Libro celebrativo dei 30 anni di carriera di Gosho Aoyama

Dovrei averlo comprato. Se ci ho azzeccato lunedi al massimo è qui e metto qualche foto

Diciamo che la maggior parte del volume è composta dall'intervista e da cose simili.
C'è in fondo la bozza del file all'asilo. La piantina della casa di Gosho, i suoi cibi prefereriti, lui che disegna Kaito con il tablet (matite e gomme si vedono all'inizio del volume ma mi sa che servono più per firmare autografi che non per lavorare). Alla fine ci sono due paginette dedicate alle varie edizioni del manga nelle altre lingue, con tanto di prezzi forse volevano far vedere ai giappi che in fondo a loro costa poco il manga.
E' un bel volume celebrativo. La copertina è argentata, la scatolina blu. Belle entrambe.
In spoiler metto qualche foto.

La media sarà alta ma non conta nulla. Anche qua dicono che la media di vita sta salendo e bla bla. Vi devo dire quanto ci credo? 0. Perché non è ciò che vedo. In Giappone c'è stata Fukushima.
Gosho per di più è tanto stressato per le scadenze e la fatica di far un manga.
Io vi dico quello che vedo, la trama che si fa pressante (sintomo che ha fretta e l'editore ormai lo lascia fare come avrebbe dovuto lasciargli fare tempo fa), tante pause, questa triste intervista, lui che sorride nella foto con quella cuffia (che aveva anche nel video fatto di recente) e che mi ricorda un altro sorriso, fatto sotto ad un cappello assai simile, scolpito nel mio cuore.
Spero di sbagliarmi con tutto il cuore, spero che non abbia altro che stanchezza, spero che guarisca presto. Spero e prego.

Spero di no, ma quel cappello... mi fa venire i brividi. E poi queste parole... una persona più o meno sana prevede di finire ciò che ha iniziato. Poi il uno stalker/ ildestino/Dio/ecc può decidere diversamente, ma in linea di massima non si pensa a dire questo forse lo finisco questo no. Se si è vecchi si pensa alla pensione non a morire. O è depresso proprio a picchi vertiginosi o è malato. Il fatto che sia sempre stato un tipo allegro e il cappello purtroppo mi spingono per la seconda. Però ripeto, spero di sbagliarmi. Con tutto il cuore.

È il mondo del lavoro. Soprattutto in Giappone è così (c'è già chi è morto di troppo lavoro), ma anche qui non ti pensare sia meglio eh (ho visto personalmente come se ne fregano dalla salute del dipendente, tutti possono vedere il caso ILVA, o lavorare o a casa pazienza se respirate veleno). E l'editore tanto i soldi li fa, che gliene importa chi vive o meno. Come per chi fa l'anime ecc.
Poi Conan l'hanno sempre trattato con le scarpe. Niente pagine a colori niente copertine... rispetto ad altri manga è stato veramente poco incentivato. Se ha avuto successo è merito di Gosho, perché l'editore ha giusto dato il giornale, quelli dell'anime solo agli alberi son capaci di pensare e vanno al riciclo più possibile.
Sul che siano stati loro a voler allungare il brodo non ho mai avuto dubbi. Finché era un manga di prova gli avevano detto che aveva poco spazio (il capo che dice essere apparso nei primi volumi) poi hanno visto che vendeva e gli hanno dato prima ruota libera poi obbligo di continuare. E lui ha fatto meglio che poteva. Ma non deve essere facile allungare un'opera quando non sai neanche quanto devi allungarla. Un conto è: prendi tempo un anno e uno dosa la trama in base a quello, un conto è vai ad oltranza finché vendi.

Come ora mi torna il fatto che i movie siano diventati canon, probabilmente Gosho mette li dettagli che avrebbe voluto spiegare nel manga ma non ha tempo per farlo.

Dimostra tanto amore per la sua opera e per i lettori. Voler continuare anche se malato gli fa onore. Attaccato ai soldi non ce l'ho mai visto neanche quando stava bene. Io avrei smesso di lavorare appena avessi avuto il necessario. Lui ha continuato i ritmi estenuanti di sempre. Ciò dimostra quanto voglia bene alla sua opera nonostante editori ecc.
E sono felice che sia ricco. Almeno non ha il pensiero di come pagarsi le cure.
Poi poveretto, continuerà anche perché non avendo figli che farebbe tutto il tempo? Senza contare che dietro di se (speriamo tra altri 50 anni almeno) lascerà solo le sue opere. Forse proprio per questo vuole finire almeno Conan. E non oso immaginare come si senta triste a non finire Kaito che è il suo primo manga.