Come ho già specificato precedentemente all'organizzatrice, questo è un sonetto su quella che considero personalmente la più interessante coppia di DC: Kudo e il crimine stesso
! L'amore è da me inteso, ovviamente, in senso esteso: ho trasferito il tutto su un piano simbolico. Non stupitevi del fatto che Shinichi appaia piuttosto "oscuro" o inquietante in questa poesia: è voluto.
AMOR MIO CRIMINE
Nella mia verità è racchiuso il male,
affascinante e candido pallore
cui i miei mai sazi occhi mai torpore
dona, l’aura di sparsa alma mortale.
Del legame son arbitro morale,
attese sospirando dell’orrore
a immagine create: l’ombra muore
come futura rea penitenziale.
Inanellando me e la sposa, l’ordine
disfece la ragione e gli assoluti:
iniquo invoco per specchiarmi giusto.
Io t’amo, crimine, ruggente arbusto,
giudico il senno e la follia perduti
e vi sto in mezzo, sozzo del disordine.