| Dopo il riassuntino del caso precedente, in cui il gurzo ci ricorda controvoglia di come fu bellamente gabbato dall'amicone osakiano, veniamo a sapere che il suddetto osakiano non è venuto a Tokyo solo per un po' di sano sfotting del nano assistente, ma anche perchè ha combinato un bel pasticcio in quel di Osaka: ha dato per sbaglio al ragazzo CistoprovandoconKazuha l'amuleto che tale biondo aveva chiesto in precedenza alla fabbricatrice di inutili manufatti, credendo fosse quello destinato a lui, quando invece era il famoso (???) amuleto che Kazuha si porta sempre appresso e che in passato ci scassò in taluni casi i cabbasisi. Tra l'altro, l'abbronzato ne ha uno uguale, di amuleto, quindi è doppiamente rincoglionito. Purtroppo, per l'assioma "le sfighe non vengono mai da sole", il biondone ha lasciato Osaka per venire all'università a Tokyo, e dato che Cazzua ci tiene troppo a quel portafortuna, i due hanno dovuto intraprendere il lungo viaggio per ritrovare il ragazzo e dirgli molto gentilmente "Quell'amuleto è mio! Ridammelo subito!". Hattori osa pure dire che non esistono oggetti che portano fortuna, e scatena così l'ira funesta d'Achille pelìde. Cazzua gli rinfaccia che il gingillo porta fortuna eccome, infatti ha causato nell'ordine: una pugnalata (censurata con un fermo immagine) e un mezzo affogamento (che bello però vedere un riferimento al caso della simphony). E questi spendono pure i loro risparmi per venire a Tokyo a recuperarlo.
Il giorno seguente inizia la disperata ricerca dell'inutile oggetto: all'università li dirottano a casa dell'amico che lo ospita perchè il poverino si è depresso per un polso rotto (i drammi della vita) e non riesce proprio a stare a casa da solo, l'amico dice che è andato a ca**eggiare da qualche parte, ma poi si ricorda che si devono incontrare al Bar Sport (la rivisitazione nipponica di quello nostrano di Benni), quindi perchè non chiedere a quattro perfetti sconosciuti di unirsi al gruppo? Cazzua non se lo fa ripetere due volte e accetta molto volentieri, quindi lascia che il tipo vada a farsi bello per il suo ragazzo. Nel frattempo rivela a Ran - il cui corno, stando agli ultimi rilevamenti, ha da poco superato in altitudine l'Everest (infatti, se zoommate sul corno, aguzzando un po' la vista noterete rarissimi esemplari di aquilae heliacae cornutae, che si dice nidifichino solo sul capo della ragazza) - che nel prezioso talismano conserva una foto del fidanzato ufficioso in posa sboronica, e se il lampadato dovesse per caso scoprirlo sarebbe l'apocalisse. Per fortuna, Ran le fa sapere che se dovesse succedere, lei interverrà prontamente ad intercettare la foto incriminata, per scannerizzarla e metterla su facebook. E lo farebbe, se Cazzua non le avesse promesso di stenderla con una delle sue "micidiali mosse di aichicosa" in cambio. Ran sposta strategicamente il discorso sulle impronte digitali del suo amato e quelle di Conan, rievocando il caso dello Shiragami che qui si evita bene di nominare perchè spaventa i bambini.
Finito il momento ca**eggio, si va al Bar Sport e chi ti trovano? Takagi, che saluta tutti e quando gli vengono chieste informazioni sul caso, non prova neanche a opporre un minimo di resistenza, tipo "Sono informazioni riservate e non vedo perchè dovrei dirlo a voi ficcanaso, toglietevi dai piedi", bensì rivela subito che per fortuna non c'è morto, ma il biondone che i nostri cercano è stato aggredito (non dal fidanzato, che ha un alibi essendo con i nostri) e si è beccato il trauma cranico. E guarda caso aveva il gingillo (lungi da me chiamarlo porta fortuna, visti i trascorsi) di Cazzua, che ora è diventato una prova indiziaria in mano alla polizia. Comunque, il lampadato di Osaka ordina a Takagi di farli entrare, perchè come al solito è colpa loro se qualcuno è quasi morto, e devono rimediare trovando qualcuno da incolpare e ottenere i loro cinque minuti di gloria.
Taka espone i fatti, e subito il duo di necrofili lo rassicura dicendogli che hanno già in mente un piano per scremare la lista dei sospettati. Di seguito quello che ho capito: Takagi salta fuori dal bagno, si presenta a tutti, e propone agli ospiti di giocare a un mix di uno due tre stella e giro giro tondo casca il mondo; quando Takagi dice "stella" tutti devono abbassarsi nel minor tempo possibile, gli ultimi rimasti in piedi verranno interrogati per punizione; al segnale dell'agente, tutti si abbassano tranne tre clienti (e ti pareva!), un po' tardi, che non hanno capito bene le regole del gioco. I tre sono: un professorino dall'aria un po' rimbambita con la voce di Geronimo Stilton (pure lui! ha successo ultimamente); l'omone depravato e burbero; il tizio timido e scostante con la voce di Superciuffo (anche lui ha parecchio successo ultimamente).
Completato il quadretto dei sospettati, la regia decide che è il momento in cui Cazzua deve scassare gli zebedei a tutti e intralciare le indagini con i suoi problemi sentimentali. La ragazza, coadiuvata da Ran, pretende il suo maledetto amuleto. Qualcuno le dica che ha sbagliato set e che questo non è Piccoli problemi di cuore ma Detective Conan, e che quindi chiedere ad un agente di polizia di farsi consegnare un oggetto che la vittima aveva con sè al momento dell'aggressione è tanto stupido quanto inutile. Ma la ragazza insiste perchè teme uno scandalo internazionale, quindi interviene Hattori che la zittisce, anche se non per sempre.
Arriva il momento dell'interrogatorio, e guarda caso tutti e tre sono appassionati di uno sport: Geronimo Stilton di sumo, l'omone di beach volley (e sappiamo tutti perchè), il fratello di Shiratori di calcio. Ma uno dei tre mente sulla dichiarazione che ha rilasciato, e la seconda parte sarà tutta dedicata a scoprire qual è la frase compromettente. Prima di chiudere, però, Hattori deve dire la sua parola preferita: rompicapo. Non c'è una volta che non la dica. Fatto contento anche lui, i nostri ci danno appuntamento a lunedì.
Il caso è carino, mi piacciono i casi del tipo "scopri la frase compromettente nella dichiarazione falsa". La presenza di Heiji migliora il caso, quella di Cazzua lo peggiora, ma almeno si compensano. La faccenda dell'amuleto è una palla, e non me ne frega niente se lo ritrova, se lo prende Heiji, se se lo tiene la polizia, o se lo ruba una gazza ladra. Disegni piuttosto bruttini.
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