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Piaccia o meno gli ucraini non vogliono cedere. Anche in questo momento a Bakhmut, che alcune televisioni italiane davano già per caduta, stanno resistendo con una tenacia incredibile. Pure il camerata Prigozhin nelle sue ultime dichiarazioni si è fatto pessimista. Doveva essere la loro riscossa dopo l'umiliazione subita a Kherson. Con tanti saluti a chi credeva che nel Donbass ci fossero milioni di russofoni trepidanti per l'arrivo dell'armata russa.
L'ex-colonnello Orio Giorgio Stirpe ha fatto una osservazione corretta. Da quando c'è stata l'invasione gli ucraini, al contrario dei russi, non sono mai scesi nemmeno una volta a protestare in massa contro il loro governo, nemmeno negli altri paesi europei dove in teoria non corrono il rischio di essere arrestati. Ne basterebbero un centinaio scarso per venire pubblicizzati come "vox populi" dai pacifisti nostrani eppure...
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