Alla fine quello che noi ereditiamo altro non è che il "sogno americano". Cosa che,
in sé, non è sbagliata.
Ripensa un po' alla storia degli Stati Uniti: unico Paese al mondo a non essere mai stato una monarchia, nato dalle tredici colonie che si sono unite nonostante le differenze per secedere dalla Gran Bretagna, che hanno animato la fantasia di milioni di persone con la mitica caccia al "Far West" con la conquista di terre selvagge dalla costa atlantica alla costa pacifica... insomma, gli Stati Uniti NON sono il luogo perfetto, ma sono il luogo ideale che stimola la fantasia di ognuno. È un caso che la Beat Generation sia nata in America? Che Kerouac abbia scritto il suo
"On the Road" basandosi proprio sul viaggio coast-to-coast negli USA? No, certo. E tutto questo non perché gli Stati Uniti siano il top del top e tutti debbano imitarli... ma perché sono il Paese dei sogni per antonomasia. Mai nessuna monarchia, solo gente che poteva confluire liberamente in essa e aveva a disposizione un intero continente da sottomettere e soggiogare
(vedi ancora, le modalità sono state quelle che sono state e sono riprovevoli, ma il sogno in sé di avere a disposizione delle risorse praticamente illimitate non è errato) e praticamente ognuno aveva quello che voleva. Per via del loro protezionismo si sono sempre fatti bellamente i fatti loro e la loro economia era chiusa in sé stessa. Insomma... è dove chiunque vorrebbe andare.
Ecco perché gli Stati Uniti sono così riprodotti; è come... i regali di Natale: ci sono pacchi piccoli e grandi, ma poi c'è il pacco enorme e più bello di tutti. Nessuno esclude che dentro possa esserci una roccia mentre in uno di quelli più piccoli un diamante, ma non c'è da sorprendersi se tutti comunque vogliono il pacco enorme.
Di contro, il Giappone ha una storia di separazione dall'Occidente, lontano dai nostri ideali (fai conto che quello del "Sogno americano" noi lo ereditiamo perché tutti noi discendiamo da gente che aveva sentito parlare di propri parenti emigrati in America che avevano fatto fortuna lì almeno una volta), che oggi viene dipinto sì come paese della tecnologia, degli anime, del legame con le tradizioni... ma che comunque non dà tutta questa immaginazione preponderante come la danno gli USA. Chi immagina l'America crede fermamente di poter andare lì a fare ciò che più gli piace, mentre chi va a vivere in Giappone, pur amandolo alla folia, sa già che più di un sottolavoro da impiegato con turni enormi non otterrà, essendo un gaijin.
Insomma... non c'è giusto o sbagliato; ognuno ha le proprie culture, e non c'è da stupirsi se quella americana è quella che fa sognare di più, anche se oggettivamente non è la migliore. E che poi tu preferisca quella giapponese a quella americana... be', è un parere, cosiccome io preferisco il modello italiano a entrambi