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Io voglio dare fuoco al concetto stesso di cross-medialità.
Se io seguo un manga è perché voglio leggere manga, se volevo vedere film facevo altro. Mi spiace Gosho, ma io i film di Conan non li guardo e non ho alcuna intenzione di farlo. E se capiterà non sarà certo per i tuoi ricatti narrativi, in cui mi prometti sviluppi di trama. I film hanno una vita completamente diversa da un fumetto. Avere una serie di film a casa presuppone un supporto per guardarli, una traduzione o la sua disponibilità nei cataloghi. Un film uscito oggi, tra 30 anni potrebbe essere irreperibile, fuori catalogo o non avere edizioni di qualità. Un manga cartaceo ha il potere di essere immortale e superare qualsiasi barriera tecnologica per sopravvivere. Il declino evidente di Conan come manga è un degno premio per questa sua politica. E tra 30 anni esisteranno una serie di film dispersi e misconosciuti, visti e ricordati da poche persone, e che avranno senso solo valutati nel momento produttivo in cui son stati realizzati rispetto alla storia del manga. Il manga invece rimarrà sempre e sarà un'opera piena di buchi dove sarà esilarante spiegare ad un futuro lettore che per capire un determinato sviluppo della storia deve vedersi un film di sei lustri precedenti che probabilmente non saprà dove andare a recuperare o che troverà in un qualità infima rispetto a ciò che sarà abituato a vedere. La storia darà il suoi giudizi, lenta e implacabile. Gosho farà tanti soldi da vivo, ma tutto ciò che sta facendo ora condannerà la sua opera ad una svalutazione inevitabile, visto che il manga è continuamente ad inseguire il presente e le quattro mode accattone dell'oggi e che domani saranno morte e sepolte. |