Il merito va guadagnato, Scontro Fue vs Nami

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view post Posted on 20/9/2017, 06:54     +1   -1
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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Correva rapida sui tetti, controllando costantemente con la coda dell’occhio se venisse seguita. Fue nascondeva parecchi assi nella manica ma non era proprio l’emblema della sagacia. Vivere con uno dei sensi più importanti in meno non era facile, per non parlare che volesse diventare ninja proprio come lei. Nami lo ammirava nonostante non potesse condividere, per una questione d’orgoglio, quella sua idea davanti a lui; però le cose stavano effettivamente così. Probabilmente il suo coinquilino avrebbe pensato che quella sua trovata di fuggire con il suo coprifronte fosse un semplice dispetto, una di quelle marachelle che non era inusuale che facesse quando le girava. Eppure non c’era un motivo così futile dietro al fatto che si spostasse silenziosa e scattante tra la nebbia della notte, soprattutto non dopo un allenamento come quello in cui erano stati protagonisti. Eppure non riusciva a trattenere il ghigno divertito sulle sue labbra ricordando l’espressione di poco prima del biondino, una smorfia impagabile e che aveva ripagato tutte le sue fatiche. Al suo passaggio una serie di uccelli volarono alti in cielo, garrendo con i loro versi striduli da far accapponare la pelle. Ricordò di sfuggita le ultime parole partorite dal loro sensei, alle quali non aveva dato molto peso vista l’adrenalina del momento. Tornata sul piano orizzontale continuò a macinare metri su metri finché non arrestò all’improvviso la sua maratona. I capelli un po’ scompigliati ma comunque ancora legati le incorniciavano il femminile viso, e le sue iridi azzurre si fermarono ad osservare il punto in cui il piccoletto probabilmente sarebbe sbucato nell’oscurità. Intorno a lei un piccolo parco, di quelli dove si portano i bimbi a giocare; anche se nel buio appariva molto tetro e spettrale. Lo scricchiolare del girello arrugginito avrebbe messo i brividi anche al più temerario dei poppanti. Anche un posto come quello che avrebbe dovuto rispecchiare la sua funzione, al Villaggio della Nebbia, risultava inquietante.

- Ce l’hai fatta ad arrivare... che lumacone - esordì la kunoichi facendo finta d’essere scocciata.

Avrebbe aspettato pazientemente che tutti gli insulti del tredicenne gli venissero rivolti contro, per testare soprattutto la sua fantasia, prima di riprendere parola.

- Basta a perderci in chiacchiere... ed adesso dimmi: pensi davvero che questa placca di metallo ti renda un ninja? La fuori si rischia di perdere la vita e tu non meriti questo coprifronte. Non hai fatto nulla in quella palestra. Se non avessi distratto io il sensei avresti miseramente fallito. Ah si... forse una cosa buona l’hai realizzata ed è stata quella di colpirmi. Comportamento scorretto, molto scorretto, ma che forse ti ha regalato un vantaggio per un breve istante - la castana sembrò soddisfatta per il modo in cui si era approcciato a quella parte della prova.

Lo stava schernendo ma voleva una reazione da lui, una di quelle focose che ti incendiano l’animo e ti spronano alla lotta. Il suo incipit sarebbe arrivato presto al fine ragionato e se ciò non fosse avvenuto ci avrebbe pensato lei a lui.

- Combattimi... qui ed adesso. Vediamo se hai il coraggio di mettermi nuovamente in difficoltà. Sempre che tu rivoglia indietro questo tuo gingillo, potrei rivenderlo a qualche altro moccioso - concluse lei altezzosa.

Nella loro classe di passaggio erano ancora molti quelli che dovevano completare gli studi, ed ai quali non era stato concesso l’onore come loro di andarsene prima. Infondo il passo che avevano dovuto fare era stato solo un passaggio obbligatorio per un posto attento come Kiri, il quale selezionava accuratamente i suoi soldati. Senza attendere oltre la bella del Nord attuò una strana posizione con le braccia ed i piedi, quasi dovesse cimentarsi in una sorta di danza. Facendo attenzione all'esecuzione dei movimenti, la castana ondeggiò gli arti scagliando contro l’avversario una lingua d’acqua estratta dal suolo; questa fluttuando nell’aria attendeva solo di impattare verso il suo obiettivo. E così iniziò il confronto diretto tra due stranieri, che esaltarono nella miglior maniera la loro nuova vita.

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 水 - Suiton: Tentacolo Marino - [Chk: 45/95][Int: +60/105] “Manipolando una discreta quantità d'acqua, al ninja è possibile modellare un tentacolo che andrà lentamente ad abbattersi contro il nemico. Se l’attacco viene eluso, l’acqua si infrangerà sul terreno, creando un’onda che andrà ad intralciare l’avversario, indebolendo il suo successivo attacco di 20/35.”

[ Int: 131 + 60 (Tecnica) + 17 (Spec.) = 208 ]
[ Stm: 80 - 2 = 78 ]

 
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Non aveva esitato a lanciarsi all'inseguimento della fanciulla, anche se in realtà non ne conosceva la ragione. Quel coprifronte in fin dei conti era solo una placca di metallo, un cimelio che avrebbe potuto tranquillamente richiedere alle autorità di Kiri in qualsiasi momento, ora che era un ninja a tutti gli effetti. La verità, era che Fue era ancora un ragazzino ingenuo, mosso ancora dall'istinto piuttosto che dall'esperienza. L'idea che Nami si facesse beffa di lui in quel modo lo mandava su tutte le furie, spingendolo a seguire la sua avanzata per le strade del villaggio. Mentre lei balzava sui tetti, lui si faceva avanti con fare incerto; seguire i suoi spostamenti per mezzo dell'udito non era complicato, ma richiedeva una concentrazione tale da distrarlo da tutto ciò che lo circondava. Non per niente urtò diverse volte alcuni passanti, chiedendo scusa in maniera frettolosa al malcapitato di turno senza mai arrestare la sua corsa. Si fermò solo dopo parecchi minuti, quando udì l'incedere della kunoichi bloccarsi a sua volta. A quel punto, un tetro cigolio dominò la scena per alcuni secondi, prima che lei prendesse nuovamente parola. Spiegò in fretta per quale motivo avesse deciso di privarlo del coprifronte, ma davanti a quelle parole il biondino non poté che spalancare la bocca, incredulo.

- Non c'erano regole, in quella palestra... e non ci saranno nemmeno là fuori, durante le missioni. L'importante è farcela, non importa come. - ribatté così alle accuse della compagna, incrociando le braccia davanti al petto e mettendo il broncio. - Adesso restituiscimi il coprifronte.

Oh, ecco perché l'aveva seguita. Per quanto in apparenza potesse sembrare un ragazzino pacato, l'animo di Fue era estremamente competitivo; di quella stupida placca di metallo non gli importava nulla, ciò che desiderava era dimostrare a chi aveva davanti che non poteva arrogarsi il diritto di mettergli i piedi sulla testa. Quell'ultima frase, la richiesta, era stata pronunciata con un tono di voce perentorio, quasi come se si trattasse di un ordine... e Nami avrebbe potuto percepire chiaramente la rabbia che lui provava, la stessa che l'aveva costretto a stringere i pugni senza che se ne rendesse nemmeno conto.

- Ti pentirai di avermi sfidato.

Elusione
[ Vel: 86 + 88 (Chk) + 17 (Vel/5) = 191 ]
[ Residuo: 208 - 191 = 17 ] [ Danno Certo: 17 - 17 (Res/5) = 0 ]
[ Stm: 72 - 4 = 68 ]

A quel punto non c'erano più dubbi. Lo aveva condotto in quel luogo esclusivamente per mettere alla prova le sue abilità... poco male, lui di certo non si sarebbe fatto trovare impreparato, né si sarebbe tirato indietro di fronte all'occasione di mettersi in gioco e testare le proprie capacità, senza che stavolta nessun superiore intervenisse per arrestare lo scontro. La kunoichi si fece quindi avanti esibendo una delle sue tecniche; Fue riconobbe immediatamente lo scrosciare dell'acqua, schivando di lato in maniera istintiva. Il ninjutsu di suiton tuttavia, infrangendosi contro il suolo, aveva dato vita ad una patina liquida, sulla quale non era per nulla semplice muoversi. Ciò nonostante, il tredicenne si decise a farsi avanti senza esitazione. Quasi pattinando sulla superficie cristallina che avvolgeva la terra, si lanciò contro l'avversaria, mentre il suo braccio destro si ricopriva di chakra tagliente. Portandosi sul suo fianco sinistro, avrebbe tentato di colpirla con un affondo, speranzoso che le folate di vento potessero colpirla e farle abbassare la cresta.

<ninjutsu elementale ravvicinata> - 風 - Fuuton: Intrusione - [Chk: 45][Int: +40+vel/4] "Il ninja sfrutta la propria rapidità per portarsi vicino all'avversario, scartando poi di colpo, aiutandosi con il movimento di un braccio per colpire con una lama di vento l'avversario a distanza ravvicinata. Se usata come prima tecnica nel combattimento, acquisterà un ulteriore bonus di 15."

[ Int: 129 + 40 (Tecnica) + 21 (Vel/4) + 15 (Bonus) = 205 - 20 (Malus) = 185 ]
[ Stm: 68 - 2 = 66 ]
 
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La risposta del biondino piacque alla bella del Nord che però non sembrò molto concordare con il suo fare infantile e permaloso. Doveva apprezzare l’opportunità che lei gli stava dando, dopotutto Nami era una della cacciatrici più rispettate nel luogo dal quale veniva. Diverse volte l’avevano sfidata ad un combattimento amichevole, e mai si era tirata indietro, riuscendo a vincere ogni partita con il suo modo di pensare differente. Taemasu era sempre il primo a prendere l’iniziativa con la sua grossa stazza sperava di riuscire ad avere sempre la meglio, ma come diceva Mai il pensiero correva più veloce ed una buona mente in allenamento poteva risolvere assai più problemi. Per quello la castana iniziò a puntare sulla sua velocità, sull’ondeggiamento dei suoi movimenti e lo sguardo che osservava un punto ma i suoi passi ne prendevano un altro. Quegli occhi azzurri come il mare erano un concentrato di furbizia ma la kunoichi stava imparando che a sue spese che a Kiri non bastava solo quella per vincere un combattimento. Le persone si uccidevano solo per il gusto di dimostrare la loro potenza fisica e la difficoltà di mantenere un temperamento calmo sembrava non essere stato inserito nel suo DNA. Il mondo intorno a lei era cambiato ed anche la quindicenne avrebbe dovuto ambientarsi se fosse voluta sopravvivere fino al suo addestramento con Hogo. Avrebbe dovuto allontanarsi da quel moccioso piagnucolone che non le avrebbe portato nulla di buono, eppure dentro di lei avvertiva qualcosa per quel piccoletto. Ogni qual volta lo prendeva di mira e lui si infuriava era un po’ come rivivere gli anni della sua infanzia, era come essere di nuovo a casa. Perché sì, quel posto le piaceva eccome; sapeva che probabilmente lì avrebbe potuto sviluppare ciò per cui era realmente nata eppure la parte selvaggia di lei era ancora vincolata all’estremo Nord. Tra quei piccoli agglomerati di iglù non si temeva il proprio fratello ma solo la natura stessa che con la sua ferocia distruggeva ogni cosa, soltanto uniti si poteva sconfiggere il male comune. Per prima sapeva quanto sarebbe risultato difficile per lei collaborare in una missione con qualche sconosciuto, eppure sarebbe stata costretta a farlo per il bene del villaggio. Ma in quel momento era inutile rimuginare su simili dettagli, quando di fronte a lei troneggiava quel marmocchio. Riuscì in qualche modo a lei sconosciuto ad evitare il tentacolo marino che comunque si scagliò al suolo, impantanando con il terreno. Un ghigno si dipinse sul volto della giovane la quale non poteva augurarsi niente di meglio: Fue arrabbiato e la sua tecnica andata quasi a segno. Il confronto era appena iniziato. Lo vide correrle incontro, le sue intenzioni erano chiare ancor prima che raggiungesse il suo obiettivo. Stava puntando al suo fianco e nemmeno lo nascondeva così bene. Attese pazientemente fermo il ninja, consapevole già della sua risposta fisica a tale elemento di disturbo. Nonostante i passi dell’avversario sembravano più rapidi e veloci, a Nami bastò abbassarsi ed allontanarsi grazie all’ausilio dell’arto superiore sinistro appoggiato al duro terreno. Rotolò di qualche metro rimettendosi in piedi scattante e pronta all’offensiva. La nebbia sempre presente mischiata alla salsedine del mare aveva rinsecchito completamente l’erba del parco, rendendola una piatta superficie orizzontale, facilitando di gran lunga la sua fuga.

- Bella mossa Fue, ma adesso difendi questo - disse lei di rimando afferrando dalla vita il coltello che le era stato donato dalla sua tutrice.

Muovendosi abilmente e confusamente la giovane si avvicinò con l’arma stretta nella mano. Come un animale fuori controllo si avvicinò al suo avversario sferzando l’aria. Intorno alla sua arma l'acqua della dominatrice si muoveva in maniera confusionaria, pronta al supporto di chi l’aveva evocata. Adesso stava all’acerbo cieco tirarsi fuori da quella spiacevole situazione.

<taijutsu elusiva> - Via del vagabondo/vendicatore: Capriola - [Stm: -3/7][Vel: +50/100] “Si tratta di una semplice manovra evasiva che sfrutta appieno l’innata agilità dello shinobi permettendogli di schivare la maggior parte degli attacchi ai suoi danni. Una volta accertatosi da che parte arriverà l’attacco, il ninja si muoverà scattando verso il lato opposto rotolando rapidamente e forsennatamente sul terreno fino a quando il pericolo sarà scampato, ritrovandosi nuovamente in piedi ed illeso.”

[ Vel: 111 + 50 (Tecnica) + 22 (Vel/5) = 183 ] [ Stm: 78 - 3 = 75 ]
[ Residuo: 185 - 183 = 2 ] [ Danno Certo: 2 - 12 (Res/5) = 0 ]

Ōkami Kiba. (Zanna di Lupo) オオカミ牙
Pugnale: Arma maneggevole e versatile, è uno degli strumenti di assassinio più diffusi,dato che le sue piccole dimensioni permettono al ninja di nascondere la lama nei posti più disparati e impensabili, in modo da celarne la presenza alle vittime, ignare della loro imminente fine. Per questa sua peculiarità il pugnale è divenuto l'arma prediletta dalle spie, abili nell'omicidio silenzioso, e dei ladri, che puntandolo alla gola del malcapitato di turno sono capaci di estorcere qualsiasi oggetto di valore o di prenderlo con la forza, nei casi più disperati. Arma da taglio o perforante nell’attacco ravvicinato, solo perforante se lanciata. Peso: 1 kg
Liv 3: +9 Frz/Def/Res (Base)

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 水 - Suiton: Tentacolo Marino - [Chk: 45/95][Int: +60/105] “Manipolando una discreta quantità d'acqua, al ninja è possibile modellare un tentacolo che andrà lentamente ad abbattersi contro il nemico. Se l’attacco viene eluso, l’acqua si infrangerà sul terreno, creando un’onda che andrà ad intralciare l’avversario, indebolendo il suo successivo attacco di 20/35.”

[ Int: 131 + 60 (Tecnica) + 17 (Spec.) + 9 (Pugnale) = 217 ]
[ Stm: 75 - 2 = 73 ]

 
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Non poté vedere il mondo in cui Nami ce l'avesse fatta ad allontanarsi, ma si rese conto che i suoi piani fossero andati in fumo quando il suo colpo andò a vuoto, fendendo l'aria. A quel punto si ritrovò spaesato, insicuro su quale fosse la nuova posizione dell'avversaria. Il suo handicap pesava enormemente sulle sue spalle, tanto che temeva potesse essere proprio quello a far pendere l'ago della bilancia a favore della fanciulla, nello scontro appena cominciato. Per fortuna l'arroganza della neo kunoichi la costrinse a compiere un passo falso; se fosse rimasta in silenzio si sarebbe accorto di lei solo grazie al vibrare del pugnale che attraversava l'aria, ma la sua voce saccente e piena di sé gli diede qualche secondo di anticipo. Fu così che il ragazzino si mise in posizione, divaricando le gambe per ottenere maggiore stabilità sul terreno; la mano destra scivolò lungo l'elsa di Mira, ben stretta sulla vita, e non appena l'ebbe sfoderata scattò verso chi aveva di fronte. Il ferro dei due arrivali cozzò, generando scintille, mentre i tentacoli d'acqua si davano battaglia con le sferzate di vento che abbracciavano la katana del più giovane di loro. Per il momento il loro confronto pareva essere equo e di ciò Fue era pienamente soddisfatto; durante quei mesi in accademia aveva sempre visto Nami come un esempio da seguire ed un traguardo da superare... perlomeno in campo pratico, dato che nella parte teorica anche lei aveva le sue carenze, dovute principalmente ad una scarsa conoscenza della lingua comune.

- Non riuscirai a colpirmi così facilmente, sono spiacente.

Era stato contagiato dal modo di fare di chi aveva di fronte e, come se ciò non bastasse, la foga della lotta era qualcosa che gli piaceva. Certo, magari non avrebbe detto lo stesso di uno scontro mortale in una missione ufficiale, ma potersi confrontare con Nami in un ambiente controllato era qualcosa che aveva sempre desiderato; l'adrenalina scorreva nelle sue vene, impetuosa come un fiume in piena durante un temporale.
Così, dopo qualche secondo in cui le loro lame furono a stretto contatto, il biondino balzò all'indietro. Prendere le distanze era essenziale in quel momento, considerando ciò che aveva in mente. Senza pensarci due volte, unì le mani, permettendo al proprio chakra di fluire fuori dal proprio corpo e permeare l'aria stessa. Non era un esperto nel campo dell'arte magica, così come in realtà non lo era nemmeno in altri settori. Tuttavia durante gli studi aveva notato una certa predisposizione nel campo del genjutsu, arte nei confronti della quale aveva speso diverso tempo per affinare le proprie capacità... e in quel momento il suo obiettivo era quello di mettere alla prova la resistenza della fanciulla a quel tipo di offensiva. Chissà, magari in seguito avrebbe potuto elaborare una strategia appropriata per metterla al tappeto. Nel caso di quella particolare tecnica, comunque, Nami si sarebbe sicuramente accorta di trovarti sotto l'effetto dell'arte illusoria. In fin dei conti, si trattava dello stesso jutsu che Busame aveva usato prima, durante l'esame.

Stavolta però era lui il suo avversario e nessuno, per fortuna, li avrebbe interrotti.

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 風 - Fuuton: Folata di Vento - [Chk: 40][Int: +70] "Tecnica base nella manipolazione dell'aria: il ninja lancia una serie di raffiche di vento affilate come lame all'avversario, ferendolo superficialmente. La ferita da taglio provocata non può superare il 4° grado."

[ Int: 129 + 70 (Tecnica) + 10 (Katana) + 9 (Passiva Vento) = 218 ]
[ Stm: 66 - 2 = 64 ]

<genjutsu> - Tecnica del Campo Acquatico - [Chk: 35] [Eff: +60] "Genjutsu di camuffamento. Attraverso l’arte illusoria e concentrando un’esigua quantità di chakra nel campo di combattimento, il ninja utilizzatore indurrà l’avversario a vedere il terreno circostante ristagnare, cose se fosse zuppo d’acqua. In seguito,l’acqua inizierà lentamente a salire di livello sino a giungere oltre l’altezza del malcapitato. Non avendo realmente la possibilità di nuotare per uscire in superficie, colui che subisce questa genjutsu riuscirà a respirare comunque, tuttavia i suoi movimenti risulteranno più lenti e faticosi sentendosi in effetti come se fosse sott'acqua. L'avversario subirà un malus di 10 +(Danno Certo/3) ad attacchi e tecniche basate su Fz e alle Elusioni."

[ Int: 129 + 60 (Tecnica) + 53 (Chk Residuo) + 16 (Spec.) + 20 (L'Ingannatore) = 278 ]
[ Stm: 64 - 5 = 59 ]
 
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Il volto della giovane si caratterizzò da un’espressione stupita che immediatamente lasciò spazio ad una più agguerrita e determinata. Come una sciocca aveva sottovalutato il suo avversario che invece utilizzava tutte le doti a sua disposizione per contrastarla. Un frangente di secondo ma si sentì un’inetta a non riuscire a contrapporsi a qualcuno con un handicap del genere. Eppure in accademia le avevano insegnato una lezione importante: nel mondo degli shinobi non bisognava sottovalutare mai nessuno perché avrebbe potuto rivelarsi completamente un’altra persona. L’arte del travestimento era un modo d’approcciarsi veramente ingegnoso e complicato, c’erano così tante strategie e minuzie nei particolari che solo con uno studio approfondito avrebbe potuto venirne a capo. Il rumore delle loro armi rimbombò nella notte fin troppo silenziosa, probabilmente lì intorno non doveva esserci nessuna taverna altrimenti avrebbero avvertito sicuramente delle presenze. Improvvisamente la provocazione di Fue arrivò dritta al cuore della castana, già spazientita dal non avere la supremazia assoluta nello scontro.

- Siamo solo all’inizio, davanti a noi si estende l’intera notte... - commentò provocatoria nei confronti del più piccolo - Sai quando io e la mia tribù andavamo a caccia tra i ghiacci capitava di rimanere fuori dal nostro territorio per più giorni. In quei casi o rimanevi sveglio o morivi assiderato.

Usò un tono freddo, quasi le sue intenzioni fossero di spaventare l’avversario. Non era sua abitudine raccontare della sua terra ma con Fue aveva scoperto un rapporto nuovo. In un certo senso era come se quel moccioso fosse diventata la sua famiglia adottiva, lui e quell’altro rompi scatole che voleva sempre sapere come si trovava a Kiri. Si era proposto più volte di diventare il suo sensei ma la kunoichi lo aveva rifiutato senza il minimo dubbio. Nella sua mente c’era solo Hogo, l’uomo che più di tutti aveva guadagnato il titolo del ninja più forte del villaggio. Avrebbe dato qualsiasi cosa in cambio per diventare la sua adepta. Dovette distaccarsi dai suoi pensieri non appena vide il biondino prendere le distanze da lei, componendo molto velocemente una serie di sigilli. Se la cavava bene con certe tecniche il piccoletto, lo aveva osservato parecchie volte all’accademia. Eppure non le sfuggì nessuno dei sigilli appena composti, conosceva anche lei quel jutsu, nonostante non fosse tra i suoi migliori assi nella manica.

- Non puoi attaccarmi con una mossa insegnata ad entrambi - esordì deridendolo con fare provocatorio.

Indietreggiò anche lei iniziando ad avvertire l’acqua che le bagnava le caviglie. I cinque sensi, le genjutsu erano fatte proprio per rendere assolute le visioni come quelle allucinazioni avvenute per l’astinenza di nutrimento. Riflettendoci abbastanza riuscì persino a collegarla alla strategia utilizzata dall’esaminatore nella loro prova. Avrebbe dovuto spremersi un po’ di più le meningi il tredicenne per renderle le cose difficili e forse anche lei avrebbe dovuto fare lo stesso per avere la meglio. L’acqua continuava a salire ed insieme a quella anche il chakra dello sfidante sembrava volerla sommergere. I suoi movimenti stavano divenendo nettamente più lenti, tanto che le sembrò una tartaruga il solo avvicinare le mani per sostituirsi. Lasciò un tronco ad impersonarla mentre lei riprese spazio di manovra sopra uno degli alberi del parco. Odiava quei tranelli e conosceva i suoi punti deboli. Assottigliò gli occhi scrutando l’atteggiamento del ragazzino, sperando con tutta se stessa che non si fosse accorto di nulla. Ogni azione consisteva in una manciata di secondi, infatti non attese d’essere individuata prima di sparare una serie di raffiche di proiettili d’acqua.

<tecnica/attivazione> - Sostituzione - [Stm: -4/6/8/11] “Il ninja si sostituisce con un tronco o oggetti che trova nelle vicinanze. Questa tecnica si può utilizzare come:
- Attivazione: dimezza il danno certo subito dall’attacco appena difeso;
- Tecnica: conferisce un bonus a Def/Vel/Res base pari al parametro stesso. E' chakrabile e potenziabile con attivazioni, tonici o simili.
Durante l’azione può essere utilizzata solamente in una delle due varianti sopra citate; contro attacchi a raggio totale non sarà possibile utilizzare la Sostituzione come attivazione, ma solo come tecnica.” [Max 2 volte ad incontro]

[ Res: 61 + 61 (Bonus) + 64 (Chk) = 186 ] [ Stm: 73 - 4 (Sostituzione) - 3 (Chk/20) = 66 ]
[ Residuo: 278 - 186 = 92 ] [ Danno Certo: 92 - 12 (Res/5) = 80 ] -> Malus di 30 a tecniche Frz ed Elusioni

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 水 - Suiton: Proiettili d’Acqua - [Chk: 50][Int: +55] “Impastando il chakra nella bocca e sputandolo fuori, il ninja emette una serie di proiettili d’acqua, piccoli ma letali. Il difensore avrà più facilità a fuggire che a difendersi: in caso di difesa con una tecnica, il bonus della tecnica usata verrà diminuito di 1/4; in caso di Res+Chk, la Res sarà diminuita di 1/6.”

[ Int: 131 + 55 (Tecnica) + 17 (Spec.) = 203 ]
[ Stm: 66 - 2 = 64 ]

 
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"Allora è questo il tuo punto debole."
Fino a quel momento aveva retto bene lo scontro, ma era evidente come per lui ogni singola mossa fosse più dispendiosa rispetto alla kunoichi. Lei si muoveva senza problemi, mentre lui aveva iniziato da poco ad avvertire il fiato farsi più corto; di quel passo, sarebbero andati avanti finché lui non sarebbe caduto a terra, stremato... ma con quell'informazione, le carte in tavola potevano cambiare. L'aveva percepito il proprio chakra mentre s'insinuava nella mente della fanciulla, diffondendosi come un cancro fino ad alterare le sue percezioni ed era certo di poterlo rifare, che non si fosse trattato di un semplice colpo di fortuna. L'arte illusoria pareva quindi essere l'unica via che poteva intraprendere per tentare di ottenere la vittoria e mettere a tacere l'arroganza di Nami, riprendendosi il coprifronte.

- Sembra interessante. Chissà, magari un giorno mi porterai a visitare le tue terre.

L'idea in effetti non gli dispiaceva, a pensarci bene. Del resto aveva lasciato Yakeba per esplorare il mondo, per collezionare l'esperienza di mille rumori e odori diversi dai soliti ai quali era stato abituato; dalla sua descrizione, la casa di Nami non sembrava molto diversa dal posto che avevano visitato durante il loro primo incontro, nel Paese della Neve. In ogni caso, si vide costretto a tornare con i piedi per terra nel momento in cui l'avversaria si esibì in un'altra dei suoi jutsu elementali. I primi proiettili riuscì a schivarli senza alcun problema, l'ultimo invece lo colpì sulla spalla, di striscio, per fortuna senza arrecare alcun danno che non fosse un po' di dolore.
Fu a quel punto che lasciò che il proprio chakra abbandonasse la mente della fanciulla. Allargò le gambe, così da trovare maggiore stabilità e raddrizzò la schiena. Era giunto il momento.

- Hai ragione, una mossa insegnata ad entrambi serve a poco. Stai a vedere.

La biwa scivolò rapida in avanti e, in men che si dica, il biondino iniziò a pizzicare le sue corde. Con calma, dando vita a note lunghe, vibrate, capaci persino di farsi eco a vicenda, sovrapporsi o annullarsi. Era la stessa tecnica che aveva usato in precedenza, contro il sensei Busame; ciò che Nami avrebbe visto, da lì a breve, non lo sapeva nemmeno lui: era un cieco, incapace di plasmare un mondo credibile, fatto di luci ed ombre. La kunoichi sarebbe quindi stata circondata da elementi distorti, grotteschi, frutto non della mente del ragazzo. Dettagli nati dal nulla, creature che forse servivano solo a tenere compagnia durante gli incubi più fecondi. Era quella, la sua canzone. La Melodia senza Forma, la tetra litania che avrebbe alimentato le paure della sua vittima.

Elusione
[ Vel: 86 + 88 (Chk) + 17 (Vel/5) = 191 ]
[ Residuo: 203 - 191 = 12 ] [ Danno Certo: 12 - 17 (Res/5) = 0 ]
[ Stm: 59 - 4 = 55 ]

<genjutsu> - Merodī Konton ~ Melodia senza Forma - [Chk: 55] [Eff: +75] "Vivere non è semplice per chi ha perso la vista. Perdere l'opportunità di distinguere forme, o di apprezzare il fascino dei colori, è un duro colpo che potenzialmente potrebbe mettere in ginocchio persino il più determinato dei guerrieri. Lo stesso tuttavia non può dirsi per chi non ha ricordo di quel mondo costellato di luci e ombre, per chi da sempre convive con l'oscurità più profonda. Fue l'ha accettata ed essa non è mai stata ingiusta nei suoi confronti. Certo, l'invidia nei confronti di chi è stato più fortunato è un tormento che lo perseguita, ma al tempo stesso questa particolarità ha permesso al ragazzino di affinare altri sensi. L'udito ad esempio, che si sposa perfettamente con la sua passione per la musica e la capacità di vivere la vita come fosse una canzone.
L'arte illusoria è affascinante, fedele compagna di chi con l'ingegno è in grado di dar vita ad un mondo perfettamente credibile, capace di trarre in inganno persino le menti più acute. Fue tuttavia non può fare lo stesso; non avendo percezione del mondo, riprodurlo fedelmente per renderlo veritiero agli occhi del suo nemico è un'impresa in cui non può avere successo. Per questo motivo questo suo genjutsu, che inebria il senso dell'udito dell'avversario grazie alle note della biwa, è particolarmente ostico. Ogni suono precede la creazione di elementi privi di senso, mostri deformi e distorsioni della realtà talmente evidenti da porre la vittima di fronte ad uno scenario orrido, frutto del mondo fatto di tenebre in cui Fue vive costantemente. Chi cade in questa illusione vivrà un'esperienza mai affrontata prima; che sia cadere nel vuoto o trovarsi di fronte ad entità dai lineamenti indefiniti, poco importa. Persino chi lo utilizza è totalmente ignaro della forma che assumerà la sua creazione. Chi viene intrappolato in questo jutsu, riceverà PF da Panico in base al calcolo Residuo/3.

[ Int: 129 + 75 (Tecnica) + 33 (Chk Residuo) + 16 (Spec.) + 20 (L'Ingannatore) = 273 ]
[ Stm: 55 - 4 = 51 ]
 
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Da una Lacrima di Luna

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Il colpo era andato a segno, l’avvertiva nella pelle e nelle ossa. I muscoli le dolevano, come se faticasse persino a spostarsi. Eppure era convinta che con la sua strategia aveva eliminato quel tranello definitivamente, cosa che evidentemente non era accaduta. Il suo volto si fece scuro e veramente temibile, quasi non riuscisse più a sopportare quell’affronto, quella differenza madornale che li divideva. Le illusioni erano le tecniche più temibili perché logoravano il fisico lentamente portando l’avversario alla disfatta totale senza nemmeno accorgersene. Come poteva quel piccoletto essere dotato di simili capacità? L’acqua , il suo unico elemento, cercava di proteggerla ma inutilmente, il chakra nemico era troppo potente rispetto al suo. Che questa fosse una lezione per la sua spavalderia? Per come si era comportata con il piccolo coinquilino? No, non poteva accettarlo. Infondo lei era più grande, aveva vissuto nelle terre selvagge... cosa poteva capirne quel moccioso? Non avrebbe permesso che vincesse con dei trucchetti e se non ci fosse riuscita, beh poteva sempre scappare abbandonando lì quel cimelio divenuto inutile. Troppo orgogliosa ed altezzosa per poter scendere a patti. Sorrise compiaciuta non appena vide il proiettile sfiorare la spalla del tredicenne, anche se avrebbe voluto che facesse più male. Sicuramente quella doveva essere una lezione impartita dagli spiriti per le sue azioni. Cosa poteva fare per rimediare?

- Le mie terre non sono per i deboli di cuore... alziamo la posta in gioco. Uccidimi e mettiamo fine a questo scontro - disse lei fredda e calcolatrice - A Kiri è permesso dopotutto. Se non riesco a battere un moccioso cosa pensi che potrò fare là fuori? Non voglio rovinare la nomea del villaggio.

Ormai era il nervosismo a dare fiato alle sue parole, ma oltre ogni altra cosa voleva vedere dove Fue si sarebbe spinto. A perdere la vita era stata preparata sin da bambina anche se dentro di lei una forza interiore l’aveva sempre spronata ad andare avanti, anche nelle situazioni più buie. La lealtà negli scontri era per dilettanti quando quello che contava sul serio era solo il risultato finale. Che cosa avrebbero pensato gli altri genin se la notizia si fosse sparsa? Fu il cambio di rotta dell’energia dello sfidante a farla mettere nuovamente sulla difensiva. Questa volta afferrò il suo strumento musicale, pronto ad esibirsi in una delle sue performance. Se non l’avesse già visto all’opera con l’oggetto probabilmente gli avrebbe indirizzato una delle sue solite battute pungenti ma non osò aprir bocca. La melodia era piacevole ed elegante, lo stesso non poteva dirsi per quelle creature immonde che ne seguivano il suono comandate da quel suono. Una strana sensazione di timore si fece largo dalle sue viscere, anche se era convinta non appartenerle. Scese dal ramo ritornando sul terreno ed indietreggiando lentamente. Il fatto che lui fosse cieco poteva essere un valido elemento perché vedesse simili atrocità nella sua mente cercando di riprodurle in maniera così poco solida?

- Da dove nascono questi esseri... dalla tua mente? Credi che il mondo sia popolato da queste creature? Magari se ti mostrassi posti migliori potresti creare più fiorellini la prossima volta - disse lei riflettendo sul da farsi.

Quella tecnica aveva impressionato persino il loro esaminatore, ricordava perfettamente il suo volto incuriosito e preoccupato. Un’altra arte illusoria avrebbe sgretolato ancor di più la sua difesa, ne era certa ma cosa poteva fare? La migliore strategia sarebbe stata quella di sciogliere il jutsu con la “Tecnica della Liberazione” ma persino in accademia aveva mostrato una certa sofferenza rispetto ai suoi compagni. Stringendosi le tempie per nascondere quelle orrende immagini, la quindicenne esplose in piccolissime particelle d’acqua comparendo questa volta alle spalle del biondino. Data la sua ostinazione con quella malefica strategia, anche lei avrebbe provato ad intralciarlo con le sue stesse mosse. Sicuramente non faceva parte del suo miglior repertorio, ma chissà che non riuscisse anche lei a scovare uno spiraglio di luce in quel baratro. Compose i sigilli ed in un tentativo disperato cercò di sfruttare il chakra rimasto per avvinghiare la mente del combattente dell’altra fazione. Contro se stessa aveva funzionato... che forse avesse una possibilità?

<tecnica/attivazione> - Sostituzione - [Stm: -4/6/8/11] “Il ninja si sostituisce con un tronco o oggetti che trova nelle vicinanze. Questa tecnica si può utilizzare come:
- Attivazione: dimezza il danno certo subito dall’attacco appena difeso;
- Tecnica: conferisce un bonus a Def/Vel/Res base pari al parametro stesso. E' chakrabile e potenziabile con attivazioni, tonici o simili.
Durante l’azione può essere utilizzata solamente in una delle due varianti sopra citate; contro attacchi a raggio totale non sarà possibile utilizzare la Sostituzione come attivazione, ma solo come tecnica.” [Max 2 volte ad incontro]

[ Res: 61 + 61 (Bonus) + 64 (Chk) = 186 ] [ Stm: 64 - 4 (Sostituzione) - 3 (Chk/20) = 57 ]
[ Residuo: 273 - 186 = 87 ] -> Malus di 29 a Chk, Int e Vel
[ Chk: 35 ] [ Int: 102 ] [ Vel: 83 ]

<genjutsu> - Tecnica del Campo Acquatico - [Chk: 35][Eff: +60] “Genjutsu di camuffamento. Attraverso l’arte illusoria e concentrando un’esigua quantità di chakra nel campo di combattimento, il ninja utilizzatore indurrà l’avversario a vedere il terreno circostante ristagnare, cose se fosse zuppo d’acqua. In seguito,l’acqua inizierà lentamente a salire di livello sino a giungere oltre l’altezza del malcapitato. Non avendo realmente la possibilità di nuotare per uscire in superficie, colui che subisce questa genjutsu riuscirà a respirare comunque, tuttavia i suoi movimenti risulteranno più lenti e faticosi sentendosi in effetti come se fosse sott'acqua. L'avversario subirà un malus di 10+(Danno Certo/3) ad attacchi e tecniche basate su Frz e alle Elusioni.”

[ Int: 102 + 60 = 162 ]
[ Stm: 57 - 2 = 55 ]

 
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view post Posted on 22/9/2017, 07:47     +1   -1
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Ed infine, come previsto, il suo chakra riuscì nuovamente a penetrare le difese mentali della selvaggia giunta dal nord. Dal tono di voce che lei utilizzò in seguito il ragazzino comprese che in realtà chi aveva di fronte non fosse realmente spaventata da quegli esseri, quanto più incuriosita dalla loro origine. Dinanzi alla domanda della genin, il biondino scosse il capo in segno di dissenso. No, quei mostri non provenivano dalla sua mente. Come avrebbe potuto un cieco, in fin dei conti, dare vita ad immagini anche solo nella sua testa? Era impossibile, aveva passato gli ultimi dieci anni a vivere diversamente rispetto ai suoi coetanei, imparando a riconoscere suoni ed odori per orientarsi in un mondo buio, privo di colore. Ed anche quei concetti - le ombre, le luci - non riuscivano a scalfirlo, aveva prestato attenzione quando gli era stato spiegato in cosa consisteva il suo handicap, ma senza esperienza diretta gli era stato impossibile comprendere fino in fondo quale fosse il loro significato. Tramite l'arte illusoria avrebbe potuto riprodurre fedelmente qualsiasi fragranza e suono, in maniera così tanto realistica da poter ingannare anche il più furbo dei ninja. No, era un'altra la verità che si celava dietro quella tecnica...

- Non dalla mia, ma dalla TUA mente.

Di fronte al tentativo della fanciulla di emulare la sua strategia, il neo shinobi reagì schermando la sua influenza. Gli bastò unire le mani dopo aver pizzicato per l'ultima volta una corda della sua biwa, per respingere il genjutsu che Nami aveva usato. Tuttavia la kunoichi non poteva sperare di avere successo, non con quella tecnica; Fue se n'era accorto non appena aveva percepito le caviglie inumidirsi e il livello dell'acqua alzarsi, fino a sfiorare le ginocchia. Aveva cercato di ingannarlo usando il suo stesso jutsu, ma ciò nonostante il genin non poté che ammirare la caparbietà di chi aveva di fronte. Non aveva risposto alla sua provocazione, tuttavia non era rimasto immune a quelle parole... la sua coinquilina era davvero disposta a mettere in gioco una posta così alta? Lui non aveva intenzione di reclamare la vita della sua avversaria, il solo pensiero di ucciderla lo metteva a disagio. Non aveva mai strappato l'anima dal corpo di una persona, anzi, temeva che una sorte simile potesse toccare a lui non appena avesse messo piede fuori da Kiri, magari per la sua prima missione da shinobi della Nebbia.

"Come fai? Perché non hai... paura?"
Riposto il suo strumento, sfoderò nuovamente la katana ricevuta in dono da suo padre. Gli bastò accarezzare l'elsa, perché la lama venisse baciata dal chakra del vento, l'elemento che l'aveva sempre accompagnato nel suo viaggio, seppur breve, e nei momenti più intensi della sua vita. Lo sentì ululare, soffiò persino in quel momento, quando senza esitazione si lanciò contro l'avversaria. Avrebbe tentato di colpirla una sola volta, prima di lasciare che l'influenza della sua tecnica scemasse; non era sua intenzione batterla in quel modo, non era per questo che aveva accettato la sua proposta. No, voleva vedere fino a che punto lei riuscisse a spingersi in quella condizione, quanto forte fosse il suo carisma. Sì, l'ammirava e nella sua reazione sperava di scorgere una conferma, per convincersi di non aver sbagliato opinione.

Poi l'avrebbe lasciata combattere, esattamente come prima. E a quel punto, sarebbero state le loro motivazioni a scontrarsi e ad avere la meglio, non di certo un inganno inventato per riuscire là dove la forza poteva solo fallire.

<genjutsu> - Kai! - Tecnica della Liberazione - [Res*1,1] [Chk: 30] [Eff: +40] “Il ninja ferma il proprio flusso di chakra per un istante, quindi lo rilascia tutto in una volta con una potenza esplosiva per eliminare il chakra avversario all'interno del proprio corpo, come un fiume in piena che trascina via con sé tutto quanto. Questa è l'unica tecnica per difendersi dalle Genjutsu avversarie; eccezioni vengono fatte solo per tecniche personali o effetti di genjutsu dove è specificato un calcolo limitato a Res+Chk. Il calcolo della Liberazione è: [Res base*1,1 +Chk Residuo +Eff +Assorbimento + Specializzazione eventuale]; se si decide di subire passivamente la Genjutsu senza utilizzare la Liberazione o una difesa semplice con Res + Chk, si consumerà ugualmente l'azione difensiva in quanto il corpo e la mente saranno soggiogate dall'illusione avversaria.”
[E' utilizzabile anche su un alleato e prende il bonus dalla Specializzazione in Genjutsu]

[ Res: 95 + 55 (Chk Residuo) + 40 (Eff) + 30 (Amuleto) + 12 (Spec.) = 232 ]
[ Stm: 51 - 4 (Mantenimento) - 4 (Chk) = 43 ]

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 風 - Fuuton: Folata di Vento - [Chk: 40][Int: +70] "Tecnica base nella manipolazione dell'aria: il ninja lancia una serie di raffiche di vento affilate come lame all'avversario, ferendolo superficialmente. La ferita da taglio provocata non può superare il 4° grado."

[ Int: 129 + 70 (Tecnica) + 10 (Katana) + 9 (Passiva Vento) = 218 ]
[ Stm: 43 - 2 = 41 ]
 
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view post Posted on 22/9/2017, 13:03     +1   -1
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Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


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La risposta del biondino arrivò secca, spiazzandola. La sua mente creava quegli esseri? Nemmeno nelle sue mangiate più pesanti aveva avuto mai allucinazioni di quel tipo. Nonostante tutto cercò di non mostrare ulteriore interesse, aveva dato anche troppa importanza alla questione, l’ultima cosa che voleva era che il suo avversario si montasse la testa. Anche se Fue si era sempre dimostrato come un ragazzino abbastanza semplice e tranquillo, il vero problema restava l’orgoglio della giovane. A volte diventava ingestibile, a tal punto che la riduceva ad isolarsi dal mondo. Dentro di lei sapeva di dover spegnere quella fiamma per rimanere concentrata, dall’altro lato l’inesperienza non aiutava. Poteva essere furba e preparata alle peggiori situazioni ma quello stato d’animo l’avrebbe fatta finire in qualche guaio sicuro. Una volta alle spalle del tredicenne, la kunoichi azzardò con la stessa tecnica utilizzata da quest’ultimo su di lei. I risultati purtroppo sembravano già scontati nella prima ondata di chakra avversario. L’illusione durò talmente poco che lei si chiese se effettivamente fosse andata almeno a destinazione o se avesse sbagliato qualche segno delle mani. Digrignò i denti trovandosi spiazzata davanti allo sfidante pienamente in forze e pronto a contrattaccare. Non si sarebbe mai arresa, non lo poteva permettere. Si allontanò di qualche passo, comprendendo che quell’estrema vicinanza avrebbe potuto aumentare la possibilità d’essere colpita nell’immediato.

E adesso cosa faccio?

Il suo corpo per quanto cercasse di non ammetterlo era stato compromesso. Avvertiva palesemente che qualcosa non andava, si sentiva rallentata e confusa. Come una malattia la sua mente era stata intaccata e gli impulsi nervosi non mandavano i giusti comandi al resto del fisico. A volte alcune scene le sembrava d’avvertirle al rallentatore, come se non fosse lei a guidare il suo essere ma solo una presenza esterna alla scena. Fue la studiava, nonostante non riuscisse a vedere aveva i suoi metodi alternativi. La curiosità della giovane si svegliò nel momento esatto che il tredicenne ripose la sua biwa, preferendo afferrare la pericolosa katana che portava sempre con lui. Perché quel cambio di piani? Anche la potenza dell’illusione sembrò scemare, avvertendo il chakra avversario allontanarsi da lei, dandole modo di riprendere il pieno controllo di se stessa. Non le era sfuggito che lui non avesse risposto alla sua provocazione, anzi, tra loro si era formato un inquietante silenzio. A quel punto cogliendo l’esempio del suo avversario la castana fece la stessa cosa: afferrò dal fodero il suo cimelio accuratamente levigato e con un’espressione indecifrabile sul volto iniziò la sua corsa verso l’avversario. Si trovarono a metà strada e le loro armi si incrociarono per l’ennesima volta. In quest’occasione però qualcosa era diverso, entrambi desideravano avere la meglio. L’acqua vorticava intorno alla lama della quindicenne e il vento in quella del più piccolo.

- Non importa quello che succederà... perché non c’è miglior morte - disse lei piena d’orgoglio, continuando ad infierire sullo sfidante.

Si spostò di colpo facendo perdere il suo contatto con lo shinobi, che riuscì comunque ad affondare il tagliente oggetto nelle sue carni. Un dolore lancinante la coinvolse, imbrattando di cremisi la sua veste tipica della tribù del Nord. Come aveva fatto? Era riuscito a ferirla. Presa dalla rabbia e furia di quel gesto non riuscì a contenersi ed anche lei infine infierì con cattiveria verso di lui. Non poteva accettarlo, non avrebbe ceduto. Non davanti a qualcuno che lei stessa aveva protetto facendosi impietosire in quel paese sconosciuto. Il motivo del perché si trovasse a Kiri non era poi così complicato da intuire. Il destino aveva desiderato quella strada per lei e non l’avrebbe tradita.

[ Elusione ] [ Vel: 83 + 35 (Chk) + 22 (Vel/5) = 140 ]
[ Residuo: 218 - 140 = 78 ] [ Danno Certo: 73 - 13 (Res/5) = 60 ] -> Taglio 5° grado [ Slt: 185 - 60 = 125 ]
[ Frz: 33 - 12 = 21 ] [ Stm: 55 - 2 = 53 ]

Ōkami Kiba. (Zanna di Lupo) オオカミ牙
Pugnale: Arma maneggevole e versatile, è uno degli strumenti di assassinio più diffusi,dato che le sue piccole dimensioni permettono al ninja di nascondere la lama nei posti più disparati e impensabili, in modo da celarne la presenza alle vittime, ignare della loro imminente fine. Per questa sua peculiarità il pugnale è divenuto l'arma prediletta dalle spie, abili nell'omicidio silenzioso, e dei ladri, che puntandolo alla gola del malcapitato di turno sono capaci di estorcere qualsiasi oggetto di valore o di prenderlo con la forza, nei casi più disperati. Arma da taglio o perforante nell’attacco ravvicinato, solo perforante se lanciata. Peso: 1 kg
Liv 3: +9 Frz/Def/Res (Base)

<ninjutsu elementale a lungo raggio> - 水 - Suiton: Tentacolo Marino - [Chk: 45/95][Int: +60/105] “Manipolando una discreta quantità d'acqua, al ninja è possibile modellare un tentacolo che andrà lentamente ad abbattersi contro il nemico. Se l’attacco viene eluso, l’acqua si infrangerà sul terreno, creando un’onda che andrà ad intralciare l’avversario, indebolendo il suo successivo attacco di 20/35.”

[ Int: 131 + 60 (Tecnica) + 17 (Spec.) + 9 (Pugnale) = 217 ]
[ Stm: 53 - 2 - 12 (PF) = 39 ] [ Slt: 125 - 12 = 113 ]

 
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"Non c'è miglior... morte?"
Sulla sua bocca si dipinse un'espressione di stupore, di fronte ad una simile affermazione. Non riusciva a credere che la kunoichi che aveva davanti fosse talmente caparbia da non temere nemmeno un po' l'esperienza del morire. Forse Nami non aveva vissuto la perdita di qualcuno a lei caro, magari non aveva visto bruciare il proprio villaggio per opera del famelico Watashi... tuttavia, queste erano teorie che non potevano affatto confutare quella che era la cruda realtà. Il coraggio della fanciulla era contagioso e pertanto, seppur compiaciuto per essere andato a segno con la propria lama, Fue non poté che essere trascinato via da esso, come un granello di sabbia davanti alla tremenda potenza di un uragano. Approfittando di quel momento di distrazione, la giovane penetrò con assoluta facilità le sue difese, non più vincolata dal controllo mentale che l'aveva limitata nelle azioni fino a poco prima. E così, il tredicenne non poté nulla contro di lei. Sentì il suo fiato sul collo, la punta del coltello farsi più vicina...

... ma nulla accadde. Non sentì alcun tipo di dolore, sebbene avesse già digrignato i denti nel disperato tentativo di reggere meglio il dolore. Percepì la ragazza superarlo e perdere momentaneamente l'equilibrio a causa del passo inaspettato che aveva compiuto. Il vento soffiò, quando lei arrestò la sua corsa, pronta ad incalzarlo nuovamente. Ciò che trovò, tuttavia, fu un avversario immobile, totalmente in balia del fuoco che scorreva nelle vene della kunoichi. Fue stava tremando, incapace di comprendere cosa fosse realmente accaduto. Era certo di non essersi sbagliato... come avrebbe potuto, del resto? Con la sua tecnica aveva azzerato le distanze e il contrattacco di Nami era stato inaspettato; oltretutto, lei non sembrava davvero il tipo capace di sbagliare un colpo del genere, a pochi centimetri di distanza. Molte, troppe domande si affollarono nella mente del neogenin. Si chiedeva come avesse fatto a rendere vano quell'attacco, si domandò persino se si trattasse di un potere sconosciuto, come quello che aveva risvegliato in quella casa abbandonata, nelle fredde terre a nord. Ciò nonostante, non poteva assolutamente pretendere di trovare una risposta. Non ancora, almeno.

- Dovrei quindi combattere contro un avversario che non riesce a muoversi? Patetico... - affermò Nami con tono altezzoso, misto a delusione, prima di voltarsi ed allontanarsi dal parco.

- Io... io non...

Fu tutto inutile. La paura che stava provando verso ciò che gli era successo gli impedì persino di sciogliere quel fastidioso nodo alla gola. Non appena la fanciulla fu sparita attraverso le fitte spire, il biondino realizzò di aver mandato a monte tutti i suoi sforzi. Si maledì, chiedendosi per quale ragione non riuscisse ad essere caparbio e sicuro come lei... e continuò a chiederselo quando, ritrovato un briciolo di lucidità, si lasciò andare su di un'altalena cigolante. Avanti. Indietro. Avanti. Indietro. Bizzarro come i movimenti di quella giostra ricordassero il rapporto che univa quei due ninja della Nebbia... e ahimè, era lei ad essere sempre un passo avanti.

Nami
Formula Vincitore: [( Stm spesa + Slt persa ) x 10] x ( Lv Avversario/ Proprio Livello) = [ (41 + 72) x 10 ] x (3/4) = 847

Fue
Formula Perdente: [( Stm spesa + Slt persa ) x 10] x ( Lv Avversario/ Proprio Livello) /3 = [ (31 + 0) x 10 ] x (4/3)/3 = 138
 
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