovo diverbio tra Paperino e Gastone che cercano tesori su una spiaggia. Scoprono che potrebbe nascondersi un rubino e scatta la vera e propria sfida a chi lo trova prima. Una bella visione di come non sia importante trovare e vincere la sfida ma la partecipazione alla stessa.
- L'eredità di Paperino
Paperino e nipoti recuperano rottami nel mare. Hanno intravisto una nave affondanta da riportare a galla. La nave era di Paperone che escogita un modo per far recuperare a Paperino la nave, facendolo sobbarcare di tutte le spese.
- Paperino e l'eco magica
Una serie di gag che in cartone avrebbero reso di più vede Paperino emettere dei suoni e i nipoti che cercano di rispondere con un'eco. Una sfida tra le parti in cui nessuno vuole desistere.
- Paperino e la maschera nera
I nipotini tornano dal campeggio con molti animali. Una storia diversa e molto casalinga(non si esce dal cortile di casa Paperino) con tante gag simpatiche e comiche, con un vero e proprio ribaltamento continuo della parti (gli animali in casa, i paperi fuori).
La maschera nera del titolo è un ladro che compie furti nel quartiere.
Le gag mono-pagina sono per lo più situazioni molto semplici, tipiche dei cartoon degli anni 30-40, dal gusto prettamente quotidiano ma sanno strappare le giuste risate.
Seguono una decina di pagina di approfondimento sulle singole storie. Alcuni sono più interessanti di altri, ma in generale inquadrano la storia nel contesto storico e nel gusto registico di Barks.
Non manca la presenza dello Zione ancora non del tutto tratteggiato come il personaggio che conosciamo. Ne "l'isola misteriosa" è antipatico come pochi, ed è dispettoso e carogna nella breve "L'eredità di Paperino". Di simile c'è l'aspetto e poco più. Del resto Barks l'aveva ideato per la storia del Natale del '47 e non aveva intenzione di farlo diventare un personaggio fisso nel cast disneyano.
Avevo il terrore che storie di 60 anni fa non mi piacessero e invece le ho trovate piene di spunti e ricche di trovate. L'edizione cartonata è inoltre fantastica. La carta e spessa e da gusto toccarla e girare le pagine. La colorazione invece è vecchia e datata. Ma giustamente la Rizzoli ha voluto seguire la versione Americana che ha usato la colorazione originale, più essenziale e semplice ma che non mi è dispiaciuta.
Insomma un numero promosso e che consiglio a tutti i possibili acquirenti e non vedo l'ora che esca il secondo numero che, come vedrete, cambia il nome da Paperino a Paperone.
Questo perché in realtà la collana è dedicata a Carl Barks, l'autore, e il titolo in copertina ricalcherà il protagonista a cui le storie sono dedicate(si alterneranno storie di Paperino e storie di Paperone quindi).
I numeri sono "autoconclusivi", e non hanno numerazione da nessuna parte, se non sulla costina un riferimento all'anno di pubblicazione delle storie(in questo modo quando si avrà tutta la collezione la si potrà disporre in modo cronologico.
Edited by Garalla - 27/12/2012, 13:49
